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Autore: Leyla Malfoy    01/01/2006    5 recensioni
e se HArry Potter dovesse Morire? incontrerebbe la morte... ma se fosse qualcuno che conosce già? Se il signore del tempo fosse un vecchio compagno di scuola?
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Servitori della morte

Servitori della Morte

 

Harry era disteso da pochi minuti sull’erba umida, ma gli erano parsi un’eternità

La battaglia si era spostata  più in là.. verso ovest, e nessuno sembrava essersi ancora accorto della sua assenza, tanto che nessuno l’aveva cercato.

Ma la guerra era così, quando l’avrebbero trovato sarebbe stato troppo tardi

Le ferite gli dolevano, ma ciò che più era ferito era il cuore… la vita gli passò davanti come una lunga sequenza di immagini interminabili…

Quando arrivò alla fine una lacrima gli rigò la guancia mescolandosi con il sangue caldo  che gli imbrattava il corpo avvolto nel candido mantello macchiato di liquido vermiglio…

Come aveva potuto morire così? In una sciocca battaglia per mano di chissà quale insulso  mangiamorte…

Lui Harry Potter che sempre era stato considerato un eroe, lui destinato a sconfiggere il signore oscuro.

Tra la disperazione e la paura per ciò che lo attendeva ora che la vita lo stava lasciando sovvenne una nuova voglia…a Harry  venne improvvisamente sonno.

-che cosa improbabile- pensò.

Pur rimanendo scettico l’unica cosa che in quel momento desiderava era dormire.

Chiuse gli occhi e in pace e tranquillità, dimenticò la disperazione e gli parve di cadere piacevolmente nel vuoto

Ma la calma non durò molto, preso di soprassalto spalancò gli occhi… si trovava nella radura dove era stato colpito, c’era uno strano silenzio….

Intorno a lui vide auror e mangiamorte, corpi a terra morti… senza distinzione di partito la morte li aveva presi tra le sue braccia.

Harry si accorse che si sentiva leggero… vide sul suo corpo le ferite profonde che l’avevano portato alla morte…dove era disteso una pozza  di sangue ancora fresco, ma stranamente sembrava che tutto si fosse fermato…. Nulla più gli faceva male… non sentiva più niente… non il dolore ma nemmeno il tocco del vento sul viso.

“qualche problema?” chiese una gelida voce alle sue spalle

Harry si voltò.

Una figura ammantata stava appoggiata al tronco di un grande faggio in fiore.

Una strana nebbia grigia aleggiava intorno alla presenza.

Il mantello nero era logoro in più punti ma svolazzava innaturale alla brezza leggera

Portava l’ampio cappuccio sugli occhi così che Harry non riuscì a  distinguerne il volto, eppure era sicuro di aver già sentito quella voce

“chi sei?!” domandò

“io? Oh beh…tutti mi odiano, tutti mi temono, eppure tutti mi amano… io sono il pensiero ricorrente  di ogni essere vivente che popola questo mondo… io sono la Morte!”

Solo in quel momento Harry in preda al terrore notò il lungo bastone con la falce in cima che teneva in mano…

Una fitta la cuore lo travolse come una lama gelata.

“sono morto?” chiese timidamente

“quasi…”

La Morte  teneva in mano una piccola scatola finemente intagliata

“cos’è quella?!”

”questa?è un viaggio di sola andata verso l’aldilà…. Vedi a me non interessa il tuo corpo! Quello spetta ai lupi… no, a me interessa la tua anima  per poterla bruciare…ora dovrai concedermi la tua anima… oppure sarò io a strappartela…”

“concedere la mia anima? E come faccio?”

“non temere ti lascerai andare tu stesso…già lo stavi per fare.. ma è tanto che aspetto questo momento e avevo bisogno di parlarti….”

Harry notò che la figura era sfuocata.

“in effetti Harry Potter sono anni che ti inseguo…anni che cerco di strapparti la vita, mi sfuggisti in una notte che ha fatto la storia… mi hai fatto penare… così ho deciso di perseguitarti da umano, ma ancora non ero riuscito a prenderti… quale oscura forza hai in te? Cos’è che ti protegge?”

la figura si avvicinò… più veniva in avanti più diventava sfocata.. ma quando schioccò le dita tutto si fece nitido e Harry capì che era un incantesimo e non era la sua vista che gli giocava strani scherzi, ma più l’entità si avvicinava più gli tornava sensibilità..-. tanto che quando fu a un passo da lui Harry si lasciò sfuggire un grido di dolore.

