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Autore: EffieSamadhi    09/02/2011    9 recensioni
Quarta classificata al contest "Parlami di loro" di Lu_Pin.
“E’ vero, l’ho detto. Ma quella è stata l’unica volta che Remus Lupin abbia seguito completamente il cuore. Non credo che gli capiterà più una cosa simile. Forse invece sì, e allora spero che saprà cogliere al volo quell’opportunità. Non esiste nessuno in grado di amare più di un uomo che sappia unire il cervello al cuore.”
Arthur non era sicuro di aver compreso fino in fondo l’ultima parte del discorso, ma rinunciò a comprendere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alastor Moody, Arthur Weasley, Nimphadora Tonks, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Non Esiste Nessuno Che Sappia Amare Più Di Un Uomo Che Sappia Unire Il Cervello Al Cuore.

Nick Autore (sul forum e su EFP): Pocahontas@Effie/EffieSamadhi
Titolo: “Non Esiste Nessuno Che Sappia Amare Più Di Un Uomo Che Sappia Unire Il Cervello Al Cuore”
Personaggio del Primo Ordine: Remus J. Lupin
Personaggio del Secondo Ordine: Arthur Weasley
Prompt usati: Bambino, Cuore, Dolore, Opportunità
Genere: Introspettivo
Rating: Giallo

 

