Salve gentili lettori!
Dopo varie parentesi
più o meno comiche in questo capitolo si tornerà a fare sul serio!
Buona lettura =D
Cap. 17°: Rapina in banca
Il
telefono nell’ufficio di Sion squillò non appena lui aprì la porta della stanza
“lavoro
in arrivo”
Pensò.
Afferrò la cornetta e disse, con la massima autorità che la sua voce poteva
avere alle otto di mattina
:-Sede
centrale della SAINT, cosa possiamo fare per lei?-:
Gli
rispose le voce impaurita di una donna
:-Pronto?
Pronto, chiamo dalla banca in via Mykalis. E’ in
corso una rapina, c’è bisogno di aiuto al più presto!-:
:-Subito,
signora, manderemo degli uomini alla banca, resti lì-:
Riagganciò
e cercò qualcuno da portare con lui. Aioria ed Aioros vollero andare a tutti i
costi, così come Marin.
Prima
di uscire Sion fissò per qualche secondo Kanon
:-Vuoi
darci una mano con questo caso?-:
Gli
chiese tenendo aperta la porta dell’ingresso. Kanon si strinse nelle spalle
come se non gli importasse niente mentre Saga aveva lanciato un’occhiata
di
avvertimento a Sion.
:-Se
viene lui, devo venire anche io-:
Disse.
:-Non
ho bisogno della balia!-:
Sbottò
Kanon.
:-Saga,
siamo già in troppi. Vieni, Kanon, consideralo come il tuo primo caso
ufficiale-:
Kanon
lanciò un’occhiata compiaciuta al fratello e si allontanò con gli altri. Gli
sembrava strano entrare in una macchina della polizia senza manette
e
senza nessuna accusa.
:-Dove
dobbiamo andare?-:
Si
informò Aioros
:-Via
Mykalis, alla banca-:
:-E
sia-:
Aioros
ingranò la marcia e partì con una sgommata lasciandosi dietro una scia di
polvere.
VIA
MYKALIS-BANCA
Le
macchine della polizia avevano già circondato la banca. Un uomo era uscito
dall’edificio
:-Fermo!
Sei circondato!-:
Tutti
i SAINT si erano appartati dietro la macchina per evitare i colpi di pistola, e
Aioria cercava di maneggiare il megafono che gli avevano dato
per
parlare con il rapinatore.
:-E’
un altro dei tuoi amichetti?-:
Chiese
Sion a Kanon. Lui sorrise.
:-Ha
la faccia coperta, non posso mica vederlo…-:
:-Non
fare la scena con me, Kanon, non mi freghi. Lo conosci?-:
Il
sorriso dalla faccia di Kanon scomparve e la sua espressione si rabbuiò
:-Io
conosco quasi tutti i malviventi di questa zona, Sion-:
:-E
cosa sai di lui?-:
:-So
solo che si chiama Èkalos Solòna-:
:-Ne
sei sicuro?-:
Sion
lo stava fissando con quella sua espressione indagatrice che a Kanon non
piaceva per niente. Era chiaro che si
aspettava qualcos’altro.
:-Èkalos Solòna, trentacinque
anni, specializzato in rapine, come puoi vedere, era uno degli uomini di
Kevines una volta, ma poi lo ha abbandonato
per …
per ‘lavorare’ da solo-:
Continuò
Kanon a denti stretti.
:-Trentacinque
anni…-:
Gli
fece eco Sion
:-Ecco
come rovinarsi una vita…-:
:-Io
sono più giovane di lui, anche se solo di qualche mese-:
Sorrise
Kanon.
