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Autore: echelon1985    13/02/2011    8 recensioni
Una specie di carta moschicida per amori sbagliati, ecco cosa era.
Questo era quello che si ripeteva Quinn mentre percorreva la strada che da casa sua lo portava a scuola.
Era come se ogni volta che gli piacesse qualcuno si accedesse un'enorme insegna luminosa che diceva "epic fail"
[...]
"Padget, tu lavorerai con Allman"
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bullet for My Valentine, The Used
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Allora girls, sono tornata.
Questo capitolo, almeno per me, ha qualcosa di speciale.
Sono molto curiosa di sapere le vostre ipotesi su quello che sta succedendo
(quando leggerete capirete a cosa mi riferisco xD)
Non sto qua a perdermi in chiacchiere e vi lascio leggere, spero vi piaccia.





Everything wrong





Matt era rimasto a guardare Bert uscire dal garage, pensando che l'altro non
aveva posato lo sguardo su di lui nemmeno una sola volta.
Gli faceva male cazzo.
Padge era rimasto al suo posto, voltandosi solo leggermente verso l'amico.
Nessuno dei due aveva parlato per qualche minuto, e Padge non sapeva
cosa stesse pensando l'altro, ma sapeva esattamente come si sentiva lui.
Solo dieci minuti prima si sentiva uno schifo, ma adesso, beh adesso si sentiva
peggio.


"Ho incasinato tutto anche tra voi, noi.. voglio dire.. io e Quinn l'abbiamo fatto"

Matt aveva portato la sua attenzione sull'amico, distogliendo finalmente lo
sguardo dalla saracinesca dalla quale era passato Bert.

"Perché dici così?"
"Non vi siete rivolti neanche la parola, di solito siete tutti risatine e battute
 idiote"
"Che ne sai? Non ci hai mai visto insieme"
"Me l'hai raccontato tu"
"E' solo.. beh non lo so"
"Puoi dirmelo se é colpa nostra"
"Dopo quello.. che é successo è diventato un pò strano.. distante. Ma non so
 se é per come sta Quinn, o per.."
"Per..?"
"Noi.. prima della festa io e Bert abbiamo.. bhe sai.."
"Avete fatto sesso?"
"Si"
"Cazzo, e pensi che dipenda da questo?"
"Mi sento una fottuta adolescente scopata e abbandonata, ma se.. se fosse
 per questo?"
"Ascolta, quel ragazzo ha aspettato che tu fossi pronto, se vuoi solo scopare
 prendi qualcuno e lo sbatti contro la prima superficie a disposizione, non aspetti"
"Allora non so cosa pensare"
"Perché non glielo chiedi?"
"E se mi sbaglio?"
"Penso che sia il contrario a preoccuparti.. Ma che ne so io, non sono certo
 la persona più adatta a dare consigli in questo campo"

Matt l'aveva osservato silenzioso, mentre Padge distoglieva lo sguardo portandolo
nuovamente a vagare per il garage vuoto.
Non sapeva come dirlo, non era sicuro che sarebbe stato in grado di mettere
in parole quello che pensava.
Non ce n'era stato bisogno però, perché Matt lo conosceva come le sue tasche.


"Davvero non vuoi tornare con Quinn?"
"Non.. non lo so Matt, comunque non adesso"
"Perché non adesso?"
"Perché se in qualche modo tutta questa situazione non si sblocca tra una
 settimana saremmo di nuovo punto e a capo"
"E in che modo dovrebbe sbloccarsi?"
"Io devo.. voglio parlare con Jay"

Matt non l'aveva mai visto così perso, mai in tutti gli anni che lo conosceva.
Sapeva esattamente che Padge si sentiva scivolare via dalle mani tutto quello
a cui teneva.
I suoi amici erano sempre stati la sua famiglia, quel calore e quell'affetto che
non aveva ricevuto dalle persone che avrebbero dovuto darglielo.
Più di tutti Jay, che col suo essere più piccolo e a suo modo un pò più fragile
degli altri si era legato a Padge in maniera estremamente forte.
E Padge era sempre stato troppo onesto, e troppo corretto, per non soffrire
adesso del fatto che stesse facendo del male proprio alla persona che
aveva sempre pensato di dover proteggere.

