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Autore: LylaBaudelaire    09/02/2011    0 recensioni
Dopo il funerale di Albus Silente, Molly Weasley discute con Alastor Moody sulla figura del fratello del grande preside, Aberforth.
Questa storia ha partecipato al contest "Parlami di Loro" indetto da Lu_Pin.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alastor Moody, Molly Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La scuola mi sta rendendo latitante, lo so D: In compenso rimedio pubblicando le mie storie che hanno partecipato ai concorsi del forum di Efp mano mano che escono i risultati. Questa ha partecipato ad un bellissimo contest indetto da Lu_Pin, "Parlami di Loro" , in cui bisognava utilizzare Alastor Moody come tramite per ricordare assieme ad un membro del nuovo Ordine della Fenice un personaggio di quello esistente nella Prima Guerra Magica. In fondo alla storia troverete il giudizio della staria fatto dal giudice ma devo avvisarvi che prima di pubblicarla ho corretto gli errori sintattici presenti nel testo, però se siete interessati potete comunque fare il confronto con le giuste correzioni citate.
Titolo, citazione iniziale  e chiusura sono tratti dal testo di una canzone di Jeff Buckley, “Lover, You Should Have Come Over”. La parte in corsivo è un flashback.
A voi,

 

Lyla


 It's never over...

Looking out the door I see the rain fall upon the funeral mourners
Parading in a wake of sad relations as their shoes fill up with water.

 
La folla si stava disperdendo con una lentezza disarmante. Nessuno riusciva a tornare al presente o a pensare al futuro; nessuno voleva accettare che Albus Silente ora fosse il passato.
Molly Weasley osservava il parco di Hogwarts dalla Sala d’Ingresso, combattuta tra il compiangere il defunto preside o correre di nuovo in infermeria da Bill. Faceva troppo male, le lacrime non sembravano bastare per entrambe. Appoggiata al monumentale stipite del portone d’ingresso, vide Malocchio arrancare verso di lei, con uno sguardo se possibile ancora più imbronciato del solito.
-Molly.- salutò asciutto.
-Alastor…- ricambiò a mezza voce la signora Weasley.
I due si guardarono un momento, poi persero entrambi lo sguardo attraverso il prato. Con la coda dell’occhio Molly vide una figura allontanarsi, l’unica che procedeva con passo svelto verso i cancelli della scuola. Mettendola meglio a fuoco, vide un uomo dalla schiena leggermente ricurva con la barba candida e folta che scendeva pochi centimetri sotto il mento.
-Alla fine Abertforth è venuto, si- sentenziò asciutto Malocchio, cogliendo al volo i pensieri della donna.
La signora Weasley ebbe un tuffo al cuore non appena le tornò alla mente lo sguardo dell’anziano preside quando, durante le riunioni, veniva fuori il nome di suo fratello. I suoi occhi diventavano quelli di un bambino triste, mentre i solchi sul suo volto si facevano più profondi, marcati dalla stanchezza di cercare di migliorare la vita degli altri per rimediare al più grande errore commesso nella sua.
-Credi che sia riuscito a perdonarlo, ora?- Molly era consapevole che l’ex-Auror che aveva vicino era la persona meno adatta con cui parlare di queste cose.  
Alastor Moody fece roteare un paio di volte gli occhi per controllare la zona e sospirò profondamente prima di parlare.
-Non ne ho idea. Però mi è venuto a dire che resterà nell’Ordine. Dice ci è entrato di sua volontà e non rinuncerà finché sarà l’ultimo Silente capace di restare su questa terra.
Molly rabbrividì per il tono aspro delle sue parole, ma sapeva benissimo che erano esattamente quelle uscite dalla bocca di Aberforth.
 

-Signori, lui è Aberforth Silente, barista dal pub Testa di Porco, luogo che, come tutti sapete, molti sostenitori di Voldemort usano come punto di passaggio quando sono ad Hogsmeade. Ci ha gentilmente offerto la sua collaborazione e vorrei che lo consideraste a tutti gli effetti come un membro dell’Ordine della Fenice.
Dopo le parole di Albus Silente, tutti i partecipanti alla riunione rimasero ammutoliti. Molti di loro ignoravano l’esistenza di Aberforth e ne restarono sorpresi; mentre altri, proprio perché erano a conoscenza dei trascorsi familiari dell’anziano preside,  erano sconcertati dal vederlo lì, al suo fianco, con la testa alzata a scrutare i volti dei presenti, senza degnare di uno sguardo il fratello.

