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Autore: _Globulesrouge_    05/02/2011    15 recensioni
La ff è ispirata alla serie Tv The Vampire Diaries. Tutti i fatti avvenuti fino alla nona puntata della seconda stagione sono da ritenersi validi, perchè la storia continua appunto da lì per poi evolversi secondo un filone proprio.
Ho cercato di rispettare a grandi linee i caratteri e i modi di fare dei personaggi del telefilm. Il prologo mostra una situazione sconvolgente iniziale da cui si capisce attraverso dei flashback di Elena tutto ciò che è successo dalla nona puntata in poi, per poi riprendere il continuo della storia. Detto così sembra complicato ma vi assicuro che leggendo il tutto apparrà più semplice di ciò che sembra. Il titolo di ogni capitolo sarà il titolo di una canzone che ha a che fare in qualche modo con la trama del capitolo stesso o con una frase detta da uno dei personaggi.
Auguro a tutti buona lettura!
Ringrazio anche Giulia che con le sue bellissime ff mi ha invogliato a scrivere e mi ha fatto conoscere questo sito! Grazie di tutto!
Genere: Avventura, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Katherine Pierce, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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15-Sexy Bitch


Parigi per lo shopping era il posto ideale e Damon, che nel suo secolo e mezzo di vita aveva vissuto in tantissime città questo lo sapeva molto bene.
In pochi attimi i due si ritrovarono ai magazzini La Fayette tutti addobbati e decorati. Elena iniziò a provare ogni tipo di vestito, dal casual all’elegante, confidando di poter comprare ogni tipo di capo griffato grazie al fondo cassa infinito di Damon.
In breve tempo Elena si trasformò in una parigina bon ton doc e decise di indossare immediatamente uno dei tanti completi provati e ‘acquistati alla Damon’ in quella mattina.
Uscì fuori dal negozio con un paio di collant in cashmere nere coprenti, delle ballerine di vernice di Christian Dior e un abito sopra il ginocchio nero e bianco con un cappottino anch’esso bianco sopra. Damon era esausto perché per un uomo come lui non era affatto facile stare dietro allo shopping di una giovane donna quale era Elena, che nonostante la sua semplicità non aveva resistito di fronte a quelle vetrine così piene di abiti da sogno.
Ma non era solo Elena quella che era andata a fare compere quella mattina; ebbene si, Damon fu costretto dalla giovane a cambiare il suo stile macabro in qualcosa di più giovanile. Iniziò a provare ogni tipo di indumento alla moda, cosa che ormai non faceva da chissà quanto tempo e tra un cambio e l’altro si faceva consigliare Elena.
Elena ultimamente era sempre assorta nei suoi pensieri, si sentiva strana, diversa, come se qualcosa la lacerasse dentro e la vicinanza di Damon non la aiutava a schiarirsi le idee, anzi peggiorava il tutto inesorabilmente.
Damon era bello, dannatamente bello, era tutto ciò che per Elena rappresentasse istinto e passione, tutto ciò che lei avrebbe dovuto controllare con ogni millimetro del suo corpo, perché Elena non era istintiva e passionale, Elena era buona, ragionevole e agiva sempre secondo la teoria: ‘calma e sangue freddo’.
Era abituata ormai da una vita a nascondere questo tipo di emozioni; agire con la ragione e non con l’istinto la faceva sentire più forte, meno vulnerabile; quella maschera di ragazza perfetta la proteggeva dal mondo e lei non l’avrebbe mai tolta.
Da quando ormai un anno prima si era trovata faccia a faccia con Damon togliendo il ciondolo che portava al collo e dicendogli: ‘’Tra noi due c’è qualcosa, fidati di me!’’qualcosa era cambiato; quelle parole contavano molto per entrambi, al solo ricordo di esse sentì un lungo brivido gelido percorrerle la schiena dalla prima all’ultima vertebra, lentamente, togliendole il respiro.
Damon era qualcosa di diverso da ciò che aveva provato per Matt o per Stefan; Damon era passione e desiderio, era qualcosa di cui lei stessa si vergognava profondamente anche solo pensandolo.
Tuttavia aveva sentito che qualcosa in lui era cambiato, qualcosa stava venendo fuori sempre più pronunciato; il lato umano che aveva tenuto sepolto dentro di sé per più di un secolo stava affiorando fuori in tutta la sua profondità. Elena si rendeva conto di quanto l’animo di Damon fosse difficile da comprendere e infinitamente sfaccettato, Elena sapeva che Damon aveva fatto del male a tante persone, non solo per nutrirsi , ma per il semplice gusto di uccidere, eppure sapeva che lui aveva sofferto più di ogni altra persona che conoscesse; sentiva la sua sofferenza scorrere sotto la sua rabbia, sentiva che lui non era cattivo in fin dei conti, ma aveva bisogno soltanto di essere amato.
Anche Stefan un giorno le aveva detto: ‘’Damon in fin dei conti ha fatto sempre tutto per amore’’. Elena questo lo sapeva, non né era sicura, non né aveva le prove, ma lo sentiva, era una sensazione flebile e instabile come una fiamma di fuoco alimentata dal vento; ma sapeva che il fuoco una volta acceso, sarebbe stato difficile spengerlo.
Lei aveva acceso nuovamente quella fiamma, aveva visto in Damon qualcosa di umano, aveva visto la sofferenza, aveva visto tutto ciò che nessun altro apparte il fratello era riuscito a vedere in lui.
Elena era consapevole di tutto ciò, ma Damon non doveva sapere, non era giusto, lei non poteva essere sua e non voleva, perciò era più semplice fingere di non considerarlo niente più che un amico, era più semplice fare finta che la sua presenza per lei fosse indifferente, era più semplice far capire a tutti quanti che lei gli voleva bene perché era il fratello di Stefan, nulla di più che il fratello di Stefan.
Eppure quello che sentiva dentro di sé andava oltre ciò, era possibile sentirsi attratta da una persona per poi scoprire di apprezzare anche ciò che essa aveva dentro? Elena con lui si sentiva al sicuro, lui non le avrebbe mai fatto del male, lui era diverso da tutti gli altri. Elena aveva sempre creduto che l’amore fosse scegliere tra la passione in sé per sé e la sicurezza di una persona stabile al suo fianco.
Stefan era stato entrambi; ma il brivido che provava guardando Damon era qualcosa di diverso e inspiegabile, qualcosa che non avrebbe mai confessato a Bonnie o Caroline, e se a questo istinto si fosse aggiunta la sicurezza e la consapevolezza di una persona stabile? Non aveva mai pensato che Damon potesse rappresentare entrambe le facce della medaglia, Stefan era sempre stato il braccio forte, la spalla irremovibile, lui l’unico che non l’avrebbe mai abbandonata; mai.
Ma adesso qualcosa era cambiato, qualcosa che non riusciva a spiegare, ma che, giorno dopo giorno, la lacerava dentro.

