Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: ciervu    30/01/2011    6 recensioni
Presto avrei visto Justin.
Justin Drew Bieber. Il ragazzo che con la sua musica mi faceva sentire a casa. Mi faceva sentire una normalissima ragazza, con le sue passioni e i suoi pregi.
L’unico ragazzo al mondo in grado di farmi emozionare a tal punto da farmi scoppiare il cuore.
L’unico ragazzo che mi teneva compagnia quando reclamavo qualcuno che mi potesse capire o semplicemente, starmi accanto quando mi sentivo sola.
Ovviamente l’ha fatto indirettamente ma per me è stato molto importante.
E questo mi ha fatta crescere, mi ha fatto capire cos’è il bene e soprattutto, qual è il mio sogno.
Lui.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

 

 

 

 

 

 

 

 

Maybe I was stupid for telling you goodbye
Maybe I was wrong for tryin’ to pick a fight
I know that I’ve got issues
But you’re pretty messed up too
Anyway, I found out I’m nothing without you
Cuz we belong together now
Forever united here somehow
You got a piece of me
And honestly
My life would suck without you

 

Forse sono stata stupida per averti detto addio
Forse ho sbagliato ad attaccare briga
So di aver avuto dei problemi
Ma sei abbastanza incasinato anche tu
Comunque, ho scoperto che non sono niente senza di te

Perché noi ci apparteniamo ora
Per sempre uniti qui in qualche modo
Hai preso un pezzo di me
Ed onestamente
La mia vita senza te farebbe schifo.

Kelly Clarkson – My life would suck without you

 

 

 

 

 

 

 

 

Megan

 

 

Non sapevo cosa mi fosse preso.

Forse ero stata troppo esagerata. Si probabilmente, sì.

Ma ormai avevo sprecato la mia ultima opportunità.

D'altronde cosa avrei potuto fare?

Stringergli la mano, sorridere e fingere che andasse tutto bene?

No, mi dispiace, ormai ho cambiato mentalità.

Non voglio più soffrire. Voglio essere sincera.

La sua faccio ormai era impressa nella mia mente.

Era arrabbiato con me.

Leggevo nei suoi occhi un odio così profondo da farmi accapponare la pelle.

Era tutto così facile prima di sapere della sua esistenza.

Era tutto così dannatamente più facile quando non sapevo chi fosse Justin Drew Bieber.

Ma ormai, ormai…Era finita.

 

Se ti dicessi che mi manchi, cosa faresti?

Se ti dicessi che mi dispiace, cosa penseresti?
Se ti dicessi che ti amassi, mi sorrideresti ancora?

 

-Meg vieni qui-.

Chaz mi avvolse tra le sue calde braccia. Appoggiai la testa tra l’incavo del suo collo e la sua spalla sinistra.

Singhiozzai forte. 

Cercando di far uscire tutta la frustrazione, l’odio per Lui, per me stessa.

Piangevo. Il trucco lo sentivo colorare con le mie lacrime.

Lacrime nere.

Nere come la tristezza, il dolore…Nere come l’odio.

Odio. Odio. Odio.

Mi odiavo.

Perché avevo agito così?

Lui non mi aveva fatto niente. Niente.

Justin quella volta, al concerto, non sapeva di avermi illuso con quella stupida mano, non sapeva che per lui avevo passato notti insonni.

Lui non lo sapeva. E neanche io sapeva niente di lui.

-Megan…scusa- Sussurrò Chaz.

E questo mi fece stare ancora più male.

Lui non si meritava tutto questo.

Chaz…perdonami

Fu quello che pensai quando sciolsi il suo abbraccio e uscii velocemente dalla macchina.

 

 

 

Pioveva.

Mi fermai in mezzo al marciapiede e alzai il viso al cielo.

Era notte fonda ormai, delle piccole gocce si appoggiarono al mio viso, mescolandosi con  le lacrime di poco prima.

Sapevo che stavo aspettando qualcosa che non sarebbe arrivato mai. Perché mi ero illusa così tanto?

Perché avrei dovuto lottare per dei sentimenti che non sarebbero mai stati ricambiati?

Perché avrei dovuto legare il mio cuore ad una persona che non aveva niente da offrirmi, se alla fine avrei sofferto ancora di più?

