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Autore: Chelsea_Pin    02/02/2011    2 recensioni
Sentì la sua interlocutrice ridere e la guardò per la prima volta in viso;le guance arrossate in contrasto con la pelle bianchissima la facevano sembrare una bambola di porcellana,un demone di porcellana. Sì,perché i lisci fili d’ebano rilegati in due codine molli ai lati del viso la facevano sembrare una bellissima creatura del male.
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Si passò velocemente una mano sui capelli,anche se goffamente. Aveva sempre odiato gli smoking,lo facevano così muscoloso e paffuto. Si girò,guardando Michelle piangere sommessamente tra le braccia di Haner. Indossava anche lui un paio di occhiali da sole,ma la testa leggermente inclinata verso il basso faceva intendere il suo dolore. Jhonny guardava distratto gli alberi,mentre i suoi occhi rossi si riempivano di lacrime,per poi sparire accompagnate da un grosso sospiro.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The hands of time strip youth from our bodies, 
and we fade...

-Ciao come ti chiami?- La schiettezza della bambina ,con la mano tesa verso di lui,l’aveva spiazzato. Poggiò piano la matita vicino al foglio e si alzò,scoprendo così che lo superava di ben cinque centimetri. Gonfiò le guance,rendendo ancora più tondo il suo viso. Sentì la sua interlocutrice ridere e la guardò per la prima volta in viso;le guance arrossate in contrasto con la pelle bianchissima la facevano sembrare una bambola di porcellana,un demone di porcellana. Sì,perché i lisci fili d’ebano rilegati in due codine molli ai lati del viso la facevano sembrare una bellissima creatura del male.
-Non ridere!- La rimproverò,alzandosi in punta di piedi e tirando il petto in fuori. La bimba portò la testa in avanti,scrutandolo con i suoi grandi occhi marroni. Sosteneva così tanto lo sguardo che il nostro piccolo eroe impavido dovette distoglierlo,indirizzandosi sul vestitino baldanzoso della compagna.
-Allora come ti chiami? Io sono Geneviève- Disse con tanta naturalezza,la naturalezza dei bimbi.
-Io mi chiamo Zachary James- Fece una smorfia,non era abituato a dire il suo nome per intero. Di solito veniva chiamato Zacky persino dai genitori. Ma in quel momento,davanti alla maestosità del nome della bimba,si sentiva in dovere di rispondere con altrettanto tono. La bambina sbuffò,sedendosi nel tavolino di Zacky.
-Cosa vuoi?- Le chiese,sedendosi per riprendere a disegnare. Geneviève fece spallucce,poi prese un foglio e occupando lo spazio del suo nuovo amichetto si mise a disegnare un grande cuore. Zacky si spostò un po’ per finire il suo,di disegno,che trovava molto più significativo. Una bella chitarra. Per sfortuna,però,era uscito fuori con il colore e aveva macchiato parte del foglio. Ma a lui piaceva lo stesso,era un suo disegno dopotutto e lui si riteneva abbastanza bravo. Quando lo finì si girò per vedere a che punto era Geneviève,e vide che con concentrazione strappava il foglio proprio nel punto in cui la parte destra del cuore si univa con quella sinistra. Rimase come un ebete con la bocca mezza aperta quando glielo porse.
-Sei strano ma mi piaci,vuoi diventare il mio ragazzo?- Chiese,come se fosse la cosa più naturale del mondo. Zacky non riusciva a proferire parola,con la mano mezzo tesa verso il disegno che lei cercava di mettergli nella mano. La guardò tirare fuori la lingua e stringerla fra le labbra,tra l’altro grosse come le sue,gli assomigliava. Ma i suoi occhi marroni,comuni,non potevano competere con i due specchi d’acqua di Zacky.
-No- Disse serio infine,accartocciando il foglio e buttandolo nel cestino,sorridendo soddisfatto per aver preso il centro al primo colpo. Vide le lacrime farsi spazio negli occhi espressivi della sua amichetta,le gote che si arrossavano nuovamente mentre venivano solcate dalle lacrime. Si girò,guardandosi intorno,tutte le due maestre erano occupate con dei bambini. Prese un grosso respiro e si avvicinò a passi lenti abbracciando goffamente la bambolina. Si stupì di non sentirla singhiozzare,di solito le bambine facevano gran rumore ogni qualvolta qualcosa non le andava bene. Ma lei no,lei sembrava volerlo nascondere.
-Allora restiamo amici- Sussurrò all’orecchia del bambino,dandogli una pacca sulla testa che le arrivava al naso.
 


