Servitori della Morte
Harry era disteso da pochi minuti sull’erba
umida, ma gli erano parsi un’eternità
La battaglia si era spostata più in là.. verso ovest, e nessuno sembrava
essersi ancora accorto della sua assenza, tanto che nessuno l’aveva cercato.
Ma la guerra era così, quando l’avrebbero
trovato sarebbe stato troppo tardi
Le ferite gli dolevano, ma ciò che più era
ferito era il cuore… la vita gli passò davanti come una lunga sequenza di
immagini interminabili…
Quando arrivò alla fine una lacrima gli
rigò la guancia mescolandosi con il sangue caldo che gli imbrattava il corpo avvolto nel
candido mantello macchiato di liquido vermiglio…
Come aveva potuto morire così? In una
sciocca battaglia per mano di chissà quale insulso mangiamorte…
Lui Harry Potter che sempre era stato
considerato un eroe, lui destinato a sconfiggere il signore oscuro.
Tra la disperazione e la paura per ciò che
lo attendeva ora che la vita lo stava lasciando sovvenne una nuova voglia…a
Harry venne improvvisamente sonno.
-che cosa improbabile- pensò.
Pur rimanendo scettico l’unica cosa che in
quel momento desiderava era dormire.
Chiuse gli occhi e in pace e tranquillità,
dimenticò la disperazione e gli parve di cadere piacevolmente nel vuoto
Ma la calma non durò molto, preso di soprassalto
spalancò gli occhi… si trovava nella radura dove era stato colpito, c’era uno
strano silenzio….
Intorno a lui vide auror e mangiamorte,
corpi a terra morti… senza distinzione di partito la morte li aveva presi tra
le sue braccia.
Harry si accorse che si sentiva leggero…
vide sul suo corpo le ferite profonde che l’avevano portato alla morte…dove era
disteso una pozza di sangue ancora
fresco, ma stranamente sembrava che tutto si fosse fermato…. Nulla più gli
faceva male… non sentiva più niente… non il dolore ma nemmeno il tocco del
vento sul viso.
“qualche problema?” chiese una gelida voce
alle sue spalle
Harry si voltò.
Una figura ammantata stava appoggiata al
tronco di un grande faggio in fiore.
Una strana nebbia grigia aleggiava intorno
alla presenza.
Il mantello nero era logoro in più punti ma
svolazzava innaturale alla brezza leggera
Portava l’ampio cappuccio sugli occhi così
che Harry non riuscì a distinguerne il
volto, eppure era sicuro di aver già sentito quella voce
“chi sei?!” domandò
“io? Oh beh…tutti mi odiano, tutti mi
temono, eppure tutti mi amano… io sono il pensiero ricorrente di ogni essere vivente che popola questo
mondo… io sono
Solo in quel momento Harry in preda al
terrore notò il lungo bastone con la falce in cima che teneva in mano…
Una fitta la cuore lo travolse come una
lama gelata.
“sono morto?” chiese timidamente
“quasi…”
“cos’è quella?!”
”questa?è un viaggio di sola andata verso
l’aldilà…. Vedi a me non interessa il tuo corpo! Quello spetta ai lupi… no, a
me interessa la tua anima per poterla
bruciare…ora dovrai concedermi la tua anima… oppure sarò io a strappartela…”
“concedere la mia anima? E come faccio?”
“non temere ti lascerai andare tu stesso…già
lo stavi per fare.. ma è tanto che aspetto questo momento e avevo bisogno di
parlarti….”
Harry notò che la figura era sfuocata.
“in effetti Harry Potter sono anni che ti
inseguo…anni che cerco di strapparti la vita, mi sfuggisti in una notte che ha
fatto la storia… mi hai fatto penare… così ho deciso di perseguitarti da umano,
ma ancora non ero riuscito a prenderti… quale oscura forza hai in te? Cos’è che
ti protegge?”
la figura si avvicinò… più veniva in avanti
più diventava sfocata.. ma quando schioccò le dita tutto si fece nitido e Harry
capì che era un incantesimo e non era la sua vista che gli giocava strani
scherzi, ma più l’entità si avvicinava più gli tornava sensibilità..-. tanto che
quando fu a un passo da lui Harry si lasciò sfuggire un grido di dolore.
