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Autore: JoJo    07/02/2011    4 recensioni
Prendete due ragazzini svegli e senza peli sulla lingua, aggiungeteci un'antropologa un po' svampita e giovane genio troppo timido. Shakerate per bene ricordandovi di non dimenticare di aggiungere la squadra di profiler più brillante del Paese, una tecnica informatica fuori dalle righe, un agente FBI più scorbutico di Brontolo e due scienziati litigiosi. Ricoprite il tutto e lasciate marinare per sette giorni. Chi l'ha detto che in una settimana non può succedere di tutto?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '49 ways to live'
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- DAY 3 -

 

Una delle cose più strane riguardo all'essere adulto

è guardare indietro verso qualcosa che pensavi di conoscere

e scoprire che la verità è che era completamente diversa da ciò che hai sempre creduto.

- Patricia Briggs

 

Prima di alzare lo sguardo verso l'ospite inatteso che si era presentato all'interno del suo ufficio senza nemmeno accennare a bussare, Hotch percepì chiaramente un profumo frizzante e leggero invadere la stanza, accompagnato dal rumore ritmato di un paio di tacchi che si muovevano veloci.

Buongiorno, Alaska.” salutò, ancora prima di riporre il fascicolo che stava analizzando per trovarsi faccia a faccia con la giovane antropologa.

Ross sgranò i grandi occhi cerulei “Come hai fatto a sapere che ero io?” domandò stupita, mentre si accomodava sulla sedia di fronte alla scrivania dell'uomo.

Ho una spia luminosa che mi annuncia il tuo arrivo ogni volta che ti presenti a Quantico.” la informò, accennando un breve sorriso.

Wow.- commentò la ragazza, sinceramente colpita- Ne hai una anche per altre persone?”

Aaron scosse la testa, ignorando la domanda e appuntandosi mentalmente di smettere di fare battute in presenza della ragazza di Reid.

Che cosa ti porta qui, Alaska?” chiese, quindi, cambiando argomento.

Sono venuta in macchina con Spencer, ma credo che tu intendessi il motivo per cui sono a Quantico, vero?- buttò fuori velocemente, per continuare a parlare non appena l'uomo le diede un piccolo cenno di assenso- Davon è in città!”

Hotch aggrottò le sopracciglia “Credevo che il dottor Stein avesse deciso di restare alle Hawaii per più tempo possibile da quando è in pensione.”

Già, ma lui si annoia facilmente.” lo informò l'antropologa con una scrollata di spalle.

E come mai è qui?” chiese quindi il profiler, incuriosito per la vera motivazione della visita della ragazza.

Alaska scosse la testa “Non ne ho idea, però mi ha chiesto di presentarmi qui.”

Perchè?” indagò di nuovo l'uomo.

Non me l'ha detto.” rispose con un sorriso spensierato sul volto diafano.

Dove lo devi incontrare?” incalzò Hotch alzando un sopracciglio.

Non lo so con esattezza, ma sono sicura che riuscirò a trovarlo.- rispose la giovane fiduciosa- In fondo ho un'area circoscritta in cui cercare, giusto?La cosa mi dà un certo vantaggio.”

E quando dovreste incontrarvi?”

Questa mattina.- continuò a dire con sicurezza Ross, per poi specificare velocemente- Non ha propriamente accennato all'ora esatta, ma so che lui è un uomo mattiniero quindi presumo che che sarà un orario variabile contenuto nelle prossime due ore.”

Hotch le rivolse un sorriso comprensivo “A quanto pare il tuo mentore non è cambiato affatto negli ultimi mesi.”

Fortunatamente!- concordò l'antropologa, che a differenza di qualsiasi altro essere umano aveva una stima irriducibile verso lo scostante e burbero luminare forense- E' per questo che lo adoro.”

Alaska gli rivolse un sorriso smagliante ma lui decise di non restituirlo. Dopotutto, era un profiler da parecchi anni, ormai, e prima ancora era stato un avvocato: aveva notato immediatamente le due teste bionde di bambini che cercavano di spiare la loro conversazione dalla finestra che dava sul corridoio, e anche che l'abbigliamento della ragazza non era eccentrico e strampalato come al solito.

Scosse la testa, mentre notava come i colori che indossava fossero troppo sgargianti nonostante avesse chiaramente fatto un tentativo di essere professionale.

Che cosa vuoi, Alaska?” domandò infine con un sospiro, già sapendo che sarebbe stata una richiesta folle e probabilmente inopportuna.

Mi serve il tuo permesso.” incominciò a spiegare quindi la ragazza con un sorriso timido.

Aaron non si fece distrarre dal suo tono docile “Per?”

Lasciare i gemelli con Spencer mentre io vado ai laboratori da Stein.- buttò fuori velocemente Alaska, giungendo le mani davanti al volto in una sorta di preghiera- Non sarà per molto e i ragazzi sono due angeli: nemmeno ti accorgerai che sono qui!”

Assolutamente no.” tagliò corto Hotchner, appoggiandosi contro lo schienale della sedia.

Ovviamente già sapeva che la sua risposta non sarebbe stata accettata passivamente dalla giovane, tuttavia rimase stupito da come questa ribattè immediatamente.

Ti lavo la macchina.”

Cosa?” chiese confuso.

E ti farò la spesa tutte le volte che ti servirà.” continuò Ross alzando l'indice.

Alaska, questo è un ufficio federale e non è propriamente consono avere un paio di ragazzini che scorrazzano di qua e di là.- le spiegò brevemente Hotch, cercando di catturare completamente la sua attenzione- E poi, la Strauss è nel suo ufficio con una forte emicrania, quindi è peggio del solito.”

E ti rivernicio la staccionata!” esclamò di nuovo Alaska, rivelando all'uomo che la sua attenzione era ormai diretta verso altro.

Alaska, non mi farai cambiare idea in questo modo.” la ammonì, quasi con lo stesso tono che usava con Jack quando faceva i capricci.

Ross ignorò nuovamente le sue parole “Ti andrò a ritirare i panni dalla lavanderia quando vuoi! E ogni volta che ti servirà una baby sitter per Jack potrai chiamarmi con preavviso zero.”

Questa non è una contrattazione, lo sai, vero?”

Potrei anche assumermi il compito di rassettarti la casa e di organizzare le pulizie di primavera.” propose quindi, senza perdere per niente entusiasmo.

Aaron sospirò, imponendosi di non sorridere nemmeno un po' per non incoraggiarla “Primo, non credo che io e te abbiamo lo stesso concetto di ordine e, secondo, alle pulizie di primavera mancano parecchi mesi...”

Ti porto a spasso il cane!- disse di nuovo Alaska, prima di aggrottare la fronte incerta-Tu hai un cane, vero?”

No.” sospirò Hotch scuotendo il capo.

Ne vorresti uno?- propose la ragazza allegra- Posso comprartelo!”

Alaska, puoi smetterla, per favore?” le ordinò con tono fermo.

L'antropologa annuì “Ok.”

I gemelli non possono rimanere qui, mi dispiace.” le ripetè, lentamente, sperando che questa volta accettasse la sua decisione.

Le labbra cremisi di rossetto di Ross si piegarono all'ingiù all'istante “Ma non posso portarli nei laboratori, lo sai, probabilmente staranno lavorando a dei casi con cadaveri di qualche tipo e anche se non so molto di psicologia infantile so che bambini e cadaveri non vanno bene nella stessa stanza.”

Mi dispiace, Alaska.”
“Ma Davon ha detto che devo essere ai laboratori questa mattina, e quindi vuol dire al più presto. Lui non sopporta che si arrivi in ritardo ad un appuntamento...” continuò Alaska, lo stesso broncio infantile sul volto.