:-E
te ne vanti? Ma forse è un bene: a te, forse, ti possiamo recuperare-:
E
pronunciò quel ‘forse’ come se fosse una parola proibita. Aioria interruppe il
discorso
:-Sion, vuole contrattare, sto andando a vedere cosa vuole
in cambio degli ostaggi-:
Fece
per uscire allo scoperto quando Kanon lo tirò di nuovo giù
:-Ma
tu, il cervello, ce l’hai? Quello ti spara non appena ti vede! Tieni-:
Kanon
si sfilò il giubbotto antiproiettile passandoglielo
:-Ma
io ne ho già uno addosso!-:
Protestò
Aioria
:-Tu
mettitelo, fidati di me… se i miei consigli valgono
ancora qualcosa-:
:-Ma
perché dovrebbe spararmi appena mi avvicino?!-:
Gli
chiese ancora per niente convinto.
:-Perché
da una distanza così ravvicinata può ammazzarti anche con il giubbotto
antiproiettile, ecco perché!-:
Aioria
lanciò un’occhiata a Sion e poi si infilò anche il secondo giubbotto
:-Ok,
adesso esco!-:
Disse
al rapinatore, prese la pistola e la nascose nella tasca del pantalone,
stringendola. La predizione di Kanon si avverò ancora una volta:
non
appena Aioria fu uscito dal ‘nascondiglio’, una scarica di proiettili gli
arrivò dritto addosso.
Se
non fosse stato per il giubbotto che Kanon gli aveva dato, una scarica di
proiettili da distanza così ravvicinata gli avrebbe spezzato le costole.
:-Dovevamo
parlare!-:
Protestò
Aioria coprendosi la testa con le braccia
:-Cosa
vuoi in cambio degli ostaggi?-:
Il
rapinatore gli rivolse un sorriso.
:-Getta
la pistola o sparo alla mocciosa!-:
Gli
disse. Dopo un momento di esitazione, Aioria estrasse lentamente la pistola
dalla tasca e la posò a terra.
:-Dalle
un calcio. Falla arrivare a me-:
Con
un sospiro rabbioso Aioria eseguì
:-Ora
cosa vuoi?-:
:-Una
macchina. Più tutto il contenuto della banca. E…-:
:-Ma
sei pazzo?!-:
:-Taci!
E dì ai tuoi amichetti che se non mettono giù le pistole tu sei morto-:
:-...Ragazzi…? giù le pistole...-:
Ma
quando non ci fu più nessuno a tenerlo sotto tiro, il ladro puntò con la sua
pistola alla gamba di Aioria e sparò una serie di colpi. Uno andò a segno
:-Cazzo!-:
Aioria
si afferrò la gamba e si inginocchiò a terra
:-KANON!
TORNA QUA!-:
Sentì
urlare Sion. Infatti Kanon era uscito a razzo da dietro la macchina e puntava
dritto al petto del rapinatore. Lui non aveva nessuna protezione:
il
suo giubbotto era rimasto ad Aioria. Il sorriso del ladro si allargò
:-Sea Dragon-:
Lo
salutò con un ghigno
:-Èkalos-:
Ricambiò
Kanon
:-Quanto
tempo è passato... qual buon vento ti porta fin qui?-:
:-Non
mi pare il momento di chiacchierare, collega.
Lascia gli ostaggi e noi ti daremo quello che hai chiesto-:
:-Oh,
mi piacerebbe tanto, sai, ma…-:
Puntò
la pistola più vicino al collo della bambina.
:-Ma ho
un lavoro da finire-:
:-Ti
ho detto che avrai quello che vuoi. Lasciala andare-:
:-Oh,
sai... un riscatto mi farebbe comodo...-:
:-Non
ti basta l’ottanta per cento di tutto quello che c’è in banca?-:
Chiese
Kanon sarcastico
:-Novanta-:
Disse
Èkalos
:-Ottantacinque-:
Rispose
fermo Kanon. Il rapinatore si guardò un po’ intorno poi tornò a concentrarsi di
lui
:-Ottantacinque.
