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Autore: Lorelei95    06/02/2011    7 recensioni
Le mamme spesso ti convingono a fare cose che non faresti mai, come delle diete insulse che proibiscono gli zuccheri.
Se però si è da soli, in un centro commerciale, davanti ad un negozio di dolciumi dove un prestante commesso vi sfida con gli occhi, non si può proprio resistere!
Vediamo cosa combinerà Naruto in una situazione del genere...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Le Caramelle e Le Mamme Non sempre Vanno D'accordo!

Naruto era molto soddisfatto dei suoi acquisti. Adorava fare shopping!
Però preferiva andare da solo ai centri commerciali visto tutto il tempo che perdeva con le sue amiche. Infatti Ino e Sakura lo obbligavano a commentare ogni vestito che si provavano per poi non comprare mai nulla!
Lui invece in due orette di pace assoluta aveva comprato un bel paio di jeans che lo rendevano molto sexy (eh sì! Era proprio un bel bocconcino!), una camicia nera lucida bordata d'arancione (non era per nulla eccentrica, anzi! Con quei vestiti avrebbe conquistato un bel po' di ragazzi!) e delle scatole di ramen istantaneo (nel caso mancassero disgraziatamente in casa sua).
Ebbene sì! Il nostro biondino era irrimediabilmente e incorreggibilmente gay! Ed era fiero di esserlo!
Ricordava bene come l'aveva capito: era a casa del suo miglior amico Kiba e, per sbaglio, era entrato in bagno quando lui si stava facendo la doccia.
Non che si fosse innamorato di Kiba ma non poteva non  ammettere che quello avesse un fisico da urlo!
Quando il suo amichetto nei pantaloni (e non amich-ETTO perchè ce l'avesse piccolo, eh!) aveva reagito a quella vista, aveva cominciato a dubitare del suo orientamento sessuale.
All'inizio gli sembrava una cosa anormale ma poi, dopo innumerevoli bugie pur di nascondere il fatto, i suoi amici l'avevano scoperto ma non l'avevano allontanato o disprezzato! Gli volevano ancora bene e non era cambiato nulla fra loro, al contrario lo sostenevano in ogni momento.
Così lui era riuscito ad accettarsi senza vergognarsi di se stesso.
Il biondo sorrise a quel pensiero, riuscendo  a catturare non pochi sguardi.
Infatti lui era molto carino(avrebbe detto bello ma l'avrebbero considerato egocentrico) con quei capelli biondi come l'oro e gli occhi azzurri come il cielo sereno. La pelle era biscottata e ti faceva venir voglia di dargli un bel morso.
Un insegna celeste e bianca catturò l'attenzione: "Sky's lollipop"
Caramelle!! Naruto adorava le caramelle!! Ma stava facendo una diete senza carboidrati....
Si specchiò nella vetrina del negozio, controllandosi i fianchi e il sedere.
Ma era perfetto! Aveva un deretano sodo e rotondo da far svenire un'intera popolazione!! Solo sua madre poteva fissarsi su cose inutili e inesistenti, d'altronde era una donna e l'unica della sua vita se proprio si voleva essere precisi.
Per una volta avrebbe fatto uno strappo alla regola!
Entrò nel locale, spalancando la bocca a quella visione paradisiaca.
C'erano mille tipi di caramelle: gommose, morbide, dure, frizzanti e anche liquirizie, cioccolatini, lecca-lecca, mentine, mou, gomme da masticare, bon-bon...
Un lungo filo di bava gli colava dalla bocca;  presto! Aveva bisogno di zuccheri!!!!
Il biondo si avvicinò con sguardo affamato al barattolo di marshmellow e allungò una mano per aprirlo quando....
-Cosa credi di fare?!?-
Naruto si girò spaventato e vide il ragazzo appena apparso al bancone, e che ragazzo!
I capelli neri gli cadevano in ciocche scomposte sulla fronte e sulle guance, gli occhi erano anch'essi scurissimi, come la liquirizia più pura e la pelle era bianca e liscia  come panna.
Il biondo se lo stava assaporando con gli occhi, ringraziando di aver ceduto alla quella tentazione di gola.
-Prima si compra e poi si mangia. Non facciamo fare la prova qualità ai clienti, Dobe, altrimenti l'avresti letto sulla vetrata, sempre se sai farlo...-
Naruto restò di sasso e poi si infervorò.
-Ma come ti permetti?!? Stupido Teme da strapazzo!-
Quello ghignò e non reagì alle sue offese ma disse solo:-Puoi guardare quanto vuoi, vedi solo di non consumarmi le vetrine.-
Il biondo voltò la testa di scatto emettendo un "Tzè"a mezza voce.
Tornò quindi a concentrarsi su quelle squisitezze esposte e si perse in esse.
Prese un sacchetto per riempirlo copiosamente ma quando si girò per chiedere quanto fosse il prezzo al kilo si bloccò scioccato.
Il commesso si era appoggiato al tavolo con i gomiti in una posizione di completo rilassamento mentre si rigirava in bocca un lecca-lecca.
Lo passava e lo ripassava sulla lingua, lo succhiava e lo avvolgeva col suo muscolo caldo per poi nasconderlo tra le labbra.
A Naruto la salivazione era diminuita drasticamente; come voleva essere quel chupa-chupa in quel momento....
Il giovane si accorse di essere osservato e sorrise maliziosamente.