Te l'ho già detto. Ufficio federale, la Strauss indisposta...- riepilogò il profiler, accennando un sorriso di scuse- In un'altra circostanza sarei stato lieto di incoraggiare l'interazione fra Reid e i tuoi fratelli.”

Ross si mordicchiò nervosamente il labbro inferiore, ma alla fine lasciò scappare dalle proprie labbra un sospiro vinto. “E va bene. Almeno ci ho provato, giusto?”

La ragazza si alzò di scatto, la mente già proiettata verso un piano alternativo “Li porterò con me!- decise- Potrei mettergli una benda sugli occhi, così risolverei il problema del probabile trauma infantile causato dalla visione di un'autopsia e poi...”

Aaron alzò le sopracciglia, fissandola incredulo “Non credo che sia una buona idea.”

Perchè?- domandò l'antropologa- Per essere un piano B formulato in così poco tempo, direi che è piuttosto brillante!”

Non potresti semplicemente chiamare Stein e dirgli che arriverai un po' in ritardo?- le propose quindi, sperando di contagiarla con la propria razionalità- Così, forse, potresti trovare qualcun' altro che possa badare ai gemelli mentre sei via e...”

Alaska proruppe in una risata genuina “Che idea assurda!”

Si divertiranno un mondo, sarà come giocare a mosca cieca.- assicurò preparandosi ad uscire dall'ufficio- E poi, Spencer mi ha detto che un breve periodo di deprivazione sensoriale aiuta ad aumentare la consapevolezza verso gli altri sensi!”

Hotch sospirò pesantemente e scosse piano la testa, già sapendo che si sarebbe pentito di quanto stava per dire “E va bene, possono restare qui...- capitolò- Ma solo per un paio d'ore!”

Gli occhi azzurri di Alaska si spalancarono per l'entusiasmo “Davvero?”

L'uomo annuì, per poi lanciarle un'occhiata divertita “Hai letto il libro di Rossi sulle negoziazioni?”

Può darsi...” ammise l'antropologa, mentre saltellava verso la porta, pronta a riferire ai fratellini le ultime novità.

Sparisci, prima che cambi idea.” borbottò Hotch, scuotendo la testa sconsolato.

Ross proruppe in una risata cristallina e si affrettò a fare quanto le era stato detto.

Uscita dalla porta si voltò verso la scrivania di Spencer, nell'open space e alzò entrambi i pollici in segno di vittoria, accompagnando il gesto con un sorriso luminoso.

Non ci credo!” esclamò Morgan incredulo, mentre la ragazza trotterellava verso di loro seguita dai gemelli che, apparentemente, condividevano con la sorella la stessa andatura scanzonata.

Reid, appoggiato al ripiano del tavolo, si strinse nelle spalle “Te l'avevo detto.”

“Lo so.- sbottò Derek incrociando al petto le braccia muscolose- Ma non posso credere che Quarantanove sia davvero riuscita a convincerlo.”

JJ accolse con un sorriso i tre fratelli “Ora so chi chiamare per ottenere la settimana di ferie che desidero quest'estate!”

“Ve l'avevo detto che avrebbe detto di sì.” fece notare Alaska ai quattro membri della squadra dopo essersi avvicinata abbastanza da appoggiare le mani sullo schienale della sedia dove era seduta Emily.

Lo so, ma mi sembra comunque strano che Hotch abbia acconsentito così serenamente.” ribatté immediatamente la donna, stringendosi nelle spalle.

Infatti non lo ha fatto.- specificò l'antropologa stringendo gli occhi pensierosa- È stata una lunga negoziazione e credo che ora sia convinto che gli rivernicerò la staccionata e gli comprerò un cane...”

JJ sventolò la mano e rivolse un sorriso radioso ai due ragazzini “Non importa come hai fatto a convincerlo, l'importante è che ci sei riuscita. Sono sicura che vi piacerà stare un po' qui con noi, io sono JJ.”

TJ.” “JD.” si presentarono i due in coro, riuscendo soltanto a confondere di più i presenti sulla loro identità.

Morgan decise in quel momento che non avrebbe mai provato a chiamarli per nome “Di noi due vi ricordate, vero?”

Certo, Derek e Emily.- annuì TJ con sicurezza- Ci siamo conosciuti l'anno scorso.”

Io vi ho visti solo per pochi minuti.” aggiunse l'altro bambino, stringendosi nelle spalle esili.

Spencer notò una leggera tensione sul volto del primo ragazzino che aveva parlato “Sbaglio o avevi detto che avevi qualcosa da dare ad Emily?” gli ricordò, con un sorriso bonario sul volto.

Prentiss alzò le sopracciglia sorpresa “Cosa?”

TJ ti ha preso un regalino.- canticchiò Alaska scompigliando affettuosamente i capelli dorati del fratello- Si è preso una piccola cotta per te.”
“Alaska!” sbottò TJ, fulminandola con i suoi occhi color ghiaccio.

Che c'è?- protestò Ross alzando i palmi- E' una profiler, se ne sarebbe accorta anche da sola.”

Beh, sono lusingata ma io...” cominciò a dire Emily, cercando di essere dolce con il ragazzino e ignorando le risatine divertite di Derek.

Tranquilla, passerà col tempo.- la interruppe TJ con una consapevolezza che non sembrava appartenere ad un bambino della sua età, mentre le porgeva un piccolo sacchetto- Ho letto da qualche parte che alla mia età è normale prendersi una cotta per una persona più grande: innamorarsi di un adulto è il primo passo verso le relazioni interpersonali affettive con il sesso opposto. Il nostro inconscio ci spinge verso qualcosa che non potremo mai avere prima di proiettarci verso un'esperienza reale con un coetaneo, una sorta di autodifesa sentimentale.”

JD annuì concorde col fratello “Sono molto comuni anche le cotte per personaggi famosi.”

Avanti, aprilo!” la esortò Alaska, sporgendosi verso di lei incuriosita.

La donna scartò con cura la carta colorata, e non poté evitare di aggrottare la fronte, completamente spiazzata, quando si ritrovò di fronte il contenuto della scatola.

Oh, wow.- disse Emily, cercando di sembrare entusiasta- Grazie, mi serviva proprio un disinfettante.”
“Le normali scrivanie d'ufficio contengono in media quattrocento batteri in più rispetto a una toilet.” la informò TJ, spingendosi con l'indice la leggera montatura degli occhiali sul naso.

Ipocondriaco.” spiegò l'altro gemello con una scrollata di spalle.

Hey, non è giusto!- protestò scherzosamente Morgan, parlando sopra la risata soave di JJ- Prentiss ha avuto un regalo e a me niente?”

Alaska si voltò verso Reid “Te l'avevo detto che avrei dovuto portare qualcosa anche a lui.”

Al, Morgan sta solo cercando di attirare l'attenzione.-la rassicurò Spencer- Lo sai che gli piace essere sotto la luce dei riflettori.”

A proposito di cose che attirano l'attenzione...- continuò a parlare il bell'uomo di colore afferrando la cappelliera che l'antropologa aveva appoggiato sulla scrivania prima di andare da Hotch- Che cosa c'è in questa scatola, Quarantanove?”

Spencer si sporse verso l'amico “Morgan, forse è meglio che non apri quella...”

Oh Gesù!” esclamò l'uomo, ritraendosi e lasciando cadere sul tavolo la cappelliera. Al suo interno, protetto fra qualche strato di stoffa color avorio, un teschio candido sembrava fare una smorfia nella sua direzione.

In realtà il suo nome è Hugo.” lo corresse immediatamente Alaska, con un sorriso serafico sul volto.

Derek non poté impedirsi di lanciarle un'occhiata fulminante che, come al solito, andò a vuoto, mentre Prentiss, JJ, Reid e anche i gemelli erano scoppiati in risate incontenibili.

