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Autore: Bibina_88    13/02/2011    5 recensioni
Siamo al settimo anno ad Hogwarts, dopo la sconfitta di Voldemort il trio dei miracoli è tornato a scuola per completare gli studi.
Durante questo anno la nostra Hermione intraprenderà una relazione con Draco Malfoy...ma con qualche complicazione!
Non vi anticipo nulla, ma sappiate che ne vedranno delle belle!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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L'amore è una cosa meravigliosa.

Hermione Granger aveva da poco scoperto il suo significato, e cercava di respirarlo, di viverlo più che poteva.

Era felice.

Era innamorata.

La sveglia sul comodino iniziò a suonare, ma la sua mano prontamente l'aveva spenta. Ultimamente si svegliava ancora prima del solito, probabilmente, pensava, perchè ora ogni attimo della giornata era diventato improvvisamente prezioso e degno di essere vissuto intensamente.

Si alzò velocemente, aveva bisogno di una doccia per caricare bene le batterie ed affrontare il lungo giorno di lezioni e studio che l'attendeva.

Un'ora più tardi era pronta, radiosa come mai era stata prima.

Scese in sala comune, dove la attendevano due tra le persone più importanti della sua vita, i suoi migliori amici Harry e Ron.

-Ehi ragazzi! Bella giornata, vero?

I due si scambiarono uno sguardo dubbioso.

-Hermione, hai guardato fuori dalla finestra questa mattina? No perchè nel caso non l'avessi fatto ti informo che il cielo è grigio, pieno di nuvole che prospettano di tutto tranne che una bella giornata- fece Ron con sguardo ironico.

-Per non parlare delle due ore di Pozioni che ci tocca fare con Serpeverde...no, direi che non è decisamente una bella giornata- concluse Harry.

-Oh come siete negativi! Smettetela! Vedrete, sarà una bella giornata!

-Sicuramente! Hermione, non ti sembra di stare troppo sulle nuvole ultimamente? Voglio dire, sono felicissimo per te, ma mi fa strano vederti così...così....contenta?- azzardò Ron.

-E' vero, sprizzi gioia e amore da tutti i pori! Chi l'avrebbe mai immaginato che ti saresti ridotta così? La secchiona tutta studio e libri che ora preferisce occupare le sue ore correndo dietro a un paio di pantaloni...AHI!- concluse non proprio felicemente Harry girandosi a guardare Ginny, sua fidanzata nonché sorella di Ron che gli aveva appena tirato uno scappellotto.

-Stupido! Dovresti essere così contento anche tu! Al posto di giudicare Hermione, che merita tutta la felicità di questo mondo, pensa a come ti comporti tu!

-Ma tesoro, io sono IMMENSAMENTE felice da quando sto con te...e lo sarei ancora di più se la smettessi di essere così manesca!

Hermione e Ron scoppiarono a ridere, mentre guardavano la scena, Ginny scrutava Harry torva, profondamente offesa, e il suo fidanzato cercando di recuperare i punti persi stava decisamente passando dalla padella alla brace.

-Su ragazzi, ci muoviamo?- cinguettò allegramente Hermione -altrimenti della colazione non rimarrà nulla!

La piccola comitiva si incamminò verso la Sala Grande, i due fidanzati che non la smettevano di battibeccare, e gli altri due poco indietro.

-Senti Herm...- disse Ron piano.

-Si?

-Io sono davvero contento di vederti così. Dopo tutto quello che abbiamo passato te lo sei meritato.

La ragazza non potè fare altro che sorridere al suo amico, col cuore sciolto dalla commozione.

-Io...grazie Ron. Davvero. Mi dispiace che tu abbia sofferto, mi sono sentita uno schifo, io...

-No, basta. Era destino. Noi non saremo mai una coppia come Harry e Ginny, e su questo non ci piove. L'ho capito ormai...la nostra amicizia era talmente grande e profonda da poter far pensare ad una storia d'amore, ma non avrebbe mai funzionato. Siamo troppo diversi, incompatibili in quel senso, per certi versi. Quindi...va bene così. Prega solo che quel maledetto non ti faccia soffrire, altrimenti non so cosa potrei fargli!- concluse lui con i pugni stretti.