‘’Questo va benissimo!’’ esclamò Elena svegliandosi dallo stato di trance vedendosi di fronte un Damon Salvatore con maglioncino di cashmere grigio chiaro leggermente attillato e dei jeans scoloriti.
‘’Era l’ora!’’ esclamò Damon, ‘’finalmente questa tortura è giunta al termine, non ne potevo più di tutte queste prove!’’
‘’Uffa Damon’’ lo canzonò Elena stringendo tra le mani altre due buste con all’interno un completo casual e uno da sera e un paio di scarpe con il tacco di cui si era innamorata a prima vista anche se sapeva che le occasioni per indossarle sarebbero state più uniche che rare.
Raggiunta l’Avenue centrale i due si ritrovarono di fronte una gioielleria enorme; lo scintillio dei diamanti e dell’oro al suo interno accecò Elena; era come se quella vetrina li invitasse ad entrare, era come se tutti quei gioielli li stessero attirando all’interno del negozio.
‘’E’ stupenda Damon!’’ esclamò Elena con il viso pieno di meraviglia, ‘’io vado a vedere’’ continuò entrando all’interno del negozio.
Damon dapprima imprecò contro se stesso e alzò le mani al cielo in segno di resa per poi seguire la sua compagna di shopping all’interno della gioielleria.
Elena andò immediatamente in un reparto contente tantissimi bracciali d’oro e diamanti e in particolare uno attirò la sua attenzione; delle lacrime amare le si affacciarono agli occhi, provò a trattenerle, ma fu più forte di lei cedere a ciò che quel bracciale in tutta la sua lucentezza le ricordava.
‘’Questo bracciale è identico a quello che portava sempre mia madre, ricordo ancora quando mi disse che da grande melo avrebbe regalato, per lei aveva un valore molto importante, era di sua madre e di sua nonna a sua volta. Nell’incidente è andato perso, ma il suo ricordo non svanirà mai.’’
‘’Mi dispiace’’ fu l’unica cosa che riuscii a dire Damon; anche lui aveva sofferto, anche lui aveva perso le persone che aveva amato nella sua vita umana, e gli mancava da morire, gli mancava troppo poter amare qualcuno di nuovo.
‘’E’ meglio che vada’’ esclamò Elena asciugandosi gli occhi e dirigendosi all’esterno della gioielleria.
‘’Vuole provarlo?’’ chiese il gioielliere interponendosi tra il discorso dei due e porgendo il monile a Elena.
‘’No grazie non importa’’ continuò Elena con la voce rotta da quei tristi ricordi uscendo definitivamente dalla gioelleria.
‘’Mi può fare un pacchetto regalo?’’ chiese Damon sottovoce per non farsi sentire da Elena.
‘’Non c’è problema signor?Mi serve il suo nome per la garanzia’’.
‘’Damon Salvatore’’ esclamò ingenuamente il vampiro e continuando a fissare il gioielliere esclamò ‘’gratis!’’
Il gioielliere continuò ad impacchettare elegantemente il monile scelto da Damon quasi come non avesse sentito le parole del vampiro che tentavano di ammaliarlo.
In quel momento Damon ebbe come il presentimento di non essere riuscito nel suo intento e suo malgrado tirò fuori la carta di credito dal portafoglio che usava soltanto per questo genere di ‘emergenze’.
‘’Si figuri’’ continuò il gioielliere scostando dal bancone la carta di credito per ridarla a Damon ‘’gratis va benissimo, buona giornata’’ continuò il cassiere dando l’impressione a Damon di essere stato ammaliato.
‘’Se lo dici tu…’’ ridacchiò Damon sotto i baffi nascondendo il pacchettino nella tasca interna del giubbotto per non far vedere a Elena che lo aveva comprato, ‘’allora la mia ipnosi funziona ancora’’ continuò a borbottare fra se e sé raggiungendo finalmente Elena che nel frattempo si era fermata a un chiosco di souvenir a comprare una boccettina con la tour Eiffel e la neve dentro.
Damon non sapeva perché aveva comprato quel regalo a Elena, si sentì un sentimentale, un bambino ridicolo e non voleva che lei fraintendesse nulla di tutto ciò, per cui decise che lo avrebbe tenuto per altri momenti, se mai questi momenti fossero arrivati.
‘’Ci vedremo molto presto vampiro Damon Salvatore’’ esclamò il gioielliere tra sé e sé emettendo un ghigno malefico mentre estraeva da sotto il bancone una sacca di sangue da sorseggiare mostrando il suo secondo volto.




