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Autore: BlackMoon276    13/02/2011    2 recensioni
''Vendetta, vendetta, vendetta.
Vendetta.
Odio.
Amore?
No, non c'è posto per l'amore nel mio futuro...''
Pensieri e ultimi gesti, prima della partenza...
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Allora prima di tutto voglio dirvi che questo non è un racconto, ma una serie di pensieri di Sasuke, poco prima che vada via, lasciando per sempre Konoha. Mi è venuta in mente quando ho visto la puntata in cui decide di lasciare tutto e partire in cerca di potere, in particolare mi ha ispirato il momento in cui sta guardando la fotografia che lo ritrae con Kakashi, Naruto e Sakura... Ho cercato di calarmi il più possibile nei suoi panni, ma probabilmente a molti di voi risulterà abbastanza OOC questo Sasuke così ''sentimentale'' ma io ho voluto comunque mostrarvi una possibilità, o un'interpretazione, di ciò che potrebbe davvero celarsi dietro la sua maschera di freddezza e indifferenza ^^ Spero che comunque vi piacerà! Tenete conto che Sasuke in questo momento ha 13 anni, e sta facendo una scelta difficile, quindi spesso si ripete, come capita nei pensieri, ed è anche un po' contraddittorio e confuso...

Ora vi lascio, buona lettura ^^



Sayonara


Vendetta, vendetta, vendetta.

Vendetta.

Odio.

Amore?

No, non c'è posto per l'amore nel mio futuro...



Mi avvicino al comodino di legno chiaro. La vedo, sì, quella foto.

Ci ritrae, insieme.

Forse è l'unica che abbiamo. E' unica nel suo genere.

La guardo avvicinandomi maggiormente.

La studio.

La prima cosa che osservo, la cosa da cui parto, è il mio viso.

Ma non perché abbia un'importanza particolare. Nulla del genere.

Solo perché è l'unica nota che stona, l'unica cosa storta, quella che più odio.

La odio.

La odio quella faccia, la mia faccia, perennemente distorta dall'odio.

Di nuovo l'odio.

Lui, dentro di me, come sul mio viso, la fa da padrone.

La vendetta: cerca solo quella.

Io cerco solo vendetta.

E mi domando, cosa possiedo?

Cosa possiedo di tanto prezioso da spingermi a restare, a rinunciare alla vendetta, a cercare un'altra via, certamente più semplice di questa, per tentare di vivere una vita normale e tranquilla?

La vendetta è sempre stata la cosa più importante, il mio unico motivo di vita, il solo che mi spingesse ad andare avanti. Da QUEL giorno.

Cos'ho, io? Niente.

C'è un deserto attorno a me.

Non che non ci sia nessuno, anzi.

Sono circondato da persone che cercando di trasmettermi qualcosa. Ma io? Niente.

Le spingo tutte fuori dal mio deserto, dal mio inferno personale.

Da quel posto che è il tesoriere di tutto ciò che possiedo, di tutto ciò che considero mio.

Una volta, quel posto era bello, caldo, accogliente, e lì c'era mio fratello, Itachi, e c'erano loro, i miei genitori.

Tutto ciò che amavo di più.

Adesso, cosa c'è?

Odio.

Odio, vendetta.

Odio, vendetta e voglia di potere.

Non chiedetemi perché non ci siete anche voi lì dentro, adesso.

Voi che mi guardate sorridenti da quella fotografia, al fianco del me stesso imbronciato.

Non ci siete perché io ho voluto così.

Se vi facessi entrare in quel posto, difficilmente ne uscireste.

E finireste male, molto male, com'è accaduto a tutti coloro che vi sono entrati prima di voi.

A tutti coloro a cui ho voluto bene.

Sì, una volta ero capace anch'io a dare affetto, a voler bene alle persone.

Ora non più.

Ma dovete capire, lo faccio per voi.

Allontanatevi da me!

Anzi, non muovetevi.

Lo faccio io al vostro posto.

Sto per andarmene, probabilmente lo avrete già capito.