-Non ce ne sarà bisogno vedrai. E in ogni caso, so difendermi da sola. Sono o non sono la migliore strega della scuola?- concluse la ragazza facendogli l'occhiolino.

La Seconda Guerra Magica era finita l'anno prima. Era tutto finito, definitivamente.

Harry aveva sconfitto Voldemort, tra le grida di giubilo della comunità magica, che non aspettava altro che smettere di soffrire a causa del suo potere.

I mangiamorte erano stati quasi tutti trovati e portati ad Azkaban, la terribile prigione magica, popolata e sorvegliata dai dissennatori, creature spaventose che rubavano ai prigionieri ogni ricordo felice ed ogni speranza, facendo così morire la loro anima ancor prima del loro corpo.

Loro tre avevano passato un anno lontani da Hogwarts, alla ricerca degli Horcrux da distruggere, l'unico modo per poter sconfiggere il nemico.

Era stato tutto molto difficile per Harry, Ron ed Hermione. La battaglia finale, svoltasi proprio fra le mura di quella scuola, era stata una carneficina.

Avevano visto morire i loro amici, Lupin e Tonks, che gli erano sempre stati vicini e lasciavano un figlio ancora in fasce.

Avevano visto morire i loro parenti, Fred, il fratello maggiore di Ron, gemello di George.

Avevano visto morire i loro conoscenti, come Colin Canon, un ragazzo di Grifondoro.

E sentivano persino tutto il peso del senso di colpa per le persone sconosciute che erano state torturate e uccise.

L'estate era stata lunga e difficile, per questo, quando la McGranitt aveva inviato loro una lettera informandoli del fatto che chi aveva dovuto disertare l'anno scolastico precedente per ovvie ragioni, avrebbe avuto l'occasione di completare i propri studi con il nuovo anno, dopo averci pensato un po' si convinsero a tornare.

Dovevano ricominciare, cercando di vivere la loro vita come dei normali giovani, che guardano al loro futuro sicuramente più roseo di quanto non fosse mai stato.

Hermione e Ron, dal canto loro, avevano capito subito dopo la fine della guerra che la loro relazione non avrebbe avuto l'happy end che entrambi sognavano. O meglio, l'aveva capito lei, e in qualche modo era riuscita a farlo entrare nella testa di quella zucca vuota del suo migliore amico.

Erano destinati ad altri cuori solitari.

Ed Hermione l'aveva trovato il ragazzo che le faceva palpitare il cuore, che le faceva sentire le farfarlle nello stomaco, che le illuminava le giornate.

Al suo ritorno ad Hogwarts si era accorta del fatto che molte, moltissime cose erano cambiate, il loro modo di approcciarsi alla varie difficoltà, in qualche modo erano cresciuti molto in fretta, ma soprattutto erano cambiate le persone in generale, tutti, nessuno escluso.

La famosa rivalità tra Grifondoro e Serpeverde faceva ancora fuoco e fiamme, ma soprattutto ultimamente le litigate e gli accesi duelli tra i corridoi della scuola si erano notevolmente ridimensionati, e la storia d'amore di Hermione sicuramente influiva su ciò, ora che era diventata di dominio pubblico.

-Per la barba di Merlino, ma non possono evitare di guardarmi in quel modo?- sbuffò stancamente la ragazza lasciandosi cadere sulla panca al tavolo di Grifondoro.

-Benvenuta nel club, Herm. Ora sai cosa vuol dire quando la gente ti fissa costantemente- replicò Harry guadagnandosi un'occhiataccia da parte della sua migliore amica.

-Ma si, vedrai che si stancheranno presto-continuò Ron -d'altronde è da poco che la cosa è stata ufficializzata, quindi è normale, voglio dire, chi l'avrebbe mai detto? A pensarci bene tutti prima avrebbero pensato che sarebbe stata più facile una resurrezione di Voi-Sapete-Chi piuttosto che vedere te con lui...

-Si, ma mi irritano ugualmente.