Più il riscatto della bambina-:
Gli
disse
:-Il
riscatto non era nei patti-:
:-I
patti sono cambiati-:
Ma l’oggetto
del riscatto aveva fatto da solo: la bambina infatti aveva mollato un morso
alla mano di Èkalos ed era corsa a nascondersi dietro
Kanon
:-Non
ti possono vedere neanche i bambini, Èkalos, ma com’è
possibile?-:
:-Non
fare tanto il galletto, Kanon. Sai
che mi basta premere il grilletto per farti fuori-:
:-Se
è per questo...-:
Kanon
gli puntò contro la sua pistola.
:-Anche
a me-:
In
quel momento si sentì la sirena di un’ambulanza che arrivava proprio in quella
direzione. Parcheggiò inchiodando le ruote e fecero salire Aioria.
Quando
si alzò per terra c’era una grande macchia scura
:-Ops, il tuo amichetto ha perso molto sangue... sono
proprio cattivo...-:
Continuò
Èkalos fingendosi dispiaciuto
:-No,
sei un grandissimo stronzo. È diverso-:
:-Fermo
dove sei!-:
Èkalos
puntò la pistola contro qualcuno che si trovava dietro Kanon. Sion si stava
avvicinando
:-Devo
dirgli una cosa-:
Ribatté
lui, e gli si avvicinò bisbigliandogli qualcosa all’orecchio
:-Ok,
ho capito-:
Gli disse
Kanon annuendo. Sion tornò dietro la macchina
:-Cosa
ti ha detto?-:
Chiese
Èkalos agitando la pistola contro di lui
:-Ci
sono novità, caro Èkalos: noi ti diamo la macchina e
l’ottantacinque per cento. Questa è la prima ipotesi. Seconda ipotesi: tu ti
arrendi e avrai
uno sconticino sulla pena-:
Il
suo sguardo guizzò un attimo verso l’ingresso della banca: gli agenti entrati
dal retro gli stavano arrivando alle spalle, come gli aveva detto Sion
:-No,
io non mi arrendo. Lo so come siete voi della polizia: non mantenete mai le
vostre promesse!-:
:-Ma
noi non siamo della polizia...-:
Kanon
gli sorrise
:-Noi
siamo della SAINT!-:
E
subito dopo gli agenti gli arrivarono dietro e riuscirono ad immobilizzarlo
dopo avergli tolto la pistola di mano.
:-Forza,
portatelo via-:
Fu
l’ordine di Sion. Mentre portavano Èkalos alla
macchina lui urlò a Kanon
:-Me
l’hai fatta stavolta, Sea Dragon, ma non mi fregherai più! Ci
rincontreremo!-:
Kanon
scosse le testa.
:-Povero
Èkalos... non gliene va bene una...-:
Gli
ostaggi erano fatti tornare a casa, e la polizia si era congratulata con loro
per l’idea. Non appena un agente vide chi era il misterioso personaggio
che
aveva trattato con Èkalos, lo guardò come se fosse un
elefante rosa e poi se ne andò senza dire una parola
:-Hai
dato rompicapi anche a quelli della statale, eh, Kanon?-:
:-Dai,
Sion... lo sai che non mi piace parlare di queste cose-:
Gli
disse scrollando le spalle a facendo un gesto con la mano, come per allontanare
un pensiero.
*
LAIKO GENERAL HOSPITAL-ORARIO DI VISITA
Una
stanza al Laiko General
Hospital era particolarmente affollata
:-Poi
come avete risolto la faccenda?-:
Chiese
Aioria mentre tutti gli si affollavano intorno: la pallottola gli aveva
lasciato un ricordino nella gamba, un buchetto largo un paio di millimetri
:-Kanon ha trattenuto Èkalos Sòlona mentre alcuni agenti gli arrivavano alle spalle. Lo
abbiamo colto di sorpresa e starà al fresco un bel po’ di tempo-:
Disse
Sion
:-Kanon...?-:
Chiese
Aioria incredulo girandosi a guardarlo
:-A
volte io faccio anche cose utili. E ho evitato di farti uccidere-:
Gli
disse
:-Quando
potrai tornare a casa?-:
Si
informò Aioros guardando l’orologio
:-Già
ti manco, eh? Bah, non so... tra qualche giorno sarò di ritorno. Ma dovrò stare
a letto-:
:-Bene,
cercherò di godermeli come se fossero gli ultimi della mia vita. E ora, se non
vi dispiace, torno alla SAINT-:
Aioros
si incamminò verso la porta rivolgendo un cenno della mano a tutti i presenti.
