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Autore: RoxanneNO    09/02/2011    1 recensioni
Lei, la ragazza dai ricordi offuscati; lui, colui che glieli ha offuscati.
Eveline non vuole più essere la ragazza speciale di una volta, ha deciso di chiudere con il suo passato e con tutto ciò che ha rappresentato per lei in quei dieci anni. Almeno fino a che...
cit.: Il cuore mi saltò in gola quando vidi che c’era seduto qualcuno. Un ragazzo forse poco più grande di me, biondo e...bello. non saprei come definirlo altrimenti. “Scusami non volevo spaventarti.” Mi disse mentre mi alzavo per riprendere fiato e darmela a gambe levate “Tranquillo, stavo andando via.”
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non credo di poter rispondere.” Jade abbassò lo sguardo evitando per l'ennesima volta il mio.
“Non ci provare, hai promesso.” Se avesse potuto uccidermi lo avrebbe fatto molto volentieri.
“Se solo tu avessi un'idea di quanto sia complicato...”
“Rendimi partecipe di quello che mi sta succedendo Jade, te lo chiedo col cuore in mano.” dissi tremando di paura vera, quella che si avverte solo quando si guarda un film horror e si pensa che non succederà mai di provarla in prima persona.
“Ti sto proteggendo, è vero, da una persona che odio profondamente per quello che mi ha fatto e per quello che ti ha fatto.” cosa mi aveva fatto? È possibile non accorgersi che una persona ti stia arrecando un danno? Ne dovresti subire le conseguenze, giusto? “Lui è semplicemente cattivo, qualcuno dice che non può essere altrimenti ma io penso che ci sia sempre una scelta sai. Io per esempio posso scegliere se starti realmente vicino o se continuare ad osservarti da lontano. È una decisione che cambierebbe la vita di entrambi e...”
“Non che non mi interessi l'argomento, credimi, ma so che stai cercando di deviare il discorso per non dirmi chi è questa persona.” rise senza negare il suo tentativo imbranato di distogliere l'attenzione dal reale problema e poi finalmente confessò “Si tratta di mio padre.” sgranai gli occhi e beh, se mi avessero dato una martellata in faccia avrei sentito meno dolore. La prima cosa che mi chiesi fu come può il padre di una persona così altruista essere tanto spregevole? E poi perché io? Cosa gli avevo fatto? Per quel che ricordavo Jade avrebbe potuto anche essere orfano visto che i suoi non si erano mai fatti vivi per accompagnarlo a scuola o a casa di un'amichetta. “P-perché tuo padre ce l'ha con me?”
“Fa il suo lavoro non ce l'ha con te. Peccato che il suo lavoro vada completamente contro il mio benessere.”
“Non capisco.”
“Ho risposto alla tua domanda Eve, non ho intenzione di dire altro.” non ebbi il coraggio di ribattere contro il suo volto completamente sfigurato dalla tensione e dal dolore che quella confessione gli stava provocando. Ma prima o poi avrei dovuto sapere tutto, e speravo che sarebbe stato il più presto possibile.
“Senti instauriamo una tregua, ti prometto che ti dirò tutto a tempo debito. Voglio solo starti vicino e darti una mano.”
“Prima hai detto che i suoi piani non coincidono con i tuoi e che non vuoi che mi faccia del male, perché?”
“Non voglio che ti succeda qualcosa di brutto, non sarebbe giusto.”
“Quindi non dipende dal fatto che sia proprio io, è una coincidenza che sia io quella che devi salvare.”
“Non ho detto questo, è ovvio che io sia qui perché sei tu. So che può sembrare stupido ma è come se io e te fossimo legati. Non voglio fare il romanticone da mille e una notte non si tratta di questo, è semplicemente che tu sei stata una delle poche persone ad accettarmi senza pretendere nulla in cambio.”
“Eravamo bambini, Jade.”
“Non sei scappata quando mi hai rivisto, volevi farlo ma alla fine ha vinto il desiderio che avevi di parlarmi e di capire cosa ti stava succedendo. E spero anche un po' il fatto che ti sono mancato.”
“Sai benissimo di essermi mancato ma questo non significa che io possa fidarmi di te ciecamente. Cerca di capirmi, potresti essere diventato chiunque in questi dieci anni e nemmeno prima sapevo chi fossi.”
“Suppongo che ti spaventi quello che ti ho fatto.” non sapevo cosa dire in realtà. Sì mi spaventava il potere che mi aveva donato e mi spaventava anche lui, a volte, ma non era così importante come il resto dei miei sentimenti. Non che ne provassi di concreti, ma non potevo negare a me stessa che ero attratta da lui e che i castelli di sabbia che mi ero creata in testa non erano ancora crollati. “Certo che mi spaventa, ma penso che ci siano cose più importanti da sapere.”
“Eve, quando ho fatto quello che ho fatto ero piccolo e non capivo molto le conseguenze che ti avrebbe portato ogni mio gesto, ma credimi voleva essere un regalo sincero.” mi disse puntandosi una mano sul cuore, non lo avevo mai visto tanto provato prima.
“Credo di averlo capito questo.”
“Bene, non potrei mai sopportare che tu mi vedessi come qualcuno che voglia danneggiarti in qualche modo. Se vuoi posso darti una mano a trovare tutto ciò che è positivo nel dono che ti ho fatto, oppure posso sparire da quella finestra e far finta di non aver visto nulla. Tornerei invisibile come hai voluto tu e tutto tornerebbe come prima.” A quel punto fui io ad abbracciarlo e lui, ringraziando il cielo, fu pronto a stringermi.
“Non voglio che tu te ne vada di nuovo.”
“E allora sarò qui per te sempre. Per sempre.”
“Per sempre è un periodo molto lungo.”
“Lo so, ma non m'importa.”
“Jade?”
“Mh?”
“Non mi stai prendendo in giro, vero?”
“Non potrei mai farlo Eve.”



ANGOLO DELLE CHIACCHIERE:
Ooookay, ho postato il sesto capitolo che fino ad ora è stato forse il più difficile da scrivere. Lo so, lo so la sto tirando parecchio per le lunghe ma perdonatemi, non sarebbe la stessa cosa, giusto? ;)
Prometto che nel prossimo capitolo potrete scoprire un po' di più, ma mi raccomando RECENSITEEEE!!
Per spronarvi un po' di più vi lascio un piccolo spoiler del prossimo capitolo.
Kiss Kiss
Roxanne.



“Ho sempre pensato che gli angeli fossero anime di persone talmente tanto buone da meritare un premio.”
“Eve, sei la solita inguaribile romantica. Possibile che non hai mai letto un racconto mitologico o...che ne so...la bibbia? Quando si parla di angeli si parla di entità distinte, non di persone normali. È come se...come se ci fosse una specie simile ma non uguale a quella umana. Mi sono spiegata?” la mia faccia da cartone animato non era stata abbastanza eloquente?
“Forse...no non credo di aver capito.”
“Diciamo che come ci sono i cani, i gatti, le foche e ci siamo noi, ci sono anche gli angeli.”
   




   

   
 
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