Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: RBlaine    14/02/2011    7 recensioni
- Cos'è quest'odore? - domandò, alzando un sopracciglio.
- Il tuo regalo - bofonchiò Shikamaru a bassa voce, tornando in cucina.
- Cosa? - Temari lo seguì, incuriosita.
Shikamaru sospirò, guardando la torta bruciacchiata che faceva mostra di se sul tavolo, in bella vista.
- Sarebbe stato il tuo regalo. - ripeté, scuotendo il capo. - se fosse venuto bene. Ma ad occhio e croce credo che sia immangiabile. -

[Dedicata al forum "The black parade"]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka, Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Mattina - orribilmente presto

Solitamente, a nessuno piace ricevere una secchiata d'acqua in faccia. E' una cosa comune, di dominio pubblico, quindi solitamente la gente evita di tirare secchiate d'acqua in faccia ad altra gente.
Specialmente su qualcuno che dorme. Che dorme molto profondamente. Molto profondamente e in modo molto soddisfaciente. Insomma, la gente di solito evita di tirare secchiate in faccia a Shikamaru mentre si riposa, per di più quando è a casa sua e sono le sette del mattino.
Ovviamente, se questa gente non è Ino.
- Shikamaru! Vuoi svegliarti?! -
Shikamaru gemette. Si era tirato a sedere di scatto, pensando a qualche pericolo imminente, ma non era passato molto prima che si accorgesse di essere in camera sua, nel suo letto, con la maglietta e le coperte zuppe e Ino ritta davanti a lui.
Con una seconda occhiata aveva notato anche Choji, fermo sulla porta con espressione desolata, e il contenitore in mano di Ino, che non ci voleva un genio a capire a cosa fosse servito.
- Tu sei pazza - borbottò, ancora stordito dal brusco risveglio. Scostò le coperte bagnate e si alzò barcollando, cercando di schiarsi le idee. - Chi ti ha dato quello? - aggiunse distrattamente, occhieggiando la stanza per evitare altre brutte sorprese.
- Tua madre - rispose sbrigativa Ino, come se Shikamaru avesse chiesto una gran sciocchezza. - Forza, muoviti, vai in bagno e preparati. Devi essere pronto fra dieci minuti, e non ammetto ritardi -
Se fosse perchè era ancora assonnato o perchè a volte Ino era davvero incomprensibile non avrebbe saputo dirlo, fatto stà che Shikamaru non riuscì proprio a capire cosa diavolo intendesse.
- In ritardo per cosa? - domandò, facendo mente locale per vedere se si era dimenticato una missione importante.
Ino sbuffò e si mise le mani sui fianchi. - Ma come per cosa? - replicò, con aria di chi è costretto a spiegare cose ovvie. - Per il regalo di San Valentino, stupido! -
Shikamaru ricadde sul letto, guardandola sbalordito. Visto che lei non pareva intenzionata ad aggiungere altro, spostò lo sguardo su Choji, che fece spallucce. - L'ha fatto anche con me, amico. - disse, con aria rassegnata. - E' convinta che da solo tu non riesca a comprare un regalo per Temari -
Agghiacciato, Shikamaru guardò il calendario: si, era proprio quel giorno.