Quarantanove, credevo che avessi smesso di girare con teschi infilati dentro alla borsa.” borbottò, cercando di ignorare le risatine di JJ ed Emily e il ghigno divertito sul volto di Reid.

Questa è una cappelliera.” specificò nuovamente l'antropologa.

Non è questo il punto!” sbottò di nuovo il profiler, dopo aver fatto roteare gli occhi esasperato.

Prentiss proruppe in una risata sonora “Il punto è che è la seconda volta che ti spaventi per un teschio di Alaska. E stavolta ci sono dei testimoni attendibili che diffonderanno questa storia.”

Davvero divertente, Prentiss.” borbottò Morgan.

Al ci ha detto che la datazione che ha fatto col carbonio-14 potrebbe collocare temporalmente Hugo all'epoca della battaglia di Lexington e Concord.” spiegò TJ elettrizzato.

JD continuò a parlare al suo posto “E siccome questa è storia e non uno dei casi di cui si occupa di solito mamma ha detto che possiamo essere aggiornati sulle indagini che farà!”

Sembra molto interessante.” disse JJ, rivolgendo ai gemelli un sorriso incoraggiante.

Posso lasciare qui Hugo mentre vado a cercare Stein?” domandò Ross, additando la cappelliera.

Certo.- acconsentì immediatamente Reid- Lascialo in custodia a Morgan.”

Il profiler interpellato rise senza allegria “Ah. Ah. Ah.”

D'accordo, grazie mille!- ringraziò, prima di indicare dietro di sé col pollice- Devo andare, Davon aspetta.”

Spencer la guardò allontanarsi alzando un sopracciglio “Sei sicura di trovarlo ai laboratori?”

Credo che farò partire la mia ricerca dagli obitori.”

Ci vediamo dopo, Al.” la salutarono in coro i gemelli, sventolando le mani.

Prima di sparire fuori dall'open space Alaska si voltò di nuovo verso di loro, rivolgendogli un sorriso radioso “Non fate niente che io non farei.”

E così gli ha praticamente dato il permesso di fare qualsiasi cosa.” sospirò JJ scuotendo la testa.

 

 

 

 

 

 

L'obitorio era il suo regno.

Amy Tanaka sapeva alla perfezione che un'affermazione del genere poteva essere considerata piuttosto macabra, ma dopo aver lavorato per numerosi anni come medico legale e come patologa forense poteva perfettamente asserire di trovarsi perfettamente a proprio agio all'interno della penombra di quella stanza asettica che era la sua sala autopsie.

Nonostante non appartenesse alla schiera di persone che restavano inquiete per tutto il tempo che passavano in un posto del genere, però, la dottoressa Tanaka non poteva negare di non essere immune alla strana atmosfera che regnava nell'obitorio. Fu proprio per questo motivo che, inconsciamente, non appena sentì il rumore causato della porta scorrevole che segnava l'ingresso nella sala, i suoi muscoli diventarono tesi all'istante. La scienziata di origini nipponiche scosse la testa, dandosi mentalmente dell'idiota per quell'inquietudine che l'assaliva ogni volta che percepiva rumori inusuali in laboratorio, e voltò la testa per verificare con quale dei suoi sottoposti avrebbe dovuto infuriarsi per quell'intrusione non annunciata dei suoi spazi.

Buon giorno, dottoressa Tanaka!”

La voce cristallina le arrivò all'orecchio vicina, troppo vicina, e decisamente in contrasto con il silenzio in cui era rimasta immersa fino a pochi istanti prima.

La donna si ritrovò a sobbalzare vistosamente sul posto quando riconobbe un volto sorridente e un paio di occhi di un azzurro acceso fissi sui suoi, a neanche un passo di distanza.

Lousiana?Santo cielo!- esalò, la mano premuta contro il petto mentre cercava di stabilizzare i battiti impazziti del proprio cuore e il respiro affannoso- Nessuno ti ha mai detto che non bisogna mai prendere alla sprovvista una persona che si trova in un obitorio?”

Sì, parecchie volte, ma non ne capisco il motivo...” rispose Ross, scrollando le spalle.

La Tanaka fece una smorfia insofferente, infastidita dall'eccessivo candore della giovane antropologa.

Si può sapere che cosa ci fai tu qui?” ringhiò, sfilandosi i guanti di lattice dalle mani e uscendo dalla sala autopsie per immettersi nei corridoi dalle pareti di vetro che caratterizzavano i laboratori forensi dell'FBI a Quantico.

Alaska non si scompose e la seguì con passo leggero “Sto cercando Davon.”

E lo cerchi in un obitorio?” domandò scioccata la patologa, alzando un sopracciglio ben depilato.

Si trova molto a suo agio in posti del genere.- spiegò la ragazza annuendo- È perché non può avere molti contatti con esseri viventi e, in più, gli piace vedere i macchinari che hanno in dotazione gli altri laboratori. Soprattutto quelli governativi.”

Quindi è stato Davon a farti venire qui?Ah, avrei dovuto immaginarlo!- sbottò la Tanaka, fermandosi di colpo e appoggiando le mani ai fianchi rotondi- Stein non fa nulla senza avere alle calcagna la sua giovane badante russa.”

Finlandese, in realtà.- la corresse la giovane antropologa- E solo da parte di madre. E poi non sono la sua badante ma la sua assistente e...”

La donna di origini nipponiche le puntò contro un dito ammonitore “Basta così, Tennessee!E smettila di prendere alla lettera tutto quello che ti si dice.”

Vorrei informarti che le parole che hai appena pronunciato sono fiato sprecato, dottoressa Tanaka. Quarantanove, apparentemente è immune alla maggior parte dei comportamenti ritenuti socialmente accettabili.”

Le due scienziate si voltarono in sincrono verso il punto da dove avevano sentito provenire quella voce roca. Quando riconobbero il volto segnato dal tempo e inusualmente abbronzato del dottor Stein, sui loro volti si aprirono due espressioni differenti: Alaska schiuse le labbra in un sorriso luminoso che lasciava scoperta una fila di denti candidi, mentre la Tanaka piegò la bocca in una smorfia di sufficienza.

Stein.” disse a mo' di saluto.

Ross, invece, si affrettò a raggiungerlo con pochi ampi balzi e, incurante dei grugniti di protesta dell'uomo, gli gettò le braccia al collo, avvolgendolo in un abbraccio caloroso.

Santo cielo, Quarantanove!- esclamò il vecchio antropologo- Non ti ho già spiegato ripetutamente che non sopporto che si invada il mio spazio personale?”

Alaska ignorò le sue parole e si scostò da lui per afferrare il cappotto che portava sottobraccio e la sua pesante borsa di cuoio invecchiato, ripetendo così un rituale che aveva eseguito dal giorno stesso in cui era diventata la sua assistente.

Vedo che l'aria di Oahu non ha contribuito a far emergere il tuo lato umano.” lo punzecchiò la dottoressa Tanaka, incrociando le braccia al petto.

Stein alzò il braccio e puntò la donna aiutandosi con la stampella che, da sempre, lo aiutava a camminare a discapito della sua displasia congenita all'anca “E' solo per colpa tua che ho lasciato la mia tranquilla vita da pensionato.”

Ma se mi hai sempre detto che il tenente colonnello Gonzalez è un tiranno che ti fa lavorare troppo?” gli fece notare Alaska, gli occhi confusi sotto le sopracciglia alzate interrogativamente.

La Tanaka sventolò una mano, come per scacciare dall'aria le sue parole “In ogni caso, sono sicura che toglierti per un po' dal compito di identificare soldati delle guerre americane non potrà che farti bene. Sono certa che la tua esperienza è più utile nei corsi di addestramento per funzionari di biologia forense che sotto il sole delle Hawaii.”