O almeno, lo avrai capito tu, Sakura, sempre attenta a ciò che faccio e a ciò che mi riguarda.

E lo avrai capito anche tu, Kakashi-sensei.

Da un ninja valido come te non potrei aspettarmi altro.

Naruto, tu sei troppo buono ed ingenuo per provare, anche solo a pensare, che io possa fare un cattiveria del genere.

Lo so, non mi crederesti mai capace di questo.

Di un tradimento.

Hai sempre creduto che fossi meglio di ciò che sono, e che dimostro di essere in realtà.

Ma sappi che, il fatto che tu sia buono, non vuol dire che lo sia pure io.

E che lo sia tutta la gente che ti circonda.

Non lo dare per scontato.

Fa attenzione.

Mi soffermo a guardare il tuo volto capriccioso impresso sulla foto.

Sei un bravo ninja, Naruto.

Spero che tu sopravviva abbastanza da diventare ciò che vuoi, da esaudire i tuoi desideri, da raggiungere i tuoi sogni.

Hokage?

Sembra assurdo, ma spero che lo diventerai.

Vorrei chiederti scusa.

Scusa se non ho mai creduto in te, scusa se sono stato geloso di te.

Tu hai salvato numerose volte la mia vita e quella di Sakura.

E non tanto per la mia, quanto per quella di lei, ti sarò grato in eterno.

Certo, non dico che sei fantastico, simpatico e tutto il resto.

Sei un gran rompiscatole e non sei perfetto.

Ma per quanto me lo permetta il mio cuore pieno d'odio e rancore, bé, nei limiti del possibile, posso dirti che mi ha fatto piacere far parte del Team 7 assieme a te.

Mi hai fatto crescere, da un certo punto di vista.

E un po' di competizione, non guasta mai.

E dei bei ricordi insieme, ne abbiamo.

Naruto, arigatou.

Grazie. Punto.

E con questo grazie, via, scivoli via. Via sempre più giù, e te ne vai.



Faccio scorrere i miei occhi sulla foto finché non incontro quelli allegramente socchiusi del maestro Kakashi.

Se la situazione fosse un po' meno grave, un po' più leggera, molto probabilmente mi farei scappare un risolino.

Ricordo ancora quei tuoi strambi campanellini; ricordo la sensazione strana che ci hai fatto, a noi tre del Team 7 quando ti abbiamo conosciuto.

Ricordo anche il cassino che ti sei preso in testa il primo giorno che sei arrivato in classe: le solite idee brillanti di Naruto.

Grazie anche a te.

Sei un uomo forte, potente.

Spero che saprai prenderti cura di te stesso, del tuo sharingan e anche di Sakura e Naruto.

Ma ne sono certo.

Sei brillante e sei stato un punto di riferimento importante per me quando ne ho avuto bisogno.

Non lo scorderò mai.

E non dimenticherò mai nemmeno i tuoi ripetuti, ma disperati, tentativi di salvarmi.

Perché tu sai, e già sapevi.

Purtroppo non sei riuscito nell'impresa: Era una partita persa in partenza.

Scusa per quello che sto facendo.

Per quello che so per fare.

Scusa e grazie.

E via anche lui, dissolto, scomparso.

In pezzi...



Dirigo lo sguardo infine su di lei, inevitabilmente.

Non ti ho lasciata per ultima perché sei meno importante, non pensarlo perché non è vero.

Anzi, forse proprio per il contrario.

Il tuo viso sorridente nella fotografia, lo guardo.

Da dove cominciare?

Ci sarebbero un mondo di cose da dire; tutti i ''grazie'' e gli ''scusa'' dell'universo non basterebbero.

Tendo la mano e avvicino l'indice alla superficie fredda e liscia del vetro che ricopre la fotografia.

Avvicino il dito al tuo viso. Poi, però, lo metto giù.

Devo. Devo.

Sakura, tu sei forse la persona che soffrirà di più, e di questo mi dispiace perché è l'ultima cosa che vorrei...

Credimi.

Perché... perché hai scelto me, proprio me tra tutti quelli di cui potevi innamorarti?