Mattina - un po' più tardi, ma sempre troppo presto
- Dovresti ringraziare di avere due amici come noi - disse Ino, con un sorriso di superiorità. - Altrimenti stasera saresti stato scaricato. Lo sapevo che te ne saresti scordato. -
- Già, già - bofonchiò Shikamaru, le mani sprofondate nelle tasche. Avevano raggiunto il centro da dieci minuti ed erano già entrati in quattro negozi, più una sosta al banchetto dei dolci per Choji, che a causa di Ino aveva saltato la colazione.
Ed erano solo le otto del mattino. Si prospettava un giornata molto lunga.
- Non dovresti essere impegnata a cercare un regalo per Sai invece che perdere tempo con me? - disse, sperando di distrarla.
- Già fatto. Sai Shikamaru, dovresti essere un po' più collaborativo. Non sono io che sto con Temari, e non la conosco nemmeno bene - Ino si fermò davanti ad un negozio di stoffe, osservando con interesse una strana striscia luminescente. - Magari potresti regararle una nuova cintura per il vestito. Porta solo quella rossa, una nuova ci starebbe proprio bene. - propose, pensierosa. Indicò la vetrina. - Questa è importata dal Villaggio della Pioggia. Sembra bella, no? -
Shikamaru scosse la testa. - Non è adatta a lei. E' troppo appariscente - Sorvolò sul fatto che sarebbe stata appariscente per chiunque.
- Uhm - Ino stette ferma ancora per qualche minuto, poi ripartì. Shikamaru e Choji la seguirono più lentamente.
- E così ha tirato una secchiata anche a te? - domandò Shikamaru, massaggiandosi il collo con una mano.
- In realtà mi ha solo urlato nelle orecchie. Con te pensava che non sarebbe bastato. - ribatté l'altro, tranquillamente. Addentò una ciambella con aria soddisfatta e sorrise. - Sai, vuole solo evitare che tu faccia una cavolata come al solito. Devi ammetterlo, anche se sei un genio non capisci nulla di relazioni e cose del genere -
Shikamaru fece una smorfia. - Mi sa che avete ragione. E' che trovo inutili tutte queste feste. -
- Secondo me invece non sono male - rispose Choji, finendo il dolce. Aprì la bocca per aggiungere qualcosa, ma la voce di Ino lo precedette.
- Voi due volete muovervi? Fra mezz'ora tutta Konoha si riverserà qui, e sarà praticamente impossibile trovare qualcosa di decente. -
- Ino, Temari è una kunoichi sanguinaria e violenta, e non le posso regalare una cosa normale come un peluche o dei cioccolatini a forma di cuore. Non credo proprio che sarà per colpa degli altri se non troveremo nulla - disse Shikamaru, con voce strascicata.
- Per fortuna non siamo in un film - ribatté Ino, battendosi un dito su un labbro. - Altrimenti lei sarebbe stata alle tue spalle e avrebbe sentito tutto, e tu avresti passato un brutto quarto d'ora. Cerca di non ripeterlo davanti a lei. -
Shikamaru si passò una mano sul viso. Nove del mattino. Ancora parecchie ore davanti, e la prospettiva di una serata poco piacevole. Magari era meglio farla finita subito.
Choji gli diede un colpetto sul braccio, indicando con la testa una ragazza accanto a loro. Sul momento, coperta com'era, Shikamaru fece fatica a riconoscerla, ma poi notò un ciuffo di capelli rosa spuntare dal cappello e il suo umore spronfondò definitivamente sotto terra.
- Ino-pig! Che ci fai qui? Oh, ci siete anche voi! - Sakura si avvicinò al gruppetto, sorridendo, carica di buste e pacchi. Aveva le guance rosse per la fatica e per il freddo, ma sembrava contenta.
- Modera i termini, fronte spaziosa. Stiamo cercando il regalo per la ragazza di Shikamaru - spiegò Ino, sbirciando nella busta più vicina.
Sakura notò il suo sguardo - Cibo e regali. - disse, sistemandosi una borsa che le stava scivolando dalla spalla. - Sai, io ne ho due da accontentare - aggiunse, alzando gli occhi al cielo.
- Gusti difficili? - ridacchiò Ino, maliziosa.
- E' davvero stressante riuscire a metterli d'accordo. - replicò Sakura, con un sospiro di rassegnazione. - Ma stavi dicendo del regalo per la Sabaku? - Lanciò un'occhiata a Shikamaru. - Cosa le vuoi fare? -
Shikamaru borbottò qualcosa in risposta, e Sakura alzò le sopracciglia. - Non ne ha idea. - rispose Ino per lui. - Figurati, se ne era scordato. -
- Già, conosco il tipo. Senti, io sono appena stata nel nuovo negozio in fondo alla via, ha cose davvero carine e magari... -
Mentre Ino e Sakura cominciavano a vagliare le varie possibilità, Shikamaru e Choji si sedettero su una panchina, e rimasero pazientemente a guardare le nuvole.

Pomeriggio - Piena fase REM. Con incubo incluso.
- Credo che dovremmo andare da Koriri. Ha dei bei ventagli, certo niente in confronto a quello di Temari, sono ornamentali. Però potrebbero farle piacere, che ne dici? -
Shikamaru era distrutto. Era in piedi dalle stette del mattino, e aveva girato una quantità di negozi tale da non poter essere contata. Ino aveva trascinato lui e Choji su e giù per la città senza pietà e non aveva permesso nemmeno una sosta fino a quel momento, e Shikamaru sospettava che l'avesse fatto solo perchè ne aveva bisogno anche lei.
Poggiò la fronte sul tavolo, cercando di ignorare il forte malditesta che gli era venuto una mezz'oretta prima e lottò per non addormentarsi lì, nel bel mezzo di un ristorante in pieno centro.
- Shikamaru? Stai bene? -
- No - rispose, secco. Poi sospirò e si raddrizzò il più possibile. - Se mi riporti là fuori crollerò come una sacco di patate. -
Ino strinse le labbra. - Sto solo cercando di aiutarti. Saresti benissimo capace di presentarti senza niente, così litigheresti con Temari e terresti il muso per settimane. Non ho affatto voglia di sorbirmi il tuo malumore. -
Shikamaru si massaggiò gli occhi. In tutta sincerità, non gli sembrava di aver mai "tenuto il muso", ma non replicò. - Lo so, e ringraziò sia te che Choji, ma davvero sono sfinito. Magari posso passare da te dopo per dei fiori. A proposito, come mai non sei ad aiutare i tuoi col negozio? -
Lei fece spallucce - Ho detto che dovevo aiutarti con il regalo di San Valentino e mi hanno lasciato andare. Ti conoscono anche loro, sai? -
Shikamaru mugugnò qualcosa e bevve un sorso d'acqua. - Senti, lascia che giri un po' per conto mio, d'accordo? Se non trovo nulla vengo a prendere dei fiori prima di andare a casa. -
Ino sospirò come una madre che concede al figlio di uscire per la pirma volta di sera, ma annuì. Si alzò e prese la borsa - Va bene, ma non passare troppo tardi. Anch'io stasera ho degli impegni. -
- Grazie - ripetè Shikamaru, abbandonandosi contro lo schienale della sedia.
- Choji, andiamo. Prima di andare in negozio voglio passare un attimo dall'emporio di spezie. Ah, Shikamaru, paghi tu? -
Shikamaru li osservò allontanarsi con uno sbuffo divertito e sbadigliò, socchiudendo gli occhi. Bene, e ora? Non aveva assolutamente idea di che cosa comprare. Anche perchè escludendo i tipici regali da innamorati, cosa poteva essere adatto per San Valentino? Avere un QI sopra la media in questi casi non aiutava per nulla. Anzi, a dirla tutta, nella vita di tutti i giorni serviva davvero a molto poco.
Pagò il conto e uscì, prendendo una direzione a caso. Per il tempo che gli restava girellò un po' davanti a vari negozi, ma non trovò niente che lo ispirasse davvero, così rasseganto fece dietro front e prese la strada per il negozio di fiori. Stava per girare l'angolo della via dov'era il negozio quando si bloccò, girandosi a guardare una vetrina. Sentendosi enormente sollevato, aprì la porta ed entrò.