Stein scosse la testa, facendo ondeggiare i suoi capelli canuti forse un po' troppo lunghi “Con lo scarso livello dei damerini che assumete voi federali, direi che ci puoi mettere la mano sul fuoco.”

La patologa aprì bocca per ribattere, ma l'uomo continuò a parlare, tornando a rivolgere il proprio sguardo verso Alaska.

Scommetto che non aspettavi altro che lavorare di nuovo con me, uh Quarantanove?Lo Smithsonian non può essere così interessante.”

In realtà ho sentito dire che la tua cara Iowa, qui, è diventata la nuova cocca del dottor Ubelaker.- lo informò la giapponese, con un cenno di divertimento nella voce- È stato lui a farla integrare fra i collaboratori dell'FBI e le permette anche di fargli da assistente ai suoi corsi alla George Washington University.”

Stein si fermò di colpo, lanciando un'occhiataccia piena di rimprovero a Ross “Quel tizio è un idiota di proporzioni bibliche!Non può piacerti davvero lavorare con lui!”

Doug è molto simpatico e un ottimo antropologo...” iniziò a replicare la giovane.

Qualcuno è stato soppiantato!” canticchiò esaltata la Tanaka, osservando l'espressione astiosa del vecchio collega.

...ma è per merito tuo se sono diventata un'antropologa quindi è ovvio che non ci sarà mai niente di meglio che lavorare con te.” concluse invece Alaska, rivolgendo a Stein il suo solito sorriso.

La patologa indicò la porta del proprio ufficio e fece roteare gli occhi scuri, disgustata “Ow. Credo di stare per andare in coma diabetico.”

Vuoi che chiamo un'ambulanza?” chiese gentilmente Alaska, ignorando il suo tono ironico.

I due scienziati la ignorarono e Stein rivolse alla collega un sorriso obliquo.

E' semplicemente obiettiva: non c'è nessun altro come me nel campo dell'antropologia forense.”
“Per fortuna!” esclamò la Tanaka, in modo che fosse certo che il suo non era un complimento.

Il vecchio antropologo sbuffò sonoramente “Mi starai addosso in questo modo per tutto il tempo delle mie lezioni?”

Ovvio, sei un cane sciolto, non posso permettere che tu mi faccia fare brutte figure coi miei superiori.”
“Quarantanove!Quel dottorino rachitico con cui stai ha il porto d'armi?Perchè mi servirebbe che...”

Oh, quindi è davvero la tua badante senza cui non riesci a difenderti, uh?”

Alaska proruppe in una risatina argentina mentre seguiva i due scienziati all'interno dell'ufficio della dottoressa Tanaka. Aveva la sensazione che lavorare di nuovo con entrambi si sarebbe rivelato ancora più divertente e stimolante di quanto aveva già immaginato.

 

 

 

 

 

 

Derek Morgan si ordinò mentalmente di rilassarsi.

Lui era bravo coi ragazzini. Lo adoravano.

Non era certo un tipo goffo e incapace di adattarsi all'età del proprio interlocutore come Reid.

Per la precedente ora i gemelli erano spariti nell'ufficio di Penelope, incantati da chissà quale magia dell'eccentrica tecnica informatica e poi, quando erano tornati nell'open space, JJ ed Emily li avevano vezzeggiati come se fossero stati dei cuccioli di qualche animale raro. Derek aveva pensato di non essere abbastanza interessante agli occhi dei due fratellini di Ross ma, improvvisamente, si era accorto degli occhi eccezionalmente chiari di JD- o TJ?- puntati su di lui.

Hey!” lo salutò, sorridendogli apertamente.

Il ragazzino, ancora non perfettamente identificato, rimase serio “E' vero che insegni difesa corpo a corpo?”

Morgan aprì la bocca per rispondere ma il bambino lo travolse con un fiume di parole, spiazzandolo completamente “Dici che puoi insegnarmi qualcosa?Io sono per la non violenza ma mi piace imparare. Pensi che potrei essere bravo?Che tipo di sport dovrei fare per diventare grosso come te?Lo sai che se non li mantieni, con l'avanzare dell'età, tutti quei muscoli diventeranno una enorme massa flaccida?Lo sai che la maggior parte degli americani sono in sovrappeso?”

Hey, hey, piccoletto!- cercò di fermarlo Derek, accompagnando le proprie parole con un gesto dei palmi aperti- Perchè non prendi una boccata d'aria fra una parola e l'altra?”

Non ne ho bisogno.- lo informò il bambino con un sorriso radioso sul volto- Spencer mi ha detto che giocavi a football, è vero?Io gioco a baseball, se mi impegno il coach ha detto che posso diventare davvero bravo. Non trovi demotivante il fatto che una carriera sportiva possa portare un guadagno maggiore rispetto a una intellettuale?Hey, lo sai che...”

Derek lanciò uno sguardo disperato a Reid e lui, sogghignando mimò un “Te l'avevo detto.” prima di tornare a sfogliare il fascicolo che teneva fra le mani.

E' divertente vedere Morgan messo alle strette da un ragazzino.- constatò Emily dalla propria scrivania- Di solito quello è il suo territorio, no?I bambini lo adorano.”

Oh, ma sono certo che anche TJ...o JD...lo adori.- si affrettò a ribattere Spencer- Solo che prima d'ora non ha mai avuto a che fare con dei bambini con Qi nettamente superiore alla media.”

La donna gli rivolse un sorriso divertito “A parte te.”

A parte me.” concesse il ragazzo.

Qualche passo più in là, la copia esatta del bambino che stava stordendo Derek con le sue chiacchiere si avventò su Hotch non appena l'uomo decise di uscire dal proprio ufficio per andare a riempire di nuovo la sua tazza di caffè.

Pensi che David Rossi arriverà in ufficio prima o poi?” gli domandò JD, guardandolo accigliato.

Aaron non si dimostrò sorpreso di trovarselo di fianco così all'improvviso “Dovrebbe arrivare tra un po', ha chiesto qualche ora di permesso.- spiegò- Come mai ti interessa?”

Il ragazzino incrociò le braccia al petto esile “Vorrei fargli qualche domanda sulla sua carriera di scrittore.”

Hotch fece dondolare la testa “Capisco.”

Ho letto da qualche parte che le persone che si trovano ad un livello professionale alto tendono a sorridere meno per mantenere la propria immagine di leader.” continuò a parlare JD, cambiando repentinamente argomento e non accennando a voler dedicarsi a altra attività se non quella di seguire passo passo qualsiasi movimento del capo dell'unità di analisi comportamentale.

Mi stai dicendo che dovrei sorridere di più?” domandò di rimando l'uomo, alzando le sopracciglia.

No, affatto.”

Ok.”

Le posizioni di rilievo mi hanno sempre affascinato, è interessante osservare i comportamenti dei leader: hanno un modo particolare di usare la comunicazione non verbale.” spiegò quindi velocemente il ragazzino, notando una certa perplessità nel profiler.

Hotch alzò un sopracciglio “Quindi te ne starai qui a fissarmi per tutto il tempo?”

Credo di sì.- confermò il ragazzino annuendo serio- Al la definirebbe un'attività antropologicamente interessante.”

Speriamo che tua sorella faccia in fretta...” sospirò, prima di notare la figura alta e slanciata di Reid nell'open space.

Hey, Reid!” lo chiamò, una certa urgenza che trapelava involontariamente dalla sua voce.

Il giovane genio alzò la testa di scatto, guardandolo confuso “Cosa?”

Magia della fisica.” sillabò lentamente Aaron, attirando in un colpo solo l'attenzione di entrambi i gemelli.

Magia della fisica?” ripetè Spencer perplesso.