Matt avrebbe fatto qualsiasi cosa per dargli una mano, ma non c'era molto
che potesse fare, eccetto farlo ragionare con attenzione su quello che stava facendo.
Anche se quello che gli avrebbe detto non avrebbe fatto altro che farlo sentire peggio.
Gli aveva posato una mano sulla spalla, ed aveva aspettato che finalmente Padge
si decidesse a guardarlo.

"Mi dispiace Padge, ma Jay non potrà mai dirti quello che tu hai bisogno di sentire"
"E cosa sarebbe?"
"Tu vorresti che lui ti dicesse che é tutto ok, che non gli fai male, che siete i soliti
 due amici di prima. Ma come potrebbe dirtelo? E' ovvio che vederti con un altro
 gli fa male"
"E allora che devo fare?"
"Soltanto accettare che ci sono delle cose che non puoi cambiare, e fare in modo
 che le persone che si fanno male in questa storia siano il meno possibile"
"Quindi dobbiamo continuare così? Io a far finta di non sapere e lui a far finta di
 non provare niente per me? Non é esattamente il mio ideale di amicizia"
"Ok, io mi rendo conto che non sei lucido, perché queste cose sono capitate
 tutte insieme. Lascia che ti dica come andrà a finire. Perderai Quinn, se non
 fai qualcosa, e allora probabilmente andrai da Jay, per darvi un opportunità.
 Ma Jay si renderà conto che non lo ami, e si sentirà usato, e perderai anche lui.
 E' questo quello che vuoi?"
"Non voglio perdere nessuno dei due"
"Allora sistema le cose con Quinn, perché tu lo ami. E Jay non é stupido, non
 sarà innamorato di te per sempre. Ad un certo punto realizzerà che non può
 averti e che é stanco di aspettare, e cercherà qualcun altro. E le cose piano
 piano torneranno ad essere le stesse. Ci vuole solo un pò di tempo, e tutti
 starete bene"
"Sei un indovino adesso?"
"Si, lo sono diventato nella settimana in cui il mio miglior amico é sparito dalla
 faccia della terra"

Il tono sarcastico aveva fatto sorridere Padge, se l'era meritata tutta quella
frecciatina,e comunque Matt era lì per lui, com'era sempre stato.

"Mi dispiace Matt"
"Lo so, ti capisco. Solo non farlo più, ero preoccupato"
"Ok"
"Allora parlerai con Quinn?"
"Non per il momento"
"Perché fai finta di ascoltarmi se poi fai il contrario di quello che ti dico?"
"E' solo che.. sono così arrabbiato con lui.."
"Arrabbiato? Ma perchè? Bert ti ha spiegato il perché delle azioni di Quinn"
"Perché avremmo dovuto essere più forti di così. Ero sicuro che lo fossimo"
"Quindi ce l'hai anche con te stesso"
"Si"
"Mi spieghi perché?"
"Perché probabilmente io non sarò mai capace di fargli superare le sue paure.
 Non lo sono stato in passato, perché dovrei esserlo in futuro?"
"Perché tu sei fantastico, e se c'è una persona che può farlo sei tu"
"Smettila, non sono abituato a tutto quest'amore"

Padge aveva chiuso la conversazione con una battuta, ma il suo sguardo
mostrava chiaramente tutta la gratitudine nei confronti dell'amico.
Matt gli aveva dato un leggero pugno sul braccio, perché la smettesse di
fare l'idiota, e si era alzato per recuperare un paio di birre.
Per un paio d'ore si erano dimenticati di tutti quei casini, solo suonando
insieme, come i vecchi tempi.



Quando Padge se n'era andato Matt aveva deciso di fare un salto da Quinn.
Voleva spiegargli la situazione, prima che qualcun'altro gli dicesse che Padge
era tornato, solo.. non sapeva bene cosa avrebbe detto.
Aveva recuperato la macchina ed in meno di quindici minuti aveva raggiunto
l'abitazione del biondino.
Strano, non c'era mai stato per tutto il tempo che l'amico e Quinn erano
Stati insieme, e adesso che non erano più una coppia Matt andava in quella
casa ogni giorno.
La madre di Quinn gli aveva aperto pochi minuti dopo, con solito sorriso
gentile sulle labbra che però non riusciva in nessun modo a nascondere la
preoccupazione che provava per suo figlio.
Matt poteva capirla, perché Quinn aveva passato gli ultimi sette giorni senza
praticamente lasciare mai il letto.
L'aveva presa ancora peggio di come tutti si aspettassero.