Un uomo sulla sessantina portata assai bene, di statura media, portamento elegante, capelli brizzolati e profondissimi occhi scuri coperti da un paio di occhiali da sole, stava uscendo a passo svelto dal suo Motel a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Versailles; si guardò velocemente intorno, con fare furtivo per poi salire nel treno che l’avrebbe condotto a Parigi.
La Biblioteca Nazionale di Francia era molto fornita di libri mistici antichi e l’interesse che l’uomo aveva sviluppato verso questo mondo parallelo fatto di creature non umane non era stato ancora saziato; nonostante i numerosissimi volumi che era riuscito a consultare.
Si posizionò in un tavolo, in silenzio sfogliando degli antichi manoscritti polverosi che contenevano vecchie leggende facenti parte ormai della mitologia. Divorò avidamente quelle pagine; parlavano della differenza tra gli antichi e tra gli altri vampiri; degli infiniti poteri che i primi avevano nei confronti degli altri. Non aveva mai avuto il piacere di incontrarne uno in vita sua, non aveva mai cercato il branco finché esso non aveva cercato lui; si può dire che egli era un ‘lupo solitario’ e che non si fidasse proprio di nessuno.
Estrasse fuori dal portafoglio una delle ultime missive ricevute da questo misterioso Erones, che racchiudevano l’orario e il giorno dell’appuntamento; sbuffò rumorosamente e una improvvisa voglia di nicotina si impossessò di lui.
In breve tempo fu nel balcone della biblioteca ad accendersi un sigaro che assaporò di gusto; digitò un numero di telefono che sapeva ormai a memoria da una vita; una donna le rispose dall’altra parte del globo:
‘’Andrew come stai?’’ la donna si rivolse a lui in modo molto apprensivo.
‘’Abbastanza bene Marion, come procede il trasloco?Tutto apposto?’’ continuò Andrew Pierce alla moglie.
‘’Non proprio’’ rispose Marion facendo subito calare tra i due un freddo silenzio ‘’Non devi fidarti di questo Erones’’ continuò la donna, ‘’non andare al suo appuntamento, ho il presentimento che il vostro incontro non porterà a nulla di buono, e tu sai quanto sono giusti i miei presentimenti.’’
‘’C’è qualcos altro?’’ chiese interrogativo Andrew che ormai riusciva a capire che quando la moglie era così preoccupata non si poteva davvero stare tranquilli.
‘’Le lettere, le missive in latino che hai scambiato con Erones sono state rubate, e una sola persona è stata qui dentro, solo lei può averle.’’ Continuò la donna pensando a Elena.
‘’Chi è questa persona?’’ chiese Andrew in tono arrabbiato, ‘’perché l’hai fatta entrare in casa nostra?’’
‘’Perché è una persona di famiglia’’ concluse la donna in tono fermo, ‘’non posso aggiungere altro, non per telefono, sappi solo che la vedrai presto e la riconoscerai, il suo volto l’hai già visto in uno dei tuoi vecchi libri.’’ Disse la donna riferendosi al ritratto della principessa Giulia uccisa dal padre Klaus.
‘’Ma chi è questa persona?’’ continuò Andrew ma questa volta con tono arrabbiato.
‘’Non posso aggiungere altro; ti chiedo solo di non andare all’appuntamento con Erones, per favore non farlo!’’ concluse Marion chiudendo la comunicazione con il marito.




