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Autore: _Heavenly_    07/02/2011    2 recensioni
Lei non sembrava sentirlo tutto quel gelo, lei aveva un golfino di lana e una sciarpa lunghissima che quasi ripuliva il marciapiede. Passeggiava guardando dritto difronte a sé, gli occhi sporchi di azzurro e le guance rosee.
“ Sei mai stato innamorato?” chiese ad un certo punto schiudendo le labbra in un sorriso radioso.
Alessadro si ritrovava davanti ad una domanda difficile che lo porta a ricordare un dei periodi più importanti ed intensi della sua adolescenza.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8

Camminavo col volto seminascosto dalla sciarpa accanto a Carola, stranamente silenziosa.

Avevo passato la notte in bianco a fissare la parete e le foto di famiglia illuminate dalla luce fioca del corridoio. Non potevo girarmi perchè dietro di me Giò e Carola stavano passando la notte in altro modo, che non comprendeva affatto il dormire.

Sono un po' agitato” mormorai posando lo sguardo su di lei.

Callate, andrà tutto per il meglio” mi sorrise dolce.

Ehi aspettatemi!” urlò correndoci incontro Giovanni, che era passato per casa a prendere la cartella. Come si unì a noi il viso di Carola sembrò illuminarsi di una nuova luce e subito ricominciò a parlare radiosa come sempre.

Oggi dovrai fare gli interrogatori” rise spensierato il mio amico.

Taci, sono un fascio di nervi” borbottai nervoso.

Eccola!” esclamò Carola indicando Chiara, che stava ferma davanti all'entrata dell'istituto.

Vado da lei?” domandai incerto ed entrambi annuirono.

Mi incamminai velocemente in sua direzione e quando fui a pochi passi dal raggiungerla il suo sguardo finalmente mi notò tra i tanti corpi addormentati degli studenti.

Ale!” mi salutò con un abbraccio, ma si ritirò subito come se fosse stato un gesto troppo azzardato.

Tutto bene?” le chiesi ansioso.

Si, certo” puntò i suoi occhi smeraldo su qualcos'altro e questo suo gesto mi fece capire che stava mentendo.

Cos'è successo ieri sera tra te e Agnese?” domandai senza giri di parole.

Sobbalzò e spalancò verso di me i suoi occhioni verdi.

C-come fai a saperlo?” balbettò.

Giovanni vi ha viste” risposi e la fissai cercando di farle capire che non me ne sarei andato finché non mi avrebbe dato la risposta che volevo.

Ah” sussurrò, mi parve terrorizzata all'idea di dovermi rendere spiegazioni.

Dimmelo, ti prego” supplicai.

Non posso” mormorò flebile.

Dai” insistetti.

No!” continuò cocciuta.

Chiara!” sibilai.

Sono andata a letto con Federico” disse in un urlo strozzato.

Mi allontanai di qualche passo sconvolto, e la vidi scivolare senza forze lungo la staccionata in ferro che delineava i limiti del cortile scolastico.

Perdonami” mi pregò tra le lacrime attirandomi a sé.

Mi staccai da lei con più forza, tanto che la lasciai senza fiato.

Non adesso” risposi freddo e la abbandonai al pianto dirigendomi in classe, conscio che avrei passato cinque ore a fissarla e ad immaginare ciò che mi aveva appena confidato.


Uscii dalla classe fingendo un improvviso malessere, non per sfuggire all'interrogazione di inglese della Signorini, ma per prendere una boccata d'aria pulita. Il respiro di Chiara sembrava prevalere sugli altri, premere per entrarmi dentro e rodermi il fegato.

Mi sedetti accanto all'infermeria, poco lontano dal bagno.

Guardai di qua e di là senza interesse, in attesa di qualcosa o qualcuno; in realtà non sapevo cosa o chi aspettarmi, attendevo e basta.

Ehi, stai male?” domandò una voce angelica alle mie spalle.

Mi voltai di scatto e scoprii che Agnese si era avvicinata a me; teneva le braccia incrociate e i suoi occhi brillavano di una luce falsamente allegra.

Un po'” mentii abbassando lo sguardo.

Posso sedermi?” chiese indicando uno spicchio di panca rimasto libero.

Annuii e le feci posto.

So che non è il momento più adatto ma..” abbozzò e subito capii dove voleva parare.

Non la so la tua risposta Agnese” risposi.

Ok” sussurrò scompigliandosi i capelli e sorridendomi imbarazzata.

Posso chiederti una cosa?” domandai, era giunto il momento del suo interrogatorio.

Spara” sorrise.

Ieri sera Giovanni ti ha vista spingere Chiara e urlarle contro” mormorai senza il coraggio di guardarla in faccia.

La sentii rabbrividire grazie al leggero contatto dei nostri corpi.

Hai già parlato con Chiara?” rispose con un'altra domanda.

Si” risposi.

