Eri la luna
che illuminava
i miei sentieri
scuri.
Eri l'immensità
del mare,
l'odore dei fiori,
l'erba tagliata.
Eri l'estate
e di te
impregnavi l'aria.
Eri la musica,
il mondo,
il mio tutto.
Ma ora cammino
tra foglie cadute
grigie di morte
come rovine
dal vento strozzate;
E il tempo non cura,
ma strazia.