L’ULTIMO VALZER
Non era possibile.
Non volevo crederci.
Quando trovai la tua lettera sulla mia scrivania non riuscii a credere
ai miei occhi.
Dieci anni.
Erano passati già dieci anni dalle tue ultime parole scritte per me.
Appena divisi ci scrivevamo continuamente,poi le
lettere diventavano sempre più rare e distaccate,fino a quando non ci siamo più
né visti né sentiti…
Fino ad oggi.
Ci siamo conosciuti a scuola,tu,ragazzo riservato e
laborioso,ed io,ragazza dai voti mediocri in tutte le materie,ma con una grande
passione per la musica.
Nata da una famiglia babbana,i primi dieci anni di
vita,quando non ero ancora consapevole dei miei poteri,decisi di impegnarmi
nell’arte musicale,iscrivendomi al corso di pianoforte e canto.
Quando ad undici anni arrivò la lettera di
Hogwarts,ero dapprima felicissima,ma poi,quando compresi che non avrei mai più
potuto esaudire i miei sogni,non fui più entusiasta di essere una strega.
Se provaste a chiedere ai miei ex compagni com’ero
il primo giorno di scuola,vi spiegherebbero che mai nessuno si era presentato a
quel modo.
Di solito i nuovi arrivati sono sempre molto
emozionati,preoccupati e felici,ma mai nessuno triste e rassegnato come se
dovesse raggiungere il patibolo.
Non ero felice di essere là,avrei dato qualsiasi
cosa per tornare indietro,ma tutti continuavano a ripetermi:”Sei
fortunata”oppure “Pensa a chi vorrebbe tanto essere al tuo posto!”.
Nessuno capiva il mio stato d’animo,così venni
soprannominata “occhi tristi” e compii ciò che il destino più grande e forte di
me aveva deciso.
Tutto ciò che mi consolava era cantare nel coro
della scuola e leggere i libri babbani che i miei genitori mi spedivano per
farmi un regalo.
Era tutto quello che avevo per sentirmi un po’ più
vicina alla vita che tanto desideravo.
Certo, feci amicizia con le mie compagne di casa
Corvonero,ma per quanto si sforzassero, non riuscivano a comprendere il mio
punto di vista.
Poi un giorno ti conobbi:Stavo leggendo uno dei
miei libri preferiti,un classico del novecento che parla di un futuro senza
libri né libertà di pensiero,un mondo in cui la tecnologia stabilisce
l’esistenza umana.
In quell’occasione per la prima volta mi rivolgesti
la parola:
“ Sarebbe bruttissimo un mondo senza libri,non è
vero?”
“co-Come?”
Sbiascicai sorpresa.
Tu,ragazzo magro dai capelli neri,alzasti un sopraciglio dinnanzi alla mia reazione di
sorpresa e senza invito ti accomodasti accanto a me sul bordo di una delle
fontane del parco.
Ripresami dal momento di disordine, entusiasta ti
chiesi:
“anche tu hai letto questo libro?”
“sì,è uno dei miei preferiti”
In quel momento,quasi saltai dall’emozione:avevo
appena conosciuto un’altra persona che condivideva le mie idee!
“Anche a me piace tantissimo!Non pensavo che
qualcuno della tua casata potesse apprezzare autori babbani…”
A questo mio intervento però, rispondesti brusco:
“Perché?Cosa centra la mia casa?”
“Beh,sei Serpeverde,tutti i purosangue finiscono lì
e loro odiano tutto ciò che è babbano”
“No invece,ti sbagli!”
Solo molti anni più tardi capii a quale parte della
mia asserzione ti rivolgevi con la tua risposta,ma ora non ha alcuna importanza.
Il momento di imbarazzo passò in fretta,e presto
cominciammo a parlare della nostra comune lettura,emozionandoci ogni istante di
più man mano che scoprivamo di avere molte cose in comune.
Da quel giorno diventammo amici,ci scambiammo i
libri e ti confidai ogni mio pensiero,sensazione,tutto ciò che mi riguardava
e,qualche volta riuscì a carpire anche qualche tua rara e sussurrata confidenza.
Ma poi, successe tutto in un momento.
Erano ormai giorni che mi evitavi,mancava poco alla
fine del nostro ultimo anno,eri sempre più pallido e teso,ed ogni volta che
cercavo di avvicinarmi per parlare tu mi evitavi dicendo che avevi cose molto
più importanti da fare.
Quelle tue parole mi ferirono,e non ti cercai più
per una settimana, giorni in cui capii che ciò che provavo nei tuoi confronti
era più di una profonda amicizia.
Non fui io a cercarti per prima dopo quella
settimana,ma tu,e quello che mi dicesti mi sconvolse enormemente.
Eri diventato un Mangiamorte,esattamente ciò che
non volevi essere,ma ancora una volta non eri stato in grado di dire no a tuo
padre,un uomo meschino che ti aveva solo portato dolore e odio.