Sera - ...
Il campanellò trillò con insistenza. Shikamaru lasciò la massa informe che stava cercando di cuocere e andò ad aprire, massaggiandosi la nuca.
- Ce ne hai messo per aprire. Cosa stavi facendo? - Temari entrò, togliendosi il cappotto e gettandolo sul divano. Shikamaru guardò da sopra la sua spalla per captare pacchi sospetti, ma non vide nulla.
- Beh? - Temari si voltò verso di lui e gli circondò la vita con le braccia. Gli sfiorò le labbra con le sue e si allontanò di nuovo, annusando l'aria. - Cos'è quest'odore? - domandò, alzando un sopracciglio.
- Il tuo regalo - bofonchiò Shikamaru a bassa voce, tornando in cucina.
- Cosa? - Temari lo seguì, incuriosita.
Shikamaru sospirò, guardando la torta bruciacchiata che faceva mostra di se sul tavolo, in bella vista.
- Sarebbe stato il tuo regalo. - ripeté, scuotendo il capo. - se fosse venuto bene. Ma ad occhio e croce credo che sia immangiabile. -
Temari rimase in silenzio. Shikamaru si domandò in quale modo avrebbe cercato di ucciderlo, ma quando la guardò vide che stava ghignando.
- Tu hai cercato di farmi una torta? - domandò lei, con evidente divertimento. - Tu? Andiamo, non ci credo. -
- Veramente l'ho comprata. Credevo che poi andasse scaldata, era ghiacciata. Insomma, non mi intendo di cucina. -
- Lo vedo - Temari si chinò sul lavoro e lo osservò con sguardo critico. - Forse togliendo la crosta nera si può ancora mangiare. Dammi un coltello. -
Shikamaru le lo passò, facendosi da parte. - Sarebbe stato meglio se ti avessi comprato dei fiori. - borbottò, abbandonandosi su una sedia.
- Nah, non mi sarei divertita così tanto. - Temari lasciò il coltello e scosse la testa. - No, non c'è più niente da fare, moriremmo avvelenati. Beh, almeno così siamo pari. -
- Vuoi dire che non mi hai fatto nessun regalo? - domandò Shikamaru, con un sospiro.
- Ti dispiace? -
- No, per nulla. Anzi. - Si alzò e l'abbracciò, spingendola contro il tavolo. Lei si lasciò baciare, ma prima che potesse fare altro gli tirò la coda e lo allontanò.
- Ho fatto un viaggio di sei ore, cry-baby, ed ho una certa fame. Non dirmi che non c'era nient'altro oltre alla torta. -
Con riluttanza Shikamaru la lasciò andare e si diresse verso il frigo. - Per tua fortuna ho preso in considerazione anche l'ipotesi di un probabile disastro e ho comprato della zuppa fredda con tofu. Questa basta davvero solo scaldarla. E' buona, l'ho già provata qualche giorno fa. -
- Suona bene. Adoro la zuppa con tofu. - Temari prese una pentola dallo scaffale sopra il lavandino e accese il fuoco.
- Lo so, grazie a tutte le volte che me l'hai fatta mangiare. - rispose Shikamaru, aprendo la confezione.
- Allora sei davvero intelligente. Pensavo fosse solo una leggenda metropolitana. -
Shikamaru sorrise. Dopotutto, malgrado le previsioni, si prospettava una bella serata.


The Mendokuze
- detto anche Banco Informazioni

Non ne sono soddisfattissima, a dire il vero. Avrei potuto fare di meglio e me ne rendo conto, anche se ho avuto poco tempo e via di seguito. E ho paura di aver fatto Shikamari OOC. 
Bah. Comunque, la torta che Shikamaru ha provato a cucinare è un castagnaccio. Sul databook c'è scritