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Autore: Melmon    14/02/2011    1 recensioni
FANFICTION PARTECIPANTE AL 19 TURNO DEI NESA.
VINCITRICE DELLA CATEGORIA BEST COUPLE.
Sentivo i suoi occhi addosso, quello sguardo assassino risalire la mia schiena nuda lasciata libera dall’elegante vestito da sera, un brivido mi percorre veloce ma non è né di paura né di eccitazione.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Josef Kostan, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lo seguo e lo vedo dirigersi ed entrare nella sua villa, l’ufficio è illuminato, qualcosa non va ora ne sono certa. Seguo Charlie, l’allarme di Josef deve per forza aver suonato ma non può rivelargli del tutto il caos in cui si sta per immergersi. Resto indietro mentre lui entra e affronta i vampiri che stanno giocando a carte, vuole suicidarsi per caso? Lo vedo puntare un’arma addosso a Josef, idiota com’è sarebbe capace di sparargli davvero, non che m’interessi più di tanto che un vampiro viva o muoia, ma con questo vampiro è diverso. Senza pensarci due volte entro e gli tolgo l’arma delle mani .
– Voi non pensateci neanche, sistemo questo idiota e i prossimi siete voi.
Lo scaravento sul pavimento e tutta la calma che ero riuscita a mantenere va a quel paese, la rabbia monta e questo non è per niente il momento più opportuno. Cerco di calmarmi mentre Charlie si rialza, lo rimando al tappeto, in contemporanea uno dei vampiri al tavolo da gioco si è alzato ritrovandosi però la pistola puntata dritta alla testa, sparo e il proiettile lo sfiora.
– Questo è il secondo avviso, non ci sarà un terzo. Tu idiota a sangue caldo vedi di sparire dalla mia vista entro trenta secondi.
– Alex lui è …
– Josef Kostant alias Charles Fitgerald.
– Se sai chi è perché è ancora vivo?
– Se per questo so chi sei tu e sei ancora vivo, ora come ora ho più voglia di vedere il rosso del tuo sangue che il suo corpo in cenere. Sparisci prima che il mio limitato auto controllo decida di scioperare!
– Alex …
Rapidamente sparo vicino alla sua gamba per poi tornare a puntare la pistola sui vampiri alla mia destra.
– Secondo avvertimento o siamo al terzo? Il prossimo colpo non ti mancherà anzi, lascerò che il tuo sangue scorrere e sai come la penso sugli sprechi …
– Una guardiana non lascia che un vampiro uccida un umano.
– Io non sono una guardiana normale e poi ci sono dei limiti cosi sottili come il coma, il lasciare un minimo di vita in te, tecnicamente non saresti morto. Se ti stai ancora chiedendo se li lascerei cibarsi di te la risposta è si, hai tre secondi per uscirne incolume.
Neanche a parlarne Charlie si alza e scatta fuori, io mi giro e osservo i miei ospiti.
– Dove sono i monitor della sicurezza?
– Non in questa stanza.
– Come faccio a saper quando esce?
– Perché dovrei dirtelo?
– Perché altrimenti non ti dirò quello che so su Charles Fitgerald e su Sarah White.
– Chi mi dice che non menti?
– Non puoi rischiare, le informazioni in mio possesso sono importanti per entrambi e perché io in questo momento sono la cacciatrice e tu la preda, fidata nel combattimento, non differenzio da nessun’altra mia collega.
– Quando l’allarme smetterà di suonare lui sarà fuori dall’ufficio.
– Bene, ora tutti buoni, buoni aspettiamo che quell’aggeggio smetta di suonare. Se non sbaglio voi stavate giocando una partita, perché non continuate? Tranquilli per oggi ho già cacciato e se siete intelligenti, non farete la stessa fine.
–  L’incendio del locale lo hai scatenato tu.
– Già, vampiro idiota e ubriaco che morde donna ubriaca e fatta in un locale pubblico, davanti a un trilione di essere a sangue caldo e di una guardiana. Un incendio è il miglior modo per terminare la storia, peccato che nel farlo ho fatto un favore anche a voi, se non sbaglio tenete al vostro bel segreto quando me.
– A chi stava giocare?