Non Esiste Nessuno Che Sappia Amare

Più Di Un Uomo
Che Sappia Unire Il Cervello Al Cuore

 
Grimmauld Place era deserta.
Non era mai stato un quartiere molto vivace, ma nell’ultimo periodo la situazione era andata sempre peggiorando. Solo il numero dodici sembrava dimostrare un po’ di vitalità. Peccato che i Babbani non potessero vederlo.
“Feccia, nella casa dei miei padri! Ibridi, Mezzosangue, traditori della purezza! Nel letto di mia madre, nelle stanze di mio figlio!”
Malocchio tirò un sorso dalla sua fiaschetta e accennò col capo alla porta socchiusa. “Walburga è nervosetta, oggi.”
Arthur sbirciò in corridoio. “E non solo oggi… oh, è appena entrata Ninfadora. Parola mia, non riesco a capire come quella ragazza abbia potuto superare gli esami di Segretezza” sospirò, richiudendo l’uscio e tornando a sedersi.
“Credimi, Arthur, quella ragazza sa come rendersi invisibile, quando vuole. Piuttosto, ha ancora i capelli da ratto?”
Il signor Weasley annuì, mentre buttava giù un sorso di the bollente. “Se intendi che sono ancora grigi, allora sì. Ha i capelli da ratto.”
“Per tutte le maledizioni Cruciatus, è questo che dovrebbe preoccuparci, non se sia in grado di entrare in casa senza fare rumore.”
“Non credo di capire. Perché dovremmo preoccuparci dei capelli di Tonks?”
Moody non diede segno di averlo udito, e continuò a borbottare, l’occhio normale fisso sulla pagina sportiva del Profeta e l’occhio magico che saettava di qua e di là. “Mai innamorarsi, l’ho sempre detto. Amare qualcuno sì, ma non innamorarsi mai. Gli innamorati abbassano la guardia, poi salta fuori un Mangiamorte e zac!, ti rifila una bella maledizione Imperius e in men che non si dica di ritrovi dalla parte del Male.”
Ad Arthur andò di traverso il the. “Tonks sarebbe innamorata? E di chi?”
“Andiamo, Weasley, non dirmi che nessuno si è accorto della faccia che fa quella ragazza quando Lupin è nei paraggi. Dannazione, devo sempre dirvi tutto io?”
“Oh” fu il commento, piuttosto sorpreso, di Arthur. “E tu come fai a saperlo?”
“Dimentichi che ho un occhio magico” ribatté Moody, in tono ovvio. “E poi, certe cose un uomo le capisce al volo.”
“Ah. E… e credi che lo abbia capito anche lui?”
“Perché diavolo credi che quel ragazzo abbia iniziato a girare al largo da qui?”
“Ah.” Arthur sorseggiò un altro po’ di the, poi rimase immobile a contemplare la tazza appoggiata sul tavolo.
Il silenzio calò sulla cucina del numero dodici di Grimmauld Place. Ora tutto il quartiere era immerso nel silenzio.
“Alastor” disse finalmente il signor Weasley, schiarendosi appena la voce e interrompendo la quiete, “tu hai combattuto già una volta nell’Ordine della Fenice. Com’era?”
“C’eri anche tu, mi pare” ribatté Moody, alzando l’occhio magico su di lui, carico di sospetto.
“Non sono stato molto presente, allora. Lo sai. Insomma, c’era chi faceva più di me.”
Moody tirò un altro sorso dalla fiaschetta, forse per aiutarsi nel sopportare il dolore del ricordo. “Erano tutti molto giovani. Dannatamente giovani. James, Lily, Sirius, Peter, Remus… tutti così giovani. Un po’ come adesso.”
“Ma i ragazzi non fanno parte dell’Ordine” lo corresse Arthur.
“Solo perché tu, Molly e Silente non permettete loro di prestare giuramento. Ma il loro cuore appartiene già all’Ordine. Se solo fossero liberi di scegliere… Silente sta facendo un errore enorme, ma non importa. Le cose stanno così.” Si chiuse nel silenzio, come a voler cercare una risposta per una domanda inespressa. “Minus era un codardo” riprese all’improvviso. “Minus era un codardo, James e Lily erano maledettamente determinati a sconfiggere il male, e Sirius combatteva con tutto se stesso contro la cecità della sua famiglia. Tolto quel brutto ratto, erano tutti straordinari.”
“Non hai detto niente di Lupin” osservò Arthur. “Che tipo era lui?”
“Remus?” L’ombra di un sorriso si dipinse sul volto segnato del vecchio Auror. “Remus è sempre stato l’unico ad avere le idee perfettamente chiare.”
“Le idee chiare? In merito a che cosa?”
Moody chiuse il Profeta e rassettò grossolanamente le pagine, l’occhio magico che saettava qui e là, in cerca di spie. “In merito a quello che voleva.”
“E che cosa…”
“Un’opportunità” lo interruppe Moody. “Ecco quello che voleva. Voleva solo un’opportunità. Voleva dimostrare a se stesso e a tutto il mondo magico di valere qualcosa, di non essere uno scarto della società.”
“Chi poteva considerarlo così? Insomma, Remus è…”
“Praticamente tutti. So anch’io che Remus è un uomo eccezionale, ma nessuno era disposto a fidarsi di un lupo mannaro. Allora era esattamente come oggi, o forse anche peggio. Nessuno si fidava di nessuno, nemmeno del proprio fratello.”
“A parte Silente.”
“A parte Silente” ripeté Malocchio, soppesando le parole. “È esattamente quello che disse quel ragazzo, quando gli chiesi perché volesse a tutti i costi entrare nell’Ordine. È una domanda che ho fatto a tutti.”
“La ricordo bene, la facesti anche a me” sorrise Arthur.
Moody lo ignorò. “James e Lily risposero che volevano debellare il male alla radice, sconfiggere Voldemort e riportare la pace nel mondo magico. Sirius rispose che desiderava vendicare tutto il male perpetrato dalla sua famiglia nei confronti del resto della società magica. Quel codardo di Minus disse che avrebbe seguito Potter e Black fino alla fine, che avrebbe coperto loro le spalle fino all’ultimo.” Fece una pausa e si passò una mano sugli occhi, cancellando forse una lacrima che non voleva fosse vista. “Remus, invece, mi rispose che era il suo cuore a volerlo, e che il suo cuore non sbagliava mai. Disse che nessuno si era mai fidato di lui, tranne Silente, Potter e Black. Disse che era stato il suo cuore a suggerirgli di fidarsi di Potter e Black, e disse che il suo cuore non lo avrebbe mai tradito. Era un ragazzo molto maturo per la sua età.”
Arthur decise di non interrompere il silenzio. Nella quiete della stanza, l’occhio magico di Moody si mosse in fretta, indugiando per qualche secondo sulla porta.
“Remus Lupin era e resterà sempre un uomo eccezionale, Arthur” proseguì l’Auror, prima di bere ancora dalla fiaschetta. “Non gli è stato concesso di essere un bambino come gli altri. Fenrir Greyback gli ha strappato l’infanzia, ma non è riuscito a completare l’opera. Gli ha lasciato un cuore. E attraverso quel cuore Remus ama, odia, prova dolore. Quel povero ragazzo sa soffrire, esattamente come tutti noi. Dio solo sa quanto ha sofferto quando James e Lily sono morti. Non credo abbia avuto l’occasione di provare un dolore altrettanto grande, nella sua vita. Sono cose in grado di distruggere un uomo.” Fece una pausa, e l’occhio tornò sulla porta. “Eppure, quel giorno, mentre gli domandavo perché volesse far parte dell’Ordine, era fermo, deciso. Era pieno di gioia, come un bambino al suo primo giorno a Hogwarts. Un uomo senza cuore non avrebbe potuto provare tutta la gioia che dimostrò lui quel giorno. ‘Voglio solo un’opportunità’, mi disse. ‘Voglio dimostrare a tutti che sono dalla parte del bene, e che lo sarò sempre’.” Fece un’altra pausa. “È la risposta migliore che abbia mai sentito.”
Arthur annuì. “Credo anch’io che sia un uomo eccezionale. Non ho mai dubitato di lui, nemmeno per un istante.”
Moody annuì. “Lo so, Arthur. È che la gente spesso scambia il silenzio per codardia, e un rifiuto per mancanza di amore” disse, l’occhio magico di nuovo fisso sulla porta della cucina.
Arthur iniziò a chiedersi se l’atteggiamento dell’Auror fosse dettato solo dalla sua proverbiale paranoia, o se davvero ci fosse qualcuno dietro la porta.
“Remus è uno dei migliori elementi dell’Ordine della Fenice” proseguì Moody. “Niente di ciò che fa è avventato o casuale. Prima di prendere una decisione, ci riflette su per giorni e giorni. Non è il tipo che si lascia abbindolare da ciò che gli dice il cuore.”
“Non credo di capire. Poco fa hai detto che…”
“E’ vero, l’ho detto. Ma quella è stata l’unica volta che Remus Lupin abbia seguito completamente il cuore. Non credo che gli capiterà più una cosa simile. Forse invece sì, e allora spero che saprà cogliere al volo quell’opportunità. Non esiste nessuno in grado di amare più di un uomo che sappia unire il cervello al cuore.”
Arthur non era sicuro di aver compreso fino in fondo l’ultima parte del discorso, ma rinunciò a comprendere.
L’occhio magico di Alastor lasciò la porta e si concentrò sulla prima pagina del Profeta, così come l’occhio normale. La cucina ripiombò nel silenzio.
“Sporca Mezzosangue, figlia di una traditrice! Sudicia mezza strega!”
Nell’udire la voce del quadro, Arthur si alzò. “Ninfadora dev’essere uscita” osservò, affacciandosi nel corridoio e trovandolo deserto.
“Sì, dev’essere così” fu la risposta dell’Auror. Meno male, non ne potevo più di vederla origliare. Spero sia andata a cercare quell’imbecille di cui è innamorata.

