La
fic si svolge in un primo ideale compleanno di Rayflo con il nostro caro Chris^_^
Dedicata
ad un’amica che compie gli anni tra poco U.U(domani)
Happy Birthday, Mister Lord
Barry si chinò sorridendo su Jhonny, la sua lunga coda bionda sfiorò il petto nudo ed
insanguinato del vampiro dai capelli neri:
-Buon compleanno, Jhonny…-
Gli sussurrò con voce suadente
alzandogli il mento con la mano sinistra chinandosi su di lui, Rayflo non riusciva a muoversi come se fosse incatenato al
terreno sotto alla sua schiena, gli occhi cremisi fissi sul suo aguzzino.
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Rayflo
si svegliò di soprassalto, si ritrovò a fissare il soffitto della sua bara..
Era
stato tutto un sogno, per sua fortuna, Barry era lontano e lui era al sicuro a
casa sua..
Chissà
se la notte era già arrivata..
La
notizia gli arrivò presto dai fatti, il coperchio venne spostato da qualcuno
all’esterno ed ai suoi occhi si palesò la figura familiare di Cherry:
-Cherry,
non mi dai il bacio del buongiorno?-
Domandò
con voce lamentosa il vampiro più vecchio allungando le braccia per avvolgere
la nuca del biondo che fissandolo serio scosse il capo:
-Non
ricordo di averle dato tale abitudine, inoltre non è giorno quindi dovrà farne
a meno..-
Rispose
con voce seccata puntellandosi sulla bara per tentare di ritornare in posizione
eretta, Jhonny sospirò esibendo il migliore dei suoi
bronci:
-Sei
cattivo con me,Cherry..-
Charles
sospirò portandosi una mano, con uno sguardo indecifrabile fissò il proprio
padrone in silenzio, poi si abbassò posandogli un leggero e dolce bacio sulla
guancia sinistra.
Jhonny,
stupito, spalancò gli occhi a quel gesto tanto insolito da parte del suo
adorato Cherry, infatti quando si staccò, guardandolo con quelle iridi del suo
medesimo colore, con gli zigomi leggermente arrossati dall’imbarazzo, si
ritrovò a sorridere:
-Tutto
bene, Cherry? Sei stranamente dolce stasera..-
Osservò
mettendosi seduto nella bara e passando una mano sulla guancia sinistra del
cyborg:
-Si,
tutto bene…-
Ribattè
il biondo freddamente voltandosi dalla parte opposta per continuare:
-..si
vesta!-
Prima
di allontanarsi di qualche passo dalla bara per permettere così al corvino di
uscire, Rayflo sorrise sornione e, dopo essere uscito
dal suo giaciglio, si avvicinò a passo felpato al compagno:
-Perché
dovrei vestirmi? Dobbiamo andare da qualche parte?-
Gli
sussurrò con voce suadente all’orecchio appoggiando la testa alla sua spalla
destra, Charles arrossì di colpo scuotendo il capo e cercando di scostarsi:
-No!
Non dobbiamo andare da nessuna parte!-
Ribattè
con voce scontrosa riuscendo infine a divincolarsi e ad allontanarsi dal
padrone, lo sguardo tuttavia gli cadde sul corpo nudo illuminato dalla pallida
luce della luna che splendeva nel cielo e nuovo rossore colorò quegli zigomi
solitamente immacolati.
Rayflo
sorrise intenerito dall’espressione di puro imbarazzo che era comparsa sul
volto della sua ciliegina, quella sera era molto strano…
-Cherry,
sicuro di stare bene?-
Domandò
avvicinandosi nuovamente, gli scostò quindi la frangia per posare le labbra
sulla sua fronte:
-Non
hai la febbre, vero?-
Chris
scosse il capo evitando nuovamente lo sguardo del padrone:
-No!
Sto benissimo!-
Jhonny,
in parte divertito dal comportamento insolito del protetto, gli ritornò accanto
avvolgendogli le spalle con un braccio:
-Sicuro?-
Charles
non rispose rimanendo con la testa bassa, il corvino preoccupato posò entrambe
le mani sulle spalle del biondo scuotendolo appena:
-Ehi..Cherry..-
Il
biondo alzò la testa, lo sguardo era improvvisamente serio e risoluto.
Rayflo
fu nuovamente spiazzato, non fece in tempo ad articolare una domanda che si
ritrovò sbattuto al muro.
Charles
lo stava premendo con forza impedendogli qualsiasi tipo di movimenti, gli posò
una mano sulla guancia destra per impedirgli di girare il volto e, un istante
dopo, lo baciò: le labbra del protetto si posarono sulle sue in un iniziale
bacio casto che tuttavia si trasformò subito, appena Rayflo
tentò di prendere il controllo della situazione Charles si impose subito
mordendogli il labbro superiore, stringendolo in un forte abbraccio.
Il
corvino posò le braccia sulle spalle del biondo chiudendo gli occhi, quando il
protetto si staccò, fissandolo con il viso ormai in fiamme, sorrise nel
sentirlo borbottare:
-Buon
compleanno, padrone..-