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Autore: SailorMercury84    09/02/2011    9 recensioni
Questa è la storia Amy, a noi nota come Sailor Mercury. In questa storia, vorrei far emergere non la storia della combattente, ma della ragazza di tutti i giorni. Amy che si racconta in prima persona.
Tratto dal primo capitolo:
"Mi chiamo Amy, ho 27 anni e sono originaria del giappone.
Finalmente mi sono laureata, e sono diventata un medico, per l'esattezza, medico d'urgenza. Sono
due anni che lavoro presso la struttura ospedaliera del Guy's Hospital, nella zona di London Bridge."
Spero vi piaccia, è la prima storia che scrivo!
Buona lettura...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ami/Amy, Taiki, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
Capitoli:
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Ritorno a Londra.
Seconda parte.
 
 
Quella notte riuscii a dormire serenamente, nonostante quello a cui avevo assistito la sera prima. Normalmente, avrei avuto un sonno agitato, e sarei stata preda dell'ansia, ma Taiki mi aveva aiutata a vedere le cose come stanno, senza ingigantire il problema e farsi prendere dal panico. In questo caso specifico, mi ero agitata proprio perchè il problema riguardava la mia migliore amica, e in fondo mi sentivo in colpa per non esserle stata vicina... Taiki invece, fece scomparire questo pensiero dalla mia mente con la frase "se doveva succedere, doveva succedere" e con le sue rassicurazioni. 
 
Mi alzai presto, e mi preparai per uscire, poi andai in cucina a preparare il caffè quando mi arrivò una chiamata sul cellulare.
 
- Pronto? -
 
- Buongiorno Amy! Sai dove sono adesso? -
 
Sprizzava gioia da tutti i pori, mentre io ero ancora intontita dal sonno:
 
- Buongiorno a te Taiki. Non saprei, dove sei? -
 
- Sono all' Italian Clinic, e ho parlato con un mio collega neurologo. Gli ho spiegato la situazione, e mi ha detto che se Rea ha battuto la testa, potrebbe recuperare la memoria anche nell' arco di qualche settimana, come dicevo io. L' unica cosa è che vuole farle fare delle lastre e vuole visitarla personalmente. Mi ha anche consigliato di far venire qualche suo parente, che può aiutarla a ritrovare i vecchi ricordi. Ci pensi tu ad avvisare la famiglia? - 
 
- Sì va bene Taiki, ti ringrazio tantissimo, sei il mio angelo custode in questi giorni! -
 
- Ci mancherebbe altro! Io comunque devo attaccare da lunedì, quindi ho ancora un paio di giorni liberi! - 
 
- Sì anche io sono ancora in ferie, per tre giorni compreso oggi, rientro martedì al lavoro. -
 
- Ah bene! Senti, hai già fatto colazione? -
 
- No ma sto preparando il caffè. Quando le altre si sveglieranno vorrei salutarle e dargli i souvenir, poi avrei la mattinata libera e vorrei passare da Rea... -
 
- Allora facciamo così, io adesso vado a farmi un giro per capire un pò le strade, voglio anche vedere qualche autosalone perchè vorrei acquistare una macchina nuova. Poi quando hai fatto mandami un messaggio così ci mettiamo d' accordo e andiamo insieme a trovare Rea, ti va? - 
 
- Sì va bene. Grazie Taiki, non so se riuscirò mai a ringraziarti abbastanza per quello che stai facendo per me! -
 
Ci salutammo e riagganciai. Mi sentivo leggera, sentire la sua voce incoraggiante di prima mattiva mi metteva serenità. 
Piano piano iniziarono a svegliarsi le mia amiche, la prima fu Morea.
 
- Buongiorno Amy, come stai oggi? Mi sembra di vederti più tranquilla rispetto a ieri o sbaglio? - 
 
- Buongiorno Morea, non sbagli! Ho sentito Taiki, e mi ha detto che ha parlato con un suo collega dell' Italian Clinic, faremo visitare Rea lì, e ci sono buone probabilità che guarisca in tempi brevi. Mi ha detto di chiamare un suo parente, stavo pensando a sua sorella Ottavia, lei è in Francia per studio, ed è la più vicina che può arrivare qui a Londra, che dici? -
 
- Mi sembra un' ottima idea, anche perchè ieri ho provato a chiamare la madre, ma non mi ha risposto. Comunque Amy... quel ragazzo ti piace vero? - 
 
- Ma Morea! Ti pare il momento di parlare di certe cose? -
 
Ero diventata rossa come un peperone e mi giraì dall'altra parte con la scusa di cercare un cucchiaino per girare il caffè. Una domanda del genere non me la sarei aspettata così su due piedi! 
 
