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Autore: Kodomo    09/02/2011    3 recensioni
si alzò e si avvicinò al samurai. Pose una mano sull’addome del ragazzo e sfilò la fascia che chiudeva il kimono di quest’ultimo. La gettò sul pavimento,e lentamente gli tolse l’abito. Accarezzò lentamente la vistosa cicatrice che attraversava l’intero torace,suscitando in lui piccoli brividi
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Insegnami a scordarmi di pensare -

"William Shakespeare"            


 

Se ne stava lì,disteso su quel pavimento freddo,freddo come la notte. Pensava alla grande battaglia che lo aspettva.
Per la prima volta in vita sua aveva paura. Non di certo per la guerra,ne era sicuro che ne sarebbe uscito vittorioso
.Era spaventato,preoccupato. Non si era reso conto di quanto era davvero spaventato,spaventato di perdere ogni cosa.
Ma c’era di più. No,non era affatto spaventato,aveva paura.
Non pensava che nel suo vocabolo esistesse questa parola,aveva affrontato grandi guerre in passato,e ne era sempre uscito vittorioso,
però stavolta era diverso. Un tempo,non aveva paura di perdere nulla. Ora invece,nulla era più come prima.
La sua paura lo stava trattenendo da così tante cose,sopportava tutto con lui,ormai erano tutt’uno.
Era strano solo a pensarci,ma aveva bisogno di rassicurazioni,aveva bisogno di due braccia che lo tenevano stretto.
Si,talmente stretto che in questo modo,sapeva che lei  sarebbe stata con lui. Non era un uomo da prima parola,
ma aveva bisogno che lei gli mostrasse cosa significava essere senza paura. Si alzò,aveva bisogno di allenarsi.
Camminò lungo il corridoio di legno,quando i suoi occhi si incontrarono con quelli di lei.
<< Zoro,vieni con me? >>Nami  fece cenno di avvicinarsi. Si trattenne per un po’,ammirava la sua bellezza.
Era stupenda. I lunghi capelli erano legati da una stessa ciocca,scendevano ribelli sulla sua spalla destra.
Indossava un kimono blu,legato da una fascia dello stesso colore,un po’ più scuro.
Con passo lento,il samurai si avvicinò alla porta della sua stanza,dove la ragazza se ne stava seduta.
Incrociarono i loro occhi per la durata di pochi secondi interminabili. Nami sorrise,girò il capo alla sua destra dove
Era piegata l’armatura che Zoro doveva indossare l’indomani.
<< Se indosserai quest’armatura,ci onorerai >> si alzò e si avvicinò al samurai.
Pose una mano sull’addome del ragazzo e sfilò la fascia che chiudeva il kimono di quest’ultimo.
La gettò sul pavimento,e lentamente gli tolse l’abito. Accarezzò lentamente la vistosa cicatrice che attraversava l’intero torace,
suscitando in lui piccoli brividi. Si girò,andò alle spalle di Zoro,prese l’armatura e lo aiutò a vestirsi,
con la sua mano fece una piccola carezza sulla schiena per poi ritornargli davanti. Lentamente si abbassò per chiudere l’armatura.
Ritornata su mise sulle spalle del ragazzo un kimono,l’aggiusto a modo per poi essere fermata da lui.
Nami,alzò lentamente il suo sguardo,aveva timore di dover incontrare i suoi occhi. Zoro portò una mano sotto il mento di Nami,
voleva guardare  i suoi occhi,almeno un ultima volta. Si incrociarono i loro sguardi.
Terrore,paura,spavento,ecco ciò che i loro occhi dicevano. I loro volti si avvicinarono,le loro labbra si incastrarono perfettamente,
racchiudendo in un bacio tutto il loro sentimento. Lentamente si allontanarono.
Nami andò alle sue spalle per poi posare il suo volto nell’incastro del collo di Zoro. Un piccolo bacio,un grande abbraccio.
I suoi occhi ormai erano lucidi,sapeva che era forte,che avrebbe onorato il suo popolo,che avrebbe vinto quella battaglia,
ma in quel momento nulla sarebbe stato più come prima. Dovevano separarsi,per giorni,mesi e forse anche per anni.
Voleva andare con lui ma sapeva che Zoro non l’avrebbe mai permesso. Ma lei amava quel piccolo samurai,veramente tanto,
più di quanto amava se stessa,per questo doveva lasciarlo andare,doveva credere in lui e nel suo ritorno.
Uscì da quel posto,da quella casa che racchiudeva il loro piccolo segreto. Un samurai si avvicinò e gli sistemo la sella,e Zoro salì sul cavallo bianco.
<< Posso darle un consiglio? >>lo sguardo di Zoro incrociò quello del samurai al suo fianco che,salì anch’egli su un cavallo.
<< spero che vi siete preso cura dei suoi occhi,sono magnifici quando ci mette dentro qualcosa >>
I due si allontanarono con il proprio esercito, in sella ai propri cavalli,pronti per la grande battaglia che li aspettava.
Nami guardava la figura del suo uomo allontanarsi sempre di più. Il suo cuore era completamente innamorato e non perdeva mai la speranza,
doveva credere alla promessa dell’amore, fregandosene di  quanto sia lungo il tempo e quanto sia lontana la distanza.

 

**** 

Buonasera zonamiste *_* girovagavo in cerca di un bel film,quando il mio sguardo è caduto sull’ultimo samurai.
Beh,questa scena è tratta proprio da lì,ci ho aggiunto qualcosa di mio,spero che vi piaccia.

“aggiornerò al più presto
L’altra storia,giuro”
Kodomo

 

  
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