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Autore: Kaimy_11    30/01/2011    4 recensioni
[Dal prologo] Il vampiro tornò sui suoi passi e, inginocchiandosi, rimase a guardare il viso di quella ragazza dal sorriso dolce capace di scaldare perfino il suo cuore immobile. Quella ragazza che lo aveva guardato negli occhi senza timore, che aveva saputo rispondergli a tono, che era arrossita per lui, che lo aveva ammaliato e poi sorpreso, era la stessa che adesso giaceva al suolo in una pozza di sangue. -Mi senti?- sussurrò. Le palpebre della ragazza tremarono appena prima di aprirsi. Quelle iridi di cioccolato si fissarono in quelle ghiacciate del vampiro. -Io posso salvarti. Posso darti la vita eterna- Spiegò lui, la voce suadente. -In cambio, però, tu mi apparterrai. Sarò il tuo unico signore, mi sarai per sempre fedele e devota. Per sempre mia.- Le palpebre della giovane si chiusero e si riaprirono come un battito di ciglia, ed Eric capì che si trattava della sua risposta. Sorrise assetato e soddisfatto mentre i suoi canini si allungavano. Si chinò su di lei mentre questa chiudeva gli occhi e si abbandonava completamente a lui. “Non temere mia piccola veggente, sarà solo un lungo sogno e, quando ti sveglierai, sarà tutto diverso.” [Eric, Pam e una nuova vampira vegetariana! Piccole scene di vita quotidiana che seguono il reale corso della storia e gli incontri con Sookie e Bill, visti da un punto di vista diverso]
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Anima

Anima

 

 

 

-Sookie? Sookie svegliati-

Sookie Stackhouse aprì gli occhi e si mise a sedere sul letto, Alcide dormiva nell’altra stanza e poteva sentirlo russare profondamente. Si alzò e raggiunse l’ingresso, dove qualcuno bussava insistentemente alla porta.

Aprì riconoscendo la voce.

Davanti a lei, ferma oltre l’uscio di casa, Sookie incontrò il sorriso tranquillo di Asia, la piccola progenie di Eric Northman. Al pensiero del vampiro biondo che secondo lei le nascondeva qualcosa su Bill, storse il naso, ma non poteva dimenticare la gentilezza di quella vampira dai capelli scuri. Era leggermente diversa da come la ricordava, più matura e con i capelli mossi anziché lisci, ma non vi badò.

-Asia, cosa ci fai qui?-

La vampira sorrise un attimo, poi si fece seria. –Ho saputo di Bill. A dire il vero l’ho visto, sono qui per aiutarti-

Non dovette aggiungere altro.

-Asia, entra- disse Sookie, scostandosi di poco per farla entrare.

La vampira nascose un sorriso maligno.

Povera stupida Sookie, pensava davvero che fosse lì per aiutare lei?

No, Asia era lì per salvare Pam ed Eric, e per questo voleva Bill.

Sookie era una brava persona, decisa e testarda, ma buona. Forse credeva che anche Asia lo fosse, e che sul serio volesse aiutarla, ma questo, sarebbe potuto avvenire in altre occasioni.

Da quando aveva avuto quella visione sconvolgente, con Pam incatenata ed Eric alla ricerca di Bill, non era più buona né gentile. Se avesse dovuto uccidere Bill Compton, lo avrebbe fatto.

Tutto in cambio della vita delle persone che più amava, anche la sua anima.

La vampira varcò la soglia senza nessuna barriera che glielo impedisse, fece qualche passo avanti e si avvicinò alla finestra.

-Pensi che toccandoci, le tue visioni siano più potenti?- chiese Sookie.

Asia, che le dava le spalle, sorrise mostrando i denti. –Oh sì…-

-E quindi troverai Bill?-

Asia si voltò, il volto speranzoso e deciso di Sookie a pochi passi dal suo.

La vampira non ebbe il tempo di pensare a nulla poiché Sookie afferrò la sua mano. Quel contatto avrebbe rivelato senza ombra di dubbio all’umana le sue reali intenzioni, ovvero trovare Bill per portarlo prima ad Eric e poi al Magister.

Ma in quel momento Asia vide qualcosa di molto chiaro…

lLa testa del Magister volare via, Pam al fianco di Eric sana e salva, la regina della Louisiana ed un altro uomo che non conosceva.

Vide Eric e Bill nella dimora di quest’uomo sconosciuto, e capì che il suo creatore e sua sorella sarebbero stati salvi.

Lasciò andare la mano di Sookie e si avviò verso la porta.

-Dove credi di andare?- la richiamò Sookie, fermandola per la manica del giubbotto.

Asia si voltò senza parlare.

-Ho sentito i tuoi pensieri, so cosa avevi intenzione di fare-

-Davvero? E dimmi, cosa volevo fare?-

-Volevi trovare Bill, lo avresti costretto a confessare crimini che non ha commesso minacciando di uccidere me- Sookie la guardò negli occhi addolcendo la voce. –Volevi salvare la tua famiglia-

Asia si scostò da lei. –Tu non uccideresti per Bill?-

-No. Neanche tu l’ avresti fatto-

-Sì che lo avrei fatto, non sai niente di me- sbraitò.