Cadde in ginocchio agonizzante… il cuore era chiuso in una morsa… le ferite facevano tre volte più male di prima.

Gemendo cadde ancora all’indietro con il respiro affannato… gli sembrò che l’aria non riuscisse a raggiungere i polmoni

“Harry, non ti ricordi di me?!” chiese la figura chinandosi vicino a Harry.

Harry straziato cercò di guardare all’interno del cappuccio ma vide solo  oscurità.

“oh perdonami, Harry, Forse così ti sarà più facile riconoscermi..:”

la morte schioccò nuovamente le esilio  pallide dita.

La nebbia grigia si dileguò.

Il mantello svolazzante si posò più naturale. Sembrava in qualche modo che fosse stato riempito

Le curve della figura si fecero umane

All’interno del cappuccio Harry scorse due occhi di ghiaccio.

“quegli occhi…” bofonchiò l’auror

La Morte  si alzò di scattò ridendo gelido.. la luce gli illuminò il volto.

Un viso che conosceva bene comparve a Harry.

Un viso che aveva odiato, che aveva disprezzato…

“Malfoy” urlò Harry a denti stretti per il dolore

“si!!” ridacchiò la leggendaria figura.

Infatti Draco Malfoy era davanti a lui, alto e pallido.

Il viso incorniciato nel cappuccio scuro

L’unica cosa che Harry riuscì a pensare era che a scuola non gli era mai sembrato così alto.

“che cosa stupida, Potter! Stai per morire, hai appena scoperto che il tuo grande nemico a scuola non era altri che la Morte  e l’unica cosa che pensi è che a scuola non ero così alto?”

Harry si sentì  maledettamente stupido. Draco  doveva sapergli leggere nel pensiero, pensò

“hai ragione su questo, ma hai torto sulla mia statura… è la stessa te lo assicuro, ma la differenza è che ora tu sei disteso a terra agonizzante e io sto troneggiando davanti a te… “

Harry si stupì di quelle parole e all’improvviso tantissimi sentimenti che prima non aveva provato gli piombarono addosso

Paura, risentimento, rancore, stupore e anche ammirazione perché  Draco  Malfoy, colui  che sempre aveva creduto essere  solo uno sciocco, spocchioso bambino viziato.. un arrogante bulletto… lui… lui era il signore del tempo… la paura del genere umano… il terrore che opprimeva il cuore dell’umanità

Draco  Malfoy  era la morte

“non è possibile”

“mi dispiace deluderti...”

“ma Silente… i professori….i tuoi amici… tuo padre… che senso ha tutto questo? I tuoi genitori, come è possibile?”

”chi loro?!”

A un cenno della mano di Draco  comparvero Lucius  e Narcissa Malfoy, un po’ scossi videro Draco…

“Draco…” sussurrò Narcissa

Draco   la ignorò.

“domanda intelligente la tua… immagina il loro stupore quando dissi loro che ero la leggendaria entità che domina la vita…”

“voi.. voi avete allevato la Morte come vostro figlio, gli avete permesso di stare in mezzo ai vivi?” protestò Harry allibito

“Hai ragione Potter… ma che ci vuoi fare noi siamo solo servitori della morte…”

“servitori della morte?!”

”D’altronde lo siamo Tutti!”

Draco Malfoy levò la falce

Il cuore di Harry batteva ad una velocità impressionante

Il dolore era allucinante.

Così finiva la vita di Harry James Potter

Tanti si chiesero in seguito quale fu esattamente la fine di quel grande eroe.

Ma nessuno mai seppe che Harry Potter fu uno dei pochi ad aver visto il volto della morte, purtroppo si portò il ricordo nella tomba e nessuno osò pensare che l’immagine che Harry Potter  si era portato nell’aldilà erano due occhi di ghiaccio… gli occhi di Draco Malfoy… gli occhi della Morte

  
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