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Autore: Morgan Snape    30/12/2005    4 recensioni
“Perché nonostante tutto riesci ad essere felice in una serata triste come questa?” “Come potrei essere infelice?Abbiamo appena finito di ballare il nostro ballo preferito,il nostro ultimo Valzer” ***** Alla fine sono riuscita a scrivere qualcosina dopo un lungo silenzio...Spero di non deludervi!Ovviamente il protagonista è il mio affascinante e meraviglioso Severus!;P Nella storia non compare appositamente nemmeno una volta il nome della coprotagonista nella speranza che magari le lettrici possano immedesimarsi meglio ed essere più partecipi al racconto...credo...^^" °ATTENZIONE!SPOILER SESTO LIBRO!!°
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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L’ULTIMO VALZER

L’ULTIMO VALZER

 

 

 

Non era possibile.

 

Non volevo crederci.

Quando trovai la tua lettera sulla mia scrivania non riuscii a credere ai miei occhi.

 

Dieci anni.

Erano passati già dieci anni dalle tue ultime parole scritte per me.

 

Appena divisi ci scrivevamo continuamente,poi le lettere diventavano sempre più rare e distaccate,fino a quando non ci siamo più né visti né sentiti…

 

Fino ad oggi.

 

Ci siamo conosciuti a scuola,tu,ragazzo riservato e laborioso,ed io,ragazza dai voti mediocri in tutte le materie,ma con una grande passione per la musica.

Nata da una famiglia babbana,i primi dieci anni di vita,quando non ero ancora consapevole dei miei poteri,decisi di impegnarmi nell’arte musicale,iscrivendomi al corso di pianoforte e canto.

Quando ad undici anni arrivò la lettera di Hogwarts,ero dapprima felicissima,ma poi,quando compresi che non avrei mai più potuto esaudire i miei sogni,non fui più entusiasta di essere una strega.

Se provaste a chiedere ai miei ex compagni com’ero il primo giorno di scuola,vi spiegherebbero che mai nessuno si era presentato a quel modo.

Di solito i nuovi arrivati sono sempre molto emozionati,preoccupati e felici,ma mai nessuno triste e rassegnato come se dovesse raggiungere il patibolo.

Non ero felice di essere là,avrei dato qualsiasi cosa per tornare indietro,ma tutti continuavano a ripetermi:”Sei fortunata”oppure “Pensa a chi vorrebbe tanto essere al tuo posto!”.

Nessuno capiva il mio stato d’animo,così venni soprannominata “occhi tristi” e compii ciò che il destino più grande e forte di me aveva deciso.

Tutto ciò che mi consolava era cantare nel coro della scuola e leggere i libri babbani che i miei genitori mi spedivano per farmi un regalo.

Era tutto quello che avevo per sentirmi un po’ più vicina alla vita che tanto desideravo.

Certo, feci amicizia con le mie compagne di casa Corvonero,ma per quanto si sforzassero, non riuscivano a comprendere il mio punto di vista.

Poi un giorno ti conobbi:Stavo leggendo uno dei miei libri preferiti,un classico del novecento che parla di un futuro senza libri né libertà di pensiero,un mondo in cui la tecnologia stabilisce l’esistenza umana.

In quell’occasione per la prima volta mi rivolgesti la parola:

“ Sarebbe bruttissimo un mondo senza libri,non è vero?”

“co-Come?”

Sbiascicai sorpresa.

Tu,ragazzo magro dai capelli neri,alzasti  un sopraciglio dinnanzi alla mia reazione di sorpresa e senza invito ti accomodasti accanto a me sul bordo di una delle fontane del parco.

Ripresami dal momento di disordine, entusiasta ti chiesi:

“anche tu hai letto questo libro?”

“sì,è uno dei miei preferiti”

In quel momento,quasi saltai dall’emozione:avevo appena conosciuto un’altra persona che condivideva le mie idee!

“Anche a me piace tantissimo!Non pensavo che qualcuno della tua casata potesse apprezzare autori babbani…”

A questo mio intervento però, rispondesti brusco:

“Perché?Cosa centra la mia casa?”

“Beh,sei Serpeverde,tutti i purosangue finiscono lì e loro odiano tutto ciò che è babbano”

“No invece,ti sbagli!”

Solo molti anni più tardi capii a quale parte della mia asserzione ti rivolgevi con la tua risposta,ma  ora non ha alcuna importanza.

Il momento di imbarazzo passò in fretta,e presto cominciammo a parlare della nostra comune lettura,emozionandoci ogni istante di più man mano che scoprivamo di avere molte cose in comune.

Da quel giorno diventammo amici,ci scambiammo i libri e ti confidai ogni mio pensiero,sensazione,tutto ciò che mi riguardava e,qualche volta riuscì a carpire anche qualche tua rara e sussurrata confidenza.

Ma poi, successe tutto in un momento.

Erano ormai giorni che mi evitavi,mancava poco alla fine del nostro ultimo anno,eri sempre più pallido e teso,ed ogni volta che cercavo di avvicinarmi per parlare tu mi evitavi dicendo che avevi cose molto più importanti da fare.

