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Autore: Bethan Flynn    12/02/2011    3 recensioni
"-Non farlo, Lavi...- mormorò.
-Fare che cosa?- la voce del ragazzo era stupita.
-Non diventare Bookman- Shin sentì le braccia di lui contrarsi attorno alle sue spalle.
-Perchè dici questo?-
-Perchè Bookman non ha un cuore. E io non voglio che questo suono si interrompa-"
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Fra una cosa e un’altra, la settimana successiva passò abbastanza in fretta. Shin cercava di comportarsi come al solito, anche se era stato inevitabile notare come tutti evitassero enormemente l’ “argomento Lavi” quando lei era presente.
Con fatica era riuscita a passare oltre a ciò che era accaduto sulla collina, anche se la sua insensibilità in un primo momento l’aveva spaventata. Aveva semplicemente concluso che quelle persone facevano parte di una sua vita precedente, e che non poteva sentirsi in colpa per qualsiasi cosa.
Ma per quanto ci provasse, il dolore restava, e lei lo sopportava come al solito.
Gli allenamenti con Kanda la sfibravano, sia per lo sforzo cui sottoponeva il proprio fisico, sia per la fatica che faceva ogni volta per non mandarlo a pelare patate, ma sentiva che le era necessario.
Aveva bisogno di qualcosa da fare, per non crollare completamente.
L’unico problema erano le notti.
Per la maggior parte del tempo non dormiva, stava sveglia a leggere, oppure guardava semplicemente fuori dalla finestra, ma quando per caso il sonno la coglieva impreparata l’assalivano gli incubi.
Ogni volta era la stessa storia: Lavi che cadeva nel vuoto, lei che lo cercava, e lui che le diceva che era solo un peso. Ormai avrebbe dovuto essercisi abituata, pensava, ma ogni volta che si addormentava finiva per risvegliarsi piangendo e col cuore che batteva a mille.
Per i primi giorni aveva retto bene, ma il suo fisico era di tutt’altra opinione.

Quella mattina, Kanda si accorse che qualcosa in lei non andava.
Buffo che proprio lui a cui non importava niente della sorte degli altri avvertisse così profondamente il malessere della ragazza, ma del resto già nell’ultima missione aveva avuto modo di rivalutarne qualche caratteristica, in modo da non esserle più totalmente indifferente. Shin lo considerava già un risultato grandioso, considerato il tipo.
Quando dovette frenare l’ennesimo fendente per evitare di staccarle la testa, rinfoderò la spada con uno schiocco secco, sbuffando.
-Si può sapere che hai? Non siamo qui per giocare- disse acido, ma gli rispose uno sguardo da far paura.
Osservò con occhio critico le occhiaie profonde sotto l’iride color ardesia della ragazza e la sua espressione persa nel vuoto e sospirò.
-Credo che per oggi sia inutile continuare. Vai a farti una dormita di un mese almeno- disse, ma la voce di lei lo bloccò.
-Non posso- sussurrò. Kanda sentì che stava piangendo, ma non si voltò, in attesa che dicesse qualcos’altro.
-Ogni volta che mi addormento lo sogno- il moro sospirò, passandosi una mano fra i lunghissimi capelli neri.
Non poteva certo dire di non capirla. Quante volte era successa a lui, la stessa cosa?
-Con il tempo ci farai l’abitudine. Fidati- mormorò –nessuno ci è più indispensabile di noi stessi. L’istinto di sopravvivenza te lo farà capire prima o poi- la ragazza non disse niente, ma dopo qualche istante il moro sentì la ventata provocata dal fendente della spada di giada e si girò per pararla.
La lama sgusciò, svitando il contatto con l’altra, e il grido di Shin risuonò per tutta la sala.
-Abbassati!-
I rovi schizzarono fuori dal terreno, rovi scuri che avevano sostituito le liane verdi, irti di spine acuminate e letali, e infilzarono senza pietà un akuma alle spalle di Kanda e un altro sopra di loro.
 -Che cavolo sta succedendo? Che ci fanno qui dei livello tre?- gridò sbigottita. Kanda estrasse la spada, imprecando.
-Non ne ho idea. Ho un brutto presentimento, cerchiamo gli altri- disse. Shin annuì e corsero verso il salone d’ingresso.