Il Mystic Grill trasformato in discoteca avrebbe ospitato tutti i giovani della piccola città e Katherine non avrebbe resistito a così tanta carne fresca in arrivo. Estrasse dai suoi bauli un vestito dorato cortissimo molto appariscente abbinato a dei sandali tacco dodici, anch’essi color oro.
Attirare l’attenzione era una delle sue priorità se voleva nutrirsi o semplicemente abusare di qualche innocente. Sistemò velocemente il trucco e i capelli in modo da essere impeccabile; la festa al Grill era iniziata già da un po’, ma tutti sanno che le vere star fanno il loro ingresso trionfale quando ormai sono già tutti dentro; la diva è l’ultima ad arrivare e quando arriva tutti notano la sua impeccabile entrata.
Katherine scese le scale di casa sperando di non incontrare nessuno dei suoi odiosi coinquilini, le sue speranze furono vane quando la vampira si trovò di fronte Jenna che la abbracciò con calore, sistemandole l’unico ciuffo fuori posto che aveva e dicendole: ‘’adesso si che sei perfetta amore!’’ e abbracciandola di nuovo.
Katherine si sentì strana, nessuno l’abbracciava, lei non voleva essere chiamata amore; questa vita da madonnina addolorata iniziava a stancarla, avrebbe voluto volentieri porre fine alla inutile esistenza di Jenna, ma subito dopo pensò a Elijah e alle sue minacce e decise che forse sarebbe stato più sicuro fare fuori qualche altro innocente all’infuori della famiglia Gilbert; così dette una pacca sulla spalla alla zia di Elena senza troppo entusiasmo dicendole: ‘’a domani’’ e chiuse velocemente la porta dietro di sé nella speranza di essere finalmente scappata a quel morboso abbraccio.


