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Autore: Naruto89    14/02/2011    6 recensioni
"Naruto rimase per un attimo sospeso, ascoltando quelle parole: era da quando si era alzato che si sentiva strano, fuori posto e in quel momento aveva capito immediatamente il perché. Era San Valentino, la tanto agognata festa degli innamorati. E lui, che non ne aveva mai festeggiato uno, aveva cominciato ad odiare quella festività."
In questo breve One-Shot, il nostro Naruto vivrà un San Valentino un po' diverso dagli altri, grazie all'intervento di qualcuno di sua (e nostra) conoscenza.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La festa degli innamorati

"Dai, non farti pregare. Esci con me: in fondo, è San Valentino."
Naruto rimase per un attimo sospeso, ascoltando quelle parole: era da quando si era alzato che si sentiva strano, fuori posto e in quel momento aveva capito immediatamente il perché. Era San Valentino, la tanto agognata festa degli innamorati. E lui, che non ne aveva mai festeggiato uno, aveva cominciato ad odiare quella festività.
Festività, poi: era solo una scusa per far spendere soldi alla gente in fiori e scatole di cioccolatini, avendo ormai perso del tutto il suo significato originario. Però, era anche vero che molte persone trovavano proprio in quel giorno il coraggio di dichiararsi a chi amavano: lui, tuttavia, non aveva mai avuto quella forza. Mai, nella sua vita.
Distratto da quei pensieri, si accorse dopo qualche secondo che il suo interlocutore esigeva una risposta.
"Che c'è? Vuoi portarmi in qualche posto carino? E posso chiamarti "amore"?" fece lui, con tono ironico e canzonatore.
"Cretino."
Poi, dopo una pausa:
"Allora, vieni o no?" La voce metallica continuava ad uscire dall'apparecchio telefonico del biondino, che però non sapeva più come rispondere: non aveva assolutamente voglia di uscire, ma – probabilmente – si sarebbe fatto convincere pure questa volta.
"Avamti, stupiscimi: dove vuoi portarmi, stasera?"
"Al solito bar, a farci una birra."
"Il solito bar? Ma non è romantico!"
"Ti ho detto di piantarla di fare il cretino, testa quadra. E il pub è il meglio che ti posso offrire!"
"Sì, lo immaginavo. Però, sai, non ho troppa voglia di uscire..."
"Beh, fattela venire. Ti aspetto lì tra venti minuti. Ciao!"
E, prima che Uzumaki potesse rispondere, l'altra persona gli chiuse il telefono in faccia. Come pronosticato, si era fatto incastrare: inizialmente aveva anche pensato di non andare comunque, ma al pensiero dell'amico che lo aspettava al freddo del febbraio di Tokyo, si decise comunque a mettersi le prime cose che trovava per casa e ad uscire. In fondo, non poteva fargli poi così male.
Dopo essersi levato frettolosamente la tuta arancione, acchiappò al volo un paio di jeans di colore tendente all'azzurro, una cintura nera ed una camicia bianca. Infine, prese una sottospecie di giacca elegante che si abbinava piuttosto bene con il resto e – chiavi, cellulare e portafoglio nelle tasche – si incamminò.
Una sferzata di aria fredda gli raggelò il viso e gli fece maledire la facilità con cui si faceva sempre convincere dagli altri a fare ciò che volevano loro, quando era stanco. Solitamente sapeva essere una testa più dura del marmo, ma se aveva la luna storta o aveva passato la giornata a non fare nulla, il suo spirito veniva a dir poco meno.
Girovagando per le vie di Tokyo si imbatté in un numero tutt'altro che esiguo di coppiette che – mano nella mano o teneramente abbracciate – davano un tocco di colore e d'amore alla capitale del Giappone, durante quella ricorrenza tanto odiata dal biondo. Un brivido freddo lo prese alla schiena e, di rimando, lui si strinse ancora di più nella sua giacca.
Erano ormai passati tre anni da quando aveva conosciuto Sakura: il suo sorriso l'aveva colpito sin da subito e, quando avevano cominciato a diventare amici, si era accorto immediatamente delle belle qualità della giovane. E anche dei suoi difetti. Soprattutto di quelli: in fondo, sono proprio i difetti quelli che ti fanno innamorare di una persona. Ad apprezzare le qualità, in fondo, sono buoni tutti.