:-Anche
io dovrei tornare. Devo impedire che i giornalisti assaltino la sede-:
Disse
Sion alzandosi, ma prima di uscire si girò
:-Kanon, vieni con me?-:
Ormai
Kanon aveva capito che quando Sion parlava con quel tono non era una domanda,
ma bensì un ordine.
Secondo
lui doveva suonare come un
“Kanon,
vieni subito con me alla SAINT, senza per cortesia né per favore”
Kanon
sospirò e si alzò a sua volta. Sapeva già cosa aveva in mente Sion
:-Devo
dirlo a Saga?-:
Chiese
mentre erano in macchina
:-Ovviamente.
Devi raccontargli tutto-:
:-Mica
è stata una scampagnata…-:
:-No,
ma devi dirglielo lo stesso. Non ha senso se vado io e gli dico “ ciao, Saga,
ascoltami: Kanon ci ha aiutati ad arrestare un malvivente,
potresti
essergli un tantino riconoscente?”-:
Kanon
sbuffò e si girò per guardare le luci di Atene sfrecciargli davanti agli occhi.
Da quant’era che non saliva su una macchina?
Senza
manette e sirena, si intende
:-Glielo
devi dire tu, Kanon-:
Insistette
Sion. Inchiodò ad un semaforo rosso
:-Si,
si… glielo dico...-:
:-Non
mi convinci…-:
Restarono
per un po’ in silenzio, poi il semaforo tornò ad essere verde. Ma Sion non
ripartì
:-E’
verde-:
Lo
informò Kanon, anche se sapeva che era inutile
:-Lo
so-:
Le macchine
avevano cominciato a suonare, riempiendo la piccola strada di caos. Kanon
sferrò un pugno al cruscotto
:-Va
bene! Glielo dico, ora riparti!-:
Lentamente
Sion inserì la marcia e ripartì. Arrivati alla SAINT Sion si rinchiuse nel suo
ufficio dicendo di dover sbrigare un paio di cose.
Ma
non prima di aver chiamato Saga
:-Kanon deve dirti una cosa-:
E
prima che lui potesse protestare li lasciò da soli nel corridoio. Saga incrociò
le braccia
:-Cosa
hai combinato?-:
:-Ecco,
hai visto? Pensi sempre male. Chi ti dice che abbia combinato qualcosa di
brutto?-:
:-Perché,
hai mai fatto qualcosa di buono?-:
Kanon
sospirò e scosse la testa, poi si girò per andarsene.
:-E
va bene, raccontami cosa hai fatto. Andiamo nel mio ufficio?-:
Entrarono
nella stanza e Saga si richiuse la porta dietro di se, poi si sedette ed
aspettò. Kanon si appoggiò alla scrivania e cominciò a parlare.
:-Oggi
c’è stata una rapina alla banca in via Mykalis-:
Cominciò.
:-Lo
so-:
:-Bene.
E come sai siamo andati io, Sion, Aioros, Marin ed Aioria-:
:-Potresti
andare più velocemente?-:
Kanon
alzò gli occhi al cielo e si fermò.
