La verità fa male ma il passato di più.
Guardava il suo caffè distrattamente appoggiata al tavolo della cucina
con la seria intenzione di studiare Antropologia, la quale era andata a farsi
benedire dopo i primi cinque minuti.
La proposta di Harry, le parole di Blaise, la lettera di Draco, tutto si
affollava nella sua mente senza prendere un senso.
Aveva accettato di andare a vivere con il suo eroe, ma era stata la
scelta migliore?
In tutta onestà non ne aveva la minima idea, quello che di per certo
sapeva era che la sua risposta era stata dettata dal desiderio di non ferire
Harry e di auto convincersi che tutto quello fosse in qualche modo quello che
aveva sempre voluto.
Bugiarda, ancora una volta aveva mentito, cosa che accadeva da un po' di
tempo a quella parte, proprio lei che si era sempre ritenuta troppo sincera da
essere brutale ora era diventata una gran bugiarda, era evidente che la
presenza di Draco e Blaise, che erano rientrati prepotentemente nella sua vita,
avesse un'influenza negativa su di lei.
Nel pomeriggio avrebbe cominciato a portare le sue cose nella nuova
casa, un piccolo appartamento nel centro di Diagon Alley, Harry si era fatto in
quattro per trovarlo in meno di una settimana e lei aveva deliberatamente lasciato
tutto a lui con la scusa che era troppo impegnata tra il lavoro e lo studio,
lui aveva accettato la cosa di buon grado, infondo l'importante era che
stessero insieme aveva detto, non sapeva quanto si sbagliava.
Richiuse il libro con un gesto stizzito, quella situazione le avrebbe
mandato in pappa il cervello uno di questi giorni.
Decise di uscire a fare due passi, magari le si sarebbero schiarite le
idee.
Entrò nel suo solito bar, un localino piccolo ma tranquillo, dove era
solea passare le mattinate vuote come quella, ordinò un caffè doppio, tanto per
cambiare, e si mise seduta a leggere il giornale.
Sfogliando le pagine di malavoglia le si parò davanti la foto del
matrimonio della nuova famiglia Malfoy, davvero un bel quadretto a parer suo,
sotto un piccolo trafiletto diceva che la neo signora Malfoy era in attesa di
un bel maschietto con i migliori auguri che assomigli al padre, si augurò per
il mondo che non fosse così, altrimenti cera da divertirsi.
"Non è che guardarla cambierà la realtà Weasley!"
Ma possibile che il mondo ce l'avesse con lei, possibile che doveva
avere tanta sfiga?
Usciva di casa un momento tanto per cambiare aria e chi doveva
incontrarsi se non il suo caro ex ragazzo che non le rivolgeva uno sguardo da
tre anni ma che improvvisamente sembrava avere voglia di diventare il suo
confidente più intimo?
"Gira a largo Zabini!"
Non alzò neanche il volto, si limitò a voltare la pagina del giornale
sorseggiando il caffè.
Lui non sembrò scomporsi minimamente per la scarsa attenzione, anzi si mise
a sedere davanti alla ragazza come se non avesse detto nulla.
"A proposito congratulazioni per la convivenza, sono sicuro che
sarete molto felici insieme, sempre che non vi uccidiate dopo due giorni, in
tal caso faccio il tifo per te, non mi sei particolarmente simpatica ma Potter
proprio..."
Immaginava che Harry non avesse perso l'occasione di far sapere la buona
novella ai suoi nemici, a quanto pare aveva sottovalutato la sua gelosia.
Voltò nuovamente la pagina del giornale con la speranza che questo suo
silenzio forzato convincesse il suo indesiderato interlocutore a demordere e a
battere in ritirata, povera piccola ingenua Ginevra, come se non sapesse che
quello che aveva davanti era il principe dei serpeverde, il quale non aveva mai
speso una parola per nulla, se stava lì a parlare con lei era perché voleva
raggiungere un obiettivo e lei era più che sicura di non voler sapere quello
che lui era così desideroso di dirle.
"Sai Draco ed Astoria sono partiti per il viaggio di nozze, ma a
quanto pare non si stanno divertendo particolarmente, soprattutto perché lui è
improvvisamente diventato più irascibile del solito e scatta per un non
nulla!"
Quello era davvero troppo, ma cosa voleva quel demente da lei?
Cos'era quello un patetico tentativo di ferirla?
Oppure di scoprire se tra lei e il re delle serpi c'era effettivamente
qualcosa di più del salutare odio tra Grifondoro e Serpeverde?
Si accomodò sulla sedia in modo da poter guardare il suo interlocutore
negli occhi, con le braccia conserte ed un sorrisetto ironico sbuffò
sonoramente.
"Illuminami Zabini, perché sei improvvisamente così ansioso di
parlare con me quando fino a pochi giorni fa mi evitavi come la peste?"
Lui rispose con una scrollata di spalle, davvero odioso, aveva così
tanta voglia di ciarlare, allora perché non si decideva ad arrivare al nocciolo
della questione e farla finita con tutta quella finta cortesia?
"Sai perché Draco sta dando così di matto?"
"Dovrei?"
"Perché ha saputo del nuovo covo d'amore di Potter e la sua dubbia
dama!"
"Ed immagino che per la notizia debba ringraziare te!!"
"Può darsi!"
Sì come no, e lei era nata ieri.
Lui si alzò con la chiara intenzione di andarsene ma lei lo fermò per un
braccio portandosi poi davanti a lui.
"Hai passato gli ultimi tre anni ad ignorarmi bellamente e le cose
andavano benissimo, quindi fai un favore ad entrambi, torna a pensare che io
sia una fastidiosa macchiolina nel tuo immacolato passato e fingi che io non
esista!"
Lui si abbassò verso il suo viso per poterla guardare meglio.