Perché avrei dovuto rischiare così tanto quando sapevo che sarebbe stato tutto inutile?

 

Ero ancora lì sotto la pioggia, a piangere come un’idiota.

Chaz mi stava cercando ma a me non interessava, ormai ero sotto casa e lui sapeva che non mi sarei persa nel mio quartiere.

 

Non volevo piangere per una persona che non mi meritava, ma niente da fare, le lacrime continuavano a scendere, senza fermarsi.

Mi sentivo un mostro.

Quante volte avevo preteso a me stessa di dimenticarlo, ma non c’ero mai riuscita… Ormai avevo capito:

Era impossibile dimenticarlo.

 

Una volta era tutto più  facile, Non potevo smettere di sognare, non potevo perchè avevo bisogno dei sogni come dell'ossigeno...Avevo  bisogno di continuare a sognare per alzarmi ogni mattina e convincermi che sarebbe andato tutto bene, avevo  bisogno dei sogni perchè alle volte sognare è l'unica cosa che resta, l'unica alternativa. Ero drogata di sogni e non ne potevo farne a meno.

 

 

Entrai in casa stando attenta a non fare rumore ed entrai in camera mia chiudendo la porta.

 Mi buttai sul letto e di nuovo le lacrime iniziarono a scendere.

Dovevo fare una cosa. Dovevo prendere posizione.

 

Presi il telefono e digitai il suo numero.

 

“Thu..Thu..Thu”

Oh andiamo Chaz, rispondi!

 

Poi ecco:

-Pronto?-

-Scusa- Lo dissi velocemente e di getto.

-Scusami tu Meg… Non pensavo che succedesse quello che…Beh quello che è successo-.

Sospirai e mi stropicciai gli occhi con le mani.

 

Costruire un sogno costava tanta fatica, lo sapevo, ma la fatica più grande sarebbe stata demolirlo, ed io, sinceramente, ero stanca di sprecare le mie forze per niente.

 

 

 

 

-Ho bisogno di un favore- Aggiunsi.

-Dimmi tutto-. Disse lui disponibile e allegro.

Sorrisi. Grazie Chaz, sei un tesoro.

Questa volta ce l’avrei fatta. Avrei fatto chiarezza nella mia mente e, nel mio…cuore.

 

 

 

 

***

 

 

 

 

 

 

Se avessi αvuto gli occhi αperti, αvresti cαpito che ero pαzzα di te.

Per te αvrei fαtto quαlsiαsi cosα. Mα tu questo non l'hα mαi cαpito.

Ma ti perdono.

Non è colpa tua. E il mio fottuto orgoglio quello che mi ha fregato.

 

Ero arrivata.

Mi trovavo in una piccola radura.

Camminai, spostando le erbacce che ostacolavano il mio percorso.

Erano le otto di mattina, la sera precedente avevo chiamato Chaz e gli avevo chiesto dove avrei trovato Lui oggi.

Mi aveva detto che si trovava qui, in un radura in culo al mondo, mi aveva consigliato di non andarci, Lui veniva spesso qui per pensare e star da solo, quindi non voleva nessuno che gli ronzasse attorno, ma io me ne ero fregata.

La Sua mente era malata. Quasi quanto la mia.

Sorrisi e sospirai.

Feci qualche altro passo, incerta, poi mi fermai, di nuovo.

La mia sicurezza prese a vacillare.

Cosa cavolo stavo facendo?
E soprattutto, perché lo stavo facendo?
Mi guardai in torno, piante e alberi verdi, ecco cosa vedevo.

Si sentiva che erano i primi di marzo.

L’aria era fredda ma il sole splendeva luminoso nel cielo.

Chiusi gli occhi e lasciai che i suoi raggi mi riscaldassero il viso, come delle carezze.

 

Sai mamma, avevi proprio ragione, devo continuare a sognare e mai arrendermi. 

Non ha senso vivere se non si sa puntare in alto.

 

Ripresi a camminare, fiduciosa di me stessa come non mai, andai sempre dritta, come mi aveva detto Chaz.

Poi lo vidi.

 

Era di spalle, lanciava dei sassi nel laghetto di fronte a me, e quindi a noi.

 

Feci qualche passo e mi fermai dietro di lui. Se avessi allungato una mano l’avrei toccato facilmente.