Quelle tue parole mi ferirono,e non ti cercai più per una settimana, giorni in cui capii che ciò che provavo nei tuoi confronti era più di una profonda amicizia.

Non fui io a cercarti per prima dopo quella settimana,ma tu,e quello che mi dicesti mi sconvolse enormemente.

Eri diventato un Mangiamorte,esattamente ciò che non volevi essere,ma ancora una volta non eri stato in grado di dire no a tuo padre,un uomo meschino che ti aveva solo portato dolore e odio.

Quella sera litigammo come non avevamo mai fatto,ci urlammo a vicenda cose orribili e tu,prima di dividerci per sempre,mi desti un bacio lieve sulle labbra,come se tutte le cose mostruose che ci eravamo detti fino a quel momento non fossero mai uscite dalle nostre bocche.

Prendemmo il diploma qualche giorno dopo,e da allora non ti vidi più.

Quanto soffrii i per i primi mesi,poi, disperata decisi di scriverti una lettera e così cominciò la nostra corrispondenza.

Ed ora eccoti qui,dopo dieci anni di silenzio finalmente rivedo la tua calligrafia così stretta e ordinata,anche se un po’ imprecisa,come se la tua mano avesse tremato appena mentre scrivevi…

Il contenuto della lettera era semplice:

 

Carissima amica,

 

Mi dispiace enormemente per tutti questi anni di silenzio,ma ho bisogno di vederti al più presto,anche domani se possibile. So di non meritare il tuo perdono per averti abbandonata,né pretendo che tu esaudisca la mia richiesta,ma spero con tutto il cuore di poterti incontrare almeno una volta ancora; decidi tu dove e quando,a me andrà bene.

 

Con tanto affetto,

 

Severus

 

Rilessi la tua lettera mille e più volte,come se tu potessi sgorgare dall’inchiostro e manifestarti davanti a me.

Non potevo perdere quest’occasione,così ti risposi subito con rapide parole per riferirti il luogo in cui  ci saremmo incontrati.

Scelsi il luogo in cui mi portasti per la prima volta a cena;era un locale nei pressi di Hogsmeade molto incantevole dotato di un’ ampia pista da ballo.

Tu non volevi ballare perché ti imbarazzava,definivi la danza come “una futile usanza che non comporta alcuna sensazione piacevole”.

Io non ti costrinsi,non ti avrei mai obbligato a fare qualcosa che non volevi,ma quello che successe di lì a poco non me lo sarei mai aspettato.

Potter e Black erano appena entrati nel locale con le loro ragazze,e appena ti notarono non persero l’occasione per deriderti.

“ma guarda un po’!Mocciosus che esce con una ragazza…Perché non la porti a ballare Snape?Hai forse paura che possa riderti in faccia perché non ne sei capace?”

Odiavo quei due Grifondoro da quando conobbi te e le tue disavventure con i suddetti elementi,così lanciai ad essi uno sguardo colmo di risentimento e rivolgendomi a te sussurrai:

“non te la prendere Severus,ignorali!”

Ma quello che successe  mi sorprese come non mai:Mi afferrasti la mano e mi trascinasti sulla pista da ballo.

Quanto sognai quel momento,e quando finalmente si esaudì mi sentivo la ragazza più felice della Terra!

Non lo ammetteresti mai ,ma notai come il rossore si fece strada sulle tue guance e quanto ti sentii impacciato a tenermi così vicina a te…

Passò qualche istante che l’imbarazzo sparì dal tuo viso e cominciasti a  guardarmi teneramente con il tuo solito mezzo sorriso;poi,arrivò il ballo che mi fece veramente perdere la testa per te:il Valzer.

Ricordo ancora la melodia di quella danza,e talvolta lo rievoco al pianoforte o semplicemente la canticchio.

Per oggi basta con i ricordi,devo pensare a domani…

Finalmente ci rincontreremo Severus.

 

___

 

 

Sfortunatamente sta piovendo,proprio questa sera che ci tenevo ad essere piacevole solo per te!

Invece eccomi qui,con i piedi bagnati e i capelli increspati dall’umidità…

Appena entrata nel locale,ti cerco immediatamente con lo sguardo,ed eccoti là:lo stesso posto di quella volta!Allora anche tu lo ricordi!

Il tuo sguardo è  fisso al menù,come se temessi di alzare lo sguardo e vedermi,ma io al contrario di te non riesco ad avere paura,perché è da tanto tempo che desideravo incontrarti.

“Posso sedermi?”

Mormoro con voce incrinata dall’emozione,tu alzi di scatto gli occhi,spiazzato.

Sei come paralizzato,non proferisci parola e così io ne approfitto per  osservarti attentamente:trattengo a stento le lacrime alla vista di come il tuo viso rifletta tutte le tue disavventure,soprattutto da quando Lord Voldemort è tornato ed hai ripreso il tuo compito di spia.

