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Autore: sissy88    13/02/2011    7 recensioni
Una notte pensierosa ed un James particolarmente fastidioso possono davvero portare all'esasperazione...
«Potter, chiudi quella fogna!» sbraita Frank.
Silenzio.
Incredibile, come è possibile?
«Ragazzi?»
Appunto.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Notte insonne


«Ragazzi?»
Mi sveglio di soprassalto afferrando la bacchetta e catapultandomi giù dal letto pronto a colpire qualunque cosa si muova davanti a me.
Silenzio assoluto.
Mi guardo intorno, sembra che stiano dormendo tutti beatamente nei loro letti.
Sto diventando paranoico, perfetto!
«Felpato?»
James.
Ecco chi ha parlato poco fa, niente paranoia quindi.
«Che succede?» chiedo tenendo ancora puntata la bacchetta verso il nulla.
«Dormite tutti!» mi risponde con una voce molto simile a quella di un bambino capriccioso.
«Forse perché sono le tre di notte?» spero capisca dal mio tono che vorrei tanto Schiantarlo.
Cosa diavolo gli prende?
«SVEGLIA!!!!»
Vedo Remus alzarsi dal letto rischiando di tirare una testata al comodino per recuperare in fretta la bacchetta e puntarla verso il letto di James. Un tonfo alle mie spalle mi fa capire che Peter nel tentativo di alzarsi è rimasto incastrato nelle coperte ed è caduto goffamente per terra.
«Che succede?» chiede Frank in piedi sul letto con un cuscino impugnato come arma.
«Dite che Evans accetterà questa volta?»
Santissimo Godric! Mi ha davvero svegliato per chiedermi se Evans uscirà mai con lui?
Lui e Evans insieme?
No.
Ovviamente no!
Credo sia una piccola parte della mia buona anima -davvero piccola- ad impedirmi di urlarglielo in faccia.
«Ma sei scemo?» urla Frank abbassando finalmente il cuscino e tastandosi il petto probabilmente scongiurando un infarto.
Mi rimetto sotto le coperte, cercando di ignorare gli insulti di Remus e Frank, e cercando di dormire nuovamente.
«Ok, scusate» sento dire a James che di afflitto e dispiaciuto nella voce non ha proprio nulla.
A volte mi chiedo come posso avere un amico così idiota.
Qualcuno spegne l’ultima bacchetta e il buio torna ad essere totale.
Mi rigiro nel letto due o tre volte in cerca di una posizione comoda. Fantastico, non ho più sonno!
«Ragazzi?»
Credo che James voglia morire di una morte atroce e molto dolorosa questa notte.
È Remus a rispondergli, non troppo educatamente in effetti.
«Lunastorta!» lo rimprovera il mio migliore amico «Chi te le insegna queste brutte parole? È quel cagnaccio rognoso vero?»
Mi mordo la lingua per evitare di rispondergli sapendo perfettamente che sta parlando di me.
«Potter, chiudi quella fogna!» sbraita Frank.
Silenzio.
Incredibile, come è possibile?
«Ragazzi?»
Appunto.
Se non fossi un Black piangerei, giuro!
«Vi voglio bene!» esclama e sono sicuro dal tono di voce che ha usato che sta sorridendo.
L’unico verso che sento provenire dal letto di Frank è una specie di strano muggito.
«Gr..grazie» commenta Peter. Credo che non stia saltellando felice solo perché è a letto sotto le coperte. O probabilmente perché si è rotto qualcosa nella caduta, non saprei.
«Anch’io te ne voglio, James. Basta che ora ci lasci dormire in santa pace!» ringhia Remus combattuto tra l’essere arrabbiato o grato per quella frase inaspettata. Magari è solo al limite della sopportazione e vuole dormire in realtà.
Silenzio assoluto.
Fantastico, ho anche trovato la posizione giusta!
«Felpato? Non ho sentito la tua risposta!»
Accidenti! Ma cos’ha questa notte?
Cosa ho fatto di male per meritare un amico simile?
Perché?
Perché a me?
«Siriuuuuuuuus?»
Fingo di dormire, la smetterà prima o poi, no?
«Siriussinooo?»
No, non la smetterà mai!
«Andiamo Sirius!» sento Frank implorarmi.
Non se ne parla! Con l’esperienza ho capito che non bisogna mai dare corda a James Potter!
«Siriuccio, mi vuoi bene veeeero?»
Sto dormendo, non posso rispondere.
«Siiiiiirius?»
«Se hai un po’ di pietà, anche solo un briciolo, rispondigli! Ti prego!» credo che Remus sia sull’orlo delle lacrime.
«Mpf» è l’unica cosa che riesco a dire.
«E quel verso di morte che era?» la voce di James è esattamente a tre millimetri dal mio orecchio.
Cazzo che spavento.
Per fortuna trattengo un urlo che sicuramente di maschile non avrebbe avuto nulla.
«Dimmi che mi vuoi bene!» esclama divertito saltando sul letto esattamente sulle mie ginocchia.
Do libero sfogo alla mia fantasia in quanto ad insulti ed imprecazioni prima di tastarmi le ginocchia per vedere se hanno ancora una posizione naturale.
«Uao, ne hai inventate di nuove!» esclama il mio migliore amico.
Ora che ci penso, credo sia il mio ex migliore amico!
«Vai a letto, James!»
«Non finché non me lo dici!»
Santissima megera dalla bacchetta annodata, come fa ad essere un tale rompipalle?
Non posso mica dirglielo, sono un Black!
Sono cresciuto con l’idea di dover chiudere i sentimenti in una scatola da mettere in cantina ad ammuffire! Non posso certo farmi vedere debole!
«Sirius, diglielo o non ci farà dormire stanotte!» ringhia Lunastorta sovrastando le lamentele di James che le ha persino messe in strofa con tanto di musichetta.
«Andiamo Ramoso, lo sai!» sussurro sperando che gli basti come risposta.
«So cosa?» chiede con finta innocenza.
Ma allora è proprio una merda!
«Non so di cosa tu stia parlando, Felpato!» rincara la dose ridacchiando.
Una grandissima merda!
Ok, posso farcela.
È facile, no?
In fondo gliene voglio davvero. E anche parecchio.
Inspiro a fondo per farmi coraggio e sento che James mi si avvicina in modo inquietante.
Apro la bocca, ma non emetto alcun suono.
Ok, ci riprovo. Quanto può essere difficile esprimere i propri sentimenti?
«Puoi farcela, fratello» nella sua voce non c’è traccia di ironia o sarcasmo.
Fratello.
È la parola che mi fa scattare: James è davvero mio fratello ora che Regulus ed io abbiamo preso strade diverse.
È la cosa più bella che poteva dire, ora glielo devo un ‘ti voglio bene’.
Dannatissimi sensi di colpa!
«Ti voglio bene, James» dico quasi in un sussurro.
Lo sento sorridere al mio fianco e quasi mi prende un colpo quando mi abbraccia.
«Lo so che me ne vuoi, ci mancherebbe altro!»
Dannato Ramoso!
«Ora smettila di abbracciarmi, voglio andare a dormire!» mi lamento tornando al mio solito stato di apparente cinismo.
Lo sento ridacchiare divertito. Sa perfettamente che non mi sento molto a mio agio in queste situazioni, ma sa anche che non potrei vivere senza la sua amicizia.
Probabilmente se non ci fossero stati testimoni in camera gli avrei concesso addirittura due secondi in più di abbraccio.
Due secondi, al massimo tre!
Sono pur sempre un Black, no?

  
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