Il moro aveva raggiunto la camera di Quinn, aprendo piano la porta per non
rischiare di svegliarlo nel caso stesse dormendo.
Il biondino però era sveglio, anche se Matt riusciva a malapena a vederlo sotterrato
com'era sotto parecchi strati di coperte.
Si era seduto sulla sponda del letto ed aveva tirato giù il piumone perché l'altro
mostrasse almeno il viso.
Quinn l'aveva guardato con quegli occhi grandi, come se avesse immediatamente
percepito che l'altro dovesse dirgli qualcosa.


"Hey baby, come va?"
"Non tanto bene. Ma anche tu mi pare"

Matt aveva fatto un mezzo sorriso, passando una mano tra i capelli biondi di
Quinn, scrollandoli appena.
Non sapeva esattamente come dirgli quello che doveva, ma avrebbe voluto che
Bert fosse con lui
, perché non sarebbe stato semplice.

"Devo dirti una cosa"
"Lo sapevo, cosa?"
"Beh, riguarda Padge.. é tornato"
"E' tornato? Devo chiamarlo"

Il più piccolo aveva spalancato gli occhi, scrollandosi di colpo le coperte di dosso.
Sembrava quasi contento, dopo tutti quei giorni.
Matt si sentiva male al solo pensiero di quello che gli avrebbe detto, ma voleva
evitargli un dolore più grande.
Se l'avesse lasciato chiamare Padge e lui non avesse risposto sarebbe stato
ancora peggio, gli avrebbe fatto più male.

"Aspetta Quinn.. é meglio di no"
"Perché no? Matt devo spiegargli"
"Penso che dovresti dargli un pò di tempo"
"E' lui che te l'ha detto?"
"Quinn.."
"Matt dimmi quello che ti ha detto e basta. Per favore"
"Ha detto che.. non vuole vederti o sentirti per un pò"

Matt si era sentito uno schifo appena dopo aver pronunciato quelle parole, perché
il piccolo sorriso di Quinn si era immediatamente spento.
Il moro aveva fatto in modo che l'altro lo guardasse.

"Quinn credimi, faremo in modo che le cose si risolvano"
"Non vuole nemmeno parlarmi.."

La voce del biondino si era incrinata, fino a spegnersi del tutto, e la sua testa
si era abbassata, perché Matt non vedesse i suoi occhi che si riempivano di
lacrime.
Gli sembrava così impossibile che si fosse tutto distrutto in una settimana.
Era tutto troppo veloce, così veloce che non aveva fatto in tempo a realizzarlo.
Ovviamente non aveva creduto alle parole di Matt, che diavolo avrebbero potuto
risolvere se Padge neanche gli parlava?
La sua testa stava cercando di elaborare che era tutto finito, e a nulla era servito
il fatto che Matt ribadisse che si trattava solo di una cosa temporanea.

Nella mente di Quinn non esisteva il 'per un pò', non esisteva da moltissimo tempo.
Quello era un 'mai più'




Matt aveva lasciato Quinn dopo un oretta, dicendogli che l'avrebbe chiamato più
tardi, ed era salito in macchina, allontanandosi dal centro per avviarsi verso casa sua.
Sapeva che non sarebbe mai riuscito a fargli cambiare idea, solo Padge poteva.
Sperava solo che quel periodo di lontananza non peggiorasse ulteriormente le
cose tra di loro.
Odiava quella sensazione di immobilità, in cui l'unica cosa possibile era aspettare.
La odiava per i suoi amici, e la odiava immensamente per sé stesso.
Per questa ragione aveva improvvisamente cambiato strada, tornando in dietro.
Appena cinque minuti dopo era sotto casa di Bert.
Aveva recuperato il cellulare, facendo partire la chiamata verso il telefono dell'altro.
Bert aveva risposto solo dopo molti squilli, e Matt non poteva giurarci, ma pensava
che avesse tentennato indeciso, prima di rispondere.

