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Autore: Makino    02/01/2006    14 recensioni
Kagome: bella ragazza del 1700.
Inuyasha: atleta ventunenne dell’epoca moderna.
Potranno mai incontrarsi? Certo, se lei all’improvviso si ritrova capace di viaggiare nel tempo...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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[...]Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo[...]
[...]Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno[...]





Sono tornata prima del previsto….. mi dispiace moltissimo per voi ma mi sono infortunata sciando…….. un deficiente, scusate il termine, che a malapena sapeva cos’erano un paio di sci ma nonostante questo si credeva un grande sciatore e andava avanti facendo curve strette, mi ha tagliato la strada. Ma dico…ero impegnata a fare una curva a bordo pista proprio perché so che ci sono pericoli pubblici in giro e nonostante questo mi ha beccata……  non mi ha travolto solo perché sono riuscita a curvare in tempo ma ho perso l’equilibrio già precario in quel momento e sono rovinosamente caduta a terra… la storiella si è conclusa con me che mentalmente dicevo dietro di tutto a quell’idiota (mi sono pure offerta di dargli delle lezioni) e che scendevo la pista a spazzaneve con un ginocchio grande come un’anguria….. non mi sono rotta nulla ma mi sono fatta male… niente sci quindi e sono dovuta tornare a casa mia…ciao ciao montagna…. mi sarei accontentata delle sue scuse, invece mi ha guardato e ha proseguito. allora l’ho raggiunto alla seggiovia e gli ho urlato contro. più di una persona mi ha dato ragione. mi chiedo, potrebbero fare delle piste per gli imbranati o chiuderli direttamente in gabbia???? …… sigh
 
Ma ora passiamo ad altro……. Come al solito non ho idea di come si svolgerà la storia perché invento sul momento, ma ho in mente qualcosa di particolare..... la storia si svolgerà nel 1700 e il 2010........ ma come direte? abbiate pazienza e saprete tutto......perciò non stupitevi di nulla. Qualche ideuzza ce l’ho e come al solito all’inizio sarà un po’ triste ma è importante per capire la trama….. però tutto è possibile trattandosi della mia persona……

La storia sarà in parte AU e forse un pò OOC.........ma non so ancora
 
A proposito, che maleducata che sono ma ero troppo impegnata ad inveire contro uno sciatore imbranato, BUON ANNO A TUTTI!!!!!!!!!!!!!
 
Cavoli! quasi mi dimenticavo!!!! vorrei ringraziare tutti coloro che hanno recensito l’ultimo capitolo della mia ff ‘il mio cuore è solo per te’

Kagomina: sei sempre all’altezza delle mie aspettative. Riesci a farmi sentire fiera di me stessa (mi sto montando la testa, è colpa tua eheheheh). sei la mia recensitrice n°1, quella che mi scrive ‘poemi’ (o come tu li definisci) fantastici e riflessivi e che mi rileggo sempre almeno 3 volte... grazie, grazie, grazie. ti auguro buon anno!!!!! ps: mi hai detto che se vuoi posso contattarti.... ma non so come!! siccome non appari nella finestra ‘Autori’ non ho informazioni su di te!!!

Narsyl: ti ringrazio infinitamente...... mi fa davvero piacere se riesco acoinvolgere la gente. mille grazie

raska81: ciao mia adorabile romantica (tu si che mi capisci....) come stai? hia visto? sono già tornata!!! spero davvero in un tuo commento... un bacione

Lila: povero Inuyasha... è così che me lo tratti??? sono contenta che il finale ti sia piaciuto.. meno male!!! spero che anche questa storia sia di tuo gradimento!! ti abbraccio

Shirin: accidenti, arrossisco davvero!!! ti ringrazio infinitamente per avermi seguita fino alla fine.. grazie!!!!! mi auguro che anche questa ff ti piaccia, lo spero tanto. ps: sono subito corsa a leggere l’ultimo capitolo della tua storia... meraviglioso!!! aggiorna aggiorna, ti adoro!!!!

Il vecchio Totosai: che dire....non ho parole.... sei stato uno dei miei ultimi comentatori, ma mi hai sommersa di complimenti: non posso fare altro che ringraziarti e pregare gli dei che commenterai anche questa mia nuova storia.... ti abbraccio

Lorimhar: heilà Teacher!!!!!! come stai???? cavoli, mi sono persa quel film, ma riesco ad immaginarmelo.... sai, anche io mi sono fatta un’idea simile alla tua riguardo gli eventuali figli di Kagome ed Inuyasha, ma per esigenze di copione ho reso Keiko più ‘umana’.... comunque, ti ho stupito con quel finale??? O-O grazie mille

