Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |      
Autore: Axl    03/01/2006    3 recensioni
è una storia un pò particolare leggetela se vi va e come al solito la continuo solo se piace se no smetto di pubblicarla e la tengo per me...quindi sarebbe carino se lasciaste un commento, grazie.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Avete mai pensato a cos’è il vero amore

Avete mai pensato a cos’è il vero amore?

Molte persone credono di sapere cos’è o credono di averlo trovato. Se esiste? Certo. E d è anche possibile trovarlo, ma non è sempre così semplice. Tanti lo cercano per tutta la vita e non lo trovano mai.

Ma io voglio raccontarvi una storia, un po’ triste ma fantastica che forse potrà aiutarvi quando chiedete aiuto.

 

Voglio raccontarvi di Noah, una ragazza, indubbiamente carina ma piena di difetti. Aveva infatti gli occhi di un angelo, i capelli finissimi e lucidi e le forme più belle di tutta la sua città. Avrebbe anche dovuto partecipare a uno di quei concorsi di bellezza che si organizzano per dare un’opportunità alle giovani ragazze. Ma Noah non partecipò mai a quel concorso.

Come ho detto prima, aveva un bel po’ di difetti, se così si possono chiamare. Ma la colpa non è stata nemmeno sua.

Quando un cerca talenti di Toronto notò Noah per la sua straordinaria bellezza, lei aveva appena otto anni ma doveva combattere contro mille e più cose. Ad esempio i genitori; appena seppero che la loro figlia era stata scelta per partecipare a quel concorso, cercarono di sfruttare la situazione il più possibile e di trarne profitto, dato che non avevano molti soldi per vivere.

Ma Noah era già sfruttata da tempo, sia dalle fantasie perverse dei genitori, sia dai lavori che le facevano fare per guadagnare un po’ di soldi. Si esatto, lavorava.

Erano le dieci della sera del 4 Novembre, Noah aveva già 15 anni ed era cresciuta in quella topaia che era casa sua con quei mostri che si dicevano suoi genitori.

Quella sera, come tutte le altre sere, lei era in giro con la sua banda. Come potete immaginare, “la banda” era formata dalla creme de la creme dei ragazzi rifiutati dal resto del mondo. In poche parole teppisti, bulli di strada, ignoranti, alcolizzati, drogati e quanto di peggio c’è.

Purtroppo Noah era una di loro, uguale a tutti gli  effetti.

 

Noah accese una sigaretta e fece una tirata con stile.

-Noah! Dai bella muovi il culo non ti aspettiamo ancora per molto!- gridò Frey il boss di quell’assurdo club.

-Si si arrivo non ti scaldare, altrimenti non te la darò anche sta sera!- rispose con voce maliziosa.

Frey rise. Sapeva che comunque fossero andate le cose lei sarebbe tornata da lui strisciando chiedendogli di scopare per l’ultima volta. Ma l’ultima volta non arrivava mai.

Noah raggiunse gli amici in macchina (nuova, rubata la scorsa notte) e poi partirono a tutta birra fermandosi solo di tanto in tanto per comprare alcolici e sigarette.

Mentre correvano all’impazzata per tutte le strade gridando come dannati e distruggendo tutto quello che si trovava davanti a loro, Noah sussurrò all’orecchio del compagno – Ce l’hai la roba sta sera?-

Frey rispose cautamente – Certo che ce l’ ho ma guarda che tu devi pagare! DMV si è stancato di aspettare… E’ un consiglio il mio-. Noah sembrò amareggiata.

- Senti lo sai meglio di me che di clienti ce ne sono pochi di questi tempi, anche alla fabbrica. Ti pagano una miseria, se non sbaglio ci sei passato anche tu. Ho forse sei troppo orgoglioso per ammettere che anche tu lavoravi nella merda?-

- Hey ragazzi ma che vi succede? Sembrate due morti! Rilassatevi cazzo!-

-Tu stà zitto Reggi e pensa a farti quella troia della tua ragazza!-

- Ah ah ah! Senti chi parla! Quella che ogni notte si porta a letto chi sgancia di più-

-Non è affar tuo quello che faccio per vivere…-

-Giusto oltre alla fabbrica la nostra cara Noah è conosciuta come la migliore ladra e la migliore puttana di tutto il quartiere!-

Noah trattenne le lacrime. Come faceva Reggi a sapere tutto quello che aveva passato? Di certo i suoi genitori non lo stupravano e non lo mandavano a lavorare per guadagnarsi da vivere. No, lui non aveva la più pallida idea di cosa fosse l’inferno. Suo padre infatti lavora in Borsa e ha tanti di quei soldi che non se ne accorge che il figlio ruba ogni giorno una somma sempre più alta.