*******

Un brivido gli percorse tutta la schiena, gelido. Lavi sussultò.
-Che hai, Lavi?- Bookman Senior lo scrutava attentamente. Il ragazzo scosse la testa incerto –non lo so. Ho la pelle d’oca, però- mormorò –devo aver preso freddo- disse fra sé e sé, ma sapeva benissimo, e così lo sapeva il suo maestro, che era una balla bella e buona.
Alzò gli occhi sul campanile della città che stavano visitando. Si sarebbero fermati lì per quella notte, la prima tappa di un viaggio che sarebbe durato un mese. Era una struttura imponente, piena di guglie e di punte attorcigliate che scintillavano al sole.
Chiunque l’avrebbe definito una meraviglia, ma in quel momento a Lavi sembrava solo un ammasso di sassi. Tutto ciò che vedeva passava oltre il suo sguardo, che continuava a cercare un occhio color ardesia, un maglione sformato marrone, una spada verde.
I brividi non volevano saperne di andarsene, e d’istinto portò le dita a stringere la sfera verde che portava al polso. La sentì bollente, nonostante fossero immersi nella neve.
“Shin?” pensò attonito. Un’immagine gli comparve in un lampo nella mente: vide la sala grande dell’Ordine devastata, le vetrate infrante e macerie da tutte le parti.
-Ma che diavolo…- sussurrò. Bookman Senior si fece attento.
-L’Ordine è sotto attacco!- gridò il ragazzo. L’immagine di un akuma mai visto fino a quel momento gli passò in un lampo nella mente, unita a una sensazione di dolore improvvisa.
Doveva essere Shin ad inviargli quelle immagini, e quello doveva essere un livello quattro, il primo mai registrato.
-Sei sicuro che non siano solo illusioni, Lavi? Mi hai detto che anche lei ne è capace, no?- la voce dura del maestro lo fece tentennare, ma Lavi si rifiutava di credere che Shin lo stesse ingannando con immagini simili.
-Non lo farebbe mai. Shin non mi ingannerebbe in questo modo- mormorò. Trattenne il fiato. Un’altra fitta, stavolta alla schiena, poi il contatto si interruppe.
-La stanno ferendo! Dobbiamo tornare indietro!- esclamò guardando Bookman Senior. Quello gli rimandò uno sguardo freddo –è questa la tua scelta, dunque? Rinunci alla successione?-
Lavi fissò gli occhi scuri del vecchio, che lo scrutavano implacabili. Era vero, avrebbe potuto essere un trucco, ma lui si fidava di Shin. Se gli aveva mandato quelle immagini, era perché la situazione doveva realmente essere disperata. Sapeva che non lo avrebbe mai richiamato, dopo averlo spinto a partire. Sapeva com’era fatta.
Fu in quel momento che decise che il ruolo di Bookman poteva pure tenerselo, il vecchio, e che tutto ciò che aveva appreso in quegli anni non valeva niente in confronto a ciò che stava capendo adesso.
Alzò lo sguardo –si- disse, fermo. Il vecchio chiuse gli occhi e si lasciò avvolgere da un vento fortissimo ed improvviso.
-Vecchio!- gridò Lavi, ma quando il turbinio di neve finì, Bookman Senior era sparito.
Era finita, non era più il suo successore.
Appoggiò una mano sul martello, sulla sua innocence. Sbirciò i fogli sgualciti nella borsa.
Adesso sapeva cosa fare.
Sperava solo che non si fosse deciso troppo tardi.

Note dell'Autrice:

Eeeeeeeeee INVECE NO!
Non è questo l'ultimo capitolo mwahahahahahahahah (cazzo ridi? .__.)
No, scherzi a parte, ho visto che veniva una lungagnata assurda e ho deciso di farvi soffrire ancora un po'... tanto ormai avrete già bell'e capito come va a finire, non ci vuole certo una mente superiore °^° ho peccato un po' di originalità in questa fanfiction mi sa, cercherò di farmi perdonare nelle prossime (se mai troverò qualcun altro che avrà voglia di leggerle x__x)...
E fu così che Lavi si svegliò dal sonno della babbeaggine (wtf?! o_o) e mandò a scaricare Bookman Senior come io vorrei TANTO che facesse pure nel manga... insomma, non ce lo vedo a fare il Bookman, ecco u.u

Rispondendo ai commenti, anzi AL commento (ma perchè non commentate mai voialtri? ç____ç insomma, su 50 persone ce ne sarà UNA che ha qualcosa da dire, anche fosse che Lavi è irrimediabilmente OOC, che Shin è una povera masochista e che la ff fa orrore fin dalla prima riga °^°)...

Sherly: se non ci fossi tu a recensire... XD comunque no, non sono in luoghi vicini, anche se lì per lì mentre la scrivevo m'era venuto in mente... però poi finivo con l'incasinare il tutto in modo irrimediabile, quindi ho deciso di lasciar perdere DX
Ormai siamo (davvero) prossimi alla fine, il prossimo credo proprio sarà l'ultimo capitolo e poi non mi vedrete per un po' T__T

Un bacione a tutti!! <3

Bethan
   
 
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