Buonpomeriggio,
fanciulle! =)
Sono davvero felice di vedere che continuiate a seguire questa storia e
a farmi un po' di coraggio nei momenti in cui mi sento prendere un po'
dallo sconforto. Non è per niente facile da scrivere per me,
però noto come mamma orgogliosa che sono riuscita ad
arrivare già al nono capitolo! In questo capitolo finalmente
le cose si distendono e possiamo origliare la telefonata fra Giovanni e
Gabriele... curiose?
Un bacio a tutte,
Allegra
Nono capitolo
-
Allora... racconta tutto! - inizia con tono divertito Giovanni.
È
allungato sul vecchio divano scalcagnato del piccolo appartamento
dove vive, e carezza distrattamente Furia, il suo piccolo gattino
nero. Ridacchia sentendo il silenzio più assoluto dall'altra
parte
della cornetta: non ha capito mai perchè, ma l'altro si
è sempre
imbarazzato da morire parlando di sesso. E dire che è uno
che per un
periodo della sua vita l'aveva fatto diventare il suo mestiere... Che
poi anche se lui sa perfettamente che desidera i particolari
più
piccanti, si potrebbe anche accontentare di una semplice descrizione
del suo inseguimento... per iniziare.
-
Dai, dolcezza, non farti troppi problemi e racconta tutto...
sennò
muoooio di curiosità! - dice tentando di
sciogliere un po'
della tensione che si è venuta a creare, senza mentire
totalmente:
la curiosità è sempre stata il suo vizio peggiore!
-
Beh... l'ho raggiunto al ristorante: va sempre li a cucinare un po'
quando è giù di morale; ed è una volta
li: cazzo, era troppo
tenero! Era li disperato per via di quel bacio fra me e te e quando
sono entrato stava pronunciando il mio nome, e non ho potuto non
svuotare immediatamente il sacco! Insomma, sai che sono una persona
romantica e che non gli avrei mai detto così che sono
innamorato di
lui così di punto in bianco, però... mi
è sfuggito! - racconta
diventando sempre più allegro man mano che procede nel
racconto. Ora
che ci ripensa la vicenda sembra quasi comica a tratti, e lui non
può
impedirsi di avere un gran sorriso stampato in faccia.
-
Uuh, che intraprendente che sei stato, pulcino! E lui? Ti è
saltato
addosso come una tigre affamata? Oppure avevi un'aria così
innocente
ed angelica che si è chinato ai tuoi piedi chiedendo la tua
mano in
matrimonio? - chiede sfottendolo leggermente. Non sa perchè,
ma
quando è nervoso diventa sempre più sboccato e
rozzo del solito,
Gabriele: non che sia un angioletto, però gli
dovrà proprio dire in
un altro momento che così facendo rovina la dolce immagine
che da di
se stesso, con la quale potrebbe piegare chiunque al suo volere.
-
Beh... - inizia Gabriele, incerto se confessare o meno delle lacrime
di Luca. Alla fin fine sceglie di tenersele per se, come un momento
in cui l'altro si è messo a nudo ed ha abbattuto il timore
di farsi
vedere in una situazione di tale debolezza solo grazie alla fiducia
che ha in lui. - Mi ha chiesto se ero davvero sicuro di quello che
stavo dicendo, perchè in caso di risposta affermativa non mi
avrebbe
lasciato andare tanto presto, però... Mi aspettavo almeno un
misero
bacio dopo una dichiarazione come questa! Così sono
scappato! - dice
con voce argentina, ridendo. La delusione sul volto di Luca era stata
palpabile quando l'aveva visto allontanarsi, oltre ovvamente alla
perplessità. La stessa che c'è ora in Giovanni.
-
Sei scappato? - chiede sconcertato, smettendo di accarezzare Furia.
