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Autore: Julietts    05/02/2011    1 recensioni
Brandy ama il colore viola. E' il suo colore preferito. Da sempre. Sempre? Sempre. Brandy conosce il suo passato. O pensa di conoscerlo. Ma quando anche la sua più intima certezza viene spazzata via, capisce che la sua vita ha in serbo altro per lei. Che è ora di guardare al passato, per comprendere il futuro, per non ricadere negli stessi errori.
Per non dimenticare
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La calma apparente di una sala del trono vuota era incredibilmente rilassante.
E Brandy lo sapeva.
Lì, sulla porta di quell’immensa sala che aveva popolato i suoi sogni da bambina, osservava l’immenso stemma della famiglia reale, una colomba con tre scettri tra le zampe, intrecciati da un lungo filo rosso. Voleva avvicinarsi, osservare più da vicino quell’opera da tre milioni di kont, capire i suoi segreti. Perché ne aveva, ne era certa. Da piccola, quando aveva si e no 8 anni, un giorno da quelle parti aveva incontrato la principessa Sophie, seconda figlia del re, che usciva dalla stanza per lei così misteriosa che ora osservava, travolta dai ricordi. Lei le aveva rivolto uno sguardo pieno di ammirazione, e la principessa, che allora aveva 16 anni, aveva sorriso con i suoi denti perfetti. Brandy aveva aperto la bocca per salutarla, ma la ragazza la aveva preceduta:
-Ehi, piccola- le aveva detto dolcemente. Si era avvicinata e le aveva accarezzato i capelli.
-Ciao- era stata solo capace di dire la bambina.
-Che fai da queste parti tutta sola?- chiese Sophie.
-Volevo vedere se la porta della sala del trono era aperta. Volevo dare solo un’occhiata. Non faccio nulla di male, promesso-
La ragazza l’aveva guardata un po’, a metà tra il divertito e lo stupito. Poi aveva detto piano:
-Non mi affezionerei a quella sala, fossi in te, piccola. E ora sto per dirti una cosa che in questo momento probabilmente non capirai, ma penso che da grande ti sarà utile… Troppi segreti in quella stanza, troppe verità nascoste, troppe menzogne. L’oro brilla solo tra quei tendaggi.-
Poi le aveva rivolto un altro sorriso e si era allontanata, immersa nei suoi pensieri.
E Brandy non aveva mai dimenticato quell’incontro. Lo ricordava, lo lasciava lì, nella sua fresca mente di adolescente, finché, come le aveva detto Sophie, non gli fosse servito. Aveva aspettato 10 anni, ma ancora le sue parole erano un mistero per lei. Non importava. Non ora, almeno.
Decise di avvicinarsi ai troni. Erano cinque, tutti finemente decorati e ricoperti da un velluto rosso e morbido. Come nelle favole. La ragazza sentiva i suoi passi incerti sul pavimento, e il suono delle sue ballerine con il tacchetto rendeva meno silenziosa quella sala imponente. Arrivò di fianco ai due troni più grandi, quelli che spettavano al re e alla regina. Sospirò nel toccare la loro superficie, in velluto rosso, morbida, piacevole al tatto, così perfetta. Perfetta come la famiglia reale. Perfetta come quella stanza.
Lei non era perfetta. Aveva un sacco di difetti, caratteriali e fisici e non si avvicinava neppure all’aspetto di ragazza aggraziata e docile che dovrebbe avere una reale.
Infatti lei non lo era.
–Non si nasce mai a caso- credeva lei. E aveva ragione, probabilmente.
Portò di nuovo lo sguardo sullo stemma dei reali. Per un momento le parve che la colomba guardasse lei. Fantasie. Brandy sfiorò le ali di marmo di quell’uccello candido intrappolato nel marmo durante il suo volo. Gli sorrise, seguendo con il dito le sue linee perfette.
-Portami via da qui- le sussurrò senza pensarci.
 
  
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