-Lo avresti fatto e ne avresti sofferto-

-Basta!- sbottò. –Ho visto che questo tale di nome Russell aiuterà Eric. Mi basta.- e si rivoltò per andarsene.

-Non puoi lasciarmi così- protestò Sookie.

Asia la guardò, sembrava forte come al solito, ma distrutta.

-Non so ancora se tornerò mai insieme a Bill…-

La vampira sbuffò.

–Bada- l’avvisò. –Conoscere il futuro potrebbe cambiare le cose. Non dare mai per scontato ciò che vedi, lotta sempre come se non vi fosse nulla di prestabilito, perché in realtà, tutto può cambiare-

Sookie fece un cenno convinto ed allungò la mano.

Asia prese quella mano nella sua e subito l’umana vide ciò che c’era nella mente della vampira…

Lei, Sookie, in casa sua a cercare di spostare un uomo morto.

–Le coppie normali non lo fanno, Bill Compton- diceva, mentre Bill si chinava per avvolgere il cadavere.

–Credevo avessi abbandonato l’idea di essere come una coppia normale-.

Rispondeva Bill.

Sarebbero tornati insieme.

Asia tolse la mano ed indietreggiò. –Ricorda che potrebbe non avvenire mai-

Sookie fece un cenno.

-C’è qualcosa che ci unisce- disse l’umana, immobilizzando Asia. –Forse è per quel qualcosa che abbiamo in comune che mi sembra di conoscerti da una vita-

-E per questo che ti fidi così tanto di me?- le chiese ironica.

-Sì-

Asia la guardò a lungo, con quegli occhi castani tanto decisi e sicuri. C’era qualcosa che le univa, si conoscevano a mala pena eppure erano legate. Cosa avevano realmente in comune? Perché i loro poteri si risvegliavano se messi a contatto?

-Arrivederci, Sookie- disse la vampira uscendo a chiudendosi la porta alle spalle.

-Ciao Asia-

 

Avrebbe davvero catturato Bill e costretto a confessare crimini non suoi pur di poter salvare sua sorella. Se Eric era davvero nei guai, Asia avrebbe dato tutto di sé pur di risolvere il problema. Mai e poi mai avrebbe lasciato in pericolo le persone che amava. Piuttosto sarebbe morta lei.

Eric e Pam erano tutta la sua vita.

Voleva bene a Jessica, ed anche a Sookie, così combattiva e buona. Molto simile a lei. Ma niente poteva paragonarsi al legame che aveva con il suo creatore e Pam.

Asia aprì gli occhi sentendo un’insolita sensazione sulla pelle, come di calore.

Si sollevò, riscoprendosi distesa sull’erba fresca, sotto un sole brillante.

Sussultò, scattò in piedi e cercò di ripararsi come meglio poteva, ma poi capì. Il sole non le bruciava la pelle, poteva stare tranquilla. Era in un luogo irreale, luminoso, profumato di fiori, dove la luce splendeva donando allegria.

Si osservò, indossava un vestito estivo molto leggero e particolare. Un corpetto fatto di petali di fiori che terminava con una gonna svolazzante fin sopra le ginocchia, di tulle rosa.

Corse sull’erba, aveva i piedi nudi e si sentiva felice. Rise ad alta voce prima di accorgersi di non essere sola. Seduti sull’erba c’erano piccoli gruppi di persone. Ragazze bellissime dai lineamenti delicati e vestite più o meno come lei, con abiti leggeri e floreali. C’erano anche degli uomini, e tutti in quel luogo magico e soleggiato sembravano felici.

Asia si avvicinò ad una donna seduta insieme ad altri due, provò a chiamarla, voleva chiederle dove fosse finita. Le poggiò perfino una mano sulla spalla, ma la donna non parve sentirla né vederla.

Ora che ci pensava, mentre lei rideva felice e saltellava, nessuno si era accorto della sua presenza.

Nessuno la vedeva.

-Perché non mi vedono?- chiese ad alta voce, rattristandosi un po’.

-Perché sei morta- le disse qualcuno.

Asia si voltò, dietro di lei c’era una donna molto bella, con gli occhi azzurri e i capelli castani. Aveva un vestito lungo decorato di petali. Il suo sguardo era profondo e serio, ma anche dolce.

-Ma tu mi vedi- costatò Asia.

La vampira si accorse in quel momento che i suoi capelli erano di nuovo lisci come seta, e la sua pelle era naturalmente abbronzata come quando era umana.

-Sì, io ti vedo- disse la donna.

-Dove sono?-

-A casa-

Asia spalancò gli occhi. -Che significa? Chi sei?-

-Sono Claudine, la tua più lontana antenata. La stessa di Sookie-

-Sookie? Ma… non capisco-

-Questa è la vostra vera casa, è da qui che vuoi due discendete-

Asia scosse il capo. –Non siamo mai state semplici umane, vero?-

-No- sorrise Claudine.