:-Ok,
scusa. Continua-:
:-Il
rapinatore era una mia vecchia conoscenza, Èkalos Solòna. In poche parole, conoscendolo sapevo che quando
qualcuno sarebbe uscito
allo
scoperto lo avrebbe fatto fuori ed ho dato il mio giubbotto ad Aioria. Infatti,
non appena lo ha visto, Èkalos ha cominciato a
sparargli,
ma
con due giubbotti non lo ha ferito gravemente. Poi però lo ha preso alla
gamba-:
Saga
si alzò di colpo
:-Cazzo,
e come sta?-:
:-Come
vuoi che stia? Tu come staresti se ti sparassero?-:
Gli
disse Kanon infastidito
:-Nel
senso se è grave-:
Precisò
Saga
:-No,
non credo… tra un paio di giorni tornerà a casa. Poi sono
uscito io a negoziare con lui-:
:-Kanon, sei un cretino. Eri senza giubbotto, poteva
spararti-:
Disse
Saga
:-Ti
stai preoccupando?-:
Gli
chiese lui sarcastico
:-...
Continua-:
Disse
Saga
:-Allora
dopo che abbiamo parlato per un poco sulle condizioni, Sion mi ha detto che
alcuni agenti stavano entrando dal retro, per prenderlo alla sprovvista-:
:-E
tu che hai fatto?-:
:-Che
avrei dovuto fare? Ho continuato a trattenerlo, poi sono arrivati quelli e lo
hanno portato via-:
Saga
annuì
:-Immagino
di doverti fare i complimenti-:
:-Non
mi interesano i tuoi elogi-:
:-Bene.
Credo che andrò da Aioria-:
:-L’orario
di visita è finito. Potrai andarci domani-:
In
quel momento entrò Milo
:-Ragazzi!
Ragazzi, aprite sul terzo canale: c’è il telegiornale-:
Saga
si affrettò ad accendere il televisore che teneva su un angolo della scrivania
:-Ma
come cacchio hanno fatto a riprenderci?!-:
Chiese
Kanon spalancando gli occhi verdi. E il caso aveva voluto che in quel momento
mandassero in onda il pezzo dopo che avevano sparato
ad
Aioria, quando lui si era lanciato allo scoperto come un pazzo, con tanto di
pistola alla mano. La giornalista stava dicendo
:-Il
coraggioso uomo che si è gettato in aiuto del compagno sembra essere l’ex Sea Dragon, ora conosciuto meglio come Kanon Kenuryos-:
Poi
passarono il servizio in camera di Aioria, all’ospedale. Stava dicendo
:-Ammetto
che senza Kanon a quest’ora non so che
fine avrei fatto-:
E
raccontò di come gli aveva dato il suo giubbotto pur sapendo che sarebbe
restato senza protezione in caso di una sparatoria
:-Per
me Kanon non è quello che pensano tutti, secondo me può essere recuperato, in
fondo non è un cattivo ragazzo. Stai ascoltando, Kanon?
Lo
spero, non vorrei sprecare fiato… e Saga, il suo
gemello, dovrebbe essere fiero di avere un fratello come lui, perché...-:
A
quel punto lo schermò ridiventò nero.
:-Hei!-:
Protestò
Milo, che era rimasto davanti alla porta. Kanon teneva il telecomando in mano
ed aveva abbassato lo sguardo.
:-Lo
spettacolo è finito, non mi interessa cosa dice quel cretino di Aioria.
Scusate, vado a casa-:
Ed
uscì sbattendo la porta dietro di se.
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*entra sventolando bandierine della Grecia*
Vai Kanooooooon!!
…
Oook, come vedete non
siamo morte, anzi, credo che questo sia stato uno degli aggiornamenti più rapidi… *punzecchia Mako con la matita* : Non è verooooo??!
Si, do sempre a lei la
colpa dei ritardi… sono un essere immondo…
e me ne vanto U.U xD
Comunque, come avete
visto in questo capitolo le cose si sono movimentate dopo i capitoli
“minchioni” precedenti.
Passando alle
recensioni:
DeaEris:
Caaara!!
