Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: Muffins    13/02/2011    2 recensioni
una Lucy dei tempi nostri senza memoria e senza genitori farà un viaggio che le cambierà per sempre la vita e incontra cose e persone che non pensava nemmeno che esistessero
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Guardavo il punto esatto da dove se ne era andato mio padre, incredula alle sue parole che ancora mi suonavano nella testa come una musica che non vorresti ascoltare mai ma che continua a saltarti in mente.

crollai in ginocchio sulla terra umida e con le mani contro il terreno non riuscì a trattenere le lacrime.

- Lucy, non è tutto perduto - la voce di Grace mi giunse come un sussurrò lontano ma sentivo la sua presenza dietro di me -si, fatti forza - aggiunse Barbie, le loro presenze alle mie spalle non mi erano di aiuto.

- ho fallito - sottolineai, loro che avevano da perdere in fondo?, niente. per loro non cambiava niente fallire o meno ma io non avevo questa opzione.

- ragazze è stato bello vedervi di nuovo - dissi alzandomi e girandomi verso di loro, sul loro volto c'era un espressione di incredulità - ma devo proseguire da sola - dissi - è una cosa che riguarda solo me - aggiunsi - quindi noi dobbiamo tornare a casa?- - si - dissi abbassando la testa come per scusarmi.

mi arrivò nel momento in qui alzai lo sguardo uno schiaffo in piena faccia, mi portai la mano sulla guancia schiaffeggiata

- Grace?- dissi guardando la mia migliore amica - per chi ci hai preso? - disse urlando dalla rabbia - noi siamo tue amiche- aggiunse Barbie - come pensate di aiutarmi?- domandai acida - scagliando sassi?- .

- non è posto per voi questo- dissi mentre mi voltai e cominciai a correre lasciandole la, non so perché dovevo sempre rovinare tutto ma sentivo che in quel momento dovevo stare sola e pensare, a riflettere.

corsi senza guardarmi indietro e quando pensai di essere lontana mi fermai e presi di nuovo fiato.

ero sulla spiaggia dell'isola, il sole stava tramontando mentre all'orizzonte non si vedeva niente se non il mare sconfinato.

mi misi di nuovo a camminare e ripercorsi tutto quello che era avvenuto poche ore prima.

ero davvero come aveva detto mio padre?, un insopportabile so tutto io? perché nonostante sapessi che quelle parole non erano state pronunciate da lui ma bensì dalla strega non riuscivo a darmi pace?, continuavo a rimuginare e nella mente ogni volta che chiudevo gli occhi rivedevo la sua espressione dura, senza un briciolo di sentimento. perchè?

mi accovacciai sulla sabbia c le gambe strette al petto e qualcosa di magico e inspiegabile accadde, un fiocco di neve cadde sulla mia guancia bagnata dalle lacrime che stavano cadendo, alzai la testa e sulla sabbia vidi i piccoli fiocchi infrangersi e diventare acqua.

come era possibile?, i miei poteri e quelli delle carte non funzionavano sulle isole, cosa stava succedendo?, mi alzai osservando il cielo blu scuro a pois.

le carte erano ancora sul veliero come era possibile che il loro potere arrivasse fino a qui? era una domanda a cui nessuno, se non Aslan, avrebbe potuto rispondere.

mesta mi misi di nuovo a camminare lungo la spiaggia - se solo Aslan fosse qui - dissi guardando per un secondo il mare dopo essermi fermata - ma io ci sono -, una voce alle mie spalle mi fece trasalire, mi voltai e il grosso leone era la, era ancora piu grosso di come me lo ricordavo - Aslan - lo guardai ma rimasi ferma, avevo paura che anche lui fosse deluso da me - è bello rivederti – disse avvicinandosi mentre le zampe affondavano nella sabbia tenera - ma dove sono le tue compagne? - domandò arrivato vicino a me, il suo uso era al pari del mio volto.

a quella domanda abbassai lo sguardo colpevole - ti va di raccontarmi quello che è successo? - domandò e io inizia a raccontare.


[ Caspian]


presi i cristalli e ordinai a tutti di tornare al veliero, lanciai un ultima occhiata a Lucy e alle due sue amiche e poi mi voltai anche io, lasciandomele alle spalle, lasciandomi alle spalle Lucy.

mentre camminavo sentivo qualcosa dentro che non riuscivo a spiegare, un senso di colpa misto a vuoto e paura ma qualcosa nella mia testa mi diceva di andare avanti.

risalimmo sul veliero lasciai ordini a Brinien e mi rinchiusi nella mia cabina, posai i tre cristalli la cui luce si stava affievolendo.

mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi, ripercorsi quel' istanti che avevo vissuto pochi istanti fa, l'ultimo ricordo che avevo di mia figlia erano gli occhi gonfi di lacrime ma asciutti come solo una vera principessa sa fare.

mi alzai di nuovo dal letto e mi avvicinai al tavolo dove avevo posato i tre cristalli e li fermo li osservai tutti e tre si stavano spegnendo, presi quello di Lucy, il diamante lo strinsi nella mano.