Yes i can see her
Cause every girl here wanna be her..
Ohh she’s a diva


Mise velocemente in moto la Ducati, incurante che con quel vestito che a mala pena le copriva il sedere cavalcare una moto non era sicuramente una cosa molto signorile, ma lei era Katherine e riusciva a gestire le marce a pedale anche con i sandali.
Stefan la aspettava fuori dal locale, sotto ordinazione di Caroline, che nel frattempo era dentro a controllare che gli addobbi che aveva organizzato non si spostassero di mezzo millimetro dalla loro posizione.
‘’Ehi, anche tu a questa stupida festa?’’ chiese Katherine a Stefan.
‘’Già!Ti stavo aspettando!’’ gli rispose il vampiro aggrottando le sue copiose sopracciglia.
‘’Sai com’è i tempi sono cambiati, non è più come l’ultimo ballo che abbiamo fatto insieme…’’ gli rispose Katherine con un punto di finta nostalgia ‘’i vestiti si sono scorciati, la musica è diventata più veloce e per una donna non è più sconveniente presentarsi a una festa da ballo senza un cavaliere.’’ Continuò Katherine ridendogli in faccia e scansandolo dalla sua visuale mentre si dirigeva con passo felpato all’interno del locale.
Stefan dal canto suo era stufo di questa situazione, stufo di vedere Katherine comportarsi in quel modo e infangare continuamente il nome della sua amata Elena, ma la voce di Caroline lo svegliò dalle sue riflessioni: ‘’Non sei capace di fare il palo fuori?Dovevi impedire alla pazza di entrare e invece è lì con quel vestito da mignotta a sorseggiare un Sex on The Beach!’’
‘’Lasciala in pace per favore!’’ la pregò Stefan, ‘’Pensa a divertirti per una volta, è già tanto che ancora non abbia fatto fuori nessuno, dobbiamo accontentarci di questo, non possiamo pretendere troppo da Katherine!’’
In breve tempo l’atmosfera della discoteca si fece più viva e Katherine non resistì all’idea di gettarsi nel cubo ancheggiando in modo molto provocante.


She aint nothing a girl you’ve ever seen before,
nothing you can compare to your neighborhood whore
I’m trying to find the words to describe this girl without being disrespectful
The way that booty movin i just cant take no more
Have to stop what I’m doing so I can pull her close
I’m trying to find the words to describe this girl without being disrespectful


‘’Elena Gilbert è davvero uno schianto stasera, per me ha voglia di essere spupazzata da qualcuno!’’
‘’Che cazzo dici?’’ esclamò Stefan Salvatore in preda alla furia stendendo a terra quel ragazzo e scatenando una mezza rissa a cui Caroline riuscì a mettere un termine.
Katherine nel frattempo continuava a ballare in modo provocante, vedeva in ogni giovincello sotto di lei una possibile vittima sacrificale per la sua sete.
‘’Elena è proprio pazza!’’ esclamò Matt a Caroline dirigendosi verso la pista da ballo.
‘’Devi starle lontano, è per il tuo bene’’ gli rispose la vampira con lo sguardo fermo.
‘’Ma cosa dici?Si sta solo divertendo!’’ disse Matt ridendo nel vedere Elena ballare in quel modo.
‘’Vieni!’’ lo chiamo Katherine dal cubo facendo dei gesti molto ambigui con le mani.
‘’Ma che ti prende?’’ urlò Matt cercando di farsi sentire nonostante il rumore che David Guetta stava facendo rimbombare nella sala.
‘’Nulla!’’ rispose Katherine, incurante del baccano grazie al suo superudito, ‘’Voglio solo divertirmi un po’’’ concluse porgendo una mano a Matt e facendo salire anch’esso suo malgrado nel cubo.


Damn You’s a sexy bitch, a sexy bitch
Damn you’s a sexy bitch, damn girl
Damn You’s a sexy bitch, a sexy bitch
Damn you’s a sexy bitch, damn girl