Talvolta le azioni di Gabriele sono chiare solamente a lui, e questa
volta proprio non capisce nemmeno lontantamente cosa possa averlo
spinto alla fuga: sembrava così contento della
dichiarazione. In
verità, i due sono un po' troppo smielatiper i suoi gusti,
ma
d'altronde Gabry ha sempre amato le storie romantiche: quanti pianti
che si è fatto davanti a film d'amore, mentre lui
sgranocchiava
popcorn e faceva commentini pungenti!
-
Esatto... insomma, fino a quel punto avevo preso tutta l'iniziativa
io, così ho deciso di dare una piccola scossa, diciamo. Ma
è
riuscito a starmi dietro, sai? Non pensavo fosse tanto un buon
corridore, mi ha sorpreso! Alla fin fine mi ha placcato sulla
spiaggia e finalmente ci siamo baciati, sì –
ammette finalmente
Gabriele, ripensando al loro primo bacio. Gli è sembrato
perfetto
come pochi altri: le loro labbra si sono unite istintivamente, come
se ci fosse stata una qualche divinità a loro favorevole a
spingere
le loro testo una verso l'altra. Bellissimo.
-
E poi? Con questo la parte lacrimevole e sdolcinata è
finita, ma io
voglio i dettagli lo sai benissimo! E non dirmi che non ce ne sono
stati, visto che quel poveretto ti moriva dietro da mesi! - dice
Giovanni con un tono che non ammette repliche. Categorico.
-
E invece, Giò, per una volta rimarrai a bocca asciutta
– replica
Gabriele, prendendolo in giro. Come provvede a spiegargli subito,
dopo quel primo istante di passione, si sono limitati a stare
sdraiati l'uno vicino all'altro, con le mani che si sfioravano, e a
parlare di tutto e niente. Probabilmente Luca non voleva forzargli la
mano, anche perchè – di questo è
conscio – non hanno ancora
parlato delle loro precedenti esperienze e sa che, se vuole davvero
gettare le basi per una storia duratura, dovrà parlargli del
suo
passato prima che questo spunti fuori da solo in maniera spiacevole.
-
Ah, cucciolo, non sei proprio più il cacciatore di una
volta! - dice
Giovanni ridendo, intuendo anche il motivo per cui la cosa sia
successa. Gabriele ispira in chi lo guarda una tenerezza ed una
dolcezza innata, grazie ai suoi grandi occhi azzurri, innocenti, come
ha già potuto verificare con gli altri suoi due colleghi:
nessuno
potrebbe immaginare invece quello che si nasconde nell'animo del suo
diavoletto preferito.
-
A quanto pare... ma non credere che prima o poi non accadrà!
-
ammette Gabriele, anche se con una punta di imbarazzo. La
fisicità
non è mai stato un grosso problema per lui, anzi,
è sempre stato il
modo più semplice per lui di dimostrare i suoi sentimenti
– come i
baci con Giovanni – mentre parlarne è sempre stato
alquanto
increscioso.
-
E io voglio essere il primo a saperlo, ovviamente! Ci conto, eh? Ora
devo scappare a lezione, ci sentiamo, va bene? - fa Giovanni dopo
aver guardato l'orologio. A quanto pare sarà in ritardo...
per
l'ennesima volta!
-
Va bene, Giò, ci sentiamo! Ciao! - risponde Gabriele. Poi
spegne il
cordless e si lascia sprofondare nel cuscino sospirando: è
stato
davvero contento di aver sentito Giovanni, con cui si era un po'
perso negli ultimi tempi. Non gli ha chiesto il perchè della
chiamata – non ce n'è stato il tempo –
ma probabilmente centra
l'ennesima storia... finita male evidentemente, se non gli ha
raccontato nulla in proposito. Gabriele guarda le stelline attaccate
sul soffitto, ancora spente, e spera con tutto il cuore che la sua
storia d'amore non sia destinata a spegnersi come loro, nè
ad essere
una stella cadente, bensì una stella che, luminosa, irradia
luce
tutto attorno.
Grazie a tutti coloro che hanno letto/inserito in preferiti/seguite/ricordate,
Allegra