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Autore: sweetevil    26/01/2011    3 recensioni
E se il mondo improvvisamente prendesse una piega che non avresti mai considerato? Una piega a tuo favore? Se ti desse la possibilità di riscattarti di tutte le sofferenze che hai provato? Come agiresti? Sceglieresti la vendetta o il perdono?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nikki Sixx, Nuovo personaggio, Tommy Lee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OK OK so che non dovrei imbarcarmi in un'altra storia dal momento che non ho finito la fanfic sui Guns, ma che posso farci? Ho bisogno di condividere con qualcuno queste mie pazzie, non possono mica rimanere a girare nella mia testa per sempre! u.u
Voglio avvisarvi inoltre che anche se la storia promette bene (ho già qualche altro capitolo pronto) i tempi di aggiornamento non saranno velocissimi, credo che metterò un capitolo a settimana, forse meno, ma non ne sono sicura. Sempre se voi siate daccordo. Se vi accorgete che quello che state leggendo è qualcosa di osceno non esitate a contattarmi, sarò ben felice di darvi il mio indirizzo così potete pestarmi a morte. Grazie dell'attenzione (Accidenti che professionalità! mi stupisco di me stessa!XD)
Il titolo della storia è una frase della canzone Misunderstood (che adoro) modificata in quanto il protagonista della storia è una ragazza.





Lei, Hailey Williams 29 anni, californiana, di Los Angeles per essere precisi. Era molto lontana dal classico stereotipo bionda-occhi azzurri che caratterizzava molti ragazzi della west-coast. I suoi capelli erano di un castano scuro, tendente al nero, i suoi occhi verde smeraldo. Viveva da quando era nata nella città degli angeli e anche se aveva viaggiato molto, soprattutto per lavoro e aveva visto luoghi meravigliosi, era fermamente convinta che nessun posto fosse  speciale come la sua città.


Lui, Thomas Lee Bass, in arte Tommy Lee o per gli amici semplicemente T-Bone. Classe 1962, greco naturalizzato statunitense, batterista dei Motley Crue, band famosa tanto per la sua musica tanto per i suoi eccessi, anche se ora come ora potevano dirsi finalmente “puliti”. Infondo avevano tutti una famiglia con tanto di figli al seguito.
Eppure alcuni di loro non ne tenevano proprio tutti in considerazione.
Prendiamo Nikki Sixx ad esempio. Oltre a Gunner, Storm, Decker e Frankie Jean aveva anche un'altra bellissima figlia, avuta in gioventù da una delle sue tante ragazze dell'epoca, con i suoi stessi capelli castani tendenti al nero e i suoi stessi occhi verdi, follemente innamorata della sua città natale, Los Angeles. Il suo nome? Hailey Williams.

Tornando a lei.. possiamo dire che non avesse proprio un bel rapporto con il padre, anzi non ce l'aveva proprio un rapporto con suo padre. Era cresciuta in un sudicio condominio in un quartiere poco raccomandabile, con una madre tossicodipendente che non aveva esitato un attimo a buttarla fuori casa la vigilia dei suoi 17 anni a causa di uno dei loro tanti litigi, forse un po' più violento del solito. Aveva imparato a vivere sulla strada tra i mille pericoli che potevano nascondersi dietro ogni angolo o faccia amica. Aveva imparato a non fidarsi di nessuno, e ad essere invisibile alla maggior parte delle persone che le capitava di incontrare ogni giorno. Non voleva fare conoscenza o amicizia con nessuno, equivaleva a soffrire. Se infatti c'era una cosa che aveva imparato dai suoi genitori (oltre a prepararsi l'eroina, che era diventata parte integrante della sua vita) era che tutti prima o poi ti abbandonano, perciò è meglio che non ti affezioni a nessuno. Loro per primi l'avevano fatto, anche se avrebbero avuto il dovere di starle accanto in tutti i gli aspetti della sua vita.
Hailey tra i 17 e i 21 anni era una tossicodipendente che si guadagnava da vivere con qualche lavoretto qua e là, i soldi che riceveva molto spesso non bastavano neanche per assicurarle un pasto decente, figuriamoci una dose di eroina. Aveva perso il conto delle volte che aveva preferito digiunare per comprarsi quella polverina bianca che le permetteva di evadere dalla realtà per qualche ora.
La svolta avvenne quando aveva 22 anni. Capì che se voleva sopravvivere alla strada avrebbe dovuto escogitare un modo per avere più soldi, trovarsi un posto dove stare e qualcuno che si prendesse cura di lei. Fu con questo pensiero in testa che decise di iniziare a prostituirsi. Era giovane e molto bella, non fu un impresa difficile. Poteva permettersi di tenere anche i prezzi abbastanza alti, in quella zona lei era l'unica al disotto dei trentacinque anni.