 
-Io non riuscirei a vivere con il peso dell’odio di un fratello. Non importa cosa abbia potuto combinare, ma è sempre sangue del tuo sangue…- la donna aveva la voce rotta dal ricordo di Gideon e Fabian, fratelli con cui non si sarebbe mai sognata di interrompere i rapporti e che invece erano stati sottratti al suo affetto da un gruppo di Mangiamorte.
-Anche Ariana era sangue del suo sangue, Molly… immagina come è stato difficile per entrambi sopportare il dolore.
-Non riesco a immaginare nulla adesso Alastor, nemmeno altro dolore- lo interruppe la donna, stringendosi nelle spalle.
-In ogni caso è un bene che rimanga, servirà qualcuno dei nostri a Hogsmeade.
Il cambio di discorso giovò ad entrambi: Moody non era decisamente tipo da buone parole e Molly sembrava trarre ossigeno da qualsiasi conversazione riuscisse a non farle pensare al pericolo che ora Ron, Ginny, Harry ed Hermione correvano all’interno di quelle mura.
-Aberforth è sempre servito, Alastor… Senza di lui diciassette anni fa Sibilla sarebbe stata solo una donna ubriaca in cerca di una camera e Harry sarebbe… s-s-sarebbe…- il tono della voce di Molly passò da deciso a flebile, interrotto sempre più spesso da fremiti di paura.
Ci pensò l’uomo a concludere le sue parole, poggiando la grossa mano sulla sua spalla.
-Harry sarebbe morto e Voldemort regnerebbe già su tutto quello che vedi. Per questo non devi essere così dura con lui, Molly. Quello che è successo tra lui ed Albus è una questione di famiglia, noi dobbiamo soltanto ringraziarlo per quello che ha fatto e continuerà a fare. È sempre il fratello del miglior mago che io abbia mai conosciuto e sarà anche grazie a lui che la storia non finirà qui.
 

 

…cause it’s not to late.

 

NONA CLASSIFICATA: LylaBaudelaire “It’s never over” 

Totale: 46.5/65 

Stile: 7/10 
Nulla di particolare da dire sullo stile, l’ho trovato molto scorrevole in alcuni punti, ma molto meno in altri. La grammatica influisce, purtroppo; qui sotto ti ho elencato le frasi sbagliate che rallentano la lettura. Secondo me dovresti lavorare un po’ sul tuo stile perché credo che tu abbia un buon potenziale. 

Grammatica: 6,5/10 
Ti ho dovuto togliere dei punti alla grammatica per alcune frasi con sintassi errata, cioè: 
-Le facevano troppo male, le lacrime non sembravano bastare per entrambe 
-Non importa cosa abbia potuto fare, ma è sempre sangue del tuo sangue... 
-I fratelli (...) che invece erano stati strappati via... 
-Era consapevole che l’ex Auror che aveva al suo fianco era... 
Poi c’è un “sì” senza accento e un trattino alla fine del dialogo di Silente che non andava messo. 

Caratterizzazione: 8/10 
Ho trovato assolutamente perfetta la caratterizzazione di Molly, sembra uscita dalle pagine della Rowling; anche il dialogo di Silente è molto fedele all’originale. 
Per Aberforth ti ho tolto qualche punto, credo che avresti dovuto dargli un po’ più di spazio; Moody va bene, anche se l’ho trovato un po’ troppo affettuoso nei confronti di Molly e accondiscendente riguardo la storia di Silente. 

Originalità: 8/10 
Beh, non so che dire, 8 su 10 testimonia da solo il fatto che io abbia trovato questa storia originale... Non ti ho dato un punteggio pieno perché penso che avresti potuto costruirci un po’ di più sopra. 

Attinenza al tema: 7/10 
Per l’attinenza al concorso non ho nulla da ridire, ma riguardo la credibilità della storia ho dovuto toglierti dei punti per un motivo ben preciso: sinceramente non credo che i membri dell’Ordine conoscessero la storia di Silente, perché altrimenti nel settimo a Harry sarebbe bastato andare da uno di loro per farsi chiarire la faccenda, invece che scervellarsi sul libro di Rita Skeeter e scoprire il tutto solo a “King’s Cross”, non trovi? 

Utilizzo dei prompt: 3/5 
Ottimo l’utilizzo del prompt “dolore”, se ne avverte la presenza in tutto il racconto, ma forse il prompt “lacrime” è un po’ lasciato da parte. 

Gradimento personale: 7/10 
La storia mi è piaciuta, sappilo, ma nonostante l’idea fosse buona, credo che tu l’abbia sviluppata un po’ poco, mi aspettavo qualcosa di più ricco magari, anche perché come ho già detto la caratterizzazione dei personaggi è davvero ben riuscita. 
In ogni caso ti ringrazio per aver partecipato e ti faccio i miei complimenti! 

   
 
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