Elychan: credo che tu sia una delle persone con cui mi dovrei scusare.... ma quanto ti ho fatto penare? perdonami..... ora ti torturerò con quest’altra ff (se mai la leggerai) quindi prepara la bottiglia di vodka, la cioccolata e la pallina anti-stress..... ti abbraccio forte

kagomechan: se ti piacciono le ff zuccherose, hai aperto la pagina giusta!!! certo, a me piace moltissimo far penare i miei personaggi, però le scene romantiche non mancheranno di sicuro... un bacione


Ora però passo a scrivere questa benedetta ff……
 
 
 

Maggio 1787, regno di Axle (spero non esista, è che mi piaceva come suonava nda)
 
Una bellissima bambina che avrà avuto si e no 12 anni correva allegra in un prato. Aveva lunghi capelli d’ebano e occhi castani…. Chiunque l’avesse vista in quel momento non avrebbe potuto fare a meno di sorridere….. una splendida creatura che si rallegrava di ciò che le stava intorno. Il bellissimo abito che portava stonava decisamente con il viso sporco di terra e la perfetta acconciatura ormai sfatta per le capriole che la bimba aveva fatto in precedenza. Era sola in quella meravigliosa distesa d’erba, ma improvvisamente giunse tutta trafelata una donna di mezza età non troppo alta e robusta, vestita di un abito piuttosto semplice che sottolineava il suo rango. Non le era sfuggito il fatto che la bambina fosse scomparsa e finalmente l’aveva ritrovata. raggiuntala però la domestica sbiancò.
 
D: “principessa Kagome!!!!!! Ma cosa ha combinato? perchè è sporca di terra? O santo cielo, se sua madre la vedesse in questo momento credo che mi ucciderebbe…”
 
K: “Kaede! Che bello sei venuta anche tu! Aiutami a raccogliere i fiori per la mamma!”
 
Ka: “principessina, sa bene che non dovrebbe uscire dal castello…. Suo padre, il re, ha dato precise disposizioni.”
 
K: “uffa.. io mi stavo divertendo!!”
 
Ka: “non lo metto in dubbio, e mi dispiace moltissimo doverla interrompere ma devo darle una sistemata prima che i suoi genitori siano di ritorno….”
 
K: “d’accordo….” disse la bambina ormai rassegnata. Prese la mano della domestica e si avviò al castello.
 
Kaede la guardò. “Povera piccola…..proprio un padre simile si doveva ritrovare? da che mondo e mondo un padre tiene segregata in casa la figlia? una bambina esuberante e piena di vita come Kagome ha bisogno di essere libera...” si ritrovò a pensare vedendo il suo faccino triste.

Rientrate al castello le due si diressero verso gli appartamenti di Kagome, che necessitava decisamente di una ripulita. Kaede la spogliò e la portò nell’enorme bagno per poterla lavare con cura.

Quando Kagome entrò nell’acqua guardò la sua cameriera e le parlò.

K:”Kaede.... perchè il mio papà non vuole che esca dal castello? io non faccio nulla di male, voglio solo correre e raccogliere i fiori per la mamma!!”

Ka:”lo sò piccolina..... il re vostro padre ha solo paura che vi succeda qualcosa” mentì spudoratamente. sapeva che quell’uomo agiva sempre per un tornaconto personale

K:”ma che pericoli ci sono se stò nel prato del castello? non siamo protetti?”

Ka:”si certo, purtroppo però questo non è sufficiente. ci sono in giro molti uomini potenti ed astuti che non avrebbero difficoltà di arrivare al re o a voi.....”

K:”capisco..... però non è giusto” e incrociò le braccia fingendosi imbronciata

Ka.”ora basta domande però... lasci che la lavi per bene”

K:”Kaede? perchè mi chiami sempre principessa? non puoi pronunciare semplicemente il mio nome? chiamami Kagome......”

Ka:”mi spiace ma non posso. io sono una semplice cameriera e voi l’erede al trono di uno dei regni più potenti..... è normale per me non rivolgermi a lei in tono confidenziale, non mi è concesso.”

Kagome la osservò pensierosa, poi le sorrise ingenuamente.

K:”facciamo un patto. quando siamo da sole mi chiami per nome, se c’è qualcuno nei paraggi puoi fare come vuoi tu”

Kaede sorrise. “ahahahah!!! mi ricordi tanto tua madre quando aveva circa la tua età.... mi ha fatto un discorso simile.....d’accordo.....Kagome, facciamo come dici tu” e finì il suo lavoro.


nel frattempo, all’interno di una carrozza.....

:“Kikio, sei proprio impossibile!!! ti rendi conto che nostra figlia è ancora una bambina?”

Ki:”Naraku, sto solo facendo il suo interesse.... non voglio che rimpianga una scelta sbagliata”

N:”ma ha solo 12 anni!!!! è come darla in pasto ai leoni!!!”

Ki:”sei tu che sei troppo possessivo nei confronti di Kagome. hai sempre bisogno di tenerla sotto costante controllo... non le permetti nemmeno di uscire dal castello, E’ ASSURDO!!!!!!!”

