Film > Altro - Disney/animazione
Ricorda la storia  |      
Autore: _Diane_    10/02/2011    4 recensioni
La vita è imprevedibile. Puoi puntare tutto su un coniglio... Ed ottenere un topo.
[ Personaggi: Walt Disney, Ub Iwerks, Oswald-Il coniglio fortunato, Mickey Mouse ]
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non posseggo nulla, non sono sicura di sapere qualcosa di veritiero sull'argomento.
La verità è difficile da trovare... Per questo mi permetto di lasciare spazio alla fantasia, condita da elementi verosimili, nello scrivere stralci di vita di Walt Disney. In particolare ho cercato di risolvere un nodo che è apparso ai miei occhi di recente, ossia il seguente; davvero tutto, come amava dire Walt, è nato da un topo?
Altre precisazioni, a fine fiction. Non vorrei rovinarvi la lettura. :)




La fantasia può passare da una crepa sul soffitto.


La discussione tra i quattro era, almeno formalmente, da considerarsi conclusa.

Esito scontato: darsi da fare e lavorare, lavorare, lavorare.
Non si prospettava altra via d'uscita. Del resto aveva appreso almeno questa lezione dal suo irascibile padre, il quale aveva cambiato decine e decine di lavori in vita sua:
"La strada è sbarrata? Aprine un'altra, magari poco lontana."

Walt lasciò la stanza, battendo una pacca sulle spalle di Ub quando ebbe finito di parlare. Lui, seduto ancora attorno al vecchio tavolo, girò il busto per guardare in faccia l'amico, chiamandolo; conosceva benissimo, senza averla vista, l'espressione che aveva stampata sul volto.
Sconforto, solitudine. Le spalle ricurve sotto quel peso invisibile. Lo guardò aprire e poi chiudere la porta, per andare a rifugiarsi in quel piccolo ripostiglio nel quale aveva inserito un logoro divanetto.
Prima di girarsi, Ub avrebbe scommesso quella scatoletta di cibo e i due bottoni che teneva in tasca sull'espressione preoccupata che avrebbe avuto il fratello di Walt, Roy. Due secondi, e sorrise amaramente. Aveva vinto.
 
°°°   °°   °   °°   °°°

Abbandonato sullo scomodo divano del suo rifugio, le gambe accavallate sullo schienale e le braccia incrociate dietro la testa, il ventisettenne Disney rifletteva sul suo passato più prossimo mentre contemplava una vistosa crepa nel soffitto. Il suo primo figlio, il suo grande successo, il suo coniglio Oswald… Gli era stato tolto, estirpato. O peggio, gli era stato proposto di continuare a "tenerlo", obbligandolo però a trattarlo quale figlio illegittimo, quando per lui era legittimo eccome. Eppure, sapeva di essere dalla parte del torto, perché legalmente i diritti del personaggio appartenevano alla Universal e al suo produttore Charles Mintz. Walt sapeva che lui aveva il coltello dalla parte del manico; sapeva che l'aveva messo alle strette "comprandosi" quasi tutti i  suoi disegnatori -tranne l'amico Ub e il fidato Les- , promettendogli uno stipendio maggiore di quello che lui poteva concedergli; sapeva che non avrebbe mai accettato il compromesso di continuare a produrre i cortometraggi di Oswald a basso prezzo, sotto la guida di una major qualunque… Proprio questa era stata la sua carta vincente; Mintz non si aspettava che Disney recedesse così improvvisamente dal contratto, mandandolo al diavolo e promettendogli che gli avrebbe fatto avere le dannate pellicole restanti.
Ora però il giovane, dopo aver dato sfogo alla sua rabbia ed incoraggiato i suoi fedelissimi a non mollare la spugna… aveva visto l maschera di presunzione che si era tenuto stretto frantumarsi, e si rese conto di trovarsi con molto lavoro da ultimare, pochi uomini dalla sua parte, tanti debiti da saldare e una domanda fondamentale; la sua parte nel mondo dell'animazione era finita ancor prima di iniziare? Dov'era la strada da seguire, poco lontana, che indicava suo padre Elias?

