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Autore: Norman Jayden    12/02/2011    1 recensioni
Come vi sentireste se un giorno vi svegliaste e scopriste di vivere in un mondo uguale e al tempo stesso diverso a quello del giorno prima? Come vi sentireste se un giorno vi svegliate e scopriste di aver fatto uno strano login per qualcosa che non avreste mai immaginato? Come vi sentireste se d'un tratto scopriste di essere entrati in un gioco dove non esiste "un'altro tentativo"?
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1 - Luce e Ombra.


Il "Beep-Beep" insistente e monotono della sveglia martellò nella mente di Kage fino a farlo svegliare, costringendolo ad alzarsi e ad allungare la mano per far cessare quel rumore infernale.
<< Cosa è successo...? >> mormorò mentre cercava di fare mente locale di tutto quello che era successo. Se era successo.
Vagamente ricordò qualcosa come una registrazione ad un gioco online. Con classi e nickname, in stile RPG.
Ricordò che una voce l'aveva contatto nel sonno e che gli aveva spiegato di essere entrato in un mondo chiamato Yggdrasil. Un mondo simile ai videogiochi che però, al tempo stesso non era. Continuò a riflettere e riflettere discutendo con sè stesso sulla veriticità di quel sogno, fino a quando il suo sguardo non si posò sul televisore che aveva davanti.
Lo schermo mostrava il gioco Final Fantasy XIII in pausa, durante un combattimento feroce contro dei nemici. D'un tratto, Kage si ricordò che aveva messo in pausa il gioco e che si era promesso di andare avanti il giorno dopo, sforzandosi di ricordare anche mentre si addormentava come continuare non appena fosse tornato davanti alla sua Playstation.
<< Troppi videogiochi, Kage. Troppi. >> si disse scuotendo la testa e zoppicando contro la gamba ancora addormentata fino alla zona cucina di quell'angusto monolocale.
Velocemente si prese un bicchiere di latte e dei biscotti, cominciando da subito a fare colazione.
<< 7.10 la scuola inizia tra mezz'ora. Perfetto. >> commentò continuando a divorare con voracità la sua semplice colazione mentre si preparava a fare tutto quello che di norma faceva la mattina.
Infine, dopo neanche mezz'ora, riuscì a vestirsi, a lavarsi e a preparare la roba per la scuola.
Era ormai sul punto di uscire, quando d'un tratto si girò e guardò la sua Playstation.
<< Con te faccio i conti più tardi... >> disse prima di chiudere la porta del suo monolocale ed uscire.
La luce filtrava lenta e inquietante tra le fessure dello sporco corridoio che divideva Kage dalle scale, creando una specie di prova di coraggio ogni giorno.
Kage sospirò e si preparò ad avviarsi verso di essa quando improvvisamente, la sua attenzione venne colta da una strana busta.
Sospettoso ma allo stesso tempo curioso, Kage prese la lettera e l'aprì, cominciando da subito a leggere il testo a bassa voce.



Salve, Giocatore!

Da questo momento, lei ha due mesi di tempo per addestrarsi e perfezionarsi nella sua classe.
Questo giorno tra due mesi, la barriera che la protegge tutt'ora da eventuali attacchi da giocatori nemici o delle mie creazioni scadrà, permettendo a quest'ultimi di agire su di lei come meglio preferiscono.

In ogni caso, che lei vada oltre, ha bisogno di essere informato su almeno le prime tre regole del gioco:

Regola N°1, combattere ogni qualvolta sia necessario;
Regola N°2, non coinvolgere nessun civile in questo gioco, se non necessario;
Regola N°3, non tentare di ribellarsi contro il sistema, le conseguenze potrebbero essere... disastrose.

Infine, c'è una regola che ho dato per scontato, ma che sicuramente avrà intuito durante l'introduzione di stamani e di questa lettera, e che sopratutto dovrà mantenere in mente alla fine del "Noob Shield": sopravvivere.
Le consiglio particolarmente di rispettare queste tre regole se non vuole... "indesiderate complicazioni", sempre che lei e qualsiasi persona a lei cara voglia vivere, ovvio.
Buona giornata e buona fortuna, Giocatore.

Cari saluti, The One.


P.S. Un'ultima cosa. Tra due mesi, all'ora di pranzo le consiglio di andare nella terrazza della sua scuola. Lì avrà modo di chiarire ogni dubbio.



E non appena Kage lesse quelle righe, tutta la tranquillità di quel mattino, svanì in un'istante.


