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Autore: special needs    14/02/2011    5 recensioni
Di tre cose era del tutto certo.
Primo: Renesmee era davvero arrabbiata.
Secondo: una parte di lui, chissà quale e quanto importante, gli suggeriva che Jacob e il resto della banda canina + fratelli vampiri non avrebbero smesso mai più di prenderlo in giro.
Terzo: era totalmente, incondizionatamente sconvolto dal fatto che la gente davvero non sapesse più cosa inventarsi.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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~ Mi piace sulla finestra.



A Forks, un sole freddo e opaco illuminava quel tipico pomeriggio in casa Cullen, in cui un bel vampirastro se ne stava così, rigido, piegato sui tasti del suo amato pianoforte mentre tentava – invano – di suonare qualcosa.
In realtà Bella, che fissava sorridendo suo marito, aveva capito che il suo era soltanto un modo per non farle capire che, con le orecchie più “aperte” del solito, cercava di captare qualunque rumore provenisse dalla camera al secondo piano, in cui si trovavano sua figlia e il suo nuovo fidanzatino, Jacob Black.
La loro piccola, Renesmee, aveva completato la crescita da qualche anno, e una volta raggiunta un’età ragionevole, si era lasciata andare all’amore che provava per il suo prima compagno di giochi, poi migliore amico, e infine, inevitabilmente, fidanzato. Da allora erano diventati più inseparabili di quanto lo erano prima, ancora più smielati di quanto Edward ricordasse i suoi primi momenti con Bella.
E a detta dell’orso bruno, Emmett, ce ne voleva eccome.
Solo che Edward sapeva che Jacob non era lui.
Lui non doveva stare attento ad accarezzare la donna amata perché troppo fragile, non era un vampiro costretto a controllare qualsiasi impulso del corpo, come aveva spiegato a Bella, che guardandolo aveva sorriso stanca. Una settimana fa aveva finalmente trovato il coraggio di parlare a sua moglie di quel dettaglio intimo della vita di sua figlia, e lei che faceva? La prendeva alla leggera?!
Facile per lei dire di non preoccuparsi e fidarsi di loro. Lui si fidava, certo, di sua figlia.
Per quanto lui e il lupastro fossero diventati amici in quegli anni, quasi fratelli, sapeva come ci si sentiva. Jacob, in un modo diverso certo, era comunque stato costretto a stare anni e anni vicino alla persona amata senza poterla nemmeno baciare o sfiorare con quella malizia che adesso vedeva nei suoi occhi. E ora stava di sicuro tentando di recuperare gli anni “persi” a fare da baby-sitter, Edward lo sapeva.
Le immagini con protagonisti lui e Bella nella loro casa, subito dopo la trasformazione di sua moglie, erano nitidissime nella sua mente. Spalmò i palmi in modo tetramente teatrale sui tasti avorio del piano, con aria sofferta. In meno di due secondi Bella gli fu accanto, circondandogli le spalle e posando un leggero bacio sulla mandibola.
“ Bella…” Sospirò, angosciato. “ E’ così innaturale la mia preoccupazione?” Domandò, circondandole l’esile vita.
“ Amore mio, certo che no! Ti ricordo che tu sei Edward Cullen.” Rispose, sorridendo.
Edward la guardò, inarcando il sopracciglio perfetto.
“ Io mi fido di Renesmee. So che prima di fare un passo così importante ci penserà molto a lungo e molto bene, ma non possiamo aspettarci che ci avvisi o ci chieda il permesso. Ormai è grande, e nonostante sia per metà umana e per metà vampira, è pur sempre un’adolescente, con gli ormoni ormai pronti alla primavera…”
“ Bella!” Esclamò Edward, cercando di essere sereno.
“ Andiamo, ho voglia di mordere qualche bel cervo. Vieni con me, tesoro?” Domandò Bella, mettendolo alla prova.
Lui la guardò, sorridendo sghembo.
“ Ti amo, ti raggiungo tra un po’.” Le rispose.
“ Ho decisamente parlato con il piano, cinque secondi fa. A tra poco, mammina apprensiva.” Si sporse per baciarlo, veloce, prima di sparire.
Ormoni…” Mormorò, di nuovo serio.
Mi fido di Renesmee… Quelle parole, però, risuonavano nella mente del vampiro come un mantra.
Doveva fidarsi della sua ragazza, la sua dolce e responsabile Nessie che mai l’aveva deluso.
Fece per alzarsi, sforzando tutto se stesso per convincersene, e si avviò verso la porta.
Sua moglie aveva rag-…
Mi piace sulla finestra, so che potrebbe rompersi ma per me va meglio così, il letto potrebbe sporcarsi.”
COSA?!
Quel pensiero l’aveva colpito velocissimo, facendolo sobbalzare.
In meno di due secondi fu nella stanza in cui Renesmee e Jacob si erano rintanati da ore, con discorsi normali e senza tracce di malizia varia. Si era distratto soltanto per alcuni secondi, e questi erano bastati per smascherarli. Lo sapeva! Lui l’aveva sempre saputo! Pensò, sbattendo Jacob sul pavimento, che si modellò al brusco contatto formando la sagoma del corpo del lupo.
“ BRUTTO BASTARDO! E’ QUESTA LA RICOMPENSA PER LA FIDUCIA CHE TI HO DATO!?” Domandò, infuriato.
Jake lo guardò senza capirlo, sotto le urla spaventate di Renesmee. La ragazza si gettò sul padre, cercando di fermarlo:
“ Papà! Papà che stai facendo?! Calmati ti prego!”
“ Che sto facendo? COSA STAVATE FACENDO VOI, SULLA FINESTRA! TI PIACE, EH?” Domandò a Jacob, ormai accecato dall’ira.
Sentendo quelle parole Jake proruppe in una risata talmente fragorosa da far bloccare le mani di Edward, che rimase immobile a fissarlo.
“ Sei esilarante!” Esclamò, fra una risata e l’altra.
A quel punto il vampiro si girò verso sua figlia, che lo guardava allibita, gli occhi spalancati e quasi fuori dalle orbite.
“ Mi sta prendendo in giro?!” Domandò, irritato dallo sguardo scioccato di sua figlia e dalle risate di Black.
Renesmee senza nemmeno fiatare passò al padre un foglio, rigida come il tronco di un albero, mentre aspettava la reazione del padre.
Test: come scoprire il carattere di una donna in conformità a dove posa la sua borsetta.
“ Oh.” Fece, alzandosi dal corpo di Jacob e scappando verso il bosco.
Di tre cose era del tutto certo.
Primo: Renesmee era davvero arrabbiata.
Secondo: una parte di lui, chissà quale e quanto importante, gli suggeriva che Jacob e il resto della banda canina + fratelli vampiri non avrebbero smesso mai più di prenderlo in giro.
Terzo: era totalmente, incondizionatamente sconvolto dal fatto che la gente davvero non sapesse più cosa inventarsi.



Piccola os nata in un pomeriggio noioso, senza pretese.
Avete presente quella catena su fb, rivolta alle ragazze, si insomma... Per prendersi gioco dei ragazzi?
E' assurdo. Scrivi il colore del tuo reggiseno, scrivi dove ti piace mettere la borsa, metti una rosa nel nome... Ma stiamo scherzando?
Terzo: era totalmente, incondizionatamente sconvolto dal fatto che la gente davvero non sapesse più cosa inventarsi.
[cit.]
E' la prima ff che pubblico sul sito e spero piaccia, perché ritornerò.
Enjoy it, girls.
Margot.
  
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