L’ultimo bacio
Fu così che
iniziò un dialogo tranquillo, che si prolungava sempre di
più...avevano così tanto da dirsi, cose
che si erano tenuti nascosti nel
più profondo dei loro cuori, senza saperlo.
Cose molto semplici e commenti casuali
che non avevano mai potuto dire, e che in questa occasione rendevano liberi.
Passarono il resto della
notte parlando. In maniera molto diversa dalle occasioni
precedenti, nelle quali finivano sempre feriti. In questa
occasione parlavano come vecchi amanti che dopo tanto tempo si
incontravano nuovamente, dopo un lungo periodo di assenza. Dissero le loro
impressioni su come appariva il Giappone ai loro occhi; dopotutto, erano
trascorsi 50 anni senza sapere niente di quello che accadeva… parlavano
di come era strano vedere Kaede
con le rughe nel viso, visto che gli ultimi ricordi che la riguardavano la
vedevano come una bambina… cose che potevano apparire comune per gli
altri, per loro significava ritornare al passato, tornare ad essere quelli che
si capivano e che si volevano bene…
Stettero così per
ore, seduti di fronte al fuoco che illuminava le loro facce, incluso dopo,
quando la legna ormai era ridotta in cenere.
Erano immersi in quella
conversazione, ridendo delle cose che erano successe, dei ricordi che fino a
quel momento non erano stati in grado di pronunciare a voce alta, che erano rimaste nascoste nel soave velo dei ricordi dalla
tragica separazione. Ridevano. Era incredibile che fossero ritornati a ridere
insieme, dimenticando per una volta i motivi per cui
erano stati obbligati a separarsi
sentendosi liberi di sfruttare quei momenti, già che
probabilmente non si sarebbero mai ripetuti. Era così bello per Inuyasha
vedere Kikyo sorridere, come 50 anni prima, visto che a lui mancava quel
sorriso dal giorno in cui essa se ne andò dalle
labbra della sacerdotessa, lasciando al suo posto, solo uno sguardo taciturno e
una espressione seria che mostrava sempre, e si sentiva ancora più
felice sapendo che quel sorriso e quello sguardo erano dedicati solo a lui.
-credo che i miei
vestiti siano già asciugati- disse Kikyo,
lasciano lo sguardo dal viso del mezzo demone per osservare il suo vestiario da
sacerdotessa visto che erano stesi nei rami di un albero.
Si alzò da terra
per vedere se erano asciutti. Dopo aver comprovato che le sue vesti erano
pronte si girò nuovamente verso Inuyasha con una finta serietà.
- Non avrai intenzione
di spiarmi Inuyasha- lo avvertì, e dopo mostrò un sorriso
divertito nel vedere come a queste parole la faccia di Inuyasha
era diventata totalmente rossa.
-io non ho nessuna intenzione di vederti!-disse, più imbarazzato
che offeso, e dicendo questo si girò da un'altra parte, tentando di
nascondere le sue guance un po’ rosse.
Quando Kikyo finì di vestirsi e ritornò vicino al
fuoco dove era stata per alcune ore, quel sincero sorriso continuava a
risplendere sul suo volto. Ormai vestita, e con quel sorriso a
Inuyasha sembrò di essere tornato indietro nel tempo, a 50 anni prima
osservando come tante altre volte la dolce sacerdotessa Kikyo… della
quale lui si era innamorato.
Lei sembrava felice.
-è
un po’ stropicciato- commentò sedendosi nuovamente e stirando con le mani il suo abito.
-anche così sei bella- disse Inuyasha che osservava come i
suoi capelli neri le ricadevano delicatamente sul viso.
Lei tornò a
sorridere, ma dava l’impressione dia aver
ricordato qualcosa.
- Senti Inuyasha- il suo
tono di voce era sereno come se stesse per dire
qualcosa senza importanza –tra poco salirà l’alba…e tu
devi ritornare dai tuoi amici, vero?
Un momento di silenzio.
Lei raccolse i suoi capelli in una lunga coda.
- Ehm..
sì- la sua voce allegra sparì mentre pronunciava queste parole,
ma nonostante questo lei non perdeva la gioia che aveva ottenuto quella notte.
-allora credo che
dobbiamo salutaci.
Non rispose. Salutarsi?
Sembrava orribile dover ritornare alla realtà. Lui abbassò il
capo per guardare per terra. Non era disposto ad accettare
un’altra separazione, era ingiusto… non dopo aver ritrovato
la sua Kikyo. Ma, come evitarlo? Come dirle che desiderava stare al suo fianco..? come prima.
-salutarci,
Kikyo…? È questo quello che vuoi…?-
domandò incredulo, finalmente.