Toc-Toc.

-Walt, sono io.-

La voce di Ub, improvvisa, dietro la porta.
Nessuna risposta.

-Ok, entro.-

Ub trovò Walt ancora intento ad osservare il soffitto con una faccia imbronciata che nascondeva la tristezza. Mentre sorrideva, Iwerks sbuffò e si distese per terra, affianco all'amico, sul pavimento di legno. Per fargli il verso, mise le braccia dietro la testa ed accavallò le gambe. Poi alzò lo sguardo.
-Buffa crepa. Sembra un topo che, tentando di passarci attraverso, ci è rimasto incastrato.-

Ub ebbe l'effetto desiderato; Walt girò il busto, lo guardò per qualche attimo, girò di nuovo la faccia all'insù e... scoppiò a ridere.
-Notevole Ub! Vedere un topo in una crepa non è da tutti, ma… eccolo lì. Con le orecchie tonde e il naso nero, tenta di passare tra il legno e ci rimane incastrato!-
-Già!-
-Già.-

-Ricordi di quel topo del quale mi avevi parlato Walt?-
-Sì, quel simpatico roditore che amava sguazzare nella mia cartaccia, tempo fa.-
Ub si alzò da terra, indicando in alto con un dito.
-Potremmo aiutarlo ad uscire dalla crepa.-
Poi prese un foglio che aveva in tasca, un vecchio schizzo di Oswald, e una matita.
-Lo vedi? Ecco… Io credo che proprio da qui dovremmo partire.-
Walt la vedeva. Vedeva la porta del viaggio che si apriva, accanto a quella vecchia.
-Potremmo accorciare le orecchie e renderle… piccole e tonde!- Incominciò Walt, alzandosi e osservando lo schizzo del suo amico mutare sotto i suoi occhi.
-E trasformerei la coda da coniglio in una più lunga da topo.- Sorrise Ub, effettuando le modifiche appena decise con dei rapidi segni sulla carta.

°°°   °°   °   °°   °°°

Quel pomeriggio fu uno dei pomeriggi più felici, per i due amici, che subito si misero d'impegno per dare anima e corpo a quel nuovo personaggio.
Uno dei pomeriggi anche più controversi, che dopo anni di amicizia li porterà, un giorno, ad allontanarsi per colpa del vizio di Walt nel "ricamare" sulle vicende.
Ma non voglio dilungarmi ulteriormente su questo; ci sono già troppe persone che - giustamente però - ne discutono.

Adesso, questa è una questione interessante; non tutto è iniziato con un topo, ma tutto è proseguito con un topo... dopo che un certo coniglio fortunato gli ha indicato la strada.
Destinando Mickey Mouse al successo.



Fine.










Note Finali:

I fatti verosimili di questa fiction sono i seguenti: è vero che Walt e Ub non avevano i diritti sul loro personaggio "Oswald-Il Conglio fortunato", come è vero che non continuarono a produrre cartoons su di lui e che cercarono qualcuno di simile da potergli... "rimpiazzare", anche se sembra brutto dirlo.
La storia di Walt Disney che, sul treno con la moglie, schizza un topolino e si decide di chiamarlo Mickey Mouse è davvero bella (ho scritto anche una fiction a riguardo, la trovate sempre su EFP ed ha titolo "A table, a mouse, a man") ma si può dire, spero non dispiaccia nessuno, che sia una verità un po' romanzata. Io sono stata la prima a scriverci sù... Quindi non voglio assolutamente screditare nessuno. Però ho tentato di dare un po' di giustizia anche ad un altro grande animatore e disegnatore, Ub Iwerks, che lavorò giorni e notti per realizzare i primi cartoons di Oswald e di Mickey. Sicuramente avrà contribuito all'idea del topo... E' come se qui, riuscissero a dividersi equamente l'idea e la sua paternità.

Bhè, che dire! Ringrazio chi passerà di qui, lasciando magari un commentuccio alla -povera- autrice!
Un saluto! :)

_Diane_








   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Altro - Disney/animazione / Vai alla pagina dell'autore: _Diane_