Caroline e Stefan guardavano la scena angosciati mentre vedevano Katherine ancheggiare con grazia e Matt che piano piano si scioglieva lasciandosi infine andare anche lui a quelle danze.
‘’Questa festa fa schifo!’’ esclamò Caroline con le lacrime agli occhi vedendo che la sua peggior nemica si divertiva mentre lei avrebbe soltanto voluto ucciderla; non poteva credere che un mese di duro lavoro speso per organizzare tutto sarebbe servito soltanto per aumentare la gloria di Katerina Petrova.
‘’Dai Caroline!’’ le disse dolcemente Stefan accarezzandole il viso che si era fatto leggermente imbronciato, ‘’Questa festa è meravigliosa ed è soltanto merito tuo e del tuo duro lavoro; per una volta cerca di divertirti senza pensare sempre ad essere la prima donna, forza lanciamoci nella pista da ballo!’’ concluse Stefan allungandole la mano.
‘’E’ davvero Stefan Salvatore quello che sta parlando?’’ le chiese Caroline riuscendo finalmente a fare un sorriso.
La serata volse al termine; Caroline era stufa e estremamente gonfia degli atteggiamenti di Katherine, sapeva che l’aveva uccisa, sapeva che era più forte e che lei non poteva nulla contro l’altra vampira, ma si promise che sarebbe riuscita a fermare in qualche modo le sue follie.
‘’Già te ne vai?’’ Esclamò Matt vedendo Katherine uscire dal Grill, ‘’era una vita che non ti vedevo così spensierata’’ continuò lui, ‘’sono contento che hai ritrovato la gioia di vivere, anche se non sembri proprio la solita Elena!’’
‘’La vecchia Elena è destinata all’oblio ormai!’’ ridacchiò Katherine sonoramente mentre cavalcava la moto per tornare a casa, ‘’a presto Matt Donovan!’’ disse mettendo la prima marcia e schizzando via dal Grill.
Katherine aveva resistito all’istinto di prosciugare Matt per il solo motivo che provava in qualche modo simpatia per lui; mentre pensava a queste cose ridacchiò tra sé e sé poiché a quanto pare la sua copia immacolata non avrebbe mai potuto comportarsi in quel modo a una festa.
Caroline era rimasta dietro l’angolo e seguì alla dovuta distanza di sicurezza Katherine impaurita dal fatto che potesse fare del male a qualcuno.

Arrivata sotto casa Gilbert Katherine avvertì un forte odore di sangue bruciarle le narici; la sua attenzione fu presto richiamata da una figura esile stesa a terra poco lontano dal portone di casa Gilbert; Jenna giaceva nell’asfalto in una pozza di sangue priva di sensi, Katherine si gettò sul suo corpo inerme di istinto per controllare se fosse ancora viva e le sue mani e il suo viso si macchiarono indelebilmente del sangue della zia di Elena.
Caroline dalla sua posizione aveva assistito all’intera scena e avanzò di corsa verso Katherine subito seguita da Stefan che era passato a controllare, su ordinazione di Damon ed Elena che Jeremy stesse bene.
Caroline vide il suo intento di distruggere la nemica farsi reale e senza pensare alle possibili conseguenze si girò verso Stefan puntando il dito contro l’altra vampira: ‘’Cosa hai fatto Katherine?Cosa hai fatto?’’
Solo in quel momento Katherine capì che la sua posizione poteva essere fraintesa, gettò a terra il corpo di Jenna che aveva preso in grembo: ‘’Non sono stata io!’’ esclamò fissando Stefan in segno di appoggio… Caroline lo guardò ed esclamò: ‘’Stefan non puoi credere a lei piuttosto che a me!’’
‘’Hai ragione’’ esclamò nuovamente Stefan con viso deluso e amareggiato dirigendosi in casa di Elena per chiamare Alaric e Jeremy in loro aiuto.
‘’Caroline’’ continuò Katherine ma questa volta con la sua seconda faccia in preda all’ira ‘’Tu hai visto che non sono stata io!’’
‘’E’ ancora viva’’ esclamò Caroline noncurante delle parole dell’altra mentre premeva l’indice sulla giugulare di Jenna per impedire che l’emorragia peggiorasse e con l’altra mano chiamava il 911.
‘’Quando Elijah lo saprà’’ continuò Caroline, ‘’per te la libertà sarà solo un vago ricordo’’ le disse Caroline bruciandola con lo sguardo.