 

-Tutti sbagliamo, tutti.- Sussurrai. Lui sussultò e si girò  velocemente verso di me. Gli sorrisi ed andai avanti…

-Tutti ne siamo consapevoli. Tutti poi ce ne pentiamo. Sbagliare è umano. Pentirsi è relativo allo sbaglio commesso, però...Esserne consapevoli ? Quella è la parte peggiore.- Sospirai - Mi dispiace Justin, ti chiedo scusa- 

Si alzò e mi abbracciò di slancio.

Ma che…?

-Non pensavo pensassi questo di me, mi dispiace se ti ho ferita in qualche modo-. Eravamo ancora abbracciati, avevo il mento appoggiato sulla sua spalle e le sue mani mi cingevano la schiena, protettive.

Sorrisi nonostante non riuscivo ancora a capire il perché di tutta quella confidenza.

-Non è questo- Sciolse l’abbraccio e mi guardò  negli occhi.

-E solo che…E’ una storia lunga-

-Mi piacciono le storie lunghe, e poi di tempo ne ho-. Sorrise e mi fece segno di sedersi vicino a lui.

-Ti ricordi quando hai fatto l’asta di beneficienza al Balboa Theatre?- Lui annuii confuso.

-Ecco, hai presente quando hai portato sul palco la tua One Less Lonely Girl?-

-Sì…-

-Le hai dato la mano, davanti di lei c’ero io, credevo la volessi dare a me, poi quando ti ho visto salire sul palco con lei mi sono sentita morire, mi ero illusa-. Un sorriso amaro prese forma sulle mie labbra.

Justin era immobile e silenzioso.

-Capisco, e…-

Lo guardai con insistenza.

-Mi dispiace-.

Risi amara.

-Justin non è colpa tua, nemmeno sapevi che ero innamorata di te!-. Poi mi bloccai di colpo, l’avevo detto.

-Eri…Eri innamorata di me?-

-Sì-.

Rise stanco.

-Megan. Come fai ad amare una persona quando nemmeno la conosci?-.

Stetti in silenzio e distolsi lo sguardo da lui.

-Come immaginavo…-. Sentivo che stava sorridendo, poi non ce la feci più e  scoppiai.

-Come cazzo fai a sopportare tutto questo?-. Il suo sorriso ebbe un lampo di incertezza.

-Questo cosa?-.

-Oh andiamo Bieber! Non fingere con me! So che il tuo sorriso è finto, so che quello che parla nelle interviste non sei tu, e so anche che non sei quel ragazzo che fai finta di essere-.

Rimase spiazzato.

E poi fu lui a distogliere lo sguardo da me.

-Tu non sai niente di me!-.

-Lo so! Aiutami a conoscerti! Aiutami a capirti!- Gli urlai queste parole in faccia.

-Perché dovrei?-

Iniziai a piangere per la frustrazione.

-Perché…Perché…Io voglio conoscerti! Non c’è un motivo. Sento il  bisogno, quasi fisico, di doverti conoscere!-.

-Megan sai che piangere non serve a niente?- Era scettico e distaccato.

-Lo so cazzo! Non lo faccio apposta-. Lo guardi infuriata.

Justin si alzò dal masso dove era seduto.

-E adesso dove vai?- Gli chiesi infuriata.

-A pisciare, vuoi venire anche tu?- Mi chiese sarcastico.

-Fa presto- Aggiunsi.

Mi fulminò con  lo sguardo per poi dileguarsi nella radura.

 

-Secondo me questo soffre di personalità multipla- Aggiunsi.

-Prima fa tutto il carino e poi si incazza con  niente- Sospirai. –Ragazzi-

-Parli anche da sola? Non pensavo fossi così tanto fuori di melone- Un Bieber divertito mi si pose davanti.

-Senti da che pulpito viene la predica- Aggiunsi seccata.

Mi porse una mano, la quale la guardai inorridita.

-Ancora con sta storia del concerto?- Disse scocciato.

-Ahah no. L’hai lavata vero? Non vorrei prendermi qualche malattia degenerativa-. Aggiunsi secca.

Guardò la sua mano e poi me, per poi ridere.

-A dire il vero no, non l’ho lavata-.

Mi si inginocchiò davanti, anche lui tra l’erba verde e i fiori profumati.

Avvicinò la sua mano al mio viso, la guardai inorridita.