Mi siedo,e finalmente mi rivolgi la parola…quanto tempo che non sentivo la tua voce così calda e grave!

“Mi sei mancata…”

La mia voce trema nel risponderti che anche tu mi sei mancato,anche se avrei preferito gridarlo,perché il dolore della tua mancanza in tutti questi anni mi attanaglia il cuore come una morsa.

Passa un’ora dal mio arrivo e non hai ancora accennato al motivo di questo incontro,così te lo chiedo:

“Perché Severus?Perché dopo tanto tempo hai deciso di rivedermi?”

Mi guardi quasi sconfitto,sapevi che il momento della verità sarebbe arrivato.

“Quello che devo dirti,è di vitale importanza ed è un segreto che devi promettermi,non rivelerai a nessuno,senza alcuna eccezione,capito?”

“Severus,così mi spaventi…Che sta succedendo?”

“Due settimane fa Narcissa Malfoy e sua sorella Bellatrix si sono presentate alla mia porta…Volevano che proteggessi Draco,l’unico erede di Lucius…”

“Ma Severus!Lucius è pericoloso!Un Mangiamorte fedele al suo signore!”

“Lo so,ma suo figlio è diverso!Lui è stato costretto da suo padre ad entrare tra le schiere dei seguaci di Tu-Sai-Chi…proprio come me”

A quel punto compresi:

“Quindi tu hai deciso di proteggerlo…e come farai?”

“Narcissa ha voluto che giurassi con l’ Accordo Inviolabile*…se non manterrò la parola data,io morirò”

Rimasi sconvolta da quella notizia,riuscii solo a chiedere:

“…Perché!”

“Te l’ ho già detto,non posso permettere che anche Draco debba compiere i miei errori…Ti rendi conto della gravità della situazione?Il Signore Oscuro gli ha chiesto di uccidere Silente!Non posso permettere che diventi un assassino,né che il preside venga ucciso!Per questo…”

“Morirai tu per salvarli,non è vero?”

“Sì”

Calò il silenzio,e intesi che non c’era più niente da dire.

Sconvolta e terrorizzata per ciò che ero venuta a sapere,mi alzai e con passo affrettato raggiunsi l’uscita.Stavo per chiamare il Nottetempo,ma prima che io potessi alzare la bacchetta, mi raggiungesti e  bloccasti il mio braccio a metà strada.

“Non riconosci questa musica?”

Sul momento non afferrai le tue parole,ero troppo arrabbiata con te perché ora sorridevi…come potevi sorridere dopo tutto quello che era successo?Poi rielaborai le tue parole,e,accolto il tuo messaggio lo riconobbi anch’io:nella grande sala stavano eseguendo il nostro Valzer.

Accorto dello sguardo di improvvisa comprensione che mi colse,tu mi sorridesti con il tuo fascino di sempre.

 

“Mi può concedere questo ballo signorina?”

 

 

 

Ballammo sotto le goccioline di pioggia  con la stessa passione di tanti anni fa,come se non fosse passato tutto quel tempo e il nostro legame non si fosse mai spezzato.

Ogni musica prima o poi finisce,e così arrivò alla conclusione anche il nostro incontro.

 

“Perché nonostante tutto riesci ad essere felice in una serata triste come questa?”

Gli chiesi.

“Come potrei essere infelice?Abbiamo appena finito di ballare il nostro ballo preferito,il nostro ultimo Valzer”

A questa risposta,non potei che sorridere anch’io,anche se nel mio animo la tristezza persisteva per l’ennesima separazione.

“Non resta che dirci addio”

E mi donasti ancora una volta lo stesso bacio tenero che ci scambiammo al nostro settimo anno ad Hogwarts.

 

Anche ora che sono qui a casa mia,sento che ci rivedremo,dentro di me percepisco che il futuro sarà diverso …

Non è ancora giunto il tempo di morire Severus.

 

Quello di questa sera non è stato il nostro ultimo Valzer.

 

 

 

 

Note:

L’ “Accordo inviolabile” è il mio riadattamento personale al patto che avviene nel sesto libro tra Narcissa e Severus,non ho la più pallida idea di come verrà tradotto ufficialmente.

Il libro a cui faccio riferimento nella fanfiction è “Fahrenheit 451”(spero di averlo scritto giusto^^”) di Ray Braderbury.

Spero che questa storia vi sia piaciuta almeno un po’, ma soprattutto di non aver scritto baggianate per quanto riguarda gli spoiler,dato che non ho letto il sesto libro in Inglese;perciò ho un po’ tirato ad indovinare seguendo le anticipazioni presenti su internet (“andiamo bene…”ndLettori).

L’idea del Valzer non nasce(come molti di voi potrebbero sospettare ) dalla visione del programma tv “Ballando con le stelle”,bensì dopo aver ascoltato il Valzer del film “La donna perfetta”,vi consiglio di ascoltarlo se ne avete la possibilità!

Chiedo scusa per gli eventuali errori di ortografia e concludo augurandovi di passare al meglio il capodanno 2005/2006!!

 

Morgan

 

 

 

 

   
 
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