N.”non azzardarti a contestare le mie decisioni, moglie. Il mio comportamento è dettato solo dalla preoccupazione”

Ki:”certo, sei preoccupato di perdere la tua fonte di ricchezza... non ti basta quello che abbiamo già?? il nostro regno è ricco e prospero, perchè senti il bisogno di ‘vendere’ tua figlia al migliore offerente?? solo tu ci guadagneresti da un matrimonio di interesse... non pensi alla sua felicità? e accusi me di darla in pasto ai leoni? è una bambina che ha bisogno di spazi per crescere felice... è intelligente, e non si berrà ancora per molto la scusa che vuoi solo proteggerla. quando saprà che stai già facendo contratti matrimoniali per lei cosa le dirai? vuoi farti odiare? è per questo che ho deciso di allontanarla per un pò dal castello...da te....”

Naraku la schiaffeggiò e poi disse ”tu non hai il diritto di farmi questo, IO sono il re, TU sei semplicemente mia moglie, IO decido cosa è giusto per mia figlia”

Kikio piangeva. soffriva terribilmente per la sua situazione. Lei era stata costretta a sposarsi (all’età di 17 anni) con Naraku dal padre, che ormai era troppo vecchio e voleva sistemere la figlia al più presto. Non gli era mai piaciuto particolarmente quell’uomo, aveva qualcosa di sinistro e il suo sguardo era cattivo. In quel momento però il vecchio sovrano pensò di fare la cosa giusta per la figlia dato che Naraku uno dei principi di maggior spicco in quel momento: era abilissimo con la spada, oltre ad essere molto ricco e potente, questo gli bastava. Morì 2 mesi dopo il matrimonio dell’unica figlia. Kagome era nata un anno dopo. Da quel maledettissimo giorno in cui Kikio aveva giurato amore etarno alla persona che più odiava, erano passati ben 13 anni, 13 lunghi anni di sofferenza, alleviati solo dalla presenza dell’adorata figlia, suo unico conforto. E ora il bieco individuo che era suo marito, voleva dare SUA figlia in sposa ad un signorotto qualunque. No, non avrebbe mai permesso che anche Kagome soffrisse come lei, per un’unione sbagliata, senza alcun tipo di amore. Per questo aveva buttato lì quell’idea a Naraku: voleva che la figlia studiasse per i successivi anni presso il castello della sorella, la granduchessa Sango, che spesso ospitava bravissimi maestri, prima di tutto perchè voleva tenere il più lontano possibile dal marito la sua sfortunata figlia, secondo perchè tra Kagome e sua zia Sango c’erano solo 6 anni di differenza e di conseguenza, il suo soggiorno sarebbe stato piacevole e avrebbe avuto sempre un’ottima confidente. Era la soluzione migliore che era riuscita a trovare, magari, lontano da casa, avrebbe conosciuto un bravo ragazzo e si sarebbe innamorata. Si, per lei è la decisione più saggia.

Ki: “tu NON sai cosa è giusto per lei. e lo dimostra il fatto che non capisci cosa può comportare il tuo stupido progetto!!! ti ho detto quali sono le mie intenzioni: Kagome andrà da mia sorella a Merle e vi rimarrà per i prossimi anni finchè non sarà diventata una donna meravigliosa...... e felice

N.”sai benissimo che potrei pagare i più illustri precettori!!! e invece vuoi mandare mia figlia da Sango che accoglie tutti i viandanti del regno? tu devi essere impazzita.”

Ki: “Sango non è una stupida. Sa capire se una persona ha cattive intenzioni, e la gente che fino ad ora ha ospitato le ha insegnato moltissimo. è un a donna virtuosa e di classe che sa sempre come comportarsi. Io mi fido di lei e di conseguenza anche delle persone che vivono a casa sua.” disse in tono fiero

N:”stai facendo un errore”

Ki:”come dici sempre tu ‘faccio solo quello che ritengo la cosa giusta per mia figlia’ ” lo imitò canzonandolo. Lui però non era quel tipo di persona che amava essere preso in giro e reagì male. Prese con la mano la moglie per il collo e la strinse alla parete della carrozza.

N:”attenta a come parli. non amo questo genere di scherzi, e non sono in vena di sorbirmi il tuo sarcasmo”

Ki:”potrai anche uccidermi, ma non ti permetterò di rovinare la vita a mia figlia”

N:”fa come ti pare. ne subirete le conseguenze.... entrambe” e lasciò la presa.

Kikio si massaggiò il collo dolorante, l’aveva stretta con una tale forza.....ma questa volta riuscì a trattenere le lacrime, ormai erano arrivati a casa.

: “mamma, mamma!!!!!” gridò Kagome affacciata ad uno dei tanti balconi del castello.

