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Autore: cullenboy     03/02/2011    8 recensioni
Mi alzo dal letto. Ho un jeans e una camicia chiara; se non fosse sgualcita, avrei lasciato questa. Cerco nel cassettone una maglia, tanto devo andare in un super mercato. Ne trovo subito una: la mia preferita, nera, e avanti a caratteri bianchi c'è scritto: FERMATE IL MONDO, VOGLIO SCENDERE!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Meritavano anche loro. Lo so che è corto ma nel prossimo si torna alle origini.
 

Rose and Emmett
Extra 2

 
Emmett
 
Le ho chiesto di venire con me, ha accettato, e ci stavamo dirigendo verso il bosco lentamente, la guardavo, mi guardava e le nostre mani intrecciate l’una nell’altra.
Che piacevole calore avvertivo.
Poi…
<< McCarthy!!! >> la voce decisa di un povero pazzo mi risveglia dal sogno.
La vedo allargare gli occhi prima di girarsi verso la porta d’ingresso della caffetteria e accertarsi di quello che già sapevo, avrebbe trovato.
Mi volto, cercando di lasciarle la mano, ma lei la stringe ancora più forte.
<< No! Andiamo via!! >>
La guardo, spaventata poverina, ma non deve preoccuparsi. Allungo il braccio e le infilo la mano tra i capelli, dietro la nuca, lo so che non dovrei, ma lo faccio, la bacio.
Persino lei ne resta sbalordita, tant’è che lascia la presa sulla mia mano. << Torno subito >> le sussurro prima di avviarmi verso un King, a dir poco incazzato.
Quando gli sono davanti. << Dimmi King! >> spavaldo, come lo sono sempre stato, non intimorito, più che darmi fuoco non può, e nel panico più assoluto quando vedo Rosalie mettersi in mezzo.
<< Fermatevi! >> ci intima guardandoci male. Mi guarda << Emmett, stavi andando via >> poi guarda lui << Royce, non mi sembra né il luogo né il caso. Torniamo a lezione >> nel momento in cui fa due passi verso di lui per far si che la seguisse dentro, lui le da un sonoro schiaffo che mi rimbomba in testa, più forte che mai.
<< Sgualdrina! >> le sputa contro.
Persino i suoi amici dietro hanno lo stesso sguardo di Royce, nei suoi confronti.
Lei resta con la guancia tenuta dalla mano e lo sguardo perso, forse nella vergogna.
<< Tu… >> mi ritrovo a tremare << era l’unico sbaglio che non dovevi fare, e l’hai commesso! >> gli sono davanti in un battito di ciglio, il suo equilibrio vacilla dallo spavento, ma lo aiuto a riacquistarlo prendendolo per il bavero del maglione.
Lo avvicino al mio viso << Tu permettiti di toccarla ancora, di guardarla, di parlarle, o di pensare anche solo a lei e sei un uomo morto. >> non lo lascio andare, anzi lo sollevo di un paio di centimetri da terra, giusto per far capire che non scherzo.
<< Emmett >> la sua voce alle mie spalle mi convince a rimetterlo giù, ma non lo lascio, non ci riesco, la voglia di ammazzarlo ringhia dentro di me, e combatte con la mia coscienza. Spero per lui che non abbia la meglio.
<< Ehi, McCarthy! >> sento la voce di Edward, che poi si fa largo tra la folla. << Il preside sta venendo, ti conviene lasciarlo se non vuoi una sospensione. Dai amico, sei appena tornato, staccargli la testa non è un buon punteggio sul tuo curriculum scolastico, non trovi? >> mi fa l’occhiolino, ed io sorrido della sua uscita. Lascio andare di scatto Royce, che cade rovinosamente a terra.
<< Andiamo Rose, mettiamoci del ghiaccio >> la prendo per mano e ci avviamo all’ingresso.
<< Non finisce qui McCarthy! >> lo sento dire, ancora seduto per terra, mi fermo e sto per girarmi quando sento le parole che Edward gli sussurra nell’orecchio, una volta piegato sulle gambe.
<< Hai a che fare con un vampiro incazzato modera i toni >> si solleva prendendo una pietra delle dimensioni del mio pugno e raggiungendomi me la mette in mano. << Mostraglielo >> e continua dritto per la caffetteria.
Guardo il sasso e poi guardo King che ancora non accenna ad alzarsi, e lo distruggo riducendolo in polvere, per poi farlo scivolare dal mio palmo come sabbia.
Lui resta solo, e atterrito sul pavimento, compio due passi con Rose presa per mano, per poi girarmi e dirgli altre due parole << Ovviamente, sangue in bocca! >> e mi volto ridendo come un idiota della mia precaria battuta ma ancora più felice di sentire Rosalie che ne ride.
  
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