 

 

***

Riporto, a onor di cronaca, il giudizio di Lu_Pin, che è stata davvero corretta e celere, e che ringrazio.

Anche se sono delusa. Non da Lu_Pin, intendiamoci.

Sono delusa da me stessa.

 

QUARTA CLASSIFICATA: Pocahontas_Effie “Non esiste nessuno in grado di amare più di un uomo che sappia unire il cervello al cuore”

Totale: 60/65

Stile: 7.5/10
Lo stile non è male, ma non è impeccabile. Ho trovato ripetizioni di verbi e sostantivi a distanza di poche righe e questo sicuramente toglie ricchezza al racconto.
L’unica frase che mi ha dato un po’ fastidio, perché ha rallentato la lettura è stata quella da “Remus, invece, mi rispose che era il suo cuore a volerlo (...) che il suo cuore non l’avrebbe mai tradito”. In questa frase hai ripetuto davvero troppe volte la parola cuore.

Grammatica: 8/10
La grammatica è quasi perfetta, ho trovato però un errore di sintassi: “Amare qualcuno sì, ma non innamorarsi mai” è sbagliato. Avresti dovuto scrivere: “Amare qualcuno sì, ma innamorarsi mai o mai innamorarsi”.
Ci sono poi alcuni errori di punteggiatura, perché quando usi le virgolette dovresti mettere il punto fuori, così: “Ciao”. E non così: “Ciao.”

Caratterizzazione: 8/10
Assolutamente fedele la caratterizzazione di Ninfadora, anche se appare in poche righe, complimenti! Anche Arthur è abbastanza IC, anche se l’ho trovato un po’ freddo.
La caratterizzazione di Malocchio è quasi sempre fedele al personaggio, tranne quando dice ad Arthur che il cuore dei ragazzi appartiene all’Ordine e che lui, Molly e Silente stanno facendo un errore a non ammetterli; sinceramente io non credo che Malocchio la pensasse così, dopotutto non ha mai espresso la sua opinione a questo proposito.
La descrizione di Remus va abbastanza bene, anche se penso che tu abbia un po’ ripetuto le stesse cose nel discorso di Moody.

Originalità: 9/10
Sebbene il racconto di Moody fosse un po’ prevedibile, mi ha colpito e mi ha fatto sorridere l’ultima scena con Tonks... Brava!

Attinenza al tema: 10/10
Beh, credo non ci sia nulla da dire! Hai centrato perfettamente quello che intendevo nel bando del contest, non posso che farti miei complimenti!

Utilizzo dei prompt: 5/5
Direi che hai utilizzato bene tutti i prompt, anche se li hai ripetuti un po’ troppo spesso.

Gradimento personale: 7.5/10
La storia mi è piaciuta, ma devo ammettere che non brilla. Ne ho lette assolutamente di peggiori, ma ne ho lette anche di migliori, per questo ti ho dato un 7.5! Tutto sommato brava, hai fatto un buon lavoro!

   
 
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