Hermione volse lo sguardo per avere una panoramica della sala e vide solamente occhi puntati verso di sé. Come se guardandola intensamente avessero potuto leggerle il pensiero. Alcuni audaci avevano anche tentato di usare la Legilimanzia. Poveri sciocchi. Hermione Granger non lasciava nulla al caso, l'Occlumanzia era padroneggiata da lei quanto un drago da Charlie Weasley.

Sbuffando, tornò a concentrarsi sul succo di zucca che aveva nel bicchiere, ma proprio in quel momento le porte della Sala Grande si aprirono, facendola sobbalzare.

Il suo sguardo volò subito all'ingresso, e lo vide.

Il cuore iniziò a fare i capricci, perdendo qualche battito.

Il portamento elegante, i capelli sempre perfetti scompigliati al punto giusto, lo sguardo duro, i tratti angelici del viso, e il fisico che Hermione poteva immaginare sotto quella casta divisa scolastica verde/argento...semplicemente Draco Malfoy.

La loro storia aveva scandalizzato mezza (o tutta) scuola, quando la settimana precedente quel diavolo che aveva per fidanzato l'aveva presa per un braccio in corridoio e l'aveva coinvolta in un lungo bacio peccaminoso.

Tutto per far capire a Ernie McMillan che Hermione era proprietà privata, off limits.

Come se quel Tassorosso privo di ogni perchè avesse potuto impensierire il Principe delle serpi, il ragazzo più affascinante della scuola.

Era stato un pretesto bello e buono per rivelare al mondo intero che i due opposti si erano irrimediabilmente trovati meno opposti di quanto pensavano, e questo Hermione l'aveva capito al volo.

Malefico.

Ma maledettamente bello.

Lo seguì con lo sguardo, mentre si dirigeva con passo sicuro verso il tavolo dei Serpeverde, seguito a ruota dal suo inseparabile amico, Blaise Zabini, che subito fece l'occhiolino ad Hermione, notando che li stava fissando.

In realtà tutta la scuola li fissava (meno Ron che era troppo impegnato ad ingozzarsi con pane burro e marmellata), erano tutti curiosi di sapere come andavano le cose tra i due capiscuola.

Una volta seduto Draco Malfoy con uno sguardo tra lo schifato e l'arrabbiato fece desistere almeno i Serpeverde e metà Corvonero dal continuare a guardarlo, e mentre il brusio finalmente tornava ad animare la sala gremita di gente volse lo sguardo verso la sua ragazza, che rossa in volto, gli sorrise radiosa.

Il ragazzo rispose con un sorriso altrettanto intenso, mostrandole per l'ennesima volta il lato di Draco Malfoy che lei adorava, quello dolce e protettivo, che si palesava a lei soltanto.

Per il resto del mondo era sempre lo scorbutico figlio di mangiamorte che era meglio tenersi buono.

Si, il paparino Lucius era ad Azkaban, ma nel caso fosse uscito di prigione nessuno voleva apparire sulla lista nera del figlio.

Quello che loro non sapevano era che Draco in realtà con suo padre non aveva proprio nulla da spartire.






Ciao a tutti!

Si, lo so che ho un'altra fic da continuare, e lo farò, promesso! In questo periodo di malattia (mamma mia quante me ne sono capitate!!) ho avuto spesso in testa questa idea...spero vi piaccia! Per ora nulla si è svelato della trama, a parte il fatto che partiamo entrando direttamente nel vivo della storia...ciò che ha portato a tutto ciò verrà spiegato nei prossimi capitoli.

Non potevo farla troppo lunga raccontando nel dettaglio l'inizio della relazione tra Draco ed Hermione, ma abbiate fiducia, inserirò i pezzi salienti così anche voi (e non solo il mio cervellino) saprete come si sono innamorati, dove, quando, perchè...insomma, avrete una risposta a tutte le domande che mi farei io!

Ora, vi chiedo un piccolo favore.

Siccome ho anche l'altra fic da continuare, volevo sapere se questo incipit vi piace e vi incuriosisce, così mi regolo e posso sapere se devo cancellare oppure se devo partire cono il primo vero capitolo...

Quindi mi raccomando, una piccola recensione mi farebbe molto piacere!

Grazie a tutti voi!

Un bacio

   
 
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