PENSIERI PARALLELI

Salve! Rieccomi! Scusate il ritardo! XP! Nello scorso capitolo, avevo annunciato che questo sarebbe stato l'ultimo capitolo e invece...scherzetto! :-P per la gioia delle mie fans (XD) la storia proseguirà per un po'!

Intanto, in questo capitolo abbiamo i pensieri di Marin dopo l' “abbandono” di Aiolia per andare a combattere Ade!

Spero sia di vostro gradimento e ringrazio ancora chi legge e chi recensisce!

Buona lettura!! :D

Cap.6 – Infelix Marin(Infelice Marin)

[Tremo e T'amo]

T’amo e tremo
Disse la donna
Al suo soldato
Che non tornava
La sua voce
Nel vento correva
Sopra la neve
Dove lui combatteva
Tremo e t’amo

Vorrei che la terra si aprisse in abisso e vorrei che Zeus mi spingesse al suo interno con un fulmine in modo che possa raggiungerlo!

Come tremo al pensiero di saperlo lì, a un passo dalle braccia di Tanatos! Come lo vorrei ancora qui! Come vorrei che abbandonasse questa guerra per tornare da me! Come vorrei raggiungerlo!
Oh Dei! Perché non avete pietà di questa povera donna che trema nella notte? Perché non l'avete in cura(*)? Che male ho fatto per meritare di soffrire così?...

Ho sempre agito secondo giustizia, secondo volere di Atena e per questo ho sempre trascurato i miei sentimenti nascondendomi dietro una maschera ma cosa ho risolto?! Niente! Io soffro come soffrivo allora, amo come amava allora, piango come piangevo allora, sorrido come sorridevo allora...! Non è cambiato assolutamente niente! Pensavo che diventando un Saint di Atena, sarei riuscita a rinforzarmi, a vincere i miei sentimenti ma niente!...

Ciò che mi fa irritare, è il modo con cui gli Dei trattano il genere umano! Esso non è come loro ma d'altronde... loro stessi commettono una marea di errori e me ne accorgo con l'atteggiamento di Atena nei confronti dei suoi Saints!

Noi combattiamo, ci feriamo, moriamo... tutto per una pace che mai arriva!
Molti hanno perso la vita per lei e lei... non ne onora le gesta! A lei non interessa! Tanto ce ne sono altri di Saints che vengono feriti, che soffrono, che muoiono!... Oh Dei! Com'è forte questa parola! E' normale che gli uomini non possano vivere tranquillamente perché tormentati dalla paura della morte? E' possibile che non possano amare perché tormentati dalla paura di lasciare la persona amata o che la persona amata li lasci? E' possibile tutto questo, o crudeli?!

A questo punto preferirei morire perché almeno avrei la certezza di poter vivere per sempre con il mio amato! Perché ho la certezza di poter vivere senza preoccupazioni e sofferenze come immagino sia la morte!...

Disse e piangeva
Nel buio della sala
Qualcuno rideva
Per far torto alla paura
A questo amore che già finiva

[...]

(Andrea Bocelli – Tremo e T'amo)

Oh Dei! Se mi avete in cura, risparmiate questa dolore a una povera donna! Risparmiate la sofferenza a questa povera donna che agito sempre secondo giustizia! Abbiate pietà delle mie lacrime del mio cuore e riconducete l'amato da me! Oh Dei! Nient'altro vi domando! Fate che lo possa rivedere prima di perderlo per sempre! Ve ne supplico, o crudeli!

Nel soffrire, sento che crudelmente mi schernite, che crudelmente mi ridete in faccia ebbene! Provate ad essere voi gli umani e poi ditemi se la sofferenza di una donna innamorata è da schernire!

Oh immortali! Accogliete le mie preghiere, ve ne supplico!

[(*) avete in cura= tenete in considerazione]