14 luglio 1789
Caro Andrè,
il cielo ha finalmente ripreso il suo colore azzurro, fino a poco fa era rosso per colpa degli spari di cannone. Tutto è calmo.
E anche la mia anima è calma.
È calma ma non smette di cantare.
Canta a te. Ti canta tutto l’amore che non saputo darti prima. Canta in queste ore di quiete dopo la tempesta. Perché la battaglia è vinta, e tu non ci sei più. Fino a poche ora fa eravamo insieme. Ma ora che ci penso è da tutta la vita che siamo insieme. Vicini e lontani. Sei sempre stato al mio fianco, senza mai chiedermi nulla, ma dandomi tutto te stesso, senza negarmi mai nulla. Tutto di te mi hai donato, ogni tuo sguardo, ogni tuo respiro, ogni battito del tuo giovane cuore. Il tuo cuore che ha sofferto per me, ma non si è mai stancato di battere per me.
Oh Andrè … tu che per primo hai visto in me ciò che neppure io vedo, una donna. Quante volte ho ignorato il tuo sguardo pieno d’amore? Non lo so neppure io. Ma oggi posso dire che credo di averti sempre amato. Ogni mio respiro non sarebbe stato lo stesso se tu non fossi stato al mio fianco. sei stato tutto per me:
un fratello, da bambini
un amico da ragazzi
e ora … solo ora mi rendo conto che sei e sarai sempre l’amore per me.
Avrei mille cose da dirti, mille ricordi da condividere con te … ora però è tutto vano … o forse no, in questa terra ribelle siamo stati veramente uniti solo per poche ore, ma forse ora ti raggiungerò, e staremo insieme nell’eternità dei giorni.
Si perché i miei occhi vedono che il sole sta morendo, e io con lui, ma la realtà è che io non muoio oggi, solo smetto di respirare, perché il mio cuore è morto ieri con te. Aspettami sto arrivando e forse insieme potremo fare nuovamente le nostre infinite cavalcate, ma uniti dal legame indissolubile quale è l’amore …
Mio Andrè, sto arrivando.
Avrei voluto scrivere queste parole con carta e calamaio, ma ahimè non ne ho la forza, rimarranno per sempre incise nel mio cuore per te. E saranno trasportate fino a te sulle ali di questi colombi che attraversano ora Parigi.
Che silenzio.
Che pace.
In questo infinito silenzio surreale muoio e vengo a te. Questa volta per sempre.
La tua Oscar