Hikari era sconvolta. Quel sogno e quella lettera rimbombavano furiosamente nella sua mente, continuando a colpire ogni emozione della ragazza.
<< Ehi, Hikari, stai bene? >> chiese Akane, la sua migliore amica.
<< Si, si... sto bene, scusa. Stavo solo pensando a cosa faremo oggi >> mentì la ragazza sforzandosi di essere la più calma e razionale possibile.
No, non stava bene, anzi stava malissimo. Non aveva la più pallida idea di cosa stesse succedendo, ma sapeva che era qualcosa di pericoloso.
Era tutto inizianto cliccando su una lettera pubblicitaria che chiedeva l'iscrizione ad un gioco chiamato "Yggdrasil". Incuriosita da quel gioco che appariva incredibilmente invitante, cliccò con l'intenzione di provarlo. Ma invece di ritrovarsi un sito che spiegava le regole del gioco, si ritrovò invece una pagina vuota che indicava che non esisteva. All'inziò pensò che si trattasse di qualche scherzo, o che forse avevano creato il gioco senza i requisiti necessarri e che l'avessero chiuso, ma tutto cambiò con il sogno di quel mattino. E la lettera. Una lettera con un'pò troppi consigli.
Il gioco esisteva ed era subito iniziato con il suo risveglio.
< Che cosa posso fare? > pensò mentre il suo cervello cercava di dare un senso logico a quello che stava succedendo.
In un primo momento pensò che si trattasse solo di uno scherzo, di un brutto sogno, ma come spiegare la lettera? Troppe coicidenze, troppe.
Improvvisamente, il suono di una campana risuonò nella testa della ragazza, strappandola a forza dai suoi pensieri e facendola sbalzare per la sorpresa.
<< Hikari! Mi hai spaventata! Ma che hai oggi? >> tuonò Akane, anche lei spaventata da quell'improvvisa reazione dell'amica.
<< S-Scusa... sono solo un'pò scossa perchè ieri sera ho visto un film horror >> rispose la ragazza ridendo e fingendo un falso comportamento innocente.
D'un tratto, Hikari si accorse di essere in classe e seduta al suo posto, come se un'incantesimo l'avesse teletrasportata magicamente a scuola. Il tempo di chiedersi come aveva fatto ad entrare a scuola senza nemmeno accorgersene che la sua attenzione venne del tutto attirata dall'ingresso di un suo compagno di classe, Kage Hunter.
Kage era un ragazzo solitario, che preferiva starsene da solo con sè stesso piuttosto che con altri che nemmeno conosce. Amava il silenzio e parlava di rado, se non per le interrogazioni.
All'inizio Hikari era sicura che Kage fosse una specie di down o qualcosa di simile e continuò così per un'anno finchè un giorno non ci parlò per sbaglio. Certo, fu una discussione breve, ma fu abbastanza per far capire alla ragazza che Kage non era il ritardato che pensava che fosse.
Capì invece che Kage non era altro che l'elemento freddo e bastardo con cui nessuno vorebbe mai avere a che fare. Difatti, tutti preferivano evitarlo.
Notò che anche quest'ultimo la stava fissando, come se entrambi nascondevano un segreto che solo loro sapevano.
< Ma che non abbiamo > si disse Hikari guardando altrove.


Due mesi dopo, ora di pranzo...