"Che c'é?"
"Sono sotto casa tua. Potresti scendere?"
"Perché Matt?"
"Scendi e basta. Per piacere"

Matt aveva chiuso il telefono prima che l'altro potesse inventarsi qualche altra scusa.
Era stanco di quella situazione di tensione, della quale non capiva neanche la ragione.
Sapeva per certo che non era colpa sua, che non aveva fatto niente di sbagliato.
Bert l'aveva raggiunto appena un paio di minuti dopo, salutandolo di sfuggita e rivolgendo
quasi immediatamente lo sguardo altrove.
Fuori dal finestrino, sul cruscotto, in pratica in qualsiasi angolo della vettura che non
comprendesse Matt.
Il più grande aveva aspettato in silenzio che l'altro si decidesse finalmente a
guardarlo, ma non era successo.
Era una situazione surreale.
Loro due in macchina, a non dirsi una parola neanche fossero stati due estranei.
Sembrava così irreale che inizialmente nemmeno Matt era riuscito a
parlare, a dire quello che avrebbe voluto.


"Bert?.. Potresti guardami per favore?"

Il moretto si era voltato verso di lui, ma non aveva fatto quello che l'altro
gli aveva chiesto.
Al contrario aveva chiuso gli occhi, sporgendosi verso di lui per incontrare
le sue labbra.
Matt aveva ricambiato inizialmente, troppo sconvolto da quel cambio di atteggiamento.
Quando però si era separato, per capire cosa stesse succedendo, aveva realizzato
che in realtà l'atteggiamento di Bert non era cambiato per nulla.
Non l'aveva fatto perché voleva quel bacio, l'aveva fatto per non farsi fare domande.

Nel momento in cui il più piccolo aveva provato a baciarlo ancora Matt si era ritirato.
Era arrabbiato, perché Bert lo stava evitando, nonostante fosse a pochi centimentri
da lui era distante.


"Che cavolo ti prende Matt?"
"A me? Tu stai facendo questa domanda a me?"
"Così pare"
"Tu.. tu sei assurdo. Hai passato gli ultimi sette giorni ad evitarmi, a malapena
 mi hai rivolto la parola. Ho dovuto praticamente pregarti per farti venire qui
 stasera, e adesso vieni qui e mi baci come se niente fosse?"
"Non pensavo che fosse un affare di stato"
"Bert ma che ti sta succedendo?"
"Non farla così tragica, perché invece di parlare non scopiamo?"
"Scopare? Sei serio?"
"Si, noi ci frequentiamo, e le persone che si frequentano fanno sesso"
"Noi ci frequentiamo? In quale dei momenti in cui scappi?"
"Ok sei un pò melodrammatico oggi"
"Quindi é tutto qui, Bert?"
"Sarebbe?"
"E' questo che siamo adesso? Facciamo sesso e basta?"
"E se anche fosse?"

Matt l'aveva osservato immobile, sconcertato dalla freddezza e dalla noncuranza
che traspariva da ogni sua parola.

Evidentemente era come aveva pensato, adesso che Bert aveva ottenuto
quello che voleva aveva perso interesse nei suoi confronti.
Probabilmente quello che l'aveva spinto ad aspettare che fosse pronto era semplicemente
l'eccitazione per la sfida, scoparsi un ragazzo sempre stato etero.
Si sentiva un completo idiota.
Quelle cose succedevano alle ragazzine, non ad uno come lui.

"Beh.. non era quello che mi aspettavo"
"Succede"
"Lo sai, questa cosa con te.. é stato un grosso, fottuto cambiamento per me.
 Se avessi saputo che l'unica che ne avrei ricavato era il sesso non l'avrei fatto.
 Scopavo anche da etero."
"Qual é il punto Matt?"
"Il punto é che.. se é così che stanno le cose probabilmente dovresti trovarti
 qualcun altro"

Bert era rimasto fermo per un attimo, continuando a fissare il vetro davanti
a sé, come aveva fatto per l'intera durata della conversazione.
E quando non si era mosso Matt aveva sperato davvero che dicesse
qualcosa, qualsiasi cosa.
Ma Bert era soltanto rimasto in silenzio, e qualche secondo dopo era sceso dalla macchina.

Matt non sapeva esattamente per quanto tempo era rimasto fermo nella vettura, a
fissare il portone dove era rientrato l'altro.
Non poteva credere a quello che era appena successo.
Erano finiti così, senza nemmeno una parola da parte di Bert.

Si era riscosso solo dopo qualche minuto, pensando che era ora di tornare a casa, non
c'era molto altro che potesse fare adesso.
Aveva parcheggiato la macchina nel vialetto, ma invece di salire in casa aveva deciso
di chiudersi in garage, dove c'era la sua fidata chitarra, e nessun genitore curioso al
quale rispondere del suo pessimo umore.
Si era avvicinato ed aveva inserito la chiave nel lucchetto della saracinesca, meravigliandosi
della luce che filtrava dall'interno.
Era sicuro di aver spento tutto prima di uscire.
Quando aveva aperto si era ritrovato Padge seduto sul divanetto, la chitarra nera
poggiata sulle ginocchia e la testa abbassata ad osservare le corde mentre le
pizzicava appena.
L'amico l'aveva salutato con un cenno del capo, posando delicatamente lo strumento
ai suoi piedi

"Mi ha fatto entrare tua madre, ha detto che potevo aspettarti qui tanto
 sicuramente saresti passato. Scusa per l'intrusione."
"Non preoccuparti, ma come mai sei qui?"
"Non mi andava di stare a casa mia"

Padge l'aveva osservato avvicinarsi al piccolo frigorifero e chinarsi per guardarci
dentro, un pò più concentrato di quanto avrebbe fatto una persona normale.
L'aveva trovato strano, e si era alzato per raggiungere l'amico, tanto per
controllare cosa ci fosse di tanto interessante in quel minifrigo.

"Matt, che stai facendo?"
"Contavo quante birre ci sono"
"Perché?"
"Per controllare che ce ne siano abbastanza per sbronzarmi"
"Oh"

Matt si era voltato verso di lui, incrociando le braccia davanti al petto

"Che sarebbe quel verso? Non é certo la prima volta che succede, e
 neanche a te"
"Si.. solo che di solito ci sbronziamo perché ci stiamo divertendo, non partiamo
 con l'idea di volerci ubriacare a priori. Non mi pare un buon segno"
"Io e Bert abbiamo chiuso"
"Come? Ma.. perché?"
"Avevo ragione, voleva scopare e basta"
"Ma ne sei sicuro? Mi pare così strano"
"Gli ho detto che se gli interessava solo il sesso doveva trovarsi qualcun altro, e
 lui non ha detto una parola. E' solo sceso dalla macchina"
"Mi spiace Matt"
"Lascia stare. Questa cosa é stata un completo sbaglio fin dall'inizio"
"Andiamo non dire così, stavi bene con lui. Perché non provi a parlarci di nuovo?
 Molli tutto così?"
"Senti chi parla.."
"Hey! E' molto diverso"
"Già, io ho chiuso la storia di un mese, tu quella di un anno. La sola differenza
 é che a Bert non importa un cazzo di me, invece Quinn ti ama"
"Non é così semplice"
"Io penso che tu sia fortunato.. ad aver trovato qualcuno che ricambia quello
 che provi, perché quando non é così fa schifo, te l'assicuro. Ora so come si
 sente Jay"
"Wow, questa era davvero pesante. Grazie tante Matt"

Padge si era alzato, recuperando la sua chitarra da terra quasi contemporaneamente.
L'altro ragazzo l'aveva trattenuto però, per evitare che se ne andasse.
Matt aveva la testa un pò confusa al momento, ma prendersela con l'amico non
l'avrebbe fatto sentire meglio.
E comunque non era da lui.

"Scusami, ho parlato a sproposito. Resta, per favore"
"Ok.. beh diciamo che siamo pari adesso"
"Non saremo pari finché io non sparirò per una settimana senza dare mie
 notizie"

Padge aveva ridacchiato, prendendo nuovamente posto sul divanetto.
Aveva aspettato che l'altro prendesse due birre e si sedesse accanto a lui.
Matt sembrava mettere tutto l'impegno possibile nel proposito di ubriacarsi, perché
appena qualche minuto dopo la prima bottiglia vuota era finita ai suoi piedi, sostituita
immediatamente da un'altra.

"Potresti posare la birra e parlarmi?"
"Posso parlare e bere"
"Si, ma non sono molto sicuro del risultato. Andiamo, parla."
"Di che?"
"Beh, battute pesanti a parte ti rendi conto di quello che hai detto prima, si?"
"Che avrei detto?"
"Non fare l'idiota, mancano ancora quattro o cinque birre prima che tu inizi
 a dimenticare le cose, conosco i tuoi tempi di reazione. E' la fregatura di essersi
 sbronzati insieme tante volte"
"Ho detto che io e Bert abbiamo chiuso"
"Hai detto molto di più"
"Non mi pare"
"Ok, facciamola semplice. Una domanda diretta e ci togliamo il pensiero.
 Ti sei innamorato di Bert?"
"Non sono abbastanza ubriaco per questo genere di domande"
"Matt.. hai detto che provare qualcosa per qualcuno che non ricambia fa schifo.
 E' chiaro che sei andato un pezzo oltre il semplice 'vediamo come va' "
"Ho detto 'qualcosa' non ho parlato di amore"
"Chiamala come ti pare, ma sempre quello é"
"Possiamo cambiare argomento? Oramai é andata"

Matt aveva chiuso l'argomento.
Non voleva parlarne, né tantomeno pensarci.
Alla fine poi, cosa c'era da pensare?
Aveva capito male, o Bert non era stato onesto, in ogni caso il risultato era
il medesimo, e proprio non gli andava di ragionarci su.

Meglio aprire un'altra birra, e lasciare che il liquido freddo e leggermente aspro
cancellasse tutta quella storia.
Quello era il suo programma per la serata, per questo si era alzato nuovamente
ed aveva recuperato altre birre, per mettere in atto il suo programma.
Ne aveva passato una a Padge, che l'aveva accettata senza però neanche aprirla.

"Mi farai bere da solo?"
"Dovresti parlarne"
"Non mi serve uno psicoanalista, mi serve un amico di sbronza"
"Ti serve un amico e basta"

Matt aveva scrollato un pò le spalle, come per dire 'come ti pare', ed aveva
preso un lungo sorso dalla sua bottiglia.

L'alcool porta con sé una serie di poteri, di capacità, più o meno piacevoli.
All'inizio ti fa sentire bene, euforico. Tutto passa, ogni cosa scompare, gradatamente.
Prima vanno via i pensieri, le preoccupazioni, sembra quasi che lavi via anche il dolore.

Ma é tutta una finzione.


Ogni goccio di alcool in più porta via anche i muri e le inibizioni, e ad un certo punto
torna tutto, tutto quello che ti fa male, e sei troppo sbronzo per inventare
una scusa sul fatto che stai bene, o per atteggiarti ad uomo forte.
E forse fa un pò più male, perché non hai difese.

Padge lo sapeva, per questo era rimasto abbastanza lucido per aspettare
che quel momento arrivasse, per Matt.
Aveva aspettato che fosse sufficientemente ubriaco da parlare, ma non troppo
da non capire quello che succedeva, per toccare l'argomento Bert.

"Come stai, voglio dire.. per Bert?"
"Vaffanculo Bert"
"Ok, sei arrabbiato"
"Non.. non sono arrabbiato, sono.. non so. Fanculo Bert"
"Si, questo l'avevamo chiarito. Ma parolacce a parte, come ti senti?"
"Lui.. lui mi.. é un bugiardo. Voleva solo scopare, e io.. cazzo non sono
 mica una ragazzina.. quelli come me.. "
"Ne sei innamorato?"
"Mi ha fatto male"
"Ook, quindi si"
"Pensavo che.. io non.. non pensavo che sarebbe andata così"
"Lo so. Nemmeno io. Lui mi aveva detto che gli piacevi sul serio"
"Quando?"
"Quando ci siamo chiariti, a scuola. Sembrava sincero"
"E invece é un bugiardo. E adesso io.. adesso io che cosa sono?"
"Che significa?"
"Prima.. prima ero.. etero, e poi é arrivato lui e ha cambiato tutto, e adesso lui
 non c'è, e io ora cosa sono, di nuovo etero? Potevo risparmiarmela questa
 passeggiata nell'altra sponda. Che succede alla mia vita adesso? Che succede
 a me?"
"Ok, ora sei confuso, e ubriaco. Non succede nulla Matt, tu puoi essere quello
 che vuoi"
"Abbiamo sbagliato tutto.. io e te"
"Io e te?"
"Si, tu e Quinn, e io e Bert, loro sono amici, e noi.. pure. E' tutto collegato, e tutti
 si fanno male. Abbiamo fatto una stronzata. Vorrei.. vorrei non averlo mai
 incontrato"

I discorsi di Matt erano confusionari, e anche leggermente sgrammaticati, ma
Padge aveva capito cosa voleva dire.
Saltava all'occhio oramai quella cosa, il fatto che fossero tutti legati insieme, non
poteva in nessun modo negarlo.
E sarebbe stato un ipocrita se avesse detto di non aver pensato che forse la
sua vita sarebbe stata più semplice, se non avesse incontrato Quinn.
Ma anche attraverso la nebbia della delusione e della rabbia Padge poteva vedere
che non era così.