Ed era proprio ciò che era successo a Naruto: si era innamorato perdutamente di quella ragazza, senza via di scampo. In un altro giorno freddo come quello, all'incirca un anno prima – era il 12 febbraio, se lo ricordava come se fosse successo in quel momento – aveva confessato alla giovane i suoi sentimenti ma, purtroppo, non era stato ricambiato.
Una figura nota, appoggiata ad un lampione vicino al famoso bar con cui si vedeva tutti i sabati con gli amici, lo distrasse da quei pensieri: i capelli color ebano calati sul volto, le mani in tasca, l'espressione scazzata e gli occhi nerissimi che lo scrutavano. Si era vestito – come suo solito – completamente di nero: jeans scuri, camicia e cintura nera, giacca dello stesso colore. Vestiti uguali, colori diversi: un po' il riflesso di ciò che erano nella vita, stessi gusti ma caratteri completamente all'opposto.
“Ehi, testa quadra.”
“Entriamo, che sto morendo di freddo” disse il biondino, rabbrividendo un'altra volta.
Il locale, all'interno, era quasi vuoto: effettivamente, nessuna persona sana di mente avrebbe portato la sua ragazza a prendere una birra, così come nessun single sarebbe mai uscito proprio quel giorno. Gli unici pirla, a quanto pare, erano proprio lui e il suo amico Sasuke.
Si sedettero in uno dei tavoli di legno e la cameriera, riconoscendoli immediatamente, li raggiunse e prese le loro ordinazioni: birra Asahi, come loro solito. Nel frattempo, avevano già cominciato a discutere: parlavano del più e del meno, limitandosi a far trascorrere un giorno sin troppo triste in allegria.
In fondo, stavano bene quando erano insieme: non erano amici di lunga data e – addirittura – all'inizio si erano odiati –, ma con il tempo avevano capito quante cose li accomunassero ed era nato un bel rapporto, sincero e diretto. Molto diretto, come il giorno in cui il moro aveva comunicato all'altro di essere anche lui innamorato di Sakura. Sincero, come quando gli aveva anche detto di essere stato rifiutato. Pure lui. Persino lui.
Dopo qualche momento di silenzio alla fine di un discorso piuttosto generale su come andava la vita in quel periodo, arrivarono finalmente le birre. Mentre i due brindavano, facendo cozzare le bottiglie, Sasuke se ne uscì con un:
“Buon San Valentino, Naruto.”
“Cosa ci sarebbe di “buono” nel nostro San Valentino, scusa? Cosa abbiamo da festeggiare?”
“Beh, è la festa degli innamorati, e noi lo siamo.”
“Sì. Della stessa ragazza, per giunta.”
“Ed entrambi non corrisposti” puntualizzò l'altro, insolitamente gioviale.
“Quindi si torna alla mia domanda: cosa dobbiamo festeggiare, esattamente?”
“Te l'ho detto, no? E' la festa degli innamorati, non delle coppie. E noi siamo innamorati, quindi questo ci basta.”
Improvvisamente, una strana sensazione di calore inondò il petto del biondino: lui aveva sempre odiato San Valentino, ma in quel momento si accorse quanto fosse sbagliato il suo atteggiamento. Sasuke aveva ragione: quella era la festa degli innamorati, di chi conosceva in generale l'amore, non per forza delle coppiette che l'avevano monopolizzata e commercializzata.
“Allora buon San Valentino, innamorato della mia ragazza” fece Naruto.
“Buon San Valentino a te, innamorato della mia ragazza.”

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Buonasera! Eccomi qui – poco dopo la mezzanotte che sancisce l'arrivo, anche quest'anno, del 14 febbriao – a pubblicare una storia su una festa a cui credo poco, tentando – più per me che per altro – di rivalutarla, leggendola sotto un'ottica diversa. Insomma, un modo per distrarmi in vista di un esame che dovrò sostenere domani (questa) mattina. So perfettamente che mettere insieme una fanfic AU e OOC – ovvero fuori dal contesto del manga e con i personaggi che si comportano in modo diverso che nel manga – equivale a scrivere un originale e che i protagonisti potrebbero essere chiunque di noi... ma, siccome in questo momento ho praticamente accostato il manga di “Naruto” al genere sentimentale delle mie storie, ho preferito continuare così!
Noi ci sentiamo – se già la seguite o se comincerete d'ora in poi – nei commenti della mia altra fanfic! Buon San Valentino, ja ne!!

   
 
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