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Autore: HappYness    01/02/2011    3 recensioni
"Georgie si buttò tra le braccia del ragazzo che la strinse forte a se.
Arthur assaporò quel momento perchè sapeva che, molto probabilmente, sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe potuto tener stretta tra le sue braccia la sua amata Georgie." (ArthurxNuovo personaggio) AGGIUNTO IL QUARTO CAPITOLO!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salveee!
Ecco il nuovo capitolo =)
Ringrazio GiuggiaLulla & Tetide per aver commentato...e ringrazio anche tutti coloro che leggono soltanto =) Baciii.
HappYness


Quel giorno Georgie ed Abel decisero di uscire per fare una passeggiata.
Mano nella mano camminavano per le strade di Londra.
Georgie, da quando aveva saputo della decisione di Arthur, non aveva ancora pronunciato parola.
-Che ti succede Georgie?
-Oh, cosa??? Nulla...non preoccuparti.
-Lo so che sarà difficile ma dobbiamo accettarlo, Arthur sembra molto deciso.
-Infatti, non l'avevo mai visto così...
Continuarono a passeggiare. Georgie si guardava intorno cercando di trovare qualcosa che somigliasse alla sua amata Australia, ma purtroppo non ci riuscì...
-Abel, è tutto così diverso quì...mi manca l'Australia! Ma non voglio ritornarci...voglio restare con mio padre. Ora che l'ho ritrovato non voglio più perderlo...
Fece una pausa poi iniziò a pensare. E se anche Abel avesse voluto tornare in Australia? Come avrebbe fatto lei? Non voleva perderlo di nuovo...
-Però Abel se tu vuoi tornare con Arthur in Australia io ti capisco...io non posso essere d'ostacolo alla tua felicità...
-Georgie!
Esclamò lui avvicinandola a se...
-Sei tu la mia felicità.
Le stampò un dolce bacio sulle labbra e Georgie l'abbraccio.
Questo tenero  momento fu interrotto da delle grida.
Abel e Georgie capirono che provenivano da un vicolo che era nelle vicinanze. Un uomo, probabilmente ubriaco, cercava in tutti i modi di violentare una ragazza di più o meno 17 anni che cercava di liberarsi dalla sua presa.
Abel decise così di intervenire ed afferrò l'uomo. Quest'ultimo però si liberò dalla presa e diede un pugno ad Abel che cadde a terra mentre l'uomo scappava via.
-Abel stai bene?
Georgie si avvicinò al suo amato preoccupata.
-Si, certo...piuttosto la ragazza...
Entrambi si avvicinarono a lei...era ancora spaventata e tremava dalla paura. 
Alla vista della ragazza Abel e Georgie rimasero stupiti.
La ragazza somigliava molto a Georgie. Aveva i capelli lunghi, ricci e marroni e due occhi marrone scuro ed intensi. Se non fosse stato per i colori, la si sarebbe potuta scambiare anche per la gemella di Georgie!
L'uomo le aveva rotto tutto il vestito. Subito Georgie si tolse il mantello che indossava e lo mise a lei.
-Stai bene?
-Si, grazie a voi...
I due le diedero una mano ad alzarsi ma la ragazza perse improvvisamente l'equilibrio e svenne tra le braccia di Abel.

Appena riaprì gli occhi non riuscì a capire dove si trovasse. Era confusa...poi ricordò tutto.
Si voltò...quello non era il suo letto sicuramente. Il suo non era così morbido. Si sedette nel letto e si guardò intorno...si trovava in una casa stupenda. Poi vide la porta aprirsi.
Georgie entrò nella stanza sorridendole.
-Finalmente sei sveglia!
La ragazza osservò meglio Georgie e rimase sbalordita dalla somiglianza che aveva con lei.
-Ehy, hai avuto lo stesso effetto su di me poche ore fa!
Le disse la bionda ridendo.
-Spero ti sentirai meglio...
-Si, grazie per avermi ospitata a casa vostra.
-Non preoccuparti...e dammi del tu, mi chiamo Georgie.
-Io mi chiamo Giusy.
-Il tuo vestito era tutto rovinato, così mi sono permessa di rammendarlo e di lavarlo.
-Oh...non dovevi...è già troppo quello che hai fatto per me.
-Non preoccuparti...però nel frattempo che si asciuga puoi indossare una dei miei vestiti.
Giusy la guardò da testa a piedi. Lei indossava un abito bellissimo...era una nobile.
-Oh no...non posso.
-E perchè? Su dai, vieni con me.
Disse prendendola per mano e portandola nel suo guardaroba.
Giusy rimase incantata, non aveva mai visto tanti abiti in vita sua!
-Su, scegli quello che più ti piace!
-Davvero posso?
Chiese incredula la mora.
-Certo.
Così la ragazza si avvicinò ai vestiti e rimase subito incantata da uno...era azzurro, semplice e carino.
-Posso indossare questo?
-Certamente.
La ragazza lo indossò velocemente...non si riconosceva, sembrava un' altra persona.
-Grazie mille!
Disse la mora avvicinandosi a Georgie e prendendole le mani.
-Mi sembra quasi un sogno, non ho mai indossato un abito così bello! Grazie Georgie.
-Ah, non ringraziarmi...fino a poco tempo fa anche io non avevo la possibilità di indossare un vestito del genere sai...?
-Davvero???
E una parola tira l'altra Georgie finì per raccontare tutta la sua storia alla ragazza appena conosciuta che rimase senza parole.
  
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