Sì.- confermò l'uomo facendo un gesto vago con la mano- Perchè non fai vedere ai ragazzi uno dei tuoi trucchetti?”

Fantastico!” trillarono in coro TJ e JD.

Reid aggrottò la fronte “Ma tu avevi detto...”

Lo so, ma fagliene vedere uno, dai.- lo esortò di nuovo Hotch, pronto a rifugiarsi di nuovo nel proprio ufficio- Niente razzi volanti per l'ufficio.”

Oh, quello è un classico.- rise Emily voltandosi verso i due bambini biondi- Ve lo farà vedere a casa, ragazzi.”

Morgan spalancò gli occhi, increduto “Hotch ti ha permesso di nuovo di fare uno dei tuoi trucchetti della fisica?”

Prentiss si mise una mano affusolata davanti alla bocca, prima di bisbigliare in sua direzione “Io credo che sia stata solo una tattica per distrarre TJ.”

Allora questo gioco?” chiese impaziente JD, i grandi occhi azzurri sgranati dietro le sottili lenti degli occhiali.

Ho un'idea!- esclamò Emily facendo schioccare le dita mentre si voltava verso Reid- Perchè non gli spieghi come si fa e lasci fare l'esperimento a loro?”

I gemelli annuirono entusiasti di quella proposta “Sìììì!”

Non svelerò uno dei miei trucchi di magia.” borbottò il giovane profiler incrociando le braccia.

Morgan gli diede un piccolo pugno sul braccio “Reid, non fare il bambino!”

Ma...”

Reid.” disse semplicemente l'uomo di colore, lanciando un'occhiata ammonitrice all'amico.

E va bene!- sbuffò Spencer, prima di rivolgersi ai due bambini-Dovete prendere due bicchieri e riempirli fino all'orlo, uno d'acqua e l'altro con dell'olio. Poi li dovete mettere uno sopra l'altro separati soltanto da una scheda telefonica a cui avrete fatto precedentemente un piccolo forellino.”

E poi?” domandò TJ, alzando un sopracciglio perplesso.

Reid gli rivolse un sorriso incoraggiante “E poi guardate che succede.”

Sembra interessante, vero?” li incitò Morgan, deciso a nascondersi nell'ufficio di Penelope non appena ne avesse avuto l'occasione.

Vi accompagno in area relax.- disse invece Emily, offrendo una mano a ciascuno dei bambini- Credo che lì ci sia tutto quello che vi serve.”

Reid osservo i tre allontanarsi e rispose con un cenno del capo al saluto che Derek gli diede prima di allontanarsi dalla sua scrivania. Con ancora un mezzo sorriso divertito causato dal clima allegra portato dai gemelli, tornò a fissare lo sguardo sui fogli che teneva fra le mani, senza tuttavia riuscire a leggere nemmeno una riga. E poi, in un attimo e del tutto inconsciamente, le spalle di Spencer si rilassarono non appena intercettò un profumo fruttato e frizzante che ormai avrebbe riconosciuto fra mille. Si voltò leggermente e, come se fosse comparsa all'improvviso, Alaska era lì, rivolgendogli un sorriso dolce. Non l'aveva baciato od abbracciato, semplicemente si era appoggiata alla scrivania, imitando alla perfezione la sua stessa postura, talmente vicino da offrirgli l'occasione di sentire il calore della sua pelle sotto lo strato leggero della camicia color senape che indossava con naturalezza.

Ci avete messo più del previsto.”

Ross annuì concorde “Lo so. Davon e la Tanaka hanno avuto un piccolo scambio di opinioni piuttosto colorito prima di procedere con la firma del contratto.”

Contratto?- domandò, alzando un sopracciglio con aria interrogativa- Che contratto?”

Serve qualcuno che tenga un corso di specializzazione in antropologia ai laboratori. La Tanaka ha assunto Davon e anche me. Ha detto che serviva qualcuno per tenerlo sotto controllo.” spiegò allegramente Alaska.
“Quindi terrai delle lezioni qui?”

L'antropologa saltellò sul posto, incapace di trattenere oltre il proprio entusiasmo “Sì, ma soprattutto lavorerò ancora con Davon!Ma ci pensi? Mi sembra che sia passato un anno dall'ultima volta che abbiamo tenuto un corso insieme!”

Spencer rise della sua ultima affermazione “Perchè effettivamente, Al, è passato un anno.”

Così tanto?- ribattè stupita- La prossima volta, prima di far passare ancora così tanto tempo, dovremmo andare alle Hawaii a trovarlo.”

Non credo che Hotch mi concederebbe una vacanza abbastanza lunga da potermi godere pienamente un viaggio fino alle Hawaii.” le fece notare Reid, voltandosi verso di lei per fissarla negli occhi.

Il sorriso sul volto di Alaska non accennò a scomparire “Potrei convincerlo io, sai?L'ha detto anche Derek che sono brava.”

Il giovane profiler proruppe in una risata divertita “Preferisco tenerti come arma segreta per i casi più disperati.”

I gemelli si sono divertiti?” domandò quindi Alaska, inclinando leggermente la testa per appoggiarsi alla sua spalla.

Credo di sì, anche se non li ho visti molto.- rispose Reid sorridendo distrattamente solo per quel leggero contatto con la ragazza- Penelope li ha rapiti e poi è stato il turno di JJ ed Emily. Morgan ed Hotch mi hanno praticamente pregato di fare uno dei miei numeri di magia della fisica per distrarli.”

Davvero?- chiese interessata l'antropologa- Che numero hai fatto?”

Gli ho spiegato quello del bicchiere d'acqua e d'olio e ora sono in area relax a provare a farlo, ma credo che abbiano già capito il perchè del fenomeno.”

La voce della ragazza si riempì d'orgoglio “Te l'avevo detto che sono due genietti, no?”

Già...” mormorò Spencer in risposta, la mente evidentemente concentrata su qualcos'altro.

Alaska notò immediatamente quel cambiamento di tono “Che c'è?” domandò tornando dritta di scatto e guardandolo preoccupata.

Niente!” si affrettò a rispondere Reid, agitando i palmi.

Questo è fisicamente impossibile, tesoro, lo sai anche tu.- gli fece notare Ross roteando gli occhi- Lo sai che c'è sempre qualcosa perchè altrimenti...”

Il profiler la interruppe “Era un niente più metafisico che materiale, Al.”

Oh. Comunque non era una risposta convincente.”

E' che sono un po' preoccupato.” capitolò infine Spencer, dopo aver cercato di sostenere lo sguardo limpido della giovane.

Ross aggrottò le sopracciglia “Per chi?”

Per i tuoi fratelli.- ammise quindi il ragazzo, abbassando lo sguardo per fissarlo sulla punta dell proprie scarpe- Io so che cosa vuol dire essere un bambino prodigio, ci sono passato, e so che non è tutto rose e fiori. Anzi.”

Le labbra dell'antropologa si piegarono immediatamente all'ingiù, mentre iniziava a massaggiare amorevolmente le braccia di Spencer con le mani “Lo so, tesoro, mi hai raccontato di quello che ti hanno fatto i tuoi compagni di scuola. Mi dispiace.”

E' solo che sono dei ragazzini molto in gamba e mi dispiacerebbe se dovesse capitargli qualcosa di analogo...” continuò a dire il profiler, spiegando il perchè delle proprie preoccupazioni.

Sei molto dolce a preoccuparti così per loro, ma non ce n'è bisogno, davvero.” sorrise dolcemente Alaska

Reid alzò un sopracciglio “Nel senso che nessuno se l'è mai presa con loro?”

No, è successo, ma TJ e JD sono molto maturi per la loro età, sanno affrontare queste situazioni.”

Anche io pensavo di potere cavarmela da solo, e invece...” la interruppe di nuovo il ragazzo.