"Io non sono pentito di quello che c'è stato tra me e Quinn. Noi eravamo.."
"Passato"
"Come?"
"Stai parlando di Quinn al passato"

Padge aveva leggermente aperto la bocca, come se l'avesse realizzato
soltanto in quel momento.
Era rimasto in silenzio per un pò di tempo, principalmente perché non aveva
idea di cosa sentisse effettivamente.

"Che.. che significa?"
"Non so, dovresti dirmelo tu"
"Credo di aver bisogno di sbronzarmi anch'io"
"Accomodati, io sono già un pezzo avanti"

Matt si era alzato, non esattamente col massimo della classe, data l'andatura
già vagamente barcollante, ed aveva preso altre birre che aveva posizionato
ai loro piedi.
Per un pò erano soltanto rimasti quieti, ognuno perso nei propri pensieri.
Matt osservava l'amico, e per un attimo si era ritrovato a pensare che sarebbe
stato bello se tutto fosse tornato come ai vecchi tempi, ma poi aveva pensato
a come si sentiva, ed a come doveva essere infinitamente più terribile per
Padge, perché lui e Quinn avevano tutta una storia dietro, qualcosa che valeva.

"Ti manca?"

Padge si era semplicemente limitato ad annuire impercettibilmente col capo.
Stava cercando di essere lui quello forte tra i due quella sera, perché Matt
sembrava a pezzi ed aveva bisogno di lui.
Ma si sentiva esattamente allo stesso modo.
Cosa avrebbe fatto adesso della sua vita? Che cos'era lui, adesso?
Padge aveva preso un lungo respiro, ed aveva deciso che non voleva
pensarci proprio quella sera, così si era preso un'altra birra.
Per quella sera potevano mandare a fanculo tutto, sia lui che Matt.



L'ultima cosa che ricordava erano lui e Matt che facevano una specie di
jam session improvvisata.
Quando aveva riaperto gli occhi la testa gli faceva così male che aveva
valutato l'opzione di dare una testata al muro per perdere conoscenza.
Aveva provato a muoversi, ma Matt era praticamente disteso su di lui.
Gli aveva dato uno spintone, ma cazzo, l'amico pesava più di lui, così
aveva ricevuto in risposta solo una specie di grugnito.
Conosceva bene i postumi della sbornia di Matt, e sapeva che non si
sarebbe svegliato neanche con le cannonate, a meno che non ci fosse
stato qualcosa di veramente sconvolgente a svegliarlo.
Se avesse potuto muoversi gli avrebbe tirato una secchiata d'acqua, ma
siccome non poteva aveva optato per un altro tipo di shock

"Matt.. Matt svegliati, abbiamo scopato"

Padge si era immediatamente sentito liberato dal peso dell'altro, che aveva
fatto come uno scatto così improvviso che era finito per cadere dal divano.
Aveva ridacchiato, vedendolo rimettersi in piedi con gli occhi leggermente
spalancati
Ci aveva messo qualche attimo a realizzare che entrambi erano completamente
vestiti, e che Padge stava ridendo.

"Ma sei idiota? Mi é venuto un colpo"
"Mi stavi soffocando"
"Sei proprio stronzo. Ho già la nausea, non mi servono altre immagini
 disgustose nella testa"
"Era l'unico modo per farti alzare, e poi fanculo, saresti fortunato a scopare
 con me"

Matt si era coperto le orecchie con i palmi delle mani, prima di tutto perché
la sua testa sembrava sul punto di esplodere, ,ma soprattutto per far capire
a Padge che doveva smetterla di parlare di quella cosa.
L'amico aveva riso della faccia disgustata di Matt, esattamente quello che
si aspettava.