– A Mick.
– Beth e tu bella bruna venite da questa parte.
Seguirono gli ordini senza problemi ed io mi avvicinai a quello che sapevo essere l’avvocato di Josef.
– Come ti chiami?
– Simone Walker, avvocato del signor Kostant.
– Già e anche altro ... posso darti del tuo vero?
– E lei quella con la pistola in mano.
– Già ma non mi serve, so uccidere anche con una matita ben appuntita o con un coltellino da burro. Inconvenienti del mestiere. Se non mi credi chiedi al vampiro centenario alle mie spalle, in due secondi ho impalettato, scozzato, dato fuoco e salvato persone uscendone incolume e senza che nessuno sospettasse chi io sia, figurati che mi ha dato un passaggio in auto e sul mio corpo c’era ancora l’odore della morte del suo collega.
Simone guarda dietro la mia spalla e fissa Josef che in silenzio acconsente a ciò che ho detto.
– Dicevo: Simone tu sei una bella ragazza, intelligente e molto carina, nella vita potresti avere tutto, poi aspirare a essere molto di più di un menu d’asporto, cibo su due gambe, fonte inesauribile di ogni tipo di piacere a un essere che se ti sta bene ha smesso d’amare molti anni fa, in alternativa non l’ha mai fatto. Il mio compito è salvare la vita alle persone e quelle come te, le fresie, complicano il mio lavoro. Se vuoi morire ci sono metodi più veloci e puliti, se proprio vuoi delle maniere lente e dolorose datti al fumo, alcool o alla droga in modo che io posso concentrare le mie forze su chi realmente vuole essere salvato!
Per la mia sfuriata sono inviperita, il silenzio cala, so benissimo che il mio corpo sta emanando rabbia, campanello d’allarme per loro che restano buoni a giocare, come se la conversazione non sia mai avvenuta.
– Togliti i tacchi.
– Cosa?
– Hai capito bene, togliti i tacchi.
Lei ubbidisce.
– Conosci bene questo?
– Si.
– Bene allora corri e spera che Charlie sia lento perché i prossimi a uscire saranno loro, non garantisco sulle condizioni in cui verseranno, potrebbero aver bisogno di una trasfusione se ci intendiamo …
Simone stava in mobile cercando di non far trapelare la sua paura.
– Spuntino, la paura emette ferormoni e loro si nutrono della paura. Comunque aspetta sono pur sempre una guardiana … Signor Kostant le chiavi della sua lussuosa auto per favore le dia alla signorina Walker.
Una volta lanciate le chiavi Simone inizia a correre.
 
Una volta lontano, Alex si avvicina alla giacca di Josef e ne estrae il cellulare, un attimo di distrazione …
– Ah, ah, ah non si fa bello mio! Non sai nulla sulle guardiane? I vostri stridii a ultra suoni per me sono musica, poi provarci se ti va ma a tuo rischio e pericolo, dei denti aguzzi in meno in giro per la città e solo un vantaggio per me.
Che bello aver investigato su di te Charles, ci sono cose che neanche nei secoli cambiano. Butto il cellulare sul tavolino, dal display si può vedere lampeggiare un puntino rosso su una cartina. L’allarme smette e il puntino non si muove, segno che l’auto di Josef è ancora in mobile, il suo GPS segna che è ancora nel garage. Ci mette ben cinque minuti prima di muoversi e segnalare con un fastidioso e prolungato suono il furto della costosa auto.
– Miei signori spero che la vostra abituale partitina a poker sia stata piacevole e che la mia compagnia non vi abbia disturbato più di tanto. Ora vi pregherei di alzarvi e lasciare la stanza e, se non vi è di troppo disturbo, evitate che la mia strada se incroci con le vostre. Potete lasciare la stanza ad eccezione della signorina Turner, del signor St. John e del padrone di casa ovviamente. Farei anche in fretta se fossi in voi, il signor Kostant tiene tanto alla sua privacy e chissà quale diabolici marchingegni sono stati installati contro di voi, ma potremmo scoprirlo. Vi consiglio di trasformarvi per essere più veloci.