Gli piaceva guardare il tramonto sulla spiaggia,era una fortuna averla dietro casa. Chiuse gli occhi,buttando indietro la testa per godersi l’aria fresca della notte imminente. Dei passi rumorosi lo fecero destare,così alzo la testa di scatto poco prima di vedere la sua amica inciampare e rotolare nella sabbia,con in mano un foglio tutto stropicciato. Non si disturbò ad alzarsi ed andare ad aiutarla,sarebbe rimasto a fissarla con un sorrisino straffotente in viso. Vide Geneviève alzarsi  veloce per poi riprendere la corsa per arrivare fino a lui,come se non fosse successo assolutamente niente. Naturalmente le sue gote erano rosse,con il passare del tempo aveva notato che tutta la sua famiglia francese tendeva ad arrossarsi velocemente a ogni minimo sforzo. Le fece cenno con la testa di parlare,non andava neanche a lui di commentare a voce alta quell’argomento,anche se la curiosità era troppa. La ragazzina si passò una mano sulla fronte per togliere i capelli dal viso e aprì il foglietto,Zacky riuscì a vedere la scrittura disordinata dell’amica estendersi fitta fitta per tutto il foglio,mentre lei sembrava leggere attentamente ciò che aveva scritto.
-Allora,per fare l’amore bisogna prima prendere una letto,poi bisogna darsi tanti baci e infine mettere quella pro-prota-protubaranza –
-Protuberanza – La corresse Zacky,e per un attimo si guardarono negli occhi.
-Sì,quella. – Geneviève tornò sul foglio,cercando sul dito il punto in cui si era bloccata. C’era un’enorme pasticcio sulla parola “protuberanza”,doveva aver avuto molta difficoltà.
-Dicevo,mettere quella cosa che hanno i maschietti sopra il nostro ombelico e gonfiare. Però si può fare solo quando si è sposati perché altrimenti il nostro ombelico non lascia passare l’aria- Concluse Geneviève,chiudendo il foglio in quattro parti. Zacky rimase un po’ zitto,pensieroso. La ragazzina vicino a lui iniziò a dondolarsi nervosa,lanciandogli occhiate di tanto in tanto.
-Tutto qui? È un’enorme cazz…- Venne fulminato con un’occhiata,così si schiarì la voce
-Cavolata,volevo dire.  Dai,abbiamo otto anni,quanto ancora credi che dovremmo aspettare per sapere come veramente si fa l’amore? – Chiese scocciato il ragazzino,guardando il mare calmo. Una voce arrivò alle orecchie dei due, facendogli girare contemporaneamente tanto da sbattere testa contro testa. Si allontanarono veloci,ancora scossi per il discorso imbarazzante di poco prima.
-Mamma mi sta chiamando,ora devo andare- Disse Zacky,dopo essersi appurato che stessero chiamando proprio lui. Si alzò,seguito da Geneviève,e le stampò un leggero bacio sulla fronte,anche se non riusciva a superarla in altezza. Poi scappò veloce,ripromettendosi che non avrebbero più parlato degli argomenti da adulti.
 


Appena i genitori uscirono si sentì in piena libertà di prendere una birra dal frigo e le sigarette che gli aveva passato un suo amico al conservatorio. Si sedette tranquillo sul divano,non aveva neanche il problema di dover scacciare via il fumo,quei due non sarebbero tornati prima di domenica notte,e quello era solo sabato pomeriggio. Accese la tv,scatenandosi con qualche canale di musica,fino a quando il campanello non iniziò a suonare insistentemente. Spense velocemente la sigaretta e nascose la bottiglietta. E ora?Era nella merda. Si mise a correre fino alla porta prendendo durante il percorso almeno tre gomme. Quando aprì la porta un corpo gli si catapultò addosso,stringendolo al collo. Riconobbe subito il suo odore pungente,di menta e pino. Le mise le mani sui fianchi,prendendola in braccio come era suo solito fare da quando l’aveva superata in altezza. La sentì tirare su con il naso e,con una carezza sulla schiena la incitò a parlare.
-Tra due ore parto! Via per sempre! Torno in Francia! Io non voglio partire!- Parlò così velocemente che si bloccò alla prima frase. In realtà non era sicuro fosse la velocità,ma cercò di lasciar perdere i pensieri stupidi che in quel momento alleggiavano nella sua mente bacata dal fumo e dalla birra. Chiuse con un colpo secco del piede la porta e la strinse ancora di più a se,incapace di dire qualsiasi altra cosa.
-Non farmi di questi scherzi- Borbottò infine serio,a voce bassa. Non cercò di dire una frase più lunga perché la sua voce non avrebbe retto. E lui naturalmente era il forte di quella situazione, quello che suonava la chitarra e ascoltava musica Rock.
-Non scherzo,mi hanno avvisato ora in modo di non aver rimpianti e di non lasciar decidere me. Lo sanno che ho una potente influenza su loro,e questa volta erano davvero convinti. E io ora sono venuta a salutarti- Era paurosamente seria,e Zacky la mollò,prendendola per le spalle. Gli angoli della sua bocca si curvarono in su,davanti alla sorpresa dell’amica che quasi scoppiava a piangere.
-Questo vuol dire che quest’ora dobbiamo passarla a bere fumare e fare sesso- Geneviève all’inizio rimase un po’ scossa,poi scoppiarono a ridere tutti e due come degli scemi.
“Ci sentiremo tutti i giorni a tutte le ore del giorno,della notte e presto ci rincontreremo” Si promisero,stringendosi i mignoli come due bambini,nonostante i loro quindici anni. Nessuno dei due credeva fermamente alla promessa. Ma era,come dire,un’ancora di salvezza nei giorni di tempesta. 



Ewh...buon pomeriggio ^^'' 
Scusate,ma proprio non son brava con le presentazioni. Che dire? Non è la prima fan fiction che faccio,ma è la prima che pubblico. E soprattutto è la prima che faccio su questo gruppo,di cui mi sono innamorata. All'inizio della loro tecnica (Vd. Synyster Gates&The Rev) poi,vedendo la loro bellezza. Perchè sì,in fondo sono tutti belli e riesco ad ascoltare quasi tutte le loro canzoni. Sono il mio secondo gruppo preferito,dopo i Three Days Grace. Bene,dicevo,l'altro giorno mi è capitato di trovare una foto di Zachary da bimbo,con in mano un gatto...ed ecco cosa ne è uscito fuori. 
Siate clementi,non sono un asso in scrittura,ci ho perso la mano da quando ho iniziato a lasciar stare per l'estate... quindi ora penso di dover riprendere. 
Bene,con questo mi dileguo... alla prossima! 

   
 
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