Credo che siamo in molti a trovare puccioso
Shun (oddio, a volte mi sembra Chibiusa, ma è un
particolare trascurabile ^^”)
O.O … a me non sembra Death il personaggio più stupido della storia. Se
vogliamo parlare di personaggi stupidi delle storie (Sia questa sia Saint
Seiya) c’è lui,
l’unico insostituibile, imbattibile (nel campo della “minchiaggine”)
è… Seiya, ovvio! ò-ò
La squadra vincente Hyoga-Shun è ovunque. Dopo
il casino della terza casa, tutti e due… va bè, non divaghiamo!!
A presto ^^
aries_no_nike: Niiiike!! Naaah,
Death non potrà mai vivisezionarci (ho in ostaggio i suoi boxer preferiti xD) e noi saremo sempre QUI!! Rassegnatevi u.u
Sion… Sion…
e, poveretto, c’è la crisi anche in Grecia, qualcuno per lavorare lo deve pur
trovare da qualche parte…!
Non sei l’unica ad insultare quando sei in macchina, dovresti sentire me
e Mako! n.n *Non è bello insultare le persone…* ndr Mu *Oh, no… è per questo che lo
faccio! ^-^* ndr me
Cooomunque… troppo forte quella della
vecchietta! Xd
E’ dannatamente vero: i vecchi sono arci-lenti…
<_< *si allontana borbottando sui vecchi per strada* xD
Ladie Katjie: Ciaoo!! ^^ Oooh,
mi sono divertita tanto tanto a scrivere
l’interrogatorio *-*
Peccato che, corrono voci nella sede della SAINT, qualcuno non ha gradito… Dai, Death, Ria, collaborazione, su ^^
*Non farmi rispondere…* ndr Death *Ok, taci, allora* ndr me
Adoro quella locandinaaa!! Ho anche cercato le
immagini che posteremo nei cap **
Come vedi si entra in azione, dai, facciamo il tifo xD
titania76: *intrepidi difensori della legge, vedi?
Qualcuno ci rispetta u.u* ndr Saga *e chi dice che
parlava di VOI??* ndr me *Ma è ovvio! Di chi se no?*
ndr Saga
*Hummm… hai ragione, per questa volta…* ndr me
Hem, duunque…
Yeah, vedi che sei un simpaticone, Death? *-* …no, posa quel bisturi… <_<
ops, aiutoooo!!! >.<
non c’è libertà di parola!!
Ma no, i pirla compagnetti di Seiya… hem… che ci facciamo? Ah,
giusto, non partiranno da Death (lì ci finiranno xD)
ma a ciascuno sarà assegnato un “maestro”.
*L’ho già sentita questa storia…* ndr Hyoga *CENSURA* ndr me
Ok, ok, niente commissario Rex, come non detto ^^”
Diana924: Heilà!!
Death non ha visto troppi film, è proprio così di natura xD *Si, sono genuino*
ndr Death *Quello è il latte di mucca, tonto…* ndr me
(scappa da un inferocito granchio pazzo)
Non hai fiducia nelle capacità di Aioria…
Tesssoorrro, come maiiii??
xD Dai, un po’ di buona fede, si sta sviluppando
ora.. hai presente i primitivi, con i loro modi leeeeeeeentiii…
Si, la “padellazione” è un’arte! Sicuri che non
era un’antica tortura cinese??! Può darsi…
P.S.:E io, da genio
qual sono *ma
sentitela...* ndr Shaka *Tu compari troppo frequentemente! Dov’è finito Buddha? … bè, dovunque sia, raggiungilo!* ndr me
Heeem, dicevo, da genio qual sono *lancia occhiataccia a Shaka*
… Ta-taaaaaaan! Ho trovato un sito stupendo dove
abbiamo rimediato le immagini dei Saint… versione
SAINT!
*Doveva essere una battuta?* ndr Death Mask *No, ma in caso… saresti stato tu
a non capirla* ndr me
Comunque, dicevo, posteremo un immagine per ogni capitolo; cominciamo
da Aioria(dai, se lo merita, ci ha quasi rimesso una gamba):