Cadde in ginocchio agonizzante… il cuore
era chiuso in una morsa… le ferite facevano tre volte più male di prima.
Gemendo cadde ancora all’indietro con il
respiro affannato… gli sembrò che l’aria non riuscisse a raggiungere i polmoni
“Harry, non ti ricordi di me?!” chiese la
figura chinandosi vicino a Harry.
Harry straziato cercò di guardare
all’interno del cappuccio ma vide solo
oscurità.
“oh perdonami, Harry, Forse così ti sarà
più facile riconoscermi..:”
la morte schioccò nuovamente le esilio pallide dita.
La nebbia grigia si dileguò.
Il mantello svolazzante si posò più
naturale. Sembrava in qualche modo che fosse stato riempito
Le curve della figura si fecero umane
All’interno del cappuccio Harry scorse due
occhi di ghiaccio.
“quegli occhi…” bofonchiò l’auror
Un viso che conosceva bene comparve a
Harry.
Un viso che aveva odiato, che aveva
disprezzato…
“Malfoy” urlò Harry a denti stretti per il
dolore
“si!!” ridacchiò la leggendaria figura.
Infatti Draco Malfoy era davanti a lui,
alto e pallido.
Il viso incorniciato nel cappuccio scuro
L’unica cosa che Harry riuscì a pensare era
che a scuola non gli era mai sembrato così alto.
“che cosa stupida, Potter! Stai per morire,
hai appena scoperto che il tuo grande nemico a scuola non era altri che
Harry si sentì maledettamente stupido. Draco doveva sapergli leggere nel pensiero, pensò
“hai ragione su questo, ma hai torto sulla
mia statura… è la stessa te lo assicuro, ma la differenza è che ora tu sei
disteso a terra agonizzante e io sto troneggiando davanti a te… “
Harry si stupì di quelle parole e all’improvviso
tantissimi sentimenti che prima non aveva provato gli piombarono addosso
Paura, risentimento, rancore, stupore e
anche ammirazione perché Draco Malfoy, colui
che sempre aveva creduto essere
solo uno sciocco, spocchioso bambino viziato.. un arrogante bulletto…
lui… lui era il signore del tempo… la paura del genere umano… il terrore che
opprimeva il cuore dell’umanità
Draco
Malfoy era la morte
“non è possibile”
“mi dispiace deluderti...”
“ma Silente… i professori….i tuoi amici…
tuo padre… che senso ha tutto questo? I tuoi genitori, come è possibile?”
”chi loro?!”
A un cenno della mano di Draco comparvero Lucius e Narcissa Malfoy, un po’ scossi videro Draco…
“Draco…” sussurrò Narcissa
Draco
la ignorò.
“domanda intelligente la tua… immagina il
loro stupore quando dissi loro che ero la leggendaria entità che domina la
vita…”
“voi.. voi avete allevato
“Hai ragione Potter… ma che ci vuoi fare
noi siamo solo servitori della morte…”
“servitori della morte?!”
”D’altronde lo siamo Tutti!”
Draco Malfoy levò la falce
Il cuore di Harry batteva ad una velocità
impressionante
Il dolore era allucinante.
Così finiva la vita di Harry James Potter
Tanti si chiesero in seguito quale fu
esattamente la fine di quel grande eroe.
Ma nessuno mai seppe che Harry Potter fu
uno dei pochi ad aver visto il volto della morte, purtroppo si portò il ricordo
nella tomba e nessuno osò pensare che l’immagine che Harry Potter si era portato nell’aldilà erano due occhi di
ghiaccio… gli occhi di Draco Malfoy… gli occhi della Morte