- E dai Amy! Guarda che ieri sera ti ho vista dallo specchietto, mentre lo abbacciavi! Se state insieme e non mi hai detto niente, mi offendo eh? -
 
- Ma che dici!! Non stiamo insieme, è solo un vecchio amico, te l' ho detto! E poi... mi sta aiutando molto in questi giorni e l' ho ricambiato con un abbraccio, tutto qui! -
 
- Beh allora se siete solo amici... potrei anche provarci con lui no? E' un così bel ragazzo! Capelli lunghi, occhi tendenti al viola... Proprio un bel figurino! Allora, ci provo eh? Mi dai il suo numero di telefono? -
 
Trasalii ad una richiesta del genere:
 
- Ma.. ma che cosa stai dicendo Morea! No non te lo posso dare il suo numero senza permesso! E poi... no non posso! -
 
- Ah ah ah ah!!! Lo sapevooooo!! L' ho fatto apposta! Ma quanto ti piace eh? Ah ah ah ah!! Sei anche gelosa! E brava Amy! Nemmeno per Ryo eri mai stata gelosa ah ah ah ah!!! -
 
- Ma... -
 
Non dissi più niente, mi sentii solo sollevata al pensiero che Morea stesse scherzando, e che non volesse sul serio il numero di Taiki. Era vero, per un attimo avevo provato gelosia. Non volevo che qualcuno lo portasse via da me. Ma allora mi piaceva veramente? Io che non volevo più affezionarmi a nessun ragazzo, perchè ero gelosa? Perchè mi sentivo felice quando sapevo di poterlo vedere? Non mi ero nemmeno sforzata di allontanarlo da me, come invece avevo fatto con Zaffiro. Mi era sembrato tutto così naturale! Ma basta, avevo deciso di tenermi questa cosa dentro, non volevo che Taiki lo capisse, non volevo avventurarmi in un' altra storia che per causa mia sarebbe sicuramente finita, anche se questa volta capivo che c' era qualcosa di diverso, non so perchè, ma sapevo che mi sarei dovuta trattenere dal non fargli capire che mi piaceva, quindi sarei dovuta andare contro me stessa. Con Ryo invece c' era stato un allontanamento spontaneo da parte mia. 
Taiki... continuavo a vedere il suo viso davanti ai miei occhi, quando arrivarono anche Marta e Bunny per la colazione.
 
-Amyyyyyyyy buongiorno!!! -
 
Corsero ad abbracciarmi, e mentre facevamo tutte colazione intorno al tavolo, raccontai loro di ciò che avevo visto a Roma e consegnai loro i souvenir, partendo dai braccialetti per arrivare ai prodotti gastronomici italiani. 
Morea sembrava impazzita per i prodotti tipici che le avevo portato, poi con aria dispiaciuta disse:
 
- Ah peccato, non ho mai capito come si cucini la pasta, ci ho provato ma mi viene sempre male! -
 
- Non ti preoccupare Morea, tanto un giorno di questi verrà Taiki che ci insegnerà a... -
 
Mi bloccai di colpo, stavo di nuovo pensando a lui! 
 
- Amy Amy Amy... piccola cara dolce Amy... non è che ci nascondi qualcosa? Rea ci ha parlato di questo Taiki... bene bene, allora? Non ci racconti niente mia cara pulcina? -
 
Disse Marta con il suo solito modo scherzoso. Poi Bunny mi venne vicino e con aria sospetta, mi scrutò:
 
- Mmm... mmm... tu non me la racconti giusta... uhm... Amy hai il fidanzato e non ce l' hai detto? -
 
Ero imbarazzatissima, mi sentivo circondata e osservata:
 
- M... ma no! Vi dico di no! -
 
Poi si aggiunse Morea al discorso:
 
- Si si... Amy non ha il fidanzato... però guarda il caso ieri sera lei e Taiki si sono abbracciati amorevolmente  e poi Amy si è persino rifiutata di darmi il suo numero di telefono per quanto è gelosa ah ah ah! -
 
- Ahhhhh lo sapevo che presto l' amore avrebbe fatto breccia nel dolce cuore di una dottoressa in carriera! -
 
Sospirò Marta, mentre io cercai di cambiare discorso:
 
- Bunny, sbaglio o stai mangiando più del solito oggi? Ti sei mangiata già due cornetti e cinque biscotti ripieni! -
 
Scoppiò in una fragorosa risata:
 
- Ah ah ah ah!!! Ma che dici Amy, io mangio sempre tanti dolci!!! Ah ah ah!!! Beh adesso io vado a prepararmi o farò tardi al lavoro! Poi stasera andrò a trovare Rea con Marzio! -
 
Marta la tirò per un codino:
 