Spencer, non sto dicendo che approvo questo comportamento da parte degli altri ragazzi o che credo che sia meglio per i miei fratelli imparare a gestire da soli questa situazioni.- spiegò Alaska con sguardo serio- Se la situazione andasse oltre alla loro possibilità di gestirla o di riuscire a reagire interverrei immediatamente, lo sai. Ma sono due bambini svegli e molto intelligenti, e ti assicuro che sono anche molto forti e talmente maturi da riuscire a capire come affrontare dei bulletti di quartiere.”

Ross notò ancora della perplessità mentre Spencer si mordicchiava nervosamente il labbro inferiore, così gli appoggiò delicatamente una mano sulla spalla spigolosa e gli rivolse un sorriso dolce.

Sai cosa dice sempre mia mamma?- continuò con voce soave- Le cose brutte possono capitare anche alle persone buone, ma le cose belle...quelle accadono solo alle persone buone.”

Reid accennò a un sorriso, vinto dal suo ottimismo “Beh, Olga è più saggia di quello che voglia far credere.”

E tu dovresti smetterla di preoccuparti troppo per tutto e tutti.” lo rimbeccò la giovane antropologa, puntandogli scherzosamente un dito ammonitore contro il petto.

Come fai a sapere sempre quello che mi passa per la testa?” chiese quindi Spencer, voltandosi verso di lei sorridendo dolcemente.

Alaska mosse la mano per intrecciare le dita con le sue mentre rispondeva “Perchè. Perchè tu sei lo ying del mio yang, il kung del mio fu, il Tom del mio Gerry...”

Il Cip del suo Ciop...” continuò al posto suo Garcia avvicinandosi, anche se probabilmente non aveva sentito l'inizio di quel discorso.

...il Topolino della mia Topolina...”

Morgan, che aveva seguito a ruota Penelope, fece roteare gli occhi platealmente “Credi che possiamo andare a prenderci un caffè mentre continuano così?”

Fate pure, il mondo è pieno di coppie.- lo sfidò la rossa con un ghigno compiaciuto- Il Fred Aster della sua Ginger Roberts...”

...il Clyde della mia Bonnie...” continuò Ross con un largo sorriso sul volto.

...il Cosmo della tua Wanda...”

...il Braccio di Ferro della mia Olivia...”

...il Roger Rabbit della tua Jessica Rabbit...”

Ragazze, sul serio, potete darci un taglio?” sbottò Derek, portandosi le mani alle tempie.

Garcia gli lanciò un'occhiata di finta superiorità “Sei solo geloso perchè non ricordi così tante coppie famose come me e Nocciolina.”

Morgan aprì bocca per ribattere ma venne sopraffatto dal corso degli eventi di quei caotici attimi successivi alle parole della tecnica informatica. JJ e Emily li avevano raggiunti, precedute dalla corsa esaltata dei gemelli che non sembravano intenzionati a fermarsi. Proprio mentre Reid stava per fare un tentativo di richiamare all'ordine i due ragazzini la porta di un ufficiò si aprì rumorosamente.

Si può sapere che cosa sta succedendo qui?”

La voce piatta e dura della Strauss riuscì in pochi secondi a far calare il silenzio nell'open space. I gemelli continuarono a chiacchierare fra loro, apparentemente immuni all'influenza di qualsiasi figura autoritaria e Alaska puntò i suoi grandi occhi color cielo su Spencer, alzando le sopracciglia in un'espressione interrogativa quando vide una sorta di panico nei suoi begli occhi castani.

Oh-oh!” riuscì a sussurrare Penelope, mettendosi una mano davanti alle labbra color rosa caramella come una bambina colta nell'atto di rubare un biscotto dalla credenza.

Chi è il responsabile di questo?- continuò a parlare Erin Strauss con tono severo- Chi ha portato qui quei due ragazzini?”

Ross conosceva di fama quella donna bionda dallo sguardo gelido ma, nonostante tutto, alzò un braccio, attirando su di sé il suo sguardo.

Ti prego, non fare niente di avventato...” la supplicò Morgan, che già immaginava la catastrofe imminente.

Alaska lo ignorò apertamente, alzandosi di scatto e sventolando la mano alzata “Io, signora!”

...come questo, ad esempio.” concluse, abbassando la testa e scuotendola incredulo.

La giovane antropologa ignorò sia lui che gli altri membri della squadra per trotterellare verso il capo dell'unità che era rimasta rigida e immobile a pochi passi dalla porta del proprio ufficio.

Salve signora Strauss!- salutò cordialmente, allungando verso la donna una mano che questa strinse automaticamente, spiazzata da tanta vitalità e allegria- E' un vero piacere conoscerla, finalmente, ho sentito parlare tanto di lei e anche se ho già avuto occasione di collaborare con i vostri colleghi non sono mai riuscita ad incontrarla e...”

Tu sei?” la interruppe con tono duro la direttrice della sezione FBI di analisi comportamentale.

Alaska Ross, sono un'antropologa forense.” si presentò con un sorriso smagliante Alaska.

La Strauss aggrottò le sopracciglia e la fissò gravemente “Le dispiacerebbe spiegarmi come mai si trova qui e del perchè ci sono due ragazzini che scorrazzano nell'open space?”

Ross proruppe in una risata argentina, che lasciò ancora più spiazzata la sua interlocutrice “Mi ha dato del lei!Non mi capitava da un sacco di tempo!Comunque può darmi del tu e mi dispiace davvero tanto per la confusione, so che ha problemi di emicranie.”

E tu come fai a...”
“E' un dolore acuto o cronico?” la interruppe immediatamente Alaska, inclinando la testa per osservarla meglio.

Erin Strauss sbatté le palpebre, confusa “Come?”

Il dolore alla testa.- specificò la ragazza con un sorriso conciliante- È acuto o cronico?”

Direi cronico.”

Alaska annuì concentrata e si allungò verso la donna, prendendola alla sprovvista e spingendo con forza i pollici sui suoi zigomi. A quel contatto la Strauss sobbalzò infastidita dal dolore provato.

Perchè l'hai fatto?” sbottò inacidita, cosa che però non sembrò affatto convincere la giovane antropologa che si trovava davanti ad abbandonare il sorriso radioso che le decorava il viso.

Dalle proprie scrivanie, Reid, Morgan, Prentiss e JJ osservavano la scena ammutoliti e scioccati.

Non posso credere che l'abbia fatto!” sussurrò la bionda, incredula.

Derek scosse la testa, in preda allo stesso shock “Rettifico: era questo quello a cui mi riferivo quando le avevo parlato di azioni stupide da non fare in sua presenza.”

Di fronte alla Strauss invece, Alaska sembrava come al solito completamente a proprio agio “E' rinite allergica, niente di preoccupante.- diagnosticò quindi con tono allegro- Consiglierei di provare ad iniziare ad assumere un antistaminico per alleviare i sintomi e consultare un allergologo quanto prima.”

La direttrice della sezione sbatté le palpebre confusa “Sei un medico?” domandò quindi, anche se ricordava che la giovane le aveva detto di lavorare nel campo forense.

Dottoressa Alaska Ross, antropologa forense.- si presentò di nuovo Ross prima di inondare di nuovo la donna con un altro fiume di parole- La dottoressa Tanaka mi ha appena assunta per sottoporre ad un corso di aggiornamento i ragazzi dei laboratori forensi. In effetti, lei è la prima paziente con della carne sopra le ossa che mi è capitato di curare. Non che io abbia mai curato degli scheletri, però, anche perchè sarebbe decisamente impossibile considerando il fatto che sono morti e...”

La Strauss inclinò la testa, guardandola di sottecchi “Sei un po' giovane per poter essere un'insegnante a livello universitario.”