Sai tutto quello che è necessario sapere allora” sospirò.

Ma tu, cosa centri?” chiesi cauto.

Centro” mormorò.

Perchè?”.

Non lo so, mi sentivo coinvolta. Avevo la sensazione di dover far capire a Chiara che stava sbagliando, che stava perdendo te” finì ed entrò nei miei occhi cristallini.

Ma perchè hai reagito così? Non capisco..” si, ora mi sentivo davvero un poliziotto.

Perchè non sopporto che tu possa soffrire” sussurrò e corse via, lasciandomi di nuovo solo.


Ti va di fermarti qui con noi?” mi invitò Giò al termine delle lezioni.

No, grazie. Devo studiare” mi giustificai, ma in realtà avevo voglia di starmene da solo.

Ci vediamo stasera allora” mi sorrise Carola.

I due si presero per mano e si diressero verso il centro, mentre io mi incamminai verso la stazione.

Una volta arrivato mi sedetti sotto una pensilina ad aspettare il mio autobus.

Hola amigo!” esclamò qualcuno venendomi incontro.

Con il sole invernale che lo colpiva non riuscivo a distinguere bene i suoi lineamenti e nemmeno a riconoscere la sua voce. Quando mi fu abbastanza vicino però mi resi conto di chi fosse: Federico.

Ciao” sibilai.

¿Todo bien?” mi domandò mollandomi una spinta.

Ehi, piano! No, non va bene” gli urlai contro.

Che ti prende amigo? Hai avuto una delusione d'amor?” scherzò.

Non avevo idea di cosa mi passasse per la testa in quel momento; il mio braccio destro si alzò da solo e mollò un pugno dritto sulla guancia del ragazzo.

Ma sei impazzito? Che ti ho fatto!” esclamò portandosi le mani al viso.

Sei andato a letto con Chiara!” urlai e gli diedi un calcio.

Estàs loco! Cosa centri tu? Lei può andare a letto con chi vuole” mi spintonò.

No! Non con te..” sibilai andandogli di nuovo incontro.

Non è di tua proprietà” urlò e mi bloccò le spalle “ Sei stressato Alejandro, tornatene a casa e fingiamo che non sia mai successo niente” disse con i muscoli contratti, evidentemente stava cercando di trattenere la rabbia.

Presi la cartella e accelerai il passo per allontanarmi il più possibile da lui; sentivo il suo sguardo puntato addosso e il mio respiro affannato mi ricordava continuamente quell'improvvisa violenza.

Rientrai in casa verso tardo pomeriggio e rimasi sorpreso nel vedere Carola studiare invece che passare il suo tempo con Giovanni.

Come mai già a casa?” domandai.

Fortuna che il signorino doveva studiare” ignorò la mia domanda e posò il mento sullo schienale del divano.

C'è stato un imprevisto” spiegai vago.

Che genere di imprevisto?” mi chiese curiosa.

Sbuffai alzando gli occhi al cielo, ormai non potevo più tacere nulla a Carola. Era diventata come una sorella per me.

Federico” sibilai fremendo ancora per la rabbia.

Che gli hai fatto?!” sobbalzò preoccupata.

Non sono riuscito a controllarmi. È tutta la mattina che me lo immagino con Chiara” cercai di spiegare il perchè della mia reazione, ma mi rendevo sempre più conto del mio errore.

L'hai picchiato” scosse la testa delusa “ Ti facevo più maturo Alessandro”.

Ma Carola cerca di capirmi..” tentai di rimediare.

Io cerco di entrare nella tua testa Alessandro, ma tu non puoi arrabbiarti perchè Agnese si fa strane idee su il tuo rapporto con Chiara e allo stesso tempo perchè Chiara è andata a letto con Federico” mi rimproverò.

Non hai idea della confusione che ho in testa” portai le mani al volto, ero quasi sul punto di esplodere.

E invece sì, un'idea me la son fatta. E so anche dirti come porre fine a tutto. Fai la tua scelta” mi ordinò scuotendomi leggermente le spalle.

Fai la tua scelta” mi ripetei mentalmente e forse era arrivato davvero il momento di farla. 

Buonasera anime :) 

Eccomi di nuovo qui a proseguire con Agnese. 

Ebbene sì, siamo arrivati all'ottavo capitolo e per il nostro Alessandro è arrivata l'ora di darsi una svegliata! v.v O no? 

Siamo agli sgoccioli gente. 

E mentre è sempre più probabile l'uscita di una One-shot su Giovanni e Carola, il nostro caro racconto madre potrebbe terminare nel giro di pochi capitoli.

Sarete contenti no?! :D 

Ora che altro c'è da dire.. Ah sì, il capitolo è un pò cortino ma il prossimo sarà succosissimo di novità e credo che vi piacerà decisamente di più :) 

Un abbraccio e a presto 

Heavenly

  
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