Voleva giocare! Se voleva la guerra, l'avrebbe avuta!
Naruto compro un misto e lo pagò in fretta, senza scostare gli occhi da quelli del moro.
-Posso mangiarli qui o ti disturbo?-
-Fa' come ti pare, Dobe.-
Naruto non badò all'offesa e prese un rotella di liquirizia. La srotolò e si portò un capo alle labbra, cominciando a mordicchiarla con lascivia, accorciandola pian piano.
Il ragazzo a quella scena aveva spalancato gli occhi, lasciando il lecca-lecca a mezz'aria; non avrebbe mai creduto che quel Dobe avesse così tanta fantasia.
Il moro si godette lo spettacolo per un po' mai poi decise di contrattaccare: quel bel biondino non aveva ancora visto di cosa era capace!
Si dedicò totalmente al chupa-chupa, socchiudendole palpebre quando lo faceva scivolare fino alla punta, senza allontanarsi dal blu degli occhi del biondo che stavano diventando sempre più lussuriosi.
Naruto allora sogghignò. Prese l'altro capo della liquirizia e se lo arrotolò su un dito, tirando lentamente la cordicella bagnata facendola uscire con sensualità dalle labbra piene e rosse.
I due ragazzi però avevano dimenticato una cosa fondamentale: si trovavano in un luogo pubblico.
Infatti una signora, appena entrata col figlioletto, vedendo la scena, urlò scandalizzata:-Ma non vi vergognate?!? Ci sono dei minori!!! Villani!- E di gran carriera si allontanò prima che il bambino potesse rimanere traumatizzato per il resto della sua vita.
Il moro sbuffò, interrotto dalla megera col suo nuovo gioco, ma ovviamente questo non glielo fece capire anzi, lo accusò.
-Complimenti, Dobe! Mi hai fatto scappare una cliente! Se tu non ti fossi messo qui a dar spettacolo tutto ciò non sarebbe accaduto!-
Naruto lo squadrò, con un sopracciglio alzato. -Ma senti chi parla!!!!!! Sono io quello che dava spettacolo?! E te, allora?!? La  causa è di entrambi, al massimo! Prenditi la tua parte, antipatico di un Teme!!-
-La colpa è tutta tua che mi hai provocato, Dobe....-
Il moro si era fatto improvvisamente più vicino, appoggiando completamente il busto sul bancone pur di essere ad un soffio dal viso del cliente.
Naruto arrossì un poco per quel cambio repentino di umore, ma non si fece sorprendere.
-Quindi, sarei stato io ad iniziare...- Il biondo diminuì ancora le distanze; due centimetri li dividevano.
-Eh, sì....- Il ragazzo moro chiuse gli occhi, sporgendo le labbra ma non incontrando quelle dell'altro, li riaprì e se lo ritrovò ghignante.
-Cosa credi di fare?!?- Naruto ripetè il tono con cui l'aveva bloccato l'altro al suo tentativo di assalire i marshmellow.
-Ho un piccolo dubbio...- Appoggiò la mano alla base della testa del biondo e l'attirò a sè.
-E in cosa consisterebbe?- Sussurrò Naruto direttamente sul volto dell'altro.
-Sono preoccupato che la qualità di liquirizia che hai mangiato non sia quella che ho ordinato l'ultima volta...-
-Allora credo che dovrò aiutarti...-
Si spinsero sulle rispettive bocche, con una passione capace di bruciare l'aria circostante.
Il sapore forte della liquirizia incontrò quello delicato della panna e della fragola. Le lingue si accarezzavano con foga e piacere, cercando di avere l'una la supremazia sull'altra. Uno mugolò, l'altro sospirò quando i baci si trasformarono in morsetti e scivolarono anche altrove.
Il moro stava suggendo con perizia il collo bruno del biondo, alternando piccoli baci con lunghe leccate, mentre la sua vittima gli arruffava i cappelli setosi e morbidi.
Avrebbero continuato fino ad un punto di non ritorno(e allora si che sarebbe stato da preoccuparsi!) quando entrò una vecchietta nel negozio che quasi non morì d'infarto!
I due l'aiutarono ma quella preferì andarsene che rimanere in quella stanza con due giovani "così moderni".
Naruto scoppiò a ridere, contagiando un pochino il moro, poi però borbottò preoccupato.
-Qualcosa non va, Dobe?-
Il biondo lo incenerì con lo sguardo ma rispose:-E' solo che mia madre mi ucciderà quando scoprirà, dopo che gli avrò presentato un certo Teme, che l'ho conosciuto in un negozio di dolci...-
Il moro non proferì parola, ma gli accarezzò la guancia con gentilezza.
-Semplicemente non le riveleremo che hai conosciuto questo Sasuke Uchiha in un postaccio del genere...-
Il biondo sorrise con allegria. -Questo potrebbe salvare la vita ad un certo Naruto Uzumaki, sai?-
Sasuke lo abbracciò e gli sussurrò all'orecchio. -Vuol dire che Naruto mi dovrà un favore bello grosso...- E cominciò a leccargli il lobo.
-Ma, Teme! Trattieniti un po' che siamo in un luogo pubblico!! Dovresti vergognarti!-
-E' solo colpa tua,- disse il moretto furbescamente.
-E infatti me ne prendo tutto il merito!- Esclamò Naruto raggiante.

  
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