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Autore: _Bri    05/02/2011    5 recensioni
«Devo diventare geloso di tutto il tempo che trascorri con lei?», domandò il fratello di Elizabeth, un uomo molto giovane e affascinante, ma ugualmente il maggiore tra i fratelli, alla piccola.
«Damon! Damon!», urlò la bambina saltando tra le sue braccia. Elizabeth adorava suo fratello, lo considerava come il suo padre effettivo.
Nulla togliere al signor Giuseppe Salvatore ma, credetemi, la sua ossessione verso i vampiri l’aveva reso ... vuoto, come se non avesse più un’anima.
«E’ tardi principessa! A dormire».
SPOILER seconda stagione
1. Principessa
2. San Valentino?
3. Nicholas . . . Petrova?
[STORIA MOMENTANEAMENTE IN PAUSA - l'autrice si scusa per il disagio g.g]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Katherine Pierce, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Autore: _Brì

Titolo: 1864 – La famiglia Salvatore e…
Fandom: The Vampire Diaries
Personaggi: Damon Salvatore, Katherine Pierce, Elizabeth Salvatore
Rating: Verde
Noti iniziali: Dedicata a “quelli del gdr” perché, come ho scritto nel mio banco, è sempre e solo grazie a voi che ogni giornata termina con allegria! In particolare a Iso, Dam e Rose perché a voi vi adoro!

E alla mia beta, la mia vita!

Disclaimer: Tranne Elizabeth Salvatore, i personaggi non mi appartengono, ma sono creati da Lisa Jane Smith.

 

 

 

1864 La Famiglia Salvatore e

 

Mystic Falls, 18-04-1864

 

«Gli uomini vanno presi e trattati come piace a te, mia cara Elizabeth. Prendili e falli tuoi, cadranno ai tuoi piedi!» disse la signorina  Petrova esultando.

Katherine sorrise a quella bambina che possedeva gli stessi capelli neri e arruffati del fratello maggiore, ma, fortunatamente, gli occhi dell’altro.  Lei, ascoltava impassibile, tutto quello che la vampira le diceva come conquistata dalle sue parole.

Ma una bambina di dieci anni poteva davvero ricordarsi, in futuro, delle sue parole? O con il tempo si sarebbe dimenticata di tutti gli insegnamenti che Katherine le aveva così gentilmente dato? Sarebbe stato meglio, credetemi miei cari lettori, se la piccola Elizabeth fosse stata capace di mettere una pietra sopra a tutto questo. Ma un Salvatore può riuscire a dimenticare le parole di una Petrova?

 “Devo diventare geloso di tutto il tempo che trascorri con lei?”, domandò il fratello di Elizabeth, un uomo molto giovane e affascinante, ma ugualmente il maggiore tra i fratelli, alla piccola.

«Damon! Damon!», urlò la bambina saltando tra le sue braccia. Elizabeth adorava suo fratello, lo considerava come il suo padre effettivo.

Nulla togliere al signor Giuseppe Salvatore ma, credetemi, la sua ossessione verso i vampiri l’aveva reso ….  vuoto, come se non avesse più un’anima.

«E’ tardi principessa! A dormire».

«Nonono! No!», si lamentò a bambina senza ottenere alcun successo. Il signor Damon Salvatore era irremovibile sugli orari da rispettare, non potrò mai dimenticare il suo rigore su quest’argomento.

«Più tardi vengo a rimboccarti le coperte, promesso», le sussurrò all’orecchio baciandole la tempia ricoperta dai riccioli neri.

Non appena Elizabeth uscì della stanza della signorina Pierce, quest’ultima si avvicinò pericolosamente al fratello dagli occhi blu ma non lo baciò; appoggiò solamente il suo indice destro sulle labbra di lui e sorrise.

«Sei davvero un bravo fratello», fece una pausa.