Geff, il ragazzo che guidava l’auto interruppe le sue riflessioni –Hey ragazzi piantatela…ci sono gli sbirri e… STANNO VENENDO DA QUESTA PARTE!-

Presi dal panico si lanciarono in una fuga sfrenata inseguiti dalle sirene della polizia. In un primo momento erano terrorizzati, correvano correvano e correvano. Poi ci presero gusto e cominciarono a ridere come dei dannati. I palazzi e i negozi sfrecciavano veloci tutt’intorno, si confondevano gli uni con gli altri. La macchina sfrecciava senza dare importanza a chi c’era per strada: loro si divertivano così. Quando li seminarono Noah disse minacciosa –Cos’è che dicevi, Reggi, approposito del lavoro che faccio? Io non ho ancora finito!-  Ma nessuno rispose.

Con orrore e sorpresa, i ragazzi si accorsero che Reggi non c’era più, invece c’era lo sportello dell’auto aperto. Geff fu il primo a riprendersi dallo stupore e disse al resto del gruppo con gli occhi sgranati –Ragazzi… l’abbiamo perso, ormai lo avranno già beccato, speriamo solo che non faccia nessun nome…-

-No! Ragazzi non possiamo abbandonarlo così! Pensa se succedesse a te!- Noah era furiosa. Non che provasse chissà cosa per quello sbruffone di Reggi ma voleva solo essere giusta-

-Stupida ragazzina- la accusò Frey –beccheranno anche noi e allora sarò in un bordello di guai lo capisci vero?In prigione…vuoi un ragazzo in prigione!Bene ci sto ma aspetta il giorno che uscirò…-

-NO NO NO! Frey… amore…andiamo via ok?Come vuoi tu…hai sempre ragione tu-

-Ecco così si ragiona…-

Gli altri zitti., avevano paura quanto lei. Frey disse – Va bene gente per oggi abbiamo finito tutti a casa forza…-

-Dai bello non fare il cacasotto! I piedi piatti sono spariti!-

-….Ho detto che abbiamo sta sera abbiamo finito fate quello che cazzo volete ma scendete da questa macchina!-

Il resto della banda scese dall’auto malvolentieri poi qualcuno disse –Chi ha bisogno di lui? Andiamo a fottere qualcosa per cazzi nostri!-

Così si allontanarono e Noah e Frey rimasero soli

-Tesoro, ci mettiamo dietro o preferisci qui avanti?

-No Frey oggi non mi va…- Noah ripensava ancora alle parole di Reggi.

-Tanto lo so che non resisti-

-Davvero Frey portami a casa, stasera no-

-Preferisci che ti fotta io o i tuoi genitori, eh?-

-TU NON SAI NIENTE NON TI AZZARDARE A DIRE UNA SOLA PAROLA SU QUESTO!-

-Dai piccola non ti scaldare…altrimenti non avrai nemmeno la roba da me e smetterò di tenere a bada DMV e credimi non ti conviene averlo come nemico-

-Io non mi faccio ricattare da uno come te…Ahhhh!-

Ecco. Era partito il solito schiaffo, che a volte si trasformava in qualcosa di più. Spesso lui le metteva le mani addosso ma Noah non osava fare niente. Primo perché altrimenti non avrebbe più avuto la roba così facilmente e si sarebbe trovata contro tutti i boss peggiori e questo non le sarebbe di certo piaciuto. Poi, secondo Frey era l’unico a trattarla un po’ meglio tra tutte le persone con le quali aveva a che fare. E le piaceva da matti andare a letto con lui. Lui le faceva dimenticare tutto (o era l’effetto della droga?) e la portava quasi in paradiso.

-Scusami Frey non volevo dire quelle cose…Non ti arrabbiare con me…-

-Eh eh piccola! Allora che vuoi fare sta sera?-

-Non voglio tornare a casa…Là non mi aspetta nessuno. Ti prego posso dormire a casa tua sta sera?-

-Certo che puoi, andiamo-

Frey era più grande di Noah, aveva 19 anni e viveva da solo in un monolocale fittato che pagava con i soldi che rubava ogni notte. Era scappato di casa a 15 anni e aveva vissuto per strada fino a quando non ha trovato quel buco in periferia dove erano appena arrivati lui e Noah.

Noah si sentiva tranquilla lì, anche se la stessero cercando nessuno sarebbe mai venuto li. Quando era in quella casa con Frey aveva un’irrefrenabile voglia di fare del sesso sfrenato con lui fino alla mattina dopo. E così fecero anche quella notte.

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Axl