Infatti non lo sono.- confermò immediatamente Alaska, agitando i palmi- Lo faccio presso lo Smithsonian.”

Che tipo di corsi dovrai tenere?” indagò di nuovo la donna,

Sono specializzata nelle simulazioni: ne farò un ciclo sulla scarinficazione dei cadaveri con metodi che non danneggino le ossa e un altro sulla riproduzione in toto dei resti ossei in loro mancanza o in caso di deperimento degli stessi.- spiegò entusiasticamente la ragazza, gli occhi azzurri luminosi e vivaci- In effetti, però, la parte teorica sarà tenuta dal dottor Davon Stein.”

La Strauss aprì la bocca per parlare ma, stranamente, si ritrovò a richiuderla immediatamente. Non era abituata a incontrare sul posto di lavoro persone che ignorassero totalmente il suo status di superiore e faticava un bel po' a inquadrare la giovane eccentrica che si trovava di fronte.

Di una cosa era del tutto certa: per quanto sembrasse l'incarnazione di uno zucchero filato quella ragazza doveva essere una spina nel fianco.

Quei due ragazzini sono suoi?” domandò infine, additando le due teste bionde che si muovevano veloci fra le scrivanie, mentre duellavano a mo' di spadaccini brandendo dei pennarelli indelebili come arma.

Oh,sì.- sorrise dolcemente Alaska, prima di iniziare a parlare di nuovo velocemente- Sono i miei fratelli. Gemelli. Gemelli fra loro, ovviamente, non con me. Quello con la felpa blu è JD, mentre quello con la felpa verde è TJ. O forse è il contrario. A volte non li distingue neanche nostra madre. JD?”

Il ragazzino con la felpa verde, più vicino a loro, si voltò immediatamente verso la sorella.

Sono TJ.” rivelò avvicinandosi.

Ross sorrise colpevole e gli posò entrambe le mani sulle spalle, facendo un cenno in direzione della donna che si trovava di fronte “TJ, saluta la signora Strauss, è la direttrice di questa sezione dell'FBI.”

Salve signora Strauss.- obbedì immediatamente il ragazzino, porgendo la mano in modo formale- Progetto di diventare il suo capo, un giorno, se non cambio nuovamente idea sulle mie inclinazioni future. Diventerò presidente degli Stati Uniti.”

La donna rimase colpita dalla sua determinazione “Davvero?”

Dipenderà dall'esito delle elezioni, ovviamente, ma preparerò un ottimo programma elettorale.” spiegò TJ con una scrollata di spalle.

Sembri molto sicuro di te.”

Il ragazzino annuì distrattamente, prima di voltarsi verso la sorella “JD mi ha scritto sul braccio con un pennarello.” si lamentò.

Era indelebile?” domandò Alaska con tono casuale.

No.”

Allora non è niente di così grave.- ribattè sorridendogli incoraggiante- Puoi farlo anche tu con lui, se vuoi.”

TJ annuì di nuovo e le rivolse un sorriso smagliante, molto simile a uno dei suoi, e alla fine se ne andò dopo aver sventolato la mano in segno di saluto in direzione della Strauss che gli rispose, spiazzata, con un lieve cenno del capo.

Visto?- disse Alaska, tornando a voltarsi verso la direttrice dell'unità- Li avevo confusi. Spero che quando cresceranno uno dei due decida di farsi un tatuaggio.”

“Dottoressa Ross, si rende conto, vero, che la sede della BAU non è una scuola elementare e nemmeno un parco divertimenti?” domandò la Strauss, incrociando le braccia al petto e lanciando alla giovane un'occhiata al vetriolo.

“Certo che sì, direi che è evidente.- rispose Ross, senza un filo di ironia- Per prima cosa non ci sono né banchi, né lavagne né altri artefatti utili all'insegnamento e poi...”

Erin.- corse in suo aiuto Rossi, posando un braccio intorno alle spalle dell'antropologa- Vedo che hai conosciuto Alaska.”

L'uomo diede una strizzatina leggera al braccio di Alaska. Quando si erano aperte le porte dell'ascensore, aveva creduto di essere stato catapultato in un universo alternativo, ma poi il volto della Strauss era tornato severo come al solito non appena il ragazzino biondo con cui stava parlando si era allontanato. Quello che aveva capito subito, però, era che sarebbe decisamente stato meglio per tutti se avesse cercato di togliere Ross dalla vista della donna al più presto.

David.- disse semplicemente la donna come saluto- Conosci questa ragazza?”

Rossi annuì piano “Certo. Abbiamo collaborato con lei nel Maryland, in quel caso a Baltimora, e poi ci ha aiutati con un altro caso qui a DC.”

Non spiegò oltre, non del tutto certo se fosse un bene che la Strauss sapesse della relazione fra l'antropologa e Reid.

La direttrice dell'unità annuì piano “Quindi suppongo che sia passata a trovare te e la squadra?”

David vide Alaska aprire la bocca per rispondere, quindi si affrettò a ribattere immediatamente alla domanda della donna, avendo già riconosciuto nel suo tono di voce leggermente acuto una certa isteria.

In effetti, sapendo che era in città, le ho detto io di passare. Vorrei discutere di alcuni aspetti dell'antropologia forense che vorrei introdurre nel mio prossimo libro.” spiegò cercando di restare vago.

Gli occhi azzurri di Alaska si spalancarono “Ma è fantastico, Dave!Non avevi mai parlato di aspetti così specifici dell'analisi forense, prima.”

Le mani di Rossi, ancora sulle spalle dell'antropologa, le diedero due piccole pacche “Ne parliamo dopo, ok?”

Erin Strauss strinse leggermente le palpebre mentre faceva saettare lo sguardo fra i due e alla fine scosse la testa, vinta “Non voglio trovare di nuovo questa confusione la prossima volta che esco dal mio ufficio.” disse con tono severo, prima di passarsi le dita sulle tempie doloranti.

Certo, Erin.”

Alaska si unì al saluto, allegra “Arrivederci, signora Strauss!”

E si ricordi di prenotare la visita dall'allergologo!” aggiunse di nuovo la ragazza, prima che la donna si sbattesse alle spalle la porta del proprio ufficio.

David scosse la testa, affrettandosi a trascinare via con sé Alaska.

Andiamo a parlare del tuo libro?” domandò la giovane, incuriosita dalla sua strana fretta.

L'uomo fece roteare gli occhi “No, Alaska. Non c'è nessun libro...”

E allora perché ne hai parlato con la Strauss?” chiese di nuovo, aggrottando le sopracciglia perplessa.

Alaska, non so se l'hai notato, ma quella donna stava per divorarti in un solo boccone.”

Questo è altamente improbabile, Dave.- chiarificò immediatamente Alaska inclinando la testa di lato per osservare meglio il viso dell'uomo- Nella società occidentale ci sono regole civili ben chiare riguardo a quanto sia sbagliata l'antropofagia.”

Rossi aprì la bocca per spiegare alla ragazza che la sua era un'espressione figurata, ma una saetta di capelli rossi si frappose fra loro, obbligandolo a fare qualche passo indietro.

Tu. Tu!- esclamò Penelope stringendo le guance rosee di Alaska fra le mani- Sei diventata ufficialmente, indiscutibilmente e irrimediabilmente la mia eroina!Ci dovrebbero essere fumetti, film e musical a Brodway che narrano la tua storia. E poi figurine e modellini in scala affinché i bambini ti prendano come esempio!”

Perchè?” riuscì a mormorare l'antropologa, le labbra ancora schiacciate dalla stretta di Garcia.

Hai appena fronteggiato la Strauss!” rimarcò Derek, dandole un'amichevole pacca sulla spalla.

Abbiamo solo parlato. Sembra una donna interessante.”