- No aspetta Bunny, oggi è il mio turno, vado prima io a prepararmi! -
 
Le due iniziarono la lotta finchè non raggiunsero il bagno per prepararsi, vederle giocare mi metteva sempre il buon umore. 
Nonostante il problema di Rea, mi sentivo ottimista, sentivo che sarebbe guarita presto, e questo grazie a Taiki.
Prima di uscire di casa, telefonai alla sorella minore di Rea, Ottavia, che dopo aver saputo la notizia, mi disse che ci avrebbe pensato lei ad avvisare i suoi genitori, e che avrebbe fatto in modo di essere a Londra la sera stessa.
Poi mandai un messaggio a Taiki, dicendogli che lo avrei aspettato all'uscita della fermata della metro di London Bridge.
Erano le undici quando arrivai sul luogo dell'appuntamento. Guardai con insiestenza l' uscita della metro, nella speranza di vederlo comparire da un momento all'altro, non vedevo l'ora. Ogni minuto in più che passava, non faceva che aumentare in me la voglia di vederlo. Quelle sensazioni piacevoli nel cuore che provavo mentre lo aspettavo sembravano essere irrefrenabili.
Poi finalmente, lo vidi arrivare verso di me, sempre con il suo tailleur giallo. Chi non lo conosceva, lo poteva giudicare un tipo serioso, aveva sempre un' espressione dura quando camminava fra la gente, ma in realtà io sapevo che non era così, lui era tutt'altro. Man mano che si avvicinava, potei vederlo sorridermi, e questo già mi bastava per sentire un tuffo al cuore.
Arrivò finalmente da me, ci salutammo e poi prendemmo un autobus per arrivare al Blackmoon Hospital, dove era ricoverata Rea.
Entrammo nell' ospedale, finalmente avevamo tutto il tempo per stare con lei, visto che l'orario di visita durava fino all'una.
Arrivammo alla stanza di Rea, e la vidi migliorata di aspetto rispetto alla sera prima, questo mi rincuorò.
 
- Buongiorno Rea! Come stai oggi? -
- Buongiorno Amy! -
 
Il fatto che si fosse ricordata il mio nome mi fece sorridere dalla contentezza. 
 
- Rea, questo è Taiki, noi due siamo dei medici, e ti aiuteremo a risolvere il tuo problema sai? Tra l'altro, tu hai una sorella minore che si chiama Ottavia, e questa sera verrà a trovarti, sei contenta?-
 
- Questa mattina stavo proprio pensando se io avessi o no dei genitori... -
 
- Si Rea, hai dei genitori che ti vogliono molto bene e loro vivono in Giappone, dove sei nata tu. -
 
- Perchè non riesco a ricordarmi i loro volti? Non mi ricordo nemmeno i loro nomi... ma cosa è successo ai miei ricordi? -
 
- Ieri sei caduta e hai battuto la testa. Ma per fortuna non ti è successo niente di grave, noi ti aiuteremo e piano piano ricorderai tutto, vedrai! -
 
- Ma Amy, tu non sei solo una dottoressa vero? Tu fai parte del mio passato? - 
 
- Sì Rea, noi siamo molto amiche. E per questo, io ti sarò vicina. -
 
Rea si commosse e poi mi prese la mano:
 
- Grazie Amy. - 
 
Nel frattempo Taiki uscì dalla stanza, e andò ad informarsi con il dottore che si stava prendendo cura di lei, il dottor Diamond. Io invece rimasi con Rea, e le raccontai della sua vita attuale, cercai di stimolare la sua mente, finchè non mi disse:
 
- Amy, io dipingo? Faccio quadri? Ho avuto come un flashback, e mi sembra di aver visto tanti quadri appesi su una parete bianca... -
 
- Bravissima Rea! Piano piano ti sta tornando in mente qualcosa. Tu non dipingi, ma lavori in una galleria d'arte, quindi vedi spesso dei quadri appesi alle pareti. Questa è una cosa buona Rea, sono convinta che fra qualche giorno, inizierai a ricordare tutto! -
 
Rea sorrise, e io cercavo di infonderle fiducia, per non farla demoralizzare. Rimasi con lei fino all' una, quando ci chiesero di andare via. Abbracciai Rea e prima di andarmene le dissi:
 
- Tranquilla Rea, stai facendo progressi. Abbi fiducia, appena io e Taiki potremo, ti porteremo in una clinica dove ti seguiranno costantemente, va bene? Ciao Rea. -
 
- Ciao Amy... anche se non mi ricordo bene di te, sento che la nostra amicizia è molto profonda. Ti ringrazio di essere venuta a trovarmi. Ciao. - 
 
Vedere man mano i progressi di Rea mi faceva sentire meglio, e mi sentivo ottimista. Uscii dalla sua stanza con il sorriso sulle labbra, un sorriso pieno di speranza.
Taiki mi disse di aver parlato con il Dottor Diamond,  il quale gli confermò che Rea al momento era affetta da amnesia retrograda e che il pomeriggio stesso l'avrebbero dimessa dal Blackmoon, dopo aver effettuato un'ultima visita con il neurologo che gli avrebbe prescritto una terapia. 
Dopo avermi dato queste informazioni, Taiki mi mise una mano sulla spalla, e così ci accingemmo ad uscire dall' ospedale, stretti l'uno all'altra come una coppia, finchè non sussultai alla vista di un uomo che mi guardava con rabbia: era Zaffiro.
 
 
 
 
Note e commenti:
 
Questo capitolo è meno pesante del precedente, e mi è piaciuto di più, scriverlo!
Ho ancora mille idee da pubblicare, spero di animare sempre la vostra attenzione alla mia storia :)
Un grazie grandissimo a Demy84, per il suo appoggio e per il suo aiuto costante :)
Grazie di cuore anche a:
EllieMarsRose, LadyFire, Key17, Kayla XY, Star86, Moon91, Alemagica88, Pianistadellaluna, Miroku88, Lisanechan, Cry88, e Court!
Al prossimo capitolo!
SailorMercury84
   
 
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