A 23 anni era diventata una delle più famose escort della periferia di LA. Spesso si stupiva del fatto che suo padre o i suoi amici non avessero ancora sentito parlare di lei. Chissà, forse era vero che si erano “ripuliti”, erano riusciti a cambiare vita.
Ma allora perché non l'aveva cercata? Perché aveva continuato a fingere che non fosse sua figlia? Non vedeva suo padre da quando aveva sei anni, e anche se lo odiava le mancava da morire. L'ultima volta che lo aveva visto, era sdraiato immobile sul divano, solo successivamente comprese che non stava dormendo ma era in overdose da eroina. Non aveva ricordi felici di lui o sua madre, ma non le importava. Preferiva ricordarsi quasi niente piuttosto che rimanere traumatizzata da due genitori tossicodipendenti che non erano in grado di prendersi cura di loro stessi, figuriamoci di una bambina.
Finalmente quando aveva 25 anni la sua vita cambiò direzione. Conobbe in un caffè quello che poi sarebbe diventato il suo ragazzo e successivamente il suo migliore amico.
Frank Meyer si era laureato da poco in giurisprudenza, e aveva appena cominciato la sua carriera di avvocato in uno studio legale abbastanza noto della città.  All'inizio era particolarmente interessato alla ragazza per via della sua bellezza, ma mentre stavano facendo colazione (che le aveva offerto)  si rese conto che quella della ragazza forte e carismatica non era altro che una maschera. Era stata costretta a recitare la parte della dura per poter sopravvivere, ma sotto sotto era rimasta la ragazzina bisognosa di affetto che era sempre stata. E lui decise di prendersi cura di lei, senza altri fini. Era riuscita a far breccia nel suo cuore in meno di dieci minuti.
Anche a lei piacque fin da subito quel ragazzo biondo che sembrava tanto interessato a lei, e al contrario di tutto quello in cui credeva, sentiva di potersi fidare di lui.
Gli raccontò la sua storia, senza omettere nessun particolare, se non il nome di suo padre.
Frank dal canto suo rimase impressionato dalla forza d'animo e dalla volontà di quella ragazza. Cresciuta con una madre eroinomane che le rinfacciava di essere troppo simile al padre e lui, eroinomane anch'egli che non vedeva da quando era piccola. Poi il vagabondaggio per le strade della città, l'eroina che era entrata insistentemente a far parte anche della sua di vita, la decisione di vendersi per sopravvivere.. non immaginava che quel bel visino potesse averne passate così tante.
Era sempre più convinto della sua decisione di prenderla sotto la sua ala, trovava incredibilmente ingiusto tutto quello che la vita le aveva dato, o non dato. Lui era cresciuto in una famiglia abbastanza numerosa, infatti aveva quattro fratelli, ma l'amore dei suoi genitori per tutti loro non aveva mai vacillato, neppure quando aveva deciso di andarsene di casa per seguire il proprio sogno, loro erano sempre stati accanto a lui. E adesso Frank aveva deciso che sarebbe diventato la famiglia che quella ragazza non aveva mai avuto.
La aiutò con la disintossicazione e poi le trovò un lavoro come segretaria dello studio legale nel quale stava facendo carriera. In poco tempo erano diventati talmente affiatati che era inevitabile lo scoccare della scintilla tra i due. Purtroppo non era durata molto, poco più di un anno, ma in compenso erano diventati sempre più amici, anche se lei aveva lasciato il lavoro come segretaria nel suo ufficio per inseguire il suo sogno di fare la fotografa.
Ebbe successo, i suoi scatti cominciarono subito ad apparire nelle riviste prima americane e poi di tutto il mondo. Le sue fotografie naturalistiche erano diventate famose in tutto il mondo, e questo le aveva permesso di realizzare anche un altro suo sogno: viaggiare. Il suo obbiettivo aveva immortalato le più belle meraviglie della natura, dalla foresta amazzonica alle piramidi in Egitto, dagli iceberg in Groenlandia ai leoni della savana in Africa.
Quando aveva 27 anni sua madre morì a causa di problemi cardiaci dovuti agli anni passati in compagnia di alcool ed eroina.
Si aspettava di vedere finalmente suo padre al funerale, voleva parlargli, fargli vedere che era diventata qualcuno anche senza il suo aiuto, ma la cosa che più desiderava al mondo era riunirsi a lui, poter finalmente affermare che Nikki Sixx era suo padre, avrebbe voluto gridarlo al mondo. Lo odiava per come si era comportato nei suoi confronti, ma era fiera di lui.
E invece lui non si presentò al funerale, lasciandola a piangere su una fredda panchina da sola.