-Oh,  non oserai mica…- Lo fulminai con gli occhi.

-Scommetti?- Sorrise furbo.

-Dai Justin, per favore, parliamone- Deglutii.

-Adesso vediamo chi soffre di personalità multipla-  Disse per poi buttarsi sopra di me e farmi il solletico.

Lo picchiai, gli diedi dei pugni e delle pacche, ma niente. Lui continuava.

Ed io urlavo.

-Ahah…Justin! Il ahah..Il solletico..noo!-.

-Oh sì invece!-

-Mi ahaha…mi vendico dopo!-

-Che paura!- Disse lui sarcastico per poi scoppiare a ridere.

Era sopra di me. Le sue gambe intrappolavano le mie, e le sue mani toccavano abili la mia pancia, facendomi morire dal ridere.

Con le braccia cercai di fargli il solletico ma niente, non sembrava nemmeno accorgersene.

Così gli diedi un  pugno. Un bel pugno sulla mascella.

-Tieni stronzo!- Urlai ridendo.

Intanto lui si era accasciato per terra, massaggiandosi la guancia.

-Stronza! Mi hai fatto male!- Ululò.

- Te la sei cercata!- Continui a ridere, tendedomi con le mani la pancia, mi facevano male gli addominali da quanto stavo ridendo.

Si stese supino, chiuse gli occhi e incominciò a canticchiare, come se niente fosse, evidentemente quella di prima era tutta una sceneggiata.

Lo guardai stupita.

“Noooooo non soffre di personalità multipla”.

-Ehi!- Gli diedi una pacca sul braccio.

-Mmh?- Teneva ancora gli occhi chiusi.

-Sai una cosa? Quasi quasi ti faccio compagnia!-. Esclamai sorridendo.

In quel momento ero davvero felice.

Mi distesi sull’erba di fianco a Bieber.

Girai la testa verso di lui per poi accorgermi che anche lui mi stava fissando.

Aveva la bocca dischiusa e il sole illuminava i suoi occhi, rendendoli oro puro.

-Sai che sei molto bella?- Mi chiese.

Arrossii e poi guardai il cielo.

-Sai Bieber, la bellezza non è tutto. Senza la gentilezza, la simpatia, l’ottimismo, la voglia di vivere, non si va avanti. Forse non hai capito che non sono come le altre con cui di solito hai a che fare…-

-Lo so- Lo guardai meravigliata. Si era tirato su con i gomiti.

Mi stava guardando dritto negli occhi, sorridendomi.

-Tu sei Megan-. Continuò -Tu non giudichi un libro dalla copertina, tu prima lo leggi e poi dici se ne è valsa la pena. Tu affronti le tue paure e tutto ciò che cerca di distrarti dal tuo obbiettivo. Sei testarda e guerrigliera.

Quando qualcosa va male, piangi e  ti butti giù,ma alla fine ti dici  “Sì, ce la posso fare” e fai vedere a tutti chi sei! Questa sei tu!- Mi sorrise dolcemente.

Ero rimasta spiazzata, a bocca aperta.

-Lo sai che sembri un pesce? Hai gli occhi spalancati alla massima potenza!- La  buttò sul ridere.

Sorrisi e poi mi gettai su di lui, buttandolo per terra.

-Idiota!- Ridemmo tutti e due.

-Come fai a sapere tutte queste cose su di me? Mi conosci solo da due ore!-

-Semplice,  tu sei come me-.

Avevo la testa appoggiata sul suo torace e lui mi accarezzava i  capelli.

Sorrisi e guardai ancora il cielo.

Il sole splendeva sopra di noi, ci guardava allegro e felice.

Gli feci l’occhiolino e risi.

-Perché ridi?- Mi chiese dolce.

-Perché non mi sarei mai aspettata che sarebbe andata a finire così-

-Così come?-

-Non pensavo che avrei fatto realmente la pace con te, e tantomeno non mi sarei mai immaginata di volerti bene-

-Perché mi  vuoi bene?- Smise di accarezzarmi i capelli.

-Non lo so…-. Mi sedetti a gambe incrociate vicino a lui e lo guardai. –Tipo adesso, guardandoti, mi viene da sorridere. E stavo pensando…Che se ti portassero via da me, non potrei più farlo, ed  io penso di aver sofferto anche già troppo, almeno per adesso vorrei essere almeno un po’…felice-.