"Non credere che io sia stupido perché potrebbe essere un grave
errore, è stato lui il primo a violare le regole ed ora io non starò di certo
in disparte a farvi fare le sfortunate vittime della situazione, conosco
abbastanza bene entrambi per sapere che non lo siete affatto!"
"Questo non è un gioco e non ci sono regole!"
"Ed è proprio qui che ti sbagli, ci si vede!"
"Vai al diavolo!"
"Solo se vieni con me!"
Uscì dal locale senza voltarsi indietro.
Poteva andare peggio di così?
Non sapeva ancora quanto.
Quella stessa sera andò a cena con Harry Ron ed Hermione, per
festeggiare la lieta notizia aveva detto il suo ragazzo, peccato che lei non si
sentisse affatto in vena di festeggiare.
In ogni caso Harry aveva scelto un ristorante molto lussuoso, quindi lei
si era dovuta rivestire a dovere.
Aveva optato per un vestito nero di raso con le bretelline, le arrivava
sopra il ginocchio lasciando scoperte gran parte delle gambe.
I capelli erano lasciati liberi sulle spalle e con un paio di sandali
neri lucidi aveva contornato il tutto.
Per tutta la sera il magico trio non aveva fatto altro che parlare del
loro bellissimo lavoro di Auror e lei era rimasta assente.
"Non è vero Gin?"
Ora tutti e tre la stavano fissando in attesa di una risposta che lei
non poteva avere poiché non conosceva la domanda.
"Ehm...scusate non vi stavo ascoltando."
Harry le accarezzò la testa affettuosamente.
"Stai poco bene? E' tutta la sera che sei strana!"
Povero Harry, lui si preoccupava per lei che invece pensava ad un altro.
"Mi fa solo un po' male la testa, vado a vedere se possono darmi
qualcosa al bar, scusate!"
Lui annuì e lei si alzò dal tavolo senza curarsi di prendere il
soprabito.
Uscì dal locale e la brezza estiva le provocò la pelle d'oca, si sfregò
le braccia e si accese una sigaretta, ne aveva proprio bisogno.
Sentì qualcuno poggiare un soprabito sulle sue spalle.
"Non dovresti uscire così, potresti prendere un malanno!"
Ma cos'era una persecuzione? Anche lì doveva incontrare Blaise? In
versione apprensiva poi?
"Che fai mi segui?"
Lui sorrise in modo furbo accendendo una sigaretta a sua volta.
"Mi dispiace deludere le tue aspettative narcisistiche ma sono qui
con Lisa!"
Ecco come si chiamava quella ragazzina, si era torturata il cervello nel
tentativo di ricordare il suo nome.
"Noto che i vecchi vizi sono duri a morire, in tutti i sensi a
quanto pare!"
"Ti prego Zabini, evita almeno per questa sera di torturarmi le
meningi, due volte in un solo giorno sono troppe."
Lui sorrise nuovamente.
"Hai mai pensato a come sarebbe stato?"
Ma di che diamine parlava?
"A che ti riferisci?"
Il suo sguardo era lontano ora, sembrava quasi assente.
"Parlo di noi, hai mai pensato a come sarebbe stato se gli altri
non si fossero immischiati? Probabilmente staremmo ancora insieme?"
"Oppure uno di noi due sarebbe morto perché ucciso dall'altro in
una lite furibonda!"
Lui si voltò nuovamente verso di lei con un'espressione seria.
"Stavamo bene insieme noi due, non confondere i ricordi, non
litigavamo mai se non per colpa di terzi."
Il suo tono così serio la colpì, ma perché diavolo dovevano parlare di
loro due ora?
Si tolse il soprabito e glielo restituì.
"Non tormentare entrambi con questi nefasti pensieri, non
servirebbe a nulla, anche se non si fossero immischiati gli altri non sarebbe
comunque durata, eravamo ragazzi, ora siamo adulti e siamo troppi diversi per
poter anche solo pensare di stare insieme."
Aveva pronunciato quelle parole senza scherno o malinconia, era solo un
dato di fatto, tutto lì.
Si voltò con l'intenzione di tornare dentro, ma la voce di lui la
interruppe.
"Non sono d'accordo! Semmai è il contrario! Ora che siamo adulti e
che nessuno dei due è condizionato dalla propria famiglia potrebbe
funzionare!"
Lei non si voltò nemmeno, quello era un discorso chiuso da troppo tempo
per poterlo riaprire in una sera nella quale si erano incontrati per caso e
forse avevano bevuto troppo.
"E' finita Blaise! Non riapriamo pagine della nostra vita che
porterebbero solo dolore per entrambi."
Tornò dentro con un sorriso smagliante pronta a riprendere la patetica recita che chiamava vita.
Ecco un altro chappy...spero che vi piaccia e ringrazio coloro che hanno letto il primo...mi sto divertendo un monte a scrive questa fic (Lo so sono pazza perchè non è normale) mi rendo conto che in fondo la situazione è abbastanza tragicomica, forse perchè comparo le facce dei personaggi o almeno come me li immagino in certe situazioni con quelle dei personaggi reali e credetemi fa morire dal ridere, ad esempio nella vita reale non credo che se il vero "Harry" avesse avuto una bacchetta in determinate situazioni si sarebbe astenuto dal regalare un bel crucio al vero "Draco" o "Blaise" XD. Oki mi scuso per gli errori ma sono ancora alla disperata ricerca di una Beta e il nuovo Word è uno strazio, nessuna di voi ha notato che corregge delle cose assurde come un termine è troppo logoro ma che significa? Tu insulsa macchina che ne vuoi capire se un termine è troppo logoro, è già tanto che conosci l'italiano!! VAbbè so matta lo so Sorry...
Kiss Gin90