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Autore: Little Firestar84    02/02/2011    2 recensioni
Bruno Heller ha spesso deliziato i fan con dei bellissimi momenti romantici, simpatici, dolci e a volte anche tristi, fra i nostri personaggi preferiti. Ma non sempre le cose si sono concluse come noi fan avremmo voluto! Anzi è successo praticamente sempre così :)
ecco perchè ora tocca a noi scrivere quei momenti mancati! Tocca a noi scrivere cosa avremmo voluto vedere: facciamo sognare noi stesse!
è richiesta la partecipazione di tutte (se volete ovviamente!)!!
un bacione:)
Giada
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo:Gelosia
Episodio: 1.13 (paint it red)
Autore: Elina
Rating: Verde
Pairing: Jisbon

Ancora una volta avete chiuso il caso, ma stavolta devi ammettere che il “giochetto” di Jane ti ha roso, e non poco, ma parecchio. Che poi, è piuttosto stupido il motivo per cui sei, in un qualche modo, seccata con lui. Sbuffi mentre batti con la penna contro un povero foglio innocente, ripetendoti per la trecentesima volta che no, assolutamente no, non sei arrabbiata con lui perché ha chiesto a Grace e non a te di “interpretare” la sua compagna.  Che poi, sì, è vero, lui ha finto di essere un professore sulla quarantina e tu lei la sua ex allieva ora amante, ma non poteva usare una storia leggermente diversa cosicché il ruolo potesse essere tuo?
Non voglio l’esclusiva di Patrick Jane, non voglio l’esclusiva di Patrick Jane, non voglio Patrick Jane, non voglio essere o fingere di essere la sua ragazza.
“Sei arrabbiata con me” alzi gli occhi al cielo quando Jane entra nel tuo ufficio, sempre senza bussare e sempre con la sua stramaledetta tazza di te in mano. Questo fatto ti secca già, ma ti secca ancora di più che lui non chieda, come le persone normali, ma dica, tu legga. Certo, sei felice che lui capisca tutte queste cose di te, ma ogni tanto apprezzeresti anche se lui non facesse tanto lo sbruffone e si preoccupasse come fanno tutti i comuni mortali: chiedendoti come stai, invece di dirtelo.
“Jane, passo buona parte delle mie giornate ad essere arrabbiata con te; non vedo quale sia la novità” gli dici, senza alzare gli occhi dal foglietto semi-distrutto, fingendo di leggerlo.  Magari, se fai finta che lui non ci sia abbastanza a lungo, se ne va per davvero.
“Meh, eri seccata oggi, ma adesso, non lo so, è un tipo diverso di seccatura, non è la solita “che diavolo hai fatto Jane” tipo di seccatura, ma più un tipo… non sono certo di poterti dire esattamente cosa sia, perché, se devo essere sincero, qualunque emozione tu stia provando ora, è nuova, e non te l’ho mai vista in viso.”
Spalanchi gli occhi. Hai capito bene? Jane non ti sta leggendo? Non sa cosa ti passa per la testa? Questa è nuova. Adesso sì che hai paura. Magari è uno dei segni dell’Apocalisse.
“Jane, davvero, non so di cosa stai parlando…” fai per alzare lo sguardo per parlargli, ma Jane ha cambiato posto. Jane non è più all’entrata del tuo ufficio. No. Jane è chino sulla tua scrivania, a pochi centimetri da te, e tanto basta a farti diventare rossa come un peperone. “Jane!”
“Sai, il contatto… un contatto fisico così ravvicinato… Cho o Rigsby ti avrebbero seccata, ma mai imbarazzata. Dimmi Lisbon, perché reagisci così solo alla mia presenza? Perché solo io ti faccio arrossire o sentire in imbarazzo quando siamo così vicini che riesco a sentire il tuo respiro a fior di labbra?”  sei congelata nella tua sedia, e Jane incombe su di te, il suo naso sfiora il tuo quando la sua voce sussurra, sorridendo compiaciuta, nel tuo orecchio.  “Avanti, Teresa, ammettilo, eri gelosa che abbia chiesto a Grace di essere la mia compagna” Odi quando fa così, odi quando riesce a estorcerti una confessione usando il debole che hai per lui, in quanto mentalista chiudi - casi e in quanto uomo decisamente piacevole allo sguardo.  “Volevo smebrare un po’ cinico e stronzo. Se avessi chiesto a te di farlo, nonostante non si sia mai troppo grandi per tornare a scuola e tu potresti essere stata benissimo una mia allieva, non sarei mai stato in grado di esserlo. “
“Ah sì?” sussurri, ingoiando un grumo di saliva, ancora a occhi chiusi.
“Sì, perché tu meriti di essere venerata anima e corpo, mia cara, e meriti un uomo che sia degno di te” ti bacia, veloce, poco più di una carezza lussuriosa ma allo stesso tempo dolce “e io sto ancora cercando di migliorare”
Quando riapri gli occhi, lui se ne è andato, e non puoi fare a meno di chiederti se ti sei sognata tutto questo o meno. In compenso, sai una cosa: dubiti che potresti mai andare sotto copertura con Patrick Jane. Rischiereste di passare per sposini novelli incapaci di tenere le mani a posto
 

 
   
 
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