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Autore: Lizzyluna    04/02/2011    5 recensioni
Era stato allora che aveva capito: Harry Potter, il suo migliore amico, con il quale aveva diviso il dormitorio, giocato a Quidditch, riso, scherzato, litigato e rischiato la vita, non era umano.
Spiegazione demenziale alle Mpreg che saltano fuori come funghi. Crossover con Supernatural, con un tocco di Alien e horror vari.
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Lucius Malfoy, Peter Minus, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Questa FF nasce da una folle idea scaturita dopo la lettura di un'altra fanfiction. Lo scenario di questa geniale (?) trovata è alla fine della storia (spostato su consiglio di Aleena) e contiene, si spera, le risposte a tutte le domande che vi sorgeranno, esclusa "Ma che ti sei fumata?" (niente, che ci crediate o no).


L’orrenda verità

La neve cadeva soffice sui suoi capelli, ma Ron non la sentiva.
Niente aveva importanza, ormai. Aveva fallito.
Era come se tutta la vita lo avesse preparato per quella sera. Ricordava la voce che gli parlava di notte, i sogni angosciosi, la costante sensazione di essere impazzito...
Devi farlo, ragazzo. Io non posso, ma tu devi...tu sai...
E una sera, a casa di Hermione, tutto aveva magicamente trovato un senso.
Rosemary's baby, Alien, L'esorcista...film che sembravano scelti a caso per una serata tra amici, ma non lo erano affatto. Era stato allora che aveva capito: Harry Potter, il suo migliore amico, con il quale aveva diviso il dormitorio, giocato a Quidditch, riso, scherzato, litigato e rischiato la vita, non era umano. Era una creatura scaltra e astuta, che li aveva usati tutti per i suoi loschi fini e li aveva indotti ad eliminare l’unica persona in grado di fermarlo.
Si meravigliava che nessuno se ne fosse accorto. Tutti avevano accettato senza fare una piega il fatto che Harry fosse sopravvissuto all’Anatema che uccide e l’improvviso voltafaccia di Draco Malfoy, che dopo anni di odio aveva sposato Harry senza fiatare, esattamente come Lily Evans aveva fatto con James. E nessuno si era stupito quando Draco aveva annunciato commosso che lui e Harry avrebbero avuto un figlio, cosa decisamente più strana; checché ne pensassero i Babbani, l’anatomia dei maghi era esattamente identica alla loro, e questa significava che un mago maschio non poteva aspettare un bambino.
Ma qualcuno si era chiesto come fosse capitato? No. Invece di scappare urlando o chiamare un Guaritore del San Mungo, tutti avevano sorriso e si erano congratulati con i due sposini. Come se fosse normale.
Normale.
Solo lui, Ron Testadirapa Weasley, sapeva davvero come stavano le cose, e aveva dovuto convivere per giorni con quell’orrenda verità. Era stato costretto a sorridere come al solito mentre progettava il delitto più atroce che una mente umana potesse concepire: l’assassinio di un bambino appena nato, del figlio del suo migliore amico.
Aveva deciso di agire in anticipo, quella volta: non avrebbe lasciato al mostro un anno intero per rafforzarsi, come aveva fatto Tom Riddle vent’anni prima. Si era offerto come Custode Segreto, nel caso qualche vecchio seguace di Voldemort, o Voldemort stesso, avesse minacciato la felicità della nuova famiglia, e appena la notizia del lieto evento era giunta alla Tana si era mosso. Al suo fianco c’era Peter Minus, suo istruttore e maestro, che nella lotta contro la creatura si era giocato l’onore e la vita.
E alle sue spalle c’era Lucius Malfoy, che aveva insistito per assisterlo in quella dolorosa circostanza.
Ricordava lo scricchiolio della porta, la sorpresa sul viso di Harry quando era entrato e il lampo verde che aveva cancellato la sua esistenza; ricordava l’orrore di Draco quando la bacchetta assassina aveva puntato la neonata tra le sue braccia e lui aveva visto il volto di chi la impugnava; ricordava soprattutto lo straziante dolore di Lucius quando la sua stessa mano aveva spezzato la vita del figlio e poi si era rivolta verso l’essere-Lily, quell’immonda bambina demoniaca che li fissava con occhi color veleno senza versare una lacrima.
Tre Avada Kedavra l’avevano colpita nello stesso momento, e quell’orrore vivente non si era fatto un solo graffio.
Ron strinse i pugni, ricordando quella sera fatale e le ore che l’avevano preceduta, le uniche ore della sua vita in cui si era sentito vivo e potente. Quella notte aveva solo finto di dormire, mentre la voce gli parlava, gli diceva cosa fare, gli infondeva coraggio. Coraggio a lui, la speranza del mondo magico.
E aveva fallito.
Aveva sacrificato tutto ciò che aveva per quella missione, tutto il poco che gli era rimasto: l'amore di Hermione, il calore della famiglia, l'amicizia di Harry. Era un traditore e un rinnegato...e non aveva portato a termine il suo compito. Ron Weasley, il casinista che rovina tutto.

