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Autore: Talpina Pensierosa    10/02/2011    4 recensioni
Jin non tornava la sera a casa serena e senza paura da molto tempo ormai, ed era difficile credere che le truppe della nazione del fuoco,
che solo fino a qualche giorno prima pattugliavano le strade, fossero state definitivamente sconfitte
-da un’allegra compagnia di vecchietti poi!
Ma in quel momento camminava sorridendo, contagiata dall’atmosfera gioiosa della città che festeggiava la sua liberazione:
infatti, tornava da una festicciola dalla sala da tè di Pao,e lì aveva riso e scherzato con gli altri clienti abituali,
cercando di non pensare che c’erano due posti vacanti -poiché temeva che non si sarebbero mai più riempiti.

Jin e Zuko si rincontrano dopo la guerra.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: E’ complicato
Fandom: Avatar- The last airbender
Personaggi: Zuko, Jin
Rating: Per tutti
Genere: Generale
Avvisi: One-Shot
Parole: 786 (W)
Disclaimer: Niente di tutto ciò è mio
Note: Questa fic è tutta colpa di Kuruccha e di Alternative, che sia reso noto x°°D
- A me non piace molto com’è venuta, ma spero che a voi piaccia ^^



Jin non tornava la sera a casa serena e senza paura da molto tempo ormai, ed era difficile credere che le truppe della nazione del fuoco, che solo fino a qualche giorno prima pattugliavano le strade, fossero state definitivamente sconfitte -da un’allegra compagnia di vecchietti poi!
Ma in quel momento camminava sorridendo, contagiata dall’atmosfera gioiosa della città che festeggiava la sua liberazione: infatti, tornava da una festicciola dalla sala da tè di Pao,e lì aveva riso e scherzato con gli altri clienti abituali, cercando di non pensare che c’erano due posti vacanti -poiché temeva che non si sarebbero mai più riempiti.
Una volta sotto casa, sua madre la salutò dalla finestra.
- Jin, è venuto un ragazzo a cercarti!-
La ragazza si fermò, stupita.
- Ha detto chi era?-
- No, però ha detto che ti avrebbe aspettato… alla piazza delle lanterne credo.-
Il suo cuore saltò un battito, senza mostrarlo alla madre; la risalutò e cominciò a correre, piena di speranza, ma anche timorosa di illudersi.
Quando arrivò alla piazzetta, si appoggiò al muro con il fiatone, poi vide una figura ammantata che ammirava le lanterne; s’avvicinò tremando, chiedendo con voce esitante:
-… Lee?-
Quando il ragazzo si girò e la riconobbe, non poté fare a meno di correre e di abbracciarlo, senza nemmeno lasciargli il tempo di dire qualcosa; lui la staccò, tenendo le mani sulle spalle -notevolmente arrossito, non poté fare a meno di notare.
- Jin, ma che fai?-
- Ero preoccupata! Non abbiamo avuto notizie né tue né di tuo zio per tutto il periodo dell’occupazione, non sapevamo che vi era successo…-
Lee sorrise -strano, non si ricordava che lo facesse con una tale facilità- e le rispose con calma:
- Adesso stiamo bene entrambi, scusa per averti fatto preoccupare.-
- Ma dove siete stati? Perché sei tornato ora?-
Il ragazzo distolse lo sguardo, togliendole le mani dalle spalle.
- È… complicato.-
Jin si avvicinò, parlando con tono meno gioioso e più serio.
- Lee, quella sera ho preferito lasciar stare, ma se mi hai cercato con l’intenzione di non darmi delle risposte, beh, l’hai fatto inutilmente.-
Il ragazzo fece un respiro profondo, poi si sedette sul bordo della fontana invitandola con un gesto a afre altrettanto.
- Prima di tutto, non vengo da un circo, e il mio nome non è Lee, ma Zuko.-
Jin sgranò gli occhi.
- È un nome un po’ strano…-
- Ti sembra così perché non credo che nel Regno della Terra si utilizzino nomi della Nazione del Fuoco.-
La ragazza s’allontanò d’istinto, spaventata.
- E-eri una spia?-
- No, assolutamente no!-
Il modo spontaneo in cui Lee- no, Zuko aveva negato, la tranquillizzò un poco.
- Io e mio zio stavamo fuggendo dalla Nazione del Fuoco, siamo arrivati qui come rifugiati,e qui la storia la conosci. Però, poco prima della vittoria dell’Esercito del Fuoco, ci hanno scoperti e io… ho fatto una scelta sbagliata. E in molti ne hanno pagato le conseguenze.-
Jin vide le sue mani stringersi in una morsa, segno evidente che il ricordo non era molto gradito; si riavvicinò un po’ di più.
- …e poi? Cos’è successo?-
- Ad un certo punto, ho capito che avevo fatto un errore e ho cercato di rimediarvi a tutti i costi. E ora che ci sono riuscito, ho pensato di venire a trovarti.-
La ragazza sorrise, avvicinandosi un altro po’.
- Come mai?-
- Per… ringraziarti, credo. Sai, prima di venire qui non avevo la più pallida idea di come fosse una vita serena,e tu quella sera me l’hai mostrata. Grazie a te, ho capito per cosa avrei dovuto lottare, invece di compiere la scelta più facile.-
Ormai Jin era accanto al ragazzo, e alzò una mano per toccargli una guancia e farlo girare, ma lui mise tra di loro un foglietto.
- Sai, lo zio ha riaperto la sua sala da tè, e ti manda un buono.-
- Questo è un pensiero molto gentile… ma questo non ci è già successo?-
- Mi pare di sì. E se mi ricordo bene cosa succede dopo, ti suggerisco di fermarci qui.-
Jin fece un’espressione crucciata.
- E perché?-
- Perché sono fidanzato ora.-
- E questo sarebbe un problema?-
- Ehm, sì. È una ragazza abbastanza gelosa e violenta.-
La ragazza sospirò.
- Beh, ci ho provato. Mi sarà almeno permesso vederti ogni tanto?-
- Credo…sarà complicato.-
- Certo che l’ami proprio quella parola.-
Zuko sorrise e si alzò, dicendole prima di mettersi il cappuccio e andarsene.
- Domani, alla via principale, capirai perché.-

Quando l’Avatar e i suoi amici lasciarono la città dalla via principale, in mezzo alla folla venuta ad assistere una ragazza cominciò a ridere, dicendosi che, in effetti, era meglio così.
  
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