Di fronte alla porta osserva impassibile al mutamento dei vampiri e al loro uscire rapidamente dalla stanza, la loro simultanea trasformazione aveva spaventato Beth e sia Mick sia Alex erano scattati con un passo verso di lei. Mick e Josef rimasero straniti dal gesto mentre Beth non si accorse di nulla.
– Chiudi le porte.
Josef fece scattare un meccanismo e le porte si chiusero immediatamente.
– Che ne dite se ora metto via la pistola? Credo che voi siate abbastanza stufi di questo gioco come me. In fin dei conti Sarah ha sempre affermato che tu sei un amatore che un guerriero e Mick è abbastanza intelligente da lasciarmi spiegare.
Appoggio la pistola sul tavolo, dove giacciono ancora le carte e mi accomodo sul divano.
– La mia storia è lunga, inizia per inciso 80 anni fa quando Charles Fitgerald incontra, s’innamora e poi morde Sarah Whitley ignaro che lei non avrebbe riaperto gli occhi e intrecciando i nostri destini per sempre. Vedi una cosa che all’epoca Sarah ignorava, e immagino anche tu, era il suo destino e quello che consegue, gli obblighi cui siamo vincolate e che ci scorrono nelle vene. Dimenticavo io e Sarah siamo cugine.
– Parli di Sarah come se la conoscessi, come se gli parlassi e questo è impossibile visto che lei dorme da 80 anni.
– Già dorme, ma una guardiana non smette mai di lottare.
– Guardiana? Sarah guardiana?
– Le donne della mia famiglia nascono con grandi poteri mentre gli uomini dimenticano di usare il cervello. Quando Sarah aveva 5 anni sua sorella maggiore muori durante una battaglia e suo padre si convinse che per proteggerla doveva assolutamente allontanarsi dal nostro mondo, a Sarah fu celata la verità e i suoi poteri rimasero assopiti per anni, fino al vostro incontro. Lei ha percepito qualcosa in te, tu dovevi svegliarla e riportarla alla sua vera natura, cosa che hai fatto altrimenti io ora neanche saprei della sua esistenza. Una guardiana non può essere vampirizzata, le possibilità a tale gesto o la dannazione eterna nella versione del vampiro più spietato che esistesse, ciò avrebbe comportato alla decapitazione del suo sire subito aperti gli occhi, o a un sonno perenne perché incapace di eliminare il sangue demoniaco che scorre in lei. In un certo senso l’hai salvata, il suo amore per te era troppo forte e decapitarti non era nelle possibilità. Non ti celo che per anni tale gesto l’avrei compiuto io più che volentieri.
Silenzio, tutti ascoltano increduli il racconto di Alex.
– Sarah è l’unico membro della mia famiglia da cui ho ricevuto amore, considerazione, sostegno e che non mi ha mai abbandonato. Lei parla spesso di te, cercava di farmi capire quel sentimento che vi univa e vi lega ancora, mi raccontava ogni più piccolo dettaglio per farmi capire che il tuo cuore era suo, che ucciderti non era la soluzione, che nonostante il tempo tu continuassi ad amarla e a prenderti cura di lei, del suo corpo. Sai lei ti sente, ogni volta che ti rechi da lei, lei ti sente, percepisce i tuoi movimenti nella stanza, la tua voce ma niente di tutto questo mi è mai tornato utile.
Lei mie mani sono chiuse a pugno, la mia rabbia ora e tangibile.
– Non so cosa farò di te una volta portata al termine la mia missione, se tutto va bene deciderà lei.
– Sai come svegliarla?
– Ho trovato mille modi per svegliarla, non so quale funzionerà, ma ti assicuro che morirò provandoci. Qui però sorge il problema che mi tormenta da anni e che mi ha portato a scoprire chi tu sia diventato dopo Charles: mi serve il suo corpo.
– Chi mi dice che non sei un altro sicario di suo padre?
– Non vedo mio zio da … sempre direi. Anche lui ti cerca come sai ma io sono quella che conduce il gioco ora, non ti preoccupare di lui, Charlie era uno dei suoi migliori segugi e come hai visto non mi ha fermato.
– Tu sei il male minore.
– Già. Ricordi alla festa quando ti ho parlato delle campagne in cui sono cresciuta?