Quella sera litigammo come non avevamo mai fatto,ci
urlammo a vicenda cose orribili e tu,prima di dividerci per sempre,mi desti un
bacio lieve sulle labbra,come se tutte le cose mostruose che ci eravamo detti
fino a quel momento non fossero mai uscite dalle nostre bocche.
Prendemmo il diploma qualche giorno dopo,e da
allora non ti vidi più.
Quanto soffrii i per i primi mesi,poi, disperata
decisi di scriverti una lettera e così cominciò la nostra corrispondenza.
Ed ora eccoti qui,dopo dieci anni di silenzio
finalmente rivedo la tua calligrafia così stretta e ordinata,anche se un po’
imprecisa,come se la tua mano avesse tremato appena mentre scrivevi…
Il contenuto della lettera era semplice:
Carissima
amica,
Mi
dispiace enormemente per tutti questi anni di silenzio,ma ho bisogno di vederti
al più presto,anche domani se possibile. So di non meritare il tuo perdono per
averti abbandonata,né pretendo che tu esaudisca la mia richiesta,ma spero con
tutto il cuore di poterti incontrare almeno una volta ancora; decidi tu dove e
quando,a me andrà bene.
Con
tanto affetto,
Severus
Rilessi la tua lettera mille e più volte,come se tu
potessi sgorgare dall’inchiostro e manifestarti davanti a me.
Non potevo perdere quest’occasione,così ti risposi
subito con rapide parole per riferirti il luogo in cui ci saremmo incontrati.
Scelsi il luogo in cui mi portasti per la prima
volta a cena;era un locale nei pressi di Hogsmeade molto incantevole dotato di
un’ ampia pista da ballo.
Tu non volevi ballare perché ti
imbarazzava,definivi la danza come “una futile usanza che non comporta alcuna
sensazione piacevole”.
Io non ti costrinsi,non ti avrei mai obbligato a
fare qualcosa che non volevi,ma quello che successe di lì a poco non me lo
sarei mai aspettato.
Potter e Black erano appena entrati nel locale con
le loro ragazze,e appena ti notarono non persero l’occasione per deriderti.
“ma guarda un po’!Mocciosus che esce con una
ragazza…Perché non la porti a ballare Snape?Hai forse paura che possa riderti
in faccia perché non ne sei capace?”
Odiavo quei due Grifondoro da quando conobbi te e
le tue disavventure con i suddetti elementi,così lanciai ad essi uno sguardo
colmo di risentimento e rivolgendomi a te sussurrai:
“non te la prendere Severus,ignorali!”
Ma quello che successe mi sorprese come non mai:Mi afferrasti la mano e mi trascinasti
sulla pista da ballo.
Quanto sognai quel momento,e quando finalmente si
esaudì mi sentivo la ragazza più felice della Terra!
Non lo ammetteresti mai ,ma notai come il rossore
si fece strada sulle tue guance e quanto ti sentii impacciato a tenermi così
vicina a te…
Passò qualche istante che l’imbarazzo sparì dal tuo
viso e cominciasti a guardarmi
teneramente con il tuo solito mezzo sorriso;poi,arrivò il ballo che mi fece
veramente perdere la testa per te:il Valzer.
Ricordo ancora la melodia di quella danza,e
talvolta lo rievoco al pianoforte o semplicemente la canticchio.
Per oggi basta con i ricordi,devo pensare a domani…
Finalmente ci rincontreremo Severus.
___
Sfortunatamente sta piovendo,proprio questa sera
che ci tenevo ad essere piacevole solo per te!
Invece eccomi qui,con i piedi bagnati e i capelli
increspati dall’umidità…
Appena entrata nel locale,ti cerco immediatamente
con lo sguardo,ed eccoti là:lo stesso posto di quella volta!Allora anche tu lo
ricordi!
Il tuo sguardo è
fisso al menù,come se temessi di alzare lo sguardo e vedermi,ma io al
contrario di te non riesco ad avere paura,perché è da tanto tempo che
desideravo incontrarti.
“Posso sedermi?”
Mormoro con voce incrinata dall’emozione,tu alzi di
scatto gli occhi,spiazzato.
Sei come paralizzato,non proferisci parola e così
io ne approfitto per osservarti
attentamente:trattengo a stento le lacrime alla vista di come il tuo viso
rifletta tutte le tue disavventure,soprattutto da quando Lord Voldemort è
tornato ed hai ripreso il tuo compito di spia.
Mi siedo,e finalmente mi rivolgi la parola…quanto
tempo che non sentivo la tua voce così calda e grave!
“Mi sei mancata…”
La mia voce trema nel risponderti che anche tu mi
sei mancato,anche se avrei preferito gridarlo,perché il dolore della tua
mancanza in tutti questi anni mi attanaglia il cuore come una morsa.