Kage era apoggiato alla ringhiera della terrazza, intento a mangiarsi il suo panino osservando la città dall'alto, come se fosse una specie di uomo che si sopraelevava dalla sua specie e guardava i suoi simili dall'alto in basso. Cosa che in fin dei conti, era vera.
Kage ormai non era solo un uomo, era di più. Una specie di gladiatore di un sanguinoso gioco per un sadico uomo che si diverte a veder morire i giocatori del suo gioco.
Perchè propio lui? Ci sono altri PG in torno a lui? Che magari conosce? Quando sarebbe stato il primo attacco?
Tante domande, nessuna risposta.
Ma ora, la vera domanda era se ci credeva davvero.
Com'era possibile una cosa simile? Contattare uno durante il sonno informandolo di essere un PG in un gioco dove si muore realmente per poi contattarlo con una lettera una volta sveglio? Tutto ciò, era semplicemente pazzesco. Surreale.
Peccato che lui ci credeva. Dopo quello che era riuscito a fare in quei due mesi, solo un'idiota o un testardo non ci avrebbe creduto.
Ricordava ancora le ultime parole della lettera: cosa l'avrebbe aspettato là sopra?
<< Ehi... ehm... Hunter-kun..? >> mormorò una voce alle sue spalle.
< Strano > pensò Kage < di solito in terrazza non ci viene mai nessuno > ed era per questo che era il suo posto preferito. E forse era per questo che doveva avvenire sulla terrazza, qualsiasi cosa essa sia.
<< Si? >> chiese il ragazzo ignorando la cosa e voltandosi, riconoscendo subito la persona: Hikari Kanzaki.
<< La mezza giornata di oggi è stata annullata. Oggi si torna a casa non appena finisce l'ora di pranzo >> rispose Hikari.
<< Non potevi aspettare di dirmelo in classe? >>
<< Sono già andati tutti a casa, io e te siamo gli unici rimasti a scuola >>
<< Ah, che carina, vorresti una ricompensa? >>
< Ma quanto è stronzo?! Voglio prenderlo e usare quella sua faccia tosta contro la ringhiera per vedere quale tra i due è più resistente! > gridò nella mente Hikari mentre sentiva il proprio sangue ribollire dalla rabbia < Ma devo stare calma. Devo sbarazzarmi di lui altrimenti non avrò mai chiarimenti su questo dannato gioco >
<< Allora? Puoi anche andare. Anzi, vattene >> continuò Kage mantendendo un tono freddo e distaccato.
<< N-No... >> mormorò Hikari trattenendo con tutte le sue forze la voglia di assalirlo e sopprimendolo con il suo solito tono gentile << io devo rimanere per alcune cose, perchè non vai via tu per primo? >>
<< Ho anchio qualcosa da fare >>
<< D'accordo, vai. Se hai bisogno vienimi a cercare >>
<< Mi spiace ma devo rimanere qua >>
< Dannazione > imprecò Hikari < che diavolo ha da fare qua sopra?! Perchè non se ne va? >
<< Se posso chiedere, perchè devi rimanere proprio qua? >> chiese la ragazza.
<< Non sono affari tuoi. >> fu la risposta secca e fredda di Kage.
Hikari era ormai al limite, non aveva mai incontrato uno così odioso fino ad ora. Era sul punto di ribattere quando improvvisamente una strana sensazione l'attraversò di colpo. Una sensazione di vertigine e pericolo.
Fu allora che entrambi i ragazzi notarono che dal terreno, uscirono delle ombre grigi assomiglianti vagamente ad uomini armati di spada.
<< Cosa diavolo sono? >> tuonò Hikari indietreggiando e fissando quelle cose avvicinarsi a loro volta facendo scintillare le loro spade d'ombra.
<< Non lo so, ma sicuramente non sono niente di buono >> rispose il ragazzo facendo lo stesso.
Era chiaro che ormai i due erano circondati, inerni contro quelle cose così surreali.
<< Sembrano ombre... ma non è possibile che le ombre si alzino da terra come se niente fosse! >> commento Hikari mentre impattò con la mano contro la ringhiera, facendo capire che non c'era via di fuga.
<< Che sia... mostri di The One? >> pensò ad alta voce Hikari.
Al sentire di quelle parole, Kage si voltò e portò tutta la sua attenzione dalle ombre davanti a sè ad Hikari: << Conosci The One? >>
<< Si... cioè.. no... non proprio... >>
<< Allora, ti decidi?! Lo conosci?! >>
<< Due mesi fa ho ricevuto una sua lettera che mi diceva di salire sulla terrazza della mia scuola e aspettare, non so altro! >>
Kage continuò a fissarla, con sguardo sbalordito e incredulo: c'era veramente qualcun'altro della sua scuola che era un PG.
<< Che.. che classe hai scelto? >> chiese il ragazzo tornando a fissarle le ombre. Prima l'azione, poi le domande.
<< Maga... >> rispose sinceramente la ragazza, con un leggero tono di imbarazzo.
<< Capisco. Hai imparato ad usare i tuoi poteri durante questi due mesi? >>
<< C-Certo! >>
<< Ottimo, anchio. Non c'è modo di scappare, quindi dovremo combattere... voglio che tu prenda quelli alla mia destra, mentre io mi occupo di quelli sulla sinistra. Ci riesci? >>
<< Ma chi sei per dirmi che devo fare?! >>
<< Non essere stupida! Ci riesci si o no? >>
<< Ovviamente! >>
<< Ottimo, al mio tre. Uno... due... tre! >>
