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Autore: Kikka_11    31/01/2011    1 recensioni
Una nuova avventura attende Harry, Ron, Hermione e Ginny a distanza di due anni dalla sconfitta del mago oscuro Lord Voldemort.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 1
Ed era lì, proprio davanti ai suoi occhi, tutto quello che aveva sempre progettato. Scorrevano fluide, come appartenenti alla pellicola di un film, le immagini di quello che sarebbe dovuto essere il suo 17 compleanno, di quelle che sarebbero dovute essere le sue vacanze, di quelli che sarebbero dovuti essere tutti i momenti della sua vita che si affacciava su un nuovo capitolo; quello di crescere come donna. Si, tutto quello che sarebbe dovuto essere se sua mamma ci fosse stata. Ed un’immagine si era fermata lì, sul suo viso, sul sorriso e la risata, sulla sua bocca che non aveva più voce, perché purtroppo, ormai, la sua voce si era sbiadita, nella mente della ragazza, per il trascorrere del tempo. Si sentì bagnare le guance da gocce umide e seppe di essere sveglia; che tutto quello era stato di nuovo un sogno. Un sogno però che le portava felicità tanto quanto le portava tristezza.
Hermione aprì gli occhi alla tenue luce del sole del mattino. I flebili raggi entravano dalle grandi finestre della sua camera. Si mise a sedere sul letto, percorse velocemente la stanza con gli occhi, e si asciugò con il dorso della mano le lacrime che le erano scese. Odiava sentirsi così. Odiava piangersi addosso perché sapeva che lui non l’avrebbe sopportato. A lui faceva male vederla così, e di soffrire, Ronald Weasley, non aveva proprio bisogno. Il pensiero andò subito a lui, che giaceva addormentato vicino a lei. Hermione si sentì avvampare mentre guardava il petto nudo del ragazzo uscire, prepotente, dalle lenzuola che lo coprivano solo per metà. Un suo braccio era rimasto appena sotto il cuscino dalla notte precedente, perché la ragazza ci si era addormentata sopra, mentre l’altro era appoggiato sopra la sua testa. Le ciglia chiare sfioravano la sua pelle e i capelli rossi gli ricoprivano la fronte e qualche ciuffo gli ricadeva sugli occhi, ora chiusi, azzurri e bellissimi. Respirava profondamente. D'altronde chi sarebbe riuscito a svegliarlo? Neanche uno spicoscopio abbindolante! Tutti i vestiti erano rimasti per terra; sorrise Hermione nel ricordare la notte passata..
- Hermioneee !?!? -
- Oh miseria!!! Ron! Ron! RON SVEGLIATI!!!!!-
- Mmmm… - fu la risposta del ragazzo.
- Hermione sei sveglia??!!! -
- Ron ti prego! Mio padre!! –
A quelle parole il ragazzo scattò immediatamente in piedi e incominciò a cercare, come una furia, i suoi vestiti.
- Miseriaccia Hermione!! – disse il ragazzo, infilandosi il maglione e i jeans. – Mai più! –
- Lo dici tutte le volte – rispose sorridendo Hermione. – Ma chissà come mai non mantieni mai la parola! –
Ron alzò gli occhi dopo essersi allacciato le scarpe. Era uno splendore, la sua Hermione. Gli occhi lucidi del primo mattino e i capelli arruffati. La pelle avorio e le piccole lentiggini.
- Credo di avere la risposta -  le sorrise di rimando. Lei gli stampò un bacio frettoloso sulle labbra e gli spinse sullo stomaco la sua sacca.
- Smaterializzati! ORA! - e con un ultimo svolazzo gli occhi azzurri, il sorriso attraente e i capelli rossi svanirono.
- Hermione? Posso entrare?-
Era suo padre, che da quando sua mamma non c’era più veniva ogni mattina a farle visita in camera.
- Si papà, mi sono svegliata adesso –
- Beh c’è un bel po’ di confusione qua dentro! Non è che qualcuno si è smaterializzato?? –
- Pa’ ma che dici!-
- Va bene, va bene! Comunque è arrivata Ginny. La faccio entrare?-
- Si si certo!!-
Ed ecco un turbine di capelli rossi (lunghi questa volta) entrare nella stanza. La sua snella migliore amica era davvero bella, vestita all’ultima moda con un tacco dodici pazzesco, che Hermione si sarebbe presa quello stesso giorno.
- Buongiorno! – disse per prima Hermione.
- Letto vuoto stamattina eh!- le rispose Ginny con sguardo indagatore che le riusciva proprio male – meno male che mamma non è salita!-
- Shhhh! Ginny abbassa la voce ti prego!! –
La rossa rise – Buongiorno! Arrivo adesso da Harry. Ti saluta –
Hermione sbuffò. Non le andava proprio giù il fatto che Ginny potesse dormire fuori casa dal suo ragazzo e che lei, pure più grande, doveva farsi venire ogni volta gli infarti per non farsi scoprire.
- Si mamma pensa che sia una specie di santo – le disse, come leggendole nella mente. Ormai Ginny lo faceva così spesso!
- Si lo so che per tua mamma è un santo, mentre Ron è solo un combina guai –
- E vuoi darle torto?!-
Le due ragazze risero ripensando alla goffaggine di Ron.
-Su dai in piedi Hermione! Abbiamo un po’ di shopping da fare oggi!-
-Certo!- rispose lei –colazione e shopping!-
 
  
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