Passa un’ora dal mio arrivo e non hai ancora
accennato al motivo di questo incontro,così te lo chiedo:
“Perché Severus?Perché dopo tanto tempo hai deciso
di rivedermi?”
Mi guardi quasi sconfitto,sapevi che il momento
della verità sarebbe arrivato.
“Quello che devo dirti,è di vitale importanza ed è
un segreto che devi promettermi,non rivelerai a nessuno,senza alcuna eccezione,capito?”
“Severus,così mi spaventi…Che sta succedendo?”
“Due settimane fa Narcissa Malfoy e sua sorella
Bellatrix si sono presentate alla mia porta…Volevano che proteggessi
Draco,l’unico erede di Lucius…”
“Ma Severus!Lucius è pericoloso!Un Mangiamorte fedele
al suo signore!”
“Lo so,ma suo figlio è diverso!Lui è stato
costretto da suo padre ad entrare tra le schiere dei seguaci di
Tu-Sai-Chi…proprio come me”
A quel punto compresi:
“Quindi tu hai deciso di proteggerlo…e come farai?”
“Narcissa ha voluto che giurassi con l’ Accordo
Inviolabile*…se non manterrò la parola data,io morirò”
Rimasi sconvolta da quella notizia,riuscii solo a
chiedere:
“…Perché!”
“Te l’ ho già detto,non posso permettere che anche
Draco debba compiere i miei errori…Ti rendi conto della gravità della
situazione?Il Signore Oscuro gli ha chiesto di uccidere Silente!Non posso
permettere che diventi un assassino,né che il preside venga ucciso!Per questo…”
“Morirai tu per salvarli,non è vero?”
“Sì”
Calò il silenzio,e intesi che non c’era più niente
da dire.
Sconvolta e terrorizzata per ciò che ero venuta a
sapere,mi alzai e con passo affrettato raggiunsi l’uscita.Stavo per chiamare il
Nottetempo,ma prima che io potessi alzare la bacchetta, mi raggiungesti e bloccasti il mio braccio a metà strada.
“Non riconosci questa musica?”
Sul momento non afferrai le tue parole,ero troppo
arrabbiata con te perché ora sorridevi…come potevi sorridere dopo tutto quello
che era successo?Poi rielaborai le tue parole,e,accolto il tuo messaggio lo
riconobbi anch’io:nella grande sala stavano eseguendo il nostro Valzer.
Accorto dello sguardo di improvvisa comprensione
che mi colse,tu mi sorridesti con il tuo fascino di sempre.
“Mi può concedere questo ballo signorina?”
Ballammo sotto le goccioline di pioggia con la stessa passione di tanti anni fa,come
se non fosse passato tutto quel tempo e il nostro legame non si fosse mai
spezzato.
Ogni musica prima o poi finisce,e così arrivò alla
conclusione anche il nostro incontro.
“Perché nonostante tutto riesci ad essere felice in
una serata triste come questa?”
Gli chiesi.
“Come potrei essere infelice?Abbiamo appena finito
di ballare il nostro ballo preferito,il nostro ultimo Valzer”
A questa risposta,non potei che sorridere
anch’io,anche se nel mio animo la tristezza persisteva per l’ennesima
separazione.
“Non resta che dirci addio”
E mi donasti ancora una volta lo stesso bacio
tenero che ci scambiammo al nostro settimo anno ad Hogwarts.
Anche ora che sono qui a casa mia,sento che ci rivedremo,dentro
di me percepisco che il futuro sarà diverso …
Non è ancora giunto il tempo di morire Severus.
Quello di questa sera non è stato il nostro ultimo
Valzer.
Note:
L’ “Accordo inviolabile” è il mio riadattamento
personale al patto che avviene nel sesto libro tra Narcissa e Severus,non ho la
più pallida idea di come verrà tradotto ufficialmente.
Il libro a cui faccio riferimento nella fanfiction
è “Fahrenheit 451”(spero di averlo scritto giusto^^”) di Ray Braderbury.
Spero che questa storia vi sia piaciuta almeno un
po’, ma soprattutto di non aver scritto baggianate per quanto riguarda gli
spoiler,dato che non ho letto il sesto libro in Inglese;perciò ho un po’ tirato
ad indovinare seguendo le anticipazioni presenti su internet (“andiamo
bene…”ndLettori).
L’idea del Valzer non nasce(come molti di voi
potrebbero sospettare ) dalla visione del programma tv “Ballando con le
stelle”,bensì dopo aver ascoltato il Valzer del film “La donna perfetta”,vi
consiglio di ascoltarlo se ne avete la possibilità!
Chiedo scusa per gli eventuali errori di ortografia
e concludo augurandovi di passare al meglio il capodanno 2005/2006!!
Morgan