-Allora cosa siamo?- chiese Asia, sulla difensiva.

Claudine sorrise. –Fate-

La vampira spalancò la bocca e scosse il capo. –Ma io sono un vampiro, sono morta, lo hai detto tu stessa-

Claudine parve intristirsi. –Avevi perso la tua luce, infatti. Ma l’incontro con Sookie te l’ha ridata-

Asia parve capire all’istante. –Quando quel giorno mi ha toccata ed ha risvegliato il mio potere! È questo che vuoi dire?-

La donna rise. –I vostri poteri sono solo parte di ciò che realmente siete-

-Fate?- scosse il capo. –Tutto questo è assurdo-

-No, è reale- Sorrise. –Tanti anni fa ho sposato un umano, e ho avuto due figli. Mike e Tamara-

Asia rimase in silenzio lasciandola continuare.

-I miei figli erano in parte umani ed in parte fate. Entrambi ereditarono uno dei miei due poteri. Mike la telepatia, Tamara le visioni. Mike portò il cognome, e nella sua discendenza di Stackhouse, si tramandarono la telepatia. Fino ad arrivare a Sookie-

-E Tamara?-

Claudine fece un sorrisino furbo. –La sua discendenza, che non portò il cognome, arrivò fino a te. Con le visioni-

-Ma non tutti i discendenti di Mike e Tamara avevano i poteri? Saltavano qualche generazione-

-Esatto, tu e Sookie siete le ultime-

-Quindi siamo parenti? Molto lontanamente, intendo-

-Parliamo di quasi un secolo-

-Quindi noi… siamo in parte fate?-

-Sì- Claudine abbassò gli occhi. –Ma tu sei morta, la luce dentro di te era destinata a scomparire, eppure è rimasta assopita fino a quando Sookie non l’ha risvegliata-

-Doveva scomparire?-

La donna la guardò negli occhi. –È rimasta perché non hai mai ucciso nessuno-

-Ma ho bevuto sangue umano-

-Conosciamo la tua storia, il tuo animo è puro. Sei ancora una di noi-

Asia rimase in silenzio, si guardò intorno osservando il piccolo laghetto alle sue spalle.

-Quando tu e Sookie siete a stretto contatto, la vostra luce si potenzia. In realtà, e il vostro sangue di fata che si risveglia- spiegò Claudine.

-Mi stai dicendo che sono una fata-vampiro? È per questo che sono tanto strana? Per questo il mio sangue è buono perfino per i vampiri?-

La donna si incupì. –Stai alla larga dai vampiri. Noi ci fidiamo di te perché sei come noi, la tua luce risplende dentro di te- fece una pausa. –Non permettere a nessuno di rubartela, è troppo preziosa. Impediscigli di portartela via-

-Nessuno si prenderà la mia luce- tagliò corto. –Cos’altro ho di diverso dagli altri vampiri?-

-Molto cose. Sei speciale, devi ancora scoprire i vantaggi della tua luce. Tu brilli su tutti gli altri immortali-

-E il fatto che riesco a stare sveglia di giorno?-

In tutta risposta, Claudine sorrise.

Asia guardò ancora il lago.

Claudine le si avvicinò prendendola per mano. –Vieni- le disse guidandola verso l’acqua.

Si sedettero vicine, a un passo dal lago e, magicamente, fra le mani di Claudine apparve un bicchiere. La donna lo riempì direttamente e, quando l’acqua fu nel bicchiere, iniziò a splendere.

Asia rise davanti a quella magia, prese il bicchiere e bevve quella sostanza brillante, era buonissima, le sembrò un sogno, un incanto.

Improvvisamente qualcuno fra le presone lì intorno, si voltò a guardare Asia.

-Adesso mi vedono- esclamò la vampira, raggiante.

-Sì, ho risvegliato la tua essenza.-

Asia sorrise felice.

-Tu e Sookie dovete rimanere unite- spiegò Claudine. –Prendetevi cura l’una dell’altra-

 

Quando Asia aprì gli occhi era ancora giorno, si trovava a casa sua, quella di cui aveva accuratamente oscurato tutte le finestre per viverci di giorno.

Era tornata fuori dalla Louisiana dopo il suo incontro con Sookie. Si alzò, la testa confusa e il cuore ancora allegro.

Era stato tutto un sogno?

No.

Si alzò con decisione, le sue mani tremarono appena per il timore.

Un secondo dopo, spalancò la porta lasciando entrare la luce del sole.

 

 

 

 

 

 

Continua…

 

 

 

Capitolo un po’ strano e corto, lo so, spero vi piaccia comunque. Fatemi sapere cosa ne pensate ^^

 

Grazie tante a:

Laura the vampire slayer

Marti_scanu

Kerala

ShiroHime  

   
 
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