SPAZIO AUTORE:
Spero questo nuovo capitolo vi sia risultato gradito, come vedete abbiamo finalmente incontrato il nonno di Elena, il Licans Petrov di cui ho tanto parlato; George <3
Spero che lo amerete quanto lo amo io…nel prossimo paragrafo si prospetta uno scontro tra il padre di Elena e il nonno niente male; molto da genero a suocero ahaha.
Per quanto riguarda la scena in disco di Kath spero che avete apprezzato anche il total look, il suo modo di fare e la canzone che fa da colonna sonora al ballo; Sexy Bitch di David Guetta, io amo la sua musica quando vado a ballare e mentre leggete la scena della disco sparatevi questo video: http://www.youtube.com/watch?v=BXc8e0kVd6o anche le parole di questa canzone secondo me sono molto azzeccate per il personaggio di Katherine…
Per ciò che riguarda i Delena abbiamo appurato che Damon per Elena non è totalmente indifferente e la cosa è reciproca solo che nessuno si decide a fare il primo passo; ho in mente la dichiarazione involontaria che Elena farà a Damon a poco e quindi abbiate fiducia e continuate a seguirmi.
Per quanto riguarda la scena finale del capitolo non preoccupatevi, Jenna non morirà e il vero colpevole verrà fuori prima o poi…come vedete il sogno di Elena aveva un senso, ma questa volta credo che Caroline si sia cercata davvero le eventuali conseguenze.
Nel prossimo cap ci saranno cose sconvolgenti...
Basta con gli spoiler adesso.

Ringraziamenti:
ringrazio di cuore tutti coloro che mi seguono e leggono, apprezzando o meno la mia ff ma il mio amore infinito va soprattutto a coloro che recensiscono ogni capitolo e che mi trasmettono il loro entusiasmo; le vostre recensioni alimentano la mia storia e non so come riuscirei ad andare avanti senza di esse.
Invito chi legge a lasciarmi un pensiero sul capitolo, suvvia non fate le timide e RECENSITE!! XDXD
Rispondo alle recensioni del precedente capitolo:
A GERBY: anche io sono delena, siamo sulla stessa linea d’onda, quindi non preoccuparti che il delena arriverà, spero che continuerai a leggere e farmi sapere quello che pensi della storia con le tue recensioni.
A GIULS: te amos de cuore e spero che ti sia piaciuto il cap, nessuno come te può capire la mia passione per il delena tormentato…grazie di cuore del continuo appoggio <3
A SARA: sono contenta che oltre al Delena hai amato anche Katherine, per me è un gran personaggio e può dare molto anche nel tf invece di continuare a stare nella cripta puzzolente XDXD
Spero che il capitolo ti sia piaciuto, devo ringraziarti di cuore per l’affetto che mi dimostri capitolo dopo capitolo.
A COTO: tranquilla che il delena aumenterà di cap in cap, siamo vicini all’apice solo devo fare le cose non forzate e devo trattare anche tutto il contesto, in ogni modo spero che apprezzerai anche le storyline di Katherine e che continuerai a seguirmi e a recensire; tengo davvero tanto al parere di tutte <3
A ALICE: tu non puoi capire la mia gioia di aver visto che anche te hai deciso di leggere la mia ff e che ti sia anche piaciuta, ero quasi commossa, spero che continuerai a seguirmi e ad aspettare la scena del tinello, ormai nel foro siamo una famigliola unita XDXD grazie di cuore.
A DE LIZ: grazie grazie e infinite grazie, metti sempre tanto entusiasmo nelle tue recensioni e sono davvero molto contenta, spero che la storia continui a piacerti.
A SIWA94: spero di aver chiarito il mio ‘apparente’ odio per il guardaroba di Bonnie…XDXD, sono contenta che hai apprezzato e che hai iniziato a seguirmi, spero di cuore
che continuerai a farmi sapere ciò che pensi della storia. A FRA: jonny deep in tuo onore ci voleva ahhaa…grazie davvero di cuore fra…io e te parliamo sempre delle nostre ff come due folli quindi devo solo dirti infinitamente grazie per l’appoggio e per tutto. <3
A PENN: grazie cara…sei sempre troppo carina…anche io vorrei delle scene con Katherine così nel telefilm, perché non la tirano fuori?Comunque come vedi Katherine fa sempre più casino di puntata in puntata.

RINGRAZIO anche Margotespooky e Sonia ormai mie lettrici ‘veterane’ e commentatrici incallite, spero che apprezzerete questo cap. e che la storia continui ad appassionarvi.
Baci.
  
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