"Weasley!" ringhiò qualcuno alla sua destra.
Lucius Malfoy apparve sulla soglia della tenda. "Raccogli le tue cose, partiamo tra cinque minuti...e mostra un minimo di dignità, per amor del cielo. Sei un Purosangue...anche se di pessima qualità!"
"Lascia perdere, Lucius" intervenne Peter Minus, uscendo a sua volta dalla tenda. "È logico che sia traumatizzato, chi di noi non..."
"Era mio figlio" lo interruppe Lucius. "Mio figlio. Come pensi che mi senta? Ma non è il momento di piangersi addosso. Muoviti, dobbiamo caricare i prigionieri"
Già, i prigionieri. Tre giovani Babbani, due uomini e una donna, che ora giacevano nella tenda immersi in un sonno profondo. Erano giunti al villaggio abbandonato a bordo di una grossa auto nera, con un vero arsenale nel bagagliaio e qualche libro interessante - molto interessante - sul sedile posteriore. Schiantarli era stato un gioco da ragazzi.
"La donna è tua, Weasley" disse Lucius. "Mettila nel bagagliaio con gli altri due e prendile una ciocca di capelli. La Pozione Polisucco è in quella bottiglia".
Lui stava già bevendo la sua, essenza di Dean Wesson...no, Winchester, color birra di radici. Peter sarebbe stato Sam, l'altro ragazzo.
E a lui toccava la tizia di nome Ruby. Tipico.
Una copertura perfetta per tre fuggiaschi, senza contare che i loro inseguitori si trovavano dall'altra parte dell'oceano. Prima che gli Auror li scovassero, Lucius contava di scoprire tutto ciò che poteva sulle arti magiche usate da quegli strani Babbani...tutto ciò che poteva aiutarli a distruggere il mostro.
Quel mostro che anche i Babbani stavano cercando.
Quel mostro in forma di bambina che ora si godeva le coccole degli ignari genitori adottivi.

"Muoviti, Weasley! Devi guidare tu!"
Ingoiò la pozione in un sorso e si affrettò verso l'auto nera mentre il suo corpo lentamente si trasformava. Peter aveva smontato la tenda; tutto era pronto.
"Calma, Malfoy. Sto arrivando"
Si sedette al posto di guida e sistemò lo specchietto. Sì, era pronto. La caccia stava per ricominciare.



Palco e retropalco
A questo punto molti di voi si staranno chiedendo cosa diamine sia successo nel Potterverse, e naturalmente hanno diritto ad una spiegazione: tempo fa ho segnalato su Fastidious una ficcy in cui il tradimento di Ron causava la morte di Harry e Draco, mentre la loro bambina sopravviveva. Ciò ha dato origine ad una piccola discussione sul fatto che nelle fanfiction la gravidanza maschile non è mai accompagnata da una spiegazione credibile, e la mia mente, in crisi di astinenza da Supernatural, ha partorito questo demenziale scenario:
La prole-Potter è in realtà un orribile blob mutaforma e manipolatore di origine demoniaca. Tom Riddle, l'unico ad aver capito tutto, ha tentato più volte di eliminarla dalla faccia della terra, ma i suoi sforzi sono stati regolarmente vanificati da Silente, tratto in inganno come gli altri dall'aspetto angelico dei piccoli mostri (peraltro in grado di manipolare la mente umana). Una volta il nostro TR è quasi riuscito ad eliminare il piccolo abominio, ma... beh, sappiamo tutti com'è andata.
Dopo svariati altri tentativi, stanco dei fallimenti e dell'ingratitudine del mondo magico, il Lord ha dapprima tentato il suicidio con un coltello per torte, poi si è trasferito ad Honolulu in compagnia di un illustre collega e da allora non se ne hanno più notizie.
Peter, suo assistente nell'impresa, si è giocato la copertura in quel famoso tentativo ed è stato costretto ad infiltrarsi nella famiglia Weasley per addestrare il suo successore. La non particolare intelligenza di Ron lo ha costretto ad usare l'Imperius su Hermione per convincerla a mostrare all'amato una serie di film Babbani per istruirlo; sfortunatamente, Harry ha nel frattempo accalappiato il povero Draco dando vita ad una nuova piccola Potter (chiamata Lily come la nonna).
Decisi ad eliminare il mostriciattolo finché era piccolo, Ron e Peter hanno raggiunto casa Potter insieme a Lucius, deciso a sua volta a porre fine alle sofferenze dell'amato pargolo con le proprie mani (Narcissa, poveretta, ha avuto un collasso ed è finita a giocare a briscola con i Paciock), ma qualcosa è andato storto di nuovo e il demonietto è sopravvissuto. Braccati dalla polizia di mezzo mondo, i tre sono scappati negli Stati Uniti e la loro strada ha casualmente incrociato quella dei Winchester, anche loro sulle tracce dell'essere.
Ora i fuggitivi, Polisuccati e armati fino ai denti, si fanno passare per i Winchester+Ruby e, con i veri cacciatori tenuti sotto Imperius nel bagagliaio, girano gli States in cerca di un modo per sopprimere Lily Sue prima che si riproduca.
Possiamo solo sperare che portino a termine l'impresa prima che Ruby si riprenda e spedisca i loro attributi in orbita, ma nel GoS (AKA Lucius) we trust.
Ah, Lily è diminutivo di Lilith. Fate voi.


Questa oneshot ne è la diretta conseguenza.
Là dove tutto è iniziato: http://fastidious.forumfree.it/?t=53115789

   
 
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