Davanti a questa domanda,
dopo tanto tempo, quel poco che era rimasto di quella sacerdotessa fredda si sciolse, lasciando che il suo viso mostrasse
l’inquietudine. Ma recuperò la sua serenità e dolcezza
osservando che l’amore di Inuyasha a farlo
parlare in quel modo… Adesso sapeva che lui continuava ad amarla.
Silenzio, lei pensava a
qualcosa. Non ottenendo alcuna risposta il mezzo-demone abbassò
nuovamente lo sguardo.
- Voglio
soltanto chiederti una cosa- disse Kikyo dopo essere uscita dai suoi
pensieri, con una soluzione.
Quando lei si alzò lui tornò a guardarla curioso.
- cosa mi vuoi
chiedere?- borbottò mentre si alzava anche lui,
per guardarla negli occhi.
Sentiva
un vuoto nello stomaco, gli avrebbe per
cosa chiesto di non tornare a cercarla, come in altre occasioni? Anche se fosse
stato così lui sapeva che non le avrebbe dato
ascolto… l’avrebbe seguita in capo al mondo se fosse stato
necessario, ora era necessario.
- Un bacio-
-... Kikyo, tu...- sentiva il cuore
battergli forte dalla sorpresa. Lei, che per tanto tempo era stata dura con
lui, colei che con solo uno sguardo gli aveva chiesto 1000 volte di lasciarla
stare, ora con un sorriso e un caldo sguardo gli chiedeva un bacio.
Inuyasha era paralizzato
dalla sorpresa. Però sembrò che Kikyo avesse frainteso quella
reazione, perché dopo alcuni secondi disse
convinta:
- Lo so che sono morta,
non ho bisogno che qualcuno me lo dica. Sono solo
l’insieme di quelle anime tristi che non trovano pace- prese fiato per continuare – ma quello che rimane della sacerdotessa
che amavi, è ancora in me e può ancora sentire…-
-
Perchè mi dici tutto questo?- disse. Nei suoi
occhi si intravedeva un velo di tristezza.
-
Perché Kagome è viva, e anche se ti ama nemmeno
lei appartiene a questa epoca, entrambe siamo qualcosa di effimero. E quando
arriverà il momento in cui io dovrò sparire non voglio che tu mi
ricordi con tristezza, ma come qualcosa che ti ha reso
felice, un bel ricordo, mi capisci??-
Inuyasha
era commosso e terribilmente confuso… ma sapeva che lei aveva ragione. Si
avvicinò al suo volto lentamente, accarezzò con la sua mano
quella guancia per sentirla alcuni istanti e dopo la
baciò. Appena una carezza, un secondo visto che quel amore
era così profondo ed era molto più che passione, era qualcosa di
così puro che solo quello bastava per sapere quanto si amavano.
Lei lo guardò dolcemente… quello era il suo terzo
bacio.
-Per
favore Inuyasha, non lasciare mai di lottare per quello in cui credi, e sii
felice…-
- ma cosa
dici Kikyo!?- e la prese dal braccio come se temesse
che se ne sarebbe andata da un momento all’altro. - adesso lotterò
per te!-
- E Kagome? - nel sentire quel nome
lasciò leggermente la presa,
- non la lascerai sola, questo tu e io lo sappiamo molto bene…-
Ritirò
con delicatezza la mano di Inuyasha dalla sua, si
avvicinò a lui e si appoggiò al suo petto, aspettando
l’alba. Lui l’abbracciò. Sentiva profondamente l’aroma
dei suoi capelli, che malgrado fossero stati creati da ossa e fango continuavano ad essere gli stessi, e accarezzava la sua
testa con dolcezza, non dissero niente, si abbracciavano e basta…
E il cielo cominciava
a schiarirsi facendo sì che la luce coprisse il buio della notte, il
sole uscì per entrambi. Solo allora si salutarono. Con il mattino si
avvicinava il momento del loro addio, e loro erano in piedi uno di fronte
all’altro.
-ti
auguro il meglio, caro Inuyasha
- ogni volta
che potrò ti proteggerò, anche quando me lo proibirai.
-questo
non accadrà…- Kikyo strinse per l’ultima volta le mani di Inuyasha e dopo averle lasciate andare si girò per
proseguire per la sua strada.
Inuyasha
solo la guardava allontanarsi, ma ben presto si rese
conto che quella era il loro “addio”, la fine di tutto quello che
avevano passato insieme…la fine, e che non l’avrebbe più
rivista. Un sentimento tra la
disperazione e l’inquietudine gli percosse la
schiena e gridò emozionato:
- KIKYO TI AMO!