Urlato il fatidico "tre" Kage si lanciò alla sua sinistra, facendo comparire dal nulla una spada in stile medievale nelle proprie mani, e facendola subito infrangere contro le ombre davanti a sè, mentre da sfondo c'era una rovente esplosione.
Rapidamente falciò in un colpo solo le prime creature davanti a sè, colpendole disegnando ferocemente un arco davanti a sè e dividendole in un colpo solo, dissolvendosi. Per un momento, tentennò vedendo i nemici appena sconfitti scomparire nel nulla, ma si riprese subito quando con la coda dell'occhio vide sulla destra un paio di ombre agitare le loro spade lanciandosi verso di lui.
Schivò con un abile balzo all'indietro, facendo risuonare le spade destinate a lui sul pavimento della terrazza. Subito dopo, Kage si lanciò nuovamente sulla sinistra colpendo la spada di un nemico constringendola a rimanere sul terreno e sfruttando la sua posizione per caricare e tagliare la testa dell'ombra di netto. Non ci volle troppo tempo per occuparsi anche di quelli rimasti, facendoli tutti dissolvere nel nulla.
Hikari invece, appena sentì il "tre" portò la mano alla sua destra con il palmo aperto verso i nemici << Fiamma! >> urlò facendo fuori uscire dalla mano diverse palle di fuoco che si schiantarono in una roventa fiammata tra le file delle ombre, creando un'enorme polverone caldo.
<< Niente di più facile! >> mormorò la ragazza soddisfatta di sè stessa.
<< Te la cavi, Strega. >> disse Kage avvicinandosi.
<< Sono una Maga >> sbuffò Hikari << In ogni caso, neanche tu te le cavi poi tanto male, Spadaccino. >>
<< Lo prenderò come un complimento >>
I due furono sul punto di rilassarsi, quando improvvisamente risuonò sulla terrazza il suono di un battere di mani.
<< Ottimo, signori, ottimo! >> applaudì un uomo uscendo dal nulla.
<< Chi sei?! >>urlarono all'unisono Kage ed Hikari mettendosi in posa di difesa.
<< Nè un'amico e nè... un nemico. Sono solo qui per informarvi che da ora il vostro "Noob Shield" si è dissolto. Da questo momento, Shadow e PG avversari possono attaccarvi in qualsiasi momento. >>
<< Shadow...? Vuoi dire "Ombre"? Cioè i nemici che abbiamo appena affrontato? >> chiese Hikari.
<< Eccellente sprito d'osservazione. Esatto, loro sono gli Shadow, le "Ombre" di The One create per seguirvi come ombre fino alla vostra morte. Non credete che esistano solo Shadow facili come quelli, cari. Ne esistono di ogni tipologia e forma! Quindi, non vi consiglio di abbassare la guardia solo per aver eliminato i primi nemici del... "tutorial" >>
<< Cos'hai a che fare con tutto questo? Parla! >> ringhiò Kage puntandolo con la spada.
<< Te l'ho detto... sono solo... un'informatore. Incontrerete vari nemici che vorrano farvi la pelle, forse per vedere chi è il più forte, altre solo per divertimento... Se non sbaglio, voi siete Spadaccino e Maga, giusto? >>
<< Strega >> corresse Kage.
<< Maga >> grugnì Hikari guardando male il ragazzo.
<< D'accordo, siamo Spadaccino e Maga, e con ciò? >>
<< Durante la vostra... iscrizione, c'è stato un problema e a quanto pare, voi avete bisogno l'uno e dell'altra >>
<< Cosa? >>
<< Non vi starò a spiegare cos'è successo, mi limiterò a dirvi ciò che dovete fare: dovrete semplicemente lavorare come una coppia >>
<< Come una.. coppia? >>
<< Esatto. Perchè voi operiate al massimo, avete bisogno di essere vicini il più possibile tra di voi >>
<< E perchè? >> si intromise Hikari.
<< Non posso e ve lo voglio dire. Se volete sopravvivere, avete bisogno di stare vicini. Tutto qui. Un consgilio? Spadaccino, tu vivi da solo, giusto? E anche te, Maga >>
<< E allora? >>
<< Maga, tu hai una casa a due piani tutta tua, mentre Spadaccino vive in uno squallido monolocale. Se volete sopravvivere, vi consiglio caldamente di vivere assieme. Anzi.. consideratevi praticamente già coinquilini grazie ad un certo... incentivo >>
<< C-Cosa diavolo stai dicendo!? Vivere assieme? Sei stupido?! >> ringhiò Hikari con espressione incredula.
<< Prendetevi tutta la calma che volete. Ci sono un sacco di PG nel mondo e gli Shadow non si concentreranno principalmente su di voi. Ed in ogni caso, i PG non sanno riconoscersi tra di loro e soprautto, loro seguono le regole, quindi potete stare tranquilli che non avrete attacchi a sorpresa durante le ore del giorno... almeno da parte dei PG. E' tutto, addio. >> concluse l'informatore mentre cominciava a dissolversi nel nulla in un'ambiguo inchino.
<< No! Ehi, ehi! >> balbettò Hikari, ma era troppo tardi, l'uomo scomparì come era apparso, senza lasciare nè traccia, nè segno di dove possa essere andato.
La terrazza si fece improvvisamente silenziosa, lasciando solo l'odore di zolfo della palla di fuoco di Hikari e i due ragazzi abbandonati lassù.
<< D'accordo, e ora che si fa? >> chiese Kage facendo dissolvere la lama nel nulla, nello stesso metodo dell'informatore.
   
 
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