"Piantala, ti supplico. Dobbiamo andare a scuola"

Dopo quella frase entrambi si erano zittiti, come se si fossero ricordati solo
in quel momento cosa significasse, e chi avrebbero incontrato andandoci.

"Te la senti?"
"Non ho molta scelta, sono già mancato una settimana. Tu invece?"
"Si, sto bene. Oramai é finita. Non era nulla di importante, sto bene"
"Cazzate, ieri sera era a pezzi"
"Ma che dici.."
"Si, ti ho fatto parlare quando eri ubriaco al punto giusto"
"Oh.. cos.. cosa ho detto?"
"Mi hai detto che Bert ti ha fatto male, che non volevi che andasse così, e che
 hai paura"
"Io.. non parliamone ok?"
"Come vuoi tu"

I due ragazzi erano andati in casa, si erano fatti la doccia a turno, poi Matt
gli aveva prestato qualcosa di pulito da mettersi.
Erano andati a scuola con la macchina di Padge, senza scambiarsi nemmeno
una parola durante tutto il tragitto.
Avevano deciso di fumarsi la solita sigaretta mattutina nel parcheggio, invece
che nel cortile della scuola come sempre.
L'espediente per non incontrare nessuno non era servito poi molto, perché
non appena varcato il cancello si erano fermati praticamente in contemporanea.
C'erano tutti e due, Bert e Quinn, seduti su un muretto con il resto dei loro
amici, dalla parte opposta del cortile.
Quinn aveva alzato gli occhi quando i due ragazzi erano arrivati, ma non si era
mosso, e Bert si era addirittura girato dall'altro lato, fingendo di essere preso da
chissà quale conversazione.

"Voglio andarmene"
"Io.. io pure.. ma la settimana di assenza? avrai dei problemi"
"Andiamo Matt guardaci. Io e te, e loro due dall'altro lato del cortile, senza nemmeno
 scambiarci una parola. E'.. è troppo.. voglio andarmene"

Matt si era limitato ad assentire.
Era troppo sul serio, lo era anche per lui.
Nessuno dei due pensava che avrebbe fatto così tanto male.







Grazie mille, come sempre, per le recensioni.

Friem: Beh, io sono una psicologa, é scontato che un paio dei miei personaggi abbiano
bisogno dell'analisi xD Matt ha salvato la situazione appena in tempo, ma non mi pare
che abbia ottenuto grandi risultati, ed ha anche lui i suoi problemi. Che ne dici? xD

Crazy_Me
: Non posso dire di non averci pensato al fatto di mandare Padge da Jay.
Io non la vedrei così tragica, dai! Matt e Bert stanno solo cercando di non fargli
fare un grande errore. Sono buoni amici, su! xD
E non trattare male il mio Quinn ù_ù
(A proposito, grazie anche per la recensione alla PadgexJay)

Xx_ImJustAKid: Hey dear, succedono un pò di cose nel capitolo (te l'avevo detto che
sarei stata un pò cattiva xD)
E' un periodo di transizione, e forse una fine, un pò per tutti loro (lo scopriremo solo
vivendo xD), in ogni caso tutti ne hanno risentito, perché sono tutti legati.
Che ne pensi? Bacio!

Yuki_Frehley: Adesso mi picchi? Come avevi promesso nella scorsa recensione? ç_ç
Ma non é colpa mia se loro fanno i cattivi (Ok, un pò si xD)
Ahah sarebbe troppo semplice farla andare come dicevi tu, su su un pò di suspance fa bene!

ColdBlood: Bert é ufficialmente un sabotatore! xD
Sono curiosa di sapere cosa mi dirai di lui, e del rapporto con Matt, dopo questo
capitolo! Quinn ha le sue colpe, é vero, e nonostante le spiegazioni di Bert sta
continuando a scontarle, come é giusto forse (per me no, ma io sono di parte
quando si tratta di Quinn xDD)

ChemicallyUsed
: Se pensavi che ci fossi andata pesante con lo scorso capitolo
non oso immaginare in questo xD
Padge ha ancora delle remore, e non gli si può dare torto. Bert sta slerando,ed
ovviamente capirete in seguito perché (ma non vedo l'ora di sentite le tue ipotesi xD)
E Matt, beh tu mi conosci bene hun, quindi puoi immaginare cosa sia Matt in questo
capitolo.


   
 
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