Qualche giorno dopo, forse guidata dall'odio nei confronti del genitore che sembrava crescere a dismisura  nel suo cuore, si fece coraggio e disse a Frank il nome di suo padre. Sorride tutte le volte che ripensa alla faccia che fece quando gli si parò davanti e disse semplicemente “ Nikki Sixx ”. Conosceva la passione di Frank per i Motley Crue e le dispiaceva far cadere in basso uno dei suoi idoli, ma non voleva continuare a tenergli nascosto quel “piccolo” dettaglio.
Frank non ci mise molto a capire il significato di quel nome sussurrato con tanto odio dalla ragazza, sapeva che prima o poi si sarebbe aperta del tutto con lui, e adesso anche quell'ultimo piccolo segreto era stato svelato. Hailey, gli aveva detto che suo padre era un personaggio importante del rock, ma lui credeva che alludesse ad un qualche produttore, non di certo ad una rock star di prima categoria come poteva essere il bassista della sua band preferita.
La loro amicizia non ne risentì negativamente, anzi, se possibile li legò ancora di più.
Hailey aveva finalmente trovato la forza di aprirsi del tutto con lui, Frank da parte sua non aveva perso la stima che provava per Nikki Sixx, ma solo per quanto riguardava la musica, dal punto di vista personale lo considerava un vero verme, uno schifo di persona. Aveva promesso ad Hailey che se mai lo avesse incontrato non si sarebbe fatto prendere dall'euforia e gli avrebbe quantomeno dato un pugno in faccia, tanto lui di avvocati pronti a tirarlo fuori dai guai ne conosceva a decine.
L'occasione non si presentò fino all'anno successivo, quando per festeggiare il ventottesimo compleanno della ragazza organizzarono una mostra fotografica con fini benefici e come soggetti le piccole meraviglie che la natura aveva fatto nascere nelle zone più depresse e povere del pianeta. Lo scatto più ammirato di tutta la serata fu quello che ritraeva una giovane donna Zulu che si accarezza amorevolmente il ventre gravido con sfondo il suo villaggio in fiamme. Le prese una bella paura quella volta, era capitata in Africa per fare qualche scatto alle tribù locali e si era ritrovata nel bel mezzo di uno scontro con la popolazione vicina. Fu una sena agghiacciante, ma non perse l'occasione di scattare delle bellissime foto. Appena tornata a casa fece in modo di inviare risorse utili alla ricostruzione del villaggio, e si assicurò che arrivassero a destinazione. Quell'episodio l'aveva davvero toccata e per un occhio esperto come il suo e quello di qualche altro intenditore presente alla mostra tutto quello che aveva provato in quella circostanza veniva espresso attraverso quell'immagine.
La foto fu venduta per poco più di trecentomila dollari, non era molto in quell'ambito, ma per lei che era diventata fotografa professionista da solo due anni era un bel traguardo.
Mentre stava intrattenendo i vari ospiti famosi e importanti che avevano partecipato all'evento intravide con la coda dell'occhio le ultime persone che si sarebbe mai aspettata di vedere. Nikki Sixx e la sua  ragazza Kat Von D. Non le era mai andato a genio il fatto che suo padre uscisse con una più piccola di lei, anche se solo di un anno. Era convinta che la consapevolezza di avere una figlia di più o meno quell'età avrebbe dovuto portarlo a cercarsi delle compagne più grandi. Ma a quanto pare a lui non importava, o forse come temeva lei, non aveva la consapevolezza di essere padre di una donna quasi coetanea della sua ragazza.
La cercarono, si complimentarono con lei per i bellissimi scatti che aveva fatto, e scambiarono qualche parola, tutto sotto l'occhio vigile di Frank, incredulo della capacità di fingere e di tenersi tutto dentro mostrata dalla ragazza. Per questo forse non lo colpì. Hailey aveva avuto la sua occasione per dirgli tutto, ma se non lo aveva fatto era perché aveva i suoi motivi. Se gli avesse dato un pugno avrebbe dovuto spiegare il perché e lui voleva che fosse lei a decidere il momento più adatto, quando si sarebbe sentita pronta.
Dopo aver ricevuto congratulazioni ancora una volta dalla coppia si congedò da loro con una scusa e corse nel terrazzino nel retro dell'edificio. Tirò su col naso e si asciugò una lacrima con la manica della maglia, mentre con l'altra mano si accendeva una sigaretta. Sentì la porta aprirsi dietro di lei e due braccia forti circondarle la vita. Si girò e lo abbracciò, la sua roccia non l'aveva lasciata sola neanche quella volta.
Dopo l'episodio della mostra non lo vide più, un altro anno era passato e nella sua testa continuavano a ronzare sempre le stesse domande. Come aveva fatto a non riconoscerla? Era convinta che tra genitori e figli ci fosse una sorta di legame indissolubile, che poteva affievolirsi con il tempo, ma mai sparire del tutto. E invece ancora una volta si era sbagliata.
Non solo non conosceva suo padre, ma tutto quello che credeva di sapere di lui era sbagliato.
  
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