David ed Emily scossero la testa, increduli per quell'atteggiamento nei confronti della direttrice dell'unità.

Solo tu puoi definire una donna come lei interessante.” ridacchiò Spencer, prima di posare un bacio veloce e tenero sulla tempia della ragazza, che continuava a guardarsi intorno, confusa da quello stupore generale.

Hotch si avvicinò a loro, del tutto inconsapevole di quanto era appena successo con la Strauss“Che cosa c'è di così divertente?”

Niente!” si affrettarono a dire in coro tutti i membri della squadra.

Ho conosciuto la Strauss.” disse invece candidamente Alaska.
L'uomo spalancò gli occhi “Cosa?”

Credo di piacerle.” aggiunse Ross, passandosi una mano fra i folti capelli corvini.

Reid notò l'espressione preoccupante che si stava allargando sul volto di Aaron e mise entrambe le mani sulle spalle della propria ragazza, cercando di spingerla verso gli ascensori “Al, sai una cosa?Credo che sia il caso che tu e i gemelli torniate a casa, o allo Smithsonian, o dovunque decidiate di trascorrere il resto della giornata.”

Forse hai ragione.- concordò l'antropologa lanciando un'occhiata alla cappelliera che giaceva ancora sulla scrivania di Emily- Devo riportare Hugo in laboratorio.”

Vuoi dargli un bacino d'addio, Morgan?” lo punzecchiò la mora con un sorriso.

L'uomo di colore fece roteare gli occhi “Spassosissima, Prentiss.”
“Ma non possiamo andarcene, Al!” ricordò invece alla sorella JD.

Alaska sbattè le palpebre “Perchè?”

Dobbiamo dirgli quella cosa...” suggerì quindi l'altro fratello.

Quale cosa?Ah, giusto!- si ricordò immediatamente la ragazza, dandosi un leggero pugno sulla fronte- Ho un invito da fare a tutti voi...”

Te l'ho già detto, Quarantanove, non metterò piede nel vostro appartamento finché non addomesticherete quella sottospecie di tigre da combattimento.” mise subito in chiaro Morgan, incrociando le braccia.

TJ alzò un sopracciglio “Intendi Pappa?”

Ho cercato su internet: è un gatto delle foreste norvegese.” rivelò quindi JD annuendo.

Penelope rivolse un ghigno divertito a Reid “A quanto pare hai una passione per le cose originarie del Nord Europa, G-man!”

Ragazzi, vi state distraendo dall'argomento portante.- disse JJ con un sorriso indulgente sul bel volto- Non costringetemi a mettervi in castigo!”

Puoi continuare a parlare del tuo invito, Nocciolina.” accordò quindi Garcia, mimando l'atto di cucirsi le labbra.

Ross fece un gesto riconoscente “Grazie. Dunque, domani è Halloween e...”

Urgh.” grugnì Morgan infastidito.

Rossi fece roteare gli occhi, esasperato “Ci risiamo.”

Che c'è?” domandarono in coro i tre fratelli, guardandosi intorno confusi.

Ora Reid e Morgan ci proporranno il loro dibattito annuale sui pro e i contro di questa festa popolare.” spiegò Hotch col tono annoiato di chi doveva affrontare la stessa situazione da anni.

Derek ignorò quella frase, rivolgendosi ad Alaska “Ti prego, Quarantanove, dimmi che non ti ha contagiato con la sua passione per la notte delle streghe.”

Ok.” annuì la ragazza, stringendosi nelle spalle.

Alaska adorava Halloween già da prima di conoscermi.” specificò invece Spencer, incrociando le braccia.

Oh, fantastico.” borbottò Morgan, per niente entusiasta.

JD inclinò la testa di lato “Perchè, a te non piace?”

Per niente.” rivelò quindi il profiler scuotendo la testa.

Perchè?”

Emily agitò le mani affusolate “Credetemi, ragazzi, questa non è una buona domanda.”

Diciamo che è una festa che non mi piace, punto.”

Ma perchè?- domandò di nuovo JD- E' una delle feste migliori mai inventate!”

Dopo il Natale...” specificò Alaska.

...e il giorno del Pi greco.” aggiunse TJ annuendo con convinzione.

Ross alzò un dito, pronta a elencare i benefici di questa festa “Per prima cosa ci sono i dolci.”

E poi ci si può travestire.” continuò JD esaltato.

TJ si affrettò ad aggiungere il proprio punto di vista “E andare di casa in casa.”

E ci sono i dolci.” ripetè Alaska con un largo sorriso.
“E stare svegli più del solito.” disse di nuovo JD.

L'antropologa annuì “E i dolci.”

E fare maratone di film dell'orrore.” disse ancora Spencer con entusiasmo.

Ho già menzionato i dolci?” domandò di nuovo Alaska, cercando conferma nei volti dei suoi interlocutori.

Morgan scosse la testa, per niente convinto da quell'arringa collettiva “Beh, non ci sarà nessun modo per cui tu possa convincermi a partecipare a una festa di Halloween, Quarantanove.”
“Voi verrete, ne sono certa.” ribattè invece Ross, decisamente sicura di sé.

Io non posso Alaska, mi dispiace.- si scusò immediatamente JJ- Io e Will ci limiteremo a far vestire Henry con un costume ridicolmente carino, fare un mucchio di foto e fargli fare il giro del vicinato per racimolare qualche dolce.”

Alaska fece un gesto vago con la mano “Giustificata.”

Io ho un appuntamento, Alaska.- si affrettò quindi a dire David- E poi credo di non avere l'età per una cosa del genere.”

Sarà una festa intergenerazionale, Dave, niente di troppo complicato.- assicurò la giovane- Comunque, sei giustificato se mi presenterai la tua donna misteriosa, prima o poi.”
“Andata.” acconsentì il più anziano dei profiler, con un sorriso bonario sul volto.

Hotch aprì bocca per parlare “Ecco io...”
“Mi dispiace, non accetto altre scuse.- lo interruppe Alaska, prendendo sotto braccio la cappelliera con Hugo e iniziando ad avviarsi agli ascensori, seguita a ruota dai gemelli- Vi mando un messaggio con l'indirizzo della festa: sarà fantastica!Pablo è un genio nell'organizzare questo genere di eventi, sono sicura che non ve ne pentirete!”

I profiler la osservarono allontanarsi velocemente per non dare loro diritto di replica e si ritrovarono a scuotere la testa all'unisono. Avevano conosciuto i colleghi di Alaska Ross e sapevano per certo che, fra tutti gli aggettivi che potevano usare per descrivere la festa del giorno dopo, tranquilla e normale non potevano essere contemplati.

 

 

 

 

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Al di là di ogni vostro timore sono ancora viva!Orsù, smettetela di tempestare di chiamate Chi l'ha visto? E non denunciate il mio rapimento da parte di alieni a Mistero. Molto più banalmente il motivo della mia momentanea scomparsa è che sono stata super-impegnata, e poi malata, e poi in guerra fredda con l'università fra esami/tesi/burocrazia odiosa. A parte il capitolo malattie, nei prossimi due mesi la situazione continuerà su questo genere, purtroppo...Quindi vi chiedo anticipatamente scusa se i tempi di pubblicazione diventeranno più lunghi. Spero che mi perdonerete...

Ah, mi scuso per eventuali errori in questo capitolo, ma nella fretta di pubblicarlo non l'ho riletto per niente. E chiedo scusa anche per la formattazione che non ho avuto tempo di impostare secondo i miei standard (forse prima o poi riuscirò a sistemarla, chi lo sa...)

Orbene, vi saluto e spero di ritornare con il nuovo capitolo a tema Halloween al più presto possibile.

Kisses e ricordatevi di farmi sapere che ne pensate di questo capitolo, se vi va!

JoJo

   
 
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