Quello
era uscito dal più profondo della sua anima. Quelle parole che aveva desiderato dire da quando i suoi occhi si erano
rispecchiati per la prima volta in quelli di quella meravigliosa donna, e che
erano rimaste in attesa di essere lasciate andare… non si aspettava una
risposta, ma la sacerdotessa si fermò un istante e sorridendo si
girò:
-ANCHE IO TI AMO.-
Quella fu
l’ultima volta che ascoltò la sua voce, sapeva che quel momento
l’avrebbe portato nella sua memoria fino al
giorno della sua morte.
Restò
immobile alcune ore, anche se aveva sentito il bisogno di corrergli dietro,
c’erano momenti in cui pensava “posso ancora raggiungerla”,
ma non doveva lasciarsi trasportare dall’ impulso, lo sapeva. Era
vero. Avrebbe tanto voluto stare al suo fianco se
avesse avuto abbastanza testardaggine l’avrebbe seguita, ma c’era
qualcosa che lo bloccava. Parole che gli giravano per la testa:
“siamo
entrambe qualcosa di effimero”
-è qua eccelenza!
Era la
voce di Sango, che lo indicava da lontano con un dito, mentre correva verso lui
seguita dal monaco. Quando
arrivarono a lui, iniziarono a parlare molto velocemente esagerando un
po’, sembravano arrabbiati…non dava loro retta, e continuava a
guardare l’orizzonte senza ascoltare minimamente quello che dicevano. Vedendosi
ignorati la sterminatrice e il monaco si arrabbiarono ancor di più, ma Inuyasha sembrava assente, e continuò
così per alcuni minuti finchè non si
rese conto che loro erano realmente lì.
-cosa dicevate?- domandò distratto.
- dove
sei stato?- anche se la domanda era assurda, visto che
tutti lo sapevano.
-ah
quello…- continuando ad ignorarli ancora una volta.
Lo
avevano cercato tutta la mattina, Kagome c’era rimasta male…pensava
che se ne era andato con Kikyo ed era rimasta seduta a
piangere per ore, con Shippo al suo fianco. Per la
prima volta da quando poteva ricordare, Inuyasha non si sentiva in colpa per
aver fatto sentir male Kagome, bensì tutto i contrario.
Era felice che la ragazza gli volesse così bene…per una ragione
che nemmeno lui sapeva, vedeva quella reazione come un segno di
affetto. Da quel momento non avrebbe più permesso che qualcuno
ferisse Kagome, nemmeno lui. Quando ritornarono all’accampamento
guardò gli occhi gonfi a causa del pianto della
studentessa che brillavano, ma nascondevano dolore, nemmeno i richiami di Shippo gli diedero fastidio.
-come sta
Kikyo? –domandò asciugandosi gli occhi cercando di fingere senza
esito.
Come sempre, Kagome non girava intorno ai
discorsi. Ma in questa domanda Miroku e Sango si sentirono di troppo e si allontanarono
discretamente trascinando dalla coda Shippo il quale
non capiva che poteva esserci di male che Kagome sgridasse per bene quel idiota di Inuyasha. Invece Inuyasha non cambiò espressione, da quel momento in poi quello che
riguardava Kikyo se lo sarebbe tenuto per sé.
-kagome…-
desse come risposta- tutto il tempo in cui cercheremo
la sfera dei quattro spiriti rimarremmo insieme, non è vero?
Rimase
muta. Non era sicura di aver sentito bene.
-eh…si…si-
rispose annuendo anche se era un po’ confusa.
-questo
mi fa piacere.
Si avvicinò
si sedette vicino a lei senza vederla, perché sapeva che se lo faceva sarebbe sicuramente arrossito. Era disposto a seguire il consiglio
di Kikyo.
***
Lontano
da lì, vicino alla casa della anziana Kaede molti dissero di aver visto una sacerdotessa visitare
l’antica tomba della protettrice della sfera di quattro spiriti.
Kikyo era tornata alla sua tomba
Lì si trovarono un arco e alcune frecce insieme all’abito
della sacerdotessa.
Le anime tristi e senza speranza che aveva mantenuto in vita quel corpo
fatto di fango e ossa finalmente trovarono pace grazie all’amore di Inuyasha. Non esisteva più motivo per continuare a
soffrire. La vendetta era stata dimenticata…
Fu cosi che sparì
per completo
Quello che rimaneva della sacerdotessa Kikyo
fine
Note
dell’autrice: ringrazio tutti quelli che hanno recensito, kikyo lo so che
forse vorrai uccidermi per come finisce la storia ma
ti posso dire che questa fic ha un finale un
po’ aperto poichè come disse Kikyo loro
due sono solo per il momento, infatti >Kagome non rimarrà per sempre
con Inuyasha perchè lei appartiene ad un’altra epoca.
Spero vi
sia piaciuta e di non aver commesso errori grammaticali. Recensite!!