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Autore: Invader_from_Hell    13/01/2004    3 recensioni
Questo racconto lo scrissi un anno fa, ed era compreso nella prima edizione di "Adam" (attualmente in corso cmq). Tuttavia è talmente anonimo che risulta leggibile anhe separatamente. Tratta del bisogno di lasciare una traccia.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Fine: ciò che non sappiamo sugli Angeli

Ciò che non sappiamo sugli Angeli.

Mai sfidare il tristo mietitore! Siamo solo uomini, come possiamo sperare di corrompere il fato?

E allora perché esistiamo?

Sopravvivere spiritualmente alla morte? Già, ma a quale prezzo? Un’idealizzazione della propria immagine non è certo meglio di una morte anonima e fredda.

Lo dici tu questo.

Sopravvivere all’eternità, non con il corpo, ma almeno con la propria presenza!

Eh. E che c’è di male? Mi da noia essere dimenticato, quindi?

L’essere ricordati! Condurre una vita in pole-position, superando tutti in tutto, vivendo nel continuo bisogno di eccellere senza preoccuparsi della felicità.

Quella viene dopo.

Tutto questo per mettere il nostro nome nella bocca dei posteri, diventare grandi uomini per il piacere dell’immortalità spirituale. Niente da fare.

Come sarebbe?

Arriverà un tempo in cui anche i filosofi greci saranno dimenticati, tale sarà la fine degli uomini.

Non credo possa accadere sai?

Una fine meritata e giusta.

Perfettamente d’accordo.

Adam, volevi stampare il suo nome a caratteri cubitali nelle pagine della memoria umana.

Perché? Perché essere ricordati? Perché questo grande bisogno di durare in eterno?

Ah non lo so, non sei qui apposta per farmelo dire?

Perché la morte fa paura. Il tristo mietitore non risparmia nessuno. Non rimandate mai, se dovete morire oggi, fatelo.

Io NON ho paura di morire!

Adam, hai paura di morire! Ammettilo!

Ma ci senti?

Ti vedo sai? Vedo quella goccia di sudore che ti sta scendendo dalla tempia! Finirà sul tuo collo e da lì sul tuo petto. E arrivata lì sarà ghiaccia, sentendola il tuo cuore batterà più forte, lo sentirai affossarsi nei visceri e salire in gola.

Tu… tu non sai niente! Stai zitto! Tu sai tutto, come puoi divertirti così?

Saprai di avere paura! E cosa farai? Non puoi scappare dalla tua mente che ha capito prima di te,

Io ho capito, io lo so! Cosa hai da confondermi tu! … ti prego… non lasciarmi solo..

Hai paura di scomparire! Tu sai che dopo la tua morte non avrai più la coscienza di te stesso, non sognerai neppure, sarai vuoto e nero.

Io… non ci penso. Io… forse un po’ di paura ce l’ho, e per questo non andare via….

Però non soffrirai, davvero.

Dici? Non andartene eh però!

Non sentirai nulla. Né dolori né felicità. Siamo fortunati a morire, Adam.

Io… non so che dire… solo, non lasciarmi qui da solo con la mia mente….

Però ugualmente lasci segni della tua presenza su questo mondo. Oh Adam, sapessi quanto sei sventurato.

Forse non è così…e tu resta qui però… forse…

Hai capito che… l’unico valore è la vita?

Ho paura.

  
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