- che fai vaneggi?- una voce nella mia testa, la solita voce tornò vivida nella mente - lasciami in pace - provai a resisterle ma non ci riuscì come al solito - e no Caspian, tu sei in mio potere - disse la strega nella mia testa

- adesso portameli - disse, provai a resisterle ma fu tutto inutile, riuscì a prendere di nuovo il controllo su di me

- si mia regina - dissi facendo cadere il cristallo a terra.


[Lucy]


quando finì di raccontare la storia ad Aslan si alzò e si mise a passeggiare davanti a me - e tu gli hai creduto?- mi domandò, - è mio padre, nonostante tutto - dissi - è posseduto dalla regina, non ragiona ne con il suo cervello ne con il suo cuore - disse fermandosi ad osservare il mare - il mago contava su di me - dissi - ed io l'ho

deluso - - non l'ho hai deluso - disse guadandomi - non sei altro che una bambina, dovresti essere fiera di ciò che hai fatto - disse - non lo sono - dissi alzandomi – io sono fiero di te, è grazie a te se Narnia esiste ancora ed è grazie a te che Telmar ha di nuovo un re, magnanimo e giusto - - ma non sono riuscita nella missione piu importante - dissi affiancandolo.

-Lucy, non ho fatto venire qua Grace e Barbie per niente - disse avvicinandosi alla foresta - seguimi -.

lo seguì in silenzio guardandomi in torno ma senza domandargli dove eravamo diretti, ci addentrammo sempre di piu nel cuore della foresta e ai primi raggi del mattino stavamo ancora camminando.

non resistetti e gli domandai dove eravamo diretti - in un posto speciale - disse continuando a camminare.

non sopportavo quando faceva il misterioso ma di lui mi fidavo e se mi diceva di seguirlo io lo avrei seguito ovunque.

piano piano di cominciarono a intravedere i primi raggi del sole ormai alto nel cielo.

siamo arrivati - annunciò, ci ritrovammo su una spiaggia bianca assolata e deserta, mi guardai attorno e vidi Grace e Barbie, le raggiunsi ma senza guardarle in faccia, mi sentivo in colpa per come le avevo trattate, loro cercavano solo di aiutarmi.

Ero davanti a loro con sguardo basso e triste, come un cane bastonato che sa di aver sbagliato ma è troppo orgoglioso per ammettere i suoi sbagli.

-scusate – provai a dire, sperando che mi perdonassero anche se non pensavo l'avrebbero fatto -ti capiamo Lucy – dissero insieme, allora alzai la testa e le guadai : mi stavano sorridendo ma Aslan ci riportò alla realta, si mi se a camminare davanti a noi in un chiaro segno di agitazione – siete arrivate fin qua – disse camminando avanti e indietro davanti a noi – ma il vero viaggio inizia adesso -, non capivamo cosa intendesse con quelle parole ci limitammo a guardarci in silenzio aspettando che andasse avanti con la spiegazione.

la strega ha messo tutti voi alla prova – disse passandoci i rassegna con lo sguardo, - ma qualcuno non l'ha superata – aggiunse fermandosi su di me, capì a che si riferiva e non riusci a sostenere il suo sguardo, non ci riuscì nonostante non fossi io la colpevole – ma non tutto è perduto – disse riprendendo a camminare – la strega non ha i veri cristalli – tutte e tre alzammo il viso sorprese – i veri cristalli sono ancora dentro di voi - - ma il pelato ha preso i cristalli – disse sconvolta Barbie - quelle non sono le vere pietre, fidatevi – continuò.

e come facciamo a..?- domandai infilandomi le mani in tasca e cominciando a camminare tirando dei calci ai cocci che trovavo sulla sabbia bianca finissima – avrete bisogno di un ulteriore aiuto – il Leone sparì in una porzione di foresta molto meno fitta di prima, ci voltammo per capire dove fosse finito, ci guardammo prima di corrergli dietro.


Ci ritrovammo in una radura con al centro una tavola di pietra, sembrava piu una bara, appena la vidi però sussultai, era la stessa del sogno.



Ok siamo ormai alle ultime battute

e la cosa un po mi dispiace, spero un po anche a voi!

Oggi mi sento magnanima e ho deciso di mettere un piccolo spoiler

che spero vi induca a leggere...

ringrazio

yuuki_love che recensito il capitolo come da promesso eccolo spero che

ti piaccia..


Spoiler :

davanti a noi c'erano due figure, una di donna e una di uomo.

Non le avevo mai viste ma quella donna non so perché ma aveva qualcosa di familiare.

Vidi la donna avvicinarsi, era bianca come un fantasma e avvolta da una luce celestina non so perché mi ritrassi indietreggiando di alcuni passi, ma lei sembrò capire il mio stato d'animo e si fermò.

   
 
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