– Si.
– Segui il sentiero fino alla casetta di legno lei è lì, non indugiare non so quando tempo ti sarà concesso, digli che questo è il mio regale.
Un micro secondo, un pizzico e Josef dorme.
– Dove Josef?
– Nei sogni di Sarah.
Trasporto un vampiro attenda a non fargli del male, solo per te cuginetta, per te e per i 25 anni che abbiamo trascorso insieme.
L’incontro con Sarah dura appena un’ora, un’ora che trascorro a osservare un vampiro dormire rannicchiata sul pavimento della sua camera cella frigorifera e costretta a rinunciare alla mia visita, domani però ci sarà festa. Lo vedo riaprire gli occhi e guardarsi intorno, le lenzuola di seta si muovo ogni suo movimento e le scosta per osservarmi.
– E ancora bella come la ricordavi?
Gli chiedo dolce, con questo vampiro non riesco a essere una guardiana fatta e finita, una guardiana e no una ragazza che osserva l’amore di persone che ama. La mia vita contorta …
– Se possibile ancora di più. Tu non potrai raggiungerla vero?
– Oggi no, ma io ho avuto anni di questi sogni uno in meno non è un problema.
– Che si fa ora?
– Stai scalpitando per riaverla qui vero? Conosco quella sensazione ma dovrai calmarti per ora non possiamo fare nulla.
– Non è proprio cosi.
Si alza e si reca nell’altra stanza, dove chiama la sua compagnia aerea e fa preparare un jet. In poco tempo siamo all’aeroporto e partiamo per New York, dove al nostro arrivo c’è una macchina ad attenderci, un’enorme villa e la sensazione del tuo corpo a pochi passi da me, sento la tua vicinanza e come un automa varco la porta davanti a me. Josef mi fa strada fino a una stanza ed eccoti lì stesa in un letto e reale per la prima volta nella mia vita.
– Mi ha detto che il tuo sogno è abbracciarvi nella nostra realtà, questo è quello che posso fare per ora, quando aprirà, gli occhi sarà mia premura azzerare la vostra lunga lista.
– E’ … è semplicemente fantastico, non sai quando questo mi renda felice.
Mi accosto al letto, ti accarezzo debolmente la mano, osservo il tuo profilo, sento il tuo corpo gelido.
– Quale nome ha scelto: Josef o Charles?
– Josef, ha scelto Josef.
– Ben fatto sorella e l’identità più carina delle due!
Sorrido, ho voglia di stendermi al tuo fianco ma ho anche paura di scoprire che la consistenza del tuo corpo non sia reale. Io che ho paura di quello che per anni ho dato la caccia. Alla fine ci riesco e passiamo la notte cosi, io stretta a te e Josef sulla sedia a osservarci.
– Sai credo che il tuo ruolo sia più di quello che immaginavamo. Credo che il tuo ruolo nelle nostre vite non sia finito, che dovevi svegliare lei e me. Dovevi riconoscere anche me, attirare la mia attenzione, grandi cose siamo destinati a fare.
– Cosa dici?
– E una teoria che ho da tempo. Altre guardiane hanno vissuto quello che Sarah sta passando ma sono morte dopo pochi mesi, alcune sono arrivate ad anni ma nessuna aveva mai passato 80 anni a dormire.
– Come hai intenzione di pulire il suo sangue?
– Con qualcosa di più potente. Josef giurami che qualsiasi cosa accada ti prenderei cura di lei come hai sempre fatto.
– Lei mi ha fatto giurare la stessa cose su di te, questo e il fatto che non ti avrei morso.
– Che vuoi, le menti geniali pensano alla stessa maniera!

Angolo dell'autore:
Guardiana potrebbe suonare simile a cacciatrice, diciamo che lo è.
In realtà dovrebbe avere una forza normale ma ben addestrata, molto ben addestrata, e un forte legame con le altre guardiane. Vincono perchè l'unione fa la forza!
Amo questo telefilm ...
Grazie alla povera anima che mi sta seguendo ...
Le recensione sono gradite, anche negative se volete o vuoi ... sei giunta fino a qui ...
A presto!
  
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