Kikio le sorrise e accennò un saluto con la mano. si avviò poi con passo spedito all’interno dell’edificio: sapeva che la sua piccola sarebbe corsa ad abbracciarla. Infatti poco dopo vide Kagome che avanzava nella sua direzione, tenendo con entrambe le mani la gonna dell’ingombrante vestito.

Ki:”tesoro.....” e allargò le braccia per accogliere la figlia

K:”mamma, mi sei mancata tanto in questi giorni!!! finalmente sei tornata! guarda qui, ti ho raccolto dei fiori in giardino....”

Ki:”sono meravigliosi, grazie”

N.”Kagome, sei uscita dal castello?”

Kagome si morse la lingua. Non aveva proprio visto il padre, anche perchè solitamente dopo il ritorno dai viaggi si avviava direttamente nel suo studio senza nemmeno salutarla. e invece stavolta sfortunatamente era lì in piedi imperioso che la guardava storto.

K:”pa....padre.... sono solo andata qui in giardino a raccogliere dei fiori....”

N:”non ha importanza!!!! ti avrò detto mille volte di non mettere piede fuori dal castello... quante volte dovrò ripetertelo prima che tu capisca?????”

K:”ma.....”

N:”niente ma!!!! e poi cos’è questo comportamento? da quando in qua una principessa si mette a correre per le sale e in un modo tanto scomposto? è davvero impossibile pensare che tu sia mia figlia! chi ti ha insegnato questo atteggiamento? io spendo una montagna di soldi per la tua educazione e tu come mi ripaghi? correndo come una ragazzina qualunque....”

Kagome abbassò lo sguardo. nella sua ingenuità puerile credeva che il padre la sgridasse per il suo bene, preoccupato che un giorno sarà lei a governare il regno. però nel tono della sua voce c’era qualcosa di strano, era freddo e dalla sua espressione non traspariva il minimo affetto. solo uno sguardo duro e accusatorio.

K:”mi...mi dispiace padre, non si ripeterà più”

N.”lo spero davvero.... ora ritirati nelle tue stanze con tua madre. più tardi discuteremo di una faccenda che Kikio ha proposto. voglio tutte e due, nel mio studio prima di cena”

Kagome guardò tristemente la madre, ancora scossa per le parole di Naraku.

Vedendola così, Kikio non potè fare altro che abbracciarla e sussurrarle “non dare peso alle parole di tuo padre, è arrabbiato con me e ha scaricato la sua rabbia su di te... perdonami”

K:”oh mamma, non devi scusarti, il papà ha ragione! mi sono comportata come una sciocca, pur sapendo bene che la mia posizione comporta degli obblighi”

Ki.”quanto sei buona..... riesci a trovare un lato positivo anche in una persona come tuo padre” sussurrò

K:”cos’hai detto mamma?”

Ki:”niente tesoro, stavo solo riflettendo”

Kagome guardò la madre. era triste e rassegnata. non poteva certo dare la colpa al litigio avuto con il padre, come le aveva detto prima, perchè da quando la ricordava l’aveva sempre vista con la stessa espressione. Ma allora perchè la sua mamma era sempre così?

K.”mamma, perchè sei triste?”

La domanda colse Kikio di sorpresa.

Ki:”beh, ci sono cose che nella vita non vanno sempre nel verso giusto.... io sono semplicemente stata sfortunata”

Kagome la guardò incredula. non capiva le parole della madre, ma un’idea le balenò per la mente

K:”è colpa mia?”

Kikio si fermò, si abbassò all’altezza della figlia e la prese per le spalle

Ki:”guardami bene Kagome.... mai e dico mai, dovrai pensare di nuovo una cosa simile. tu sei il mio sole, la mia ancora di salvezza in questo incubo. non è colpa tua, se devo prendermela con qualcuno, devo farlo con me stessa che non ho saputo dire di no ad una persona che amavo tantissimo”

K:”chi?”

Ki:”tuo nonno, che purtroppo non hai mai conosciuto”

K:”che peccato.....”

Ki:”già, un vero peccato.....”


Le ore sucessive passarono abbastanza serene, anche perchè Kikio e Kagome erano impegnate in ogni sorta di gioco, chiuse a chiave negli appartamenti dell’ultima, per evitare spiacevoli intrusioni.

Ki:”Kagome, dobbiamo prepararci, ormai è ora di andare da tuo padre, e sai quanto odi aspettare”

Kagome annuì. Si prepararono in fretta e si avviarono per il lungo corridoio che le avrebbe condotte allo studio del sovrano.

K:”di cos’è che mi devi parlare mamma? perchè non hai voluto dirmelo prima?”

Kikio la guardò e le fece un sorriso rassicurante. poi tornò a guardare davanti a se con uno sguardo determinato

“cerco di salvarti” pensò



  
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