Perché hai scelto proprio la mela marcia tra tutte quelle sane?

Perché non hai scelto Naruto?

Lui non ti farebbe mai soffrire come ti faccio soffrire io.

Così starai male.

Vorrei poterti strappare dal cuore il mio ricordo, cosicché tu non possa più soffrire.

Ma non è possibile.

Tu mi hai dato sempre tutto: attenzioni, sorrisi, amore.

Tutto ciò che cercavo da una vita.

Mi dispiace solo che non sia bastato.

Mi dispiace solo che ci sia stato qualcosa di più forte del bisogno di attenzioni, sorrisi e amore.

Se così non fosse stato... forse...

Forse.

Avresti potuto far parte del mio mondo, di quel luogo di cui parlavo prima, che per te si sarebbe trasformato in un posto meraviglioso.

Ti avrebbe rispecchiato.

Ma così non è: ho bisogno d'altro.

Il mio cuore ha già deciso, se ancora cuore si può chiamare la cosa che, nel mio petto, sta pian piano trasformandosi in pietra.

Il mio cuore ha scelto la vendetta.

Ed io devo seguirlo.

Quindi Sakura, scusa.

Scusa del mio rifiuto. Perché rifiutare te e rifiutare l'amore che offri è un crimine orribile, di cui mi sono macchiato.

Ed è stato forse anche peggio di ciò che sto per fare.

Scusa perché non sono stato capace di ricambiarti.

Scusa.

Sakura... arigatou.

Grazie.

Grazie.

Grazie.

Per tutto quell'amore che ho comunque sentito, percepito cozzare insistentemente contro le parenti invisibili della mia barriera d'odio.

Grazie, davvero.

Poi ancora scusa, per quello che sto facendo.

Scusa se ti sto abbandonando, cosa che tu con me non hai mai accennato a fare.

Scusa di cuore.

E grazie, perché mi perdonerai anche questo.

Grazie perché so già che cercherai di fermarmi, ancora una volta.

Perché so che sarai l'ultima persona che vedrò.

L'ultima che cercherà di riportarmi indietro.

Grazie, per tutto il bene che mi hai voluto, e che mi vuoi ancora.

E scusa, perché dovrò ferirti ancora per potermene andare.

Userò parole forti.

Ma tu non badarci. Devo fare così.

Scusa.

Scusa, perché non riesco ad elencarti tutte le cose di cui vorrei scusarmi con te e di cui vorrei ringraziarti.

Semplicemente scusa.

Spero che tu possa essere felice, un giorno.

Dimenticarti di me ed essere felice accanto a qualcuno che possa davvero apprezzarti.

Qualcuno che ti protegga.

Magari sarà lui, Naruto.

Ma so che lui ti proteggerà comunque, e di questo gli sono grato.

Addio Sakura.

Sakura... arigatou.

Crack.

Ecco, stai scivolando via.

Anche tu stai scivolando via, lasciandomi per sempre.

Chiudo gli occhi, una mano al petto.

Dolore. Tanto.

Ma passerà.

Quando apro di nuovo gli occhi, li sento carichi di una luce diversa. Ormai ho preso una decisione.

Prendo la fotografia, la guardo un'ultima volta, come per imprimerla bene nella testa.

Poi la abbasso, per non poterla vedere più.

Sayonara... compagni.

Spero di non rivedervi mai più, di non incontrarvi più sulla mia strada, così da potervi risparmiare la vita.

Mi volto, ed è davvero la fine.

Mentre prendo lo zaino mettendomelo in spalla e cammino verso la porta, sento che tante cose mi stanno abbandonando.

Più di quante pensassi.

Ma sono ormai freddo, risoluto.

Mi asciugo un'ultima, solitaria lacrima all'angolo dell'occhio, e con essa mi lascio alle spalle le ultime tracce della mia umanità.

Poi apro la porta e vado incontro al mio destino...




The end






Miraccomando lasciatemi qualche commentino!!! Grazie per aver letto :) Kiss

BM276

  
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