10/02/2011
2 recensioniDue mondi diversi
Stavo cercando ancora una scusa, una bugia, per motivare il tuo gesto.
Da quando te ne sei andato la mia vita è cambiata. Come un uragano sei arrivato e come un ciclone te ne sei andato.
Dovevo immaginarmelo che sarebbe finita così da quando ti ho trovato svenuto sotto quell’albero in mezzo al bosco. La tua armatura scintillava al sole e la tua invincibile spada era abbandonata a pochi passi da te.
Eri bello, strano, diverso!
Per 300 anni avevo visto solo i miei simili: elfi banali, assettati di sangue. Tu eri diverso, non eri particolarmente a veloce a combattere; i tuoi capelli neri e gli occhi azzurri dapprima mi sembravano stranissimi poi mi hanno affascinato. Sembravi un mostro!
Cercavo di resisterti, sapevo che questo avrebbe avuto una fine. Quanto avrei voluto appartenere al tuo mondo.
Tu eri un principe e che io non potevo essere la tua principessa, avevi un regno da seguire. Ti ho pregato molte volte di lasciar perdere tutto e di rimanere qui con me, ma tu ridevi e alzavi semplicemente le spalle.
Vorrei ancora una volta sfiorare il tuo viso ed illudermi che tu sei ancora vicino a me, che Zalency sia abitata da dei bambini che ti assomigliano, ma poi mi siedo sul nostro prato preferito e non ho nulla. Ho le mani piene di vento; sono ancora sola, come quando sei arrivato tu.
Ti ricordi cosa dicevano i vecchi del villaggio di noi due, quando si erano accorti che tra noi c’ era del tenero? Ci rimproveravano dicendoci che eravamo peccatori, non esistevano relazioni tra elfi e umani!
Voglio svegliarmi da questo sogno e scoprire che tu sei al mio fianco, il tuo torace che si alza e scende, io che ti abbraccio e tu che ti svegli di soprassalto.
Però questo non potrà più capitare perché tu non sei più qui.
In fin dei conti noi apparteniamo a due mondi diversi. Non smetterò mai di pensarti, te lo prometto.
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Vi è piaciuta quest’accenno di storia?
Sono indecisa se continuarla, cosa mi consigliate?