«Magari torneremo a prendere anche lei! Adoro la tua sorellina, sarebbe davvero una vampira seducente e affascinante con i miei insegnamenti», aggiunse battendo le mani come una bambina alla quale avevano dato un nuovo giocattolo, appena acquistato e senza nessun graffio.

«Non se ne parla» rispose. Avrei giurato su qualsiasi cosa che il signor Damon Salvatore non avrebbe mai utilizzato un tono così scortese con la signorina Pierce, eppure, era stato quello l’errore più grande commesso da lui.

 

 

«Ancora sveglia?», domandò il signor Salvatore entrando nella stanza della sorella.

«Non ho sonno», rispose irritata per il comportamento del fratello.

«Sai bene che nostro padre vuole che a colazione non manchi nessuno, devi svegliarti in tempo se non vuoi che ti rimproveri» .

«E tu resti con me finché non mi addormento?» ,chiese timidamente arrossendo. Non aveva timore del fratello, anzi, sono più che certo che aveva paura della risposta che avrebbe ricevuto da lì a poco.

Il signor Salvatore non rispose a quella domanda ma si adagiò sul letto occupato dalla sorella e la strinse a sé. Avrei messo la mano sul fuoco, scommettendo su questa sua reazione!

«Per te ci sarò sempre, ricordalo principessa».

 

 

 

«Lì ce né un altro! Prendetelo!» .

Elizabeth fu svegliata da alcuni spari provenienti dall’esterno, dal bosco di fronte la sua finestra precisamente.

Non appena si affacciò dalla finestra vide suo padre premere il grilletto e sparare ai suoi due fratelli mentre cercavano di liberare la signorina Pierce da una gabbia. Ma perché si trovava in una gabbia? Elizabeth non riuscì a capire tutto, fino a qualche ora dopo, quando suo padre le disse che avevano bruciato dei vampiri in una chiesa, che la signorina Pierce ne faceva parte, che i suoi fratelli erano morti per salvarla.

La vita di Elizabeth fu distrutta in quel momento. Proprio quando suo padre decretò la loro condanna morte.

 

Pochi giorni dopo si ritrovò completamente sola. Trovò suo padre steso a terra, sanguinante, morto.

Ma non pianse per tutto ciò, per lei suo padre era già morto.

 

 

Miami, 21-01-2011

 

«Buon giorno principessa!», disse il vampiro biondo entrando nella stanza dove si trovava la sua amata.

«Buon giorno!», rispose sei sorridendo.

Non era cambiata, nient’affatto.

«Sognavi? », chiese lui dandole un lieve bacio sui i capelli.

Avrei scommesso l’altra mia mano che la piccola Elizabeth si sarebbe innamorata di un uomo così.

«Si! Te!», affermò attirandolo a sé. Non fu casto il bacio che diede al signor Stevens,  ma una donna di 137 anni ha raggiunto la propria indipendenza ormai? O mi sbaglio?

«Li hai trovati?», domandò separandosi lievemente da lui.

«Certamente! Sono tornati a Mystic Falls, le voci erano vere», rispose lui completamente ammaliato da lei.

«Perfetto, cosa aspettiamo? Damon pagherà con la vita per averla uccisa».

«Elizabeth forse…», Nicholas provò a parlare, a giustificare il comportamento del fratello di lei, ma senza nessun buon risultato.

«Shhh».

Elizabeth sapeva perfettamente cosa fare per conquistare un uomo.

«Gli uomini vanno presi e trattati come piace a te, mia cara Elizabeth. Prendili e falli tuoi, cadranno ai tuoi piedi!». Si ricordava perfettamente di queste parole.

«Lo voglio morto. Damon deve morire» ribadì.

 

 

 

SPAZIO DELL’AUTRICE u.u

Che dire… dopo più di tre ore al computer non so più che scrivere e non mi sento più le mani!

Spero che quest’idea, questa storia, vi piaccia! In tal caso, il pulsante per lasciare una recensione non morde! ;)

Grazie in anticipo **

   
 
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