-In che senso hai sofferto troppo?- Si sedette anche lui e con un braccio mi strinse a se.

Gli sorrisi. –Adesso non mi va di parlarne, scusa-.

-Non ti preoccupare, sappi che se hai bisogno di qualcuno con cui sfogarti io ci sono-.

-Grazie Justin-

Rise, di nuovo.

-Senti, prima non sono andato a pisciare, sono andato a fare una chiamata, e dato che mi hanno dato il consenso,  ti va di  venire con me a fare un giro per LA?-

Spalancai la bocca.

-Los Angeles? Scherzi?- Chiesi incredula.

-Giuro!- Rise.- Allora? Sei dei nostri?-

-Nostri?-

-Si verrà me stesso ed io-

Lo guardai spaventata.

-Tu non stai bene- Aggiunsi.

-Probabile, è colpa di quel demente di Christian che mi ha contagiato!-.

Risi. –E’ un tipetto forte!-

-Fidati- Mi confidò serio. –Ti fa sclerale dopo un po’-

-Vedo!  Basta guardarti!- Risi alzandomi in piedi.

-Ma sentila!- Mi prese per i fianchi e  mi caricò sulle spalle.

-Che fai?! Mettimi giù! So camminare nel caso non te ne fossi accorto!-

-Taci Meg! Goditi il momento!-

-Certo, andare in giro a testa in giù è una favola!- Dissi sarcastica.

-Bene! Allora non lamentarti!- Evidentemente no, non aveva capito il sarcasmo.

-Basta, io mi rassegno- Dissi ridendo e quasi mi soffocai con la mia stessa saliva.

Rise.

-LA stiamo arrivando!- Urlò come un deficiente incamminandosi nel sentiero che presto ci avrebbe portato alla strada.

 

 

 

 

 

E’ inutile starsene lì a piangere, è andata così, non come ti aspettavi, ma devi accettare la situazione..  La vita va avanti anche se ti senti morire e vedi di rialzarti alla svelta prima che il tempo passi e con lui una nuova occasione di felicità..”

 

 

 

La posta di V  a n  n y:

 

Scusate il ritardo e la lunghezza del capitolo, di solito ne faccio di più lunghi D:

 

 

Rispondo alle recensioni e dico grazie in anticipo a tutte quelle splendide persone che hanno messo la storia tra le preferite e le seguite ♥♥♥♥

 

 

 

Peace and Love

 

 SPONGEBOBgirl

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Rispondi

 29/01/11, ore 22:26 - Capitolo 4: Capitolo 3

Grazie caraaa!!

Mi ha fatto davvero piacere ricevere una tua recensioneJ

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Alla prossima e grazie! ♥♥♥

 LooneyMalfoy

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Rispondi

 29/01/11, ore 01:14 - Capitolo 4: Capitolo 3

Sto arrossendo u.u xD

Grazie!

C’è davvero, sei stata gentilissima!

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Alla prossima e un bacio ♥♥♥

 oh toxicsmile

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Rispondi

 23/01/11, ore 21:45 - Capitolo 4: Capitolo 3

 

Ormai per me tu sei diventata un mito quindi mi sento onorata di ricevere le tue recensioni :D
In questo capitolo Christian non è comparso, quindi chiedo umilmente perdono XD

Posso farti una domanda?

Come mai odiavi Justin? XD

Alla prossima, aspetto con ansia un tuo commento  ♥♥♥

 Kikka_Beliber

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Rispondi

 23/01/11, ore 19:02 - Capitolo 4: Capitolo 3

Ciao Bella!

Mi fa piacere che la mia storia ti piaccia!

Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e ti dico subito che “my life with you” non l’aggiornerò  più. Se  guardi nell’ultimo capitolo ho messo la pagina in cui potrai trovare la storia al completo (Dovrebbero essere 76 capitoli).

 

Un bacio e grazie ancora

 

♥♥♥

 Nicole_Alice

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Rispondi

 23/01/11, ore 18:00 - Capitolo 4: Capitolo 3

Caraaaaa *-*

Grazie per la recensione, mi hai reso felicissima :D
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!

Fammi  sapere u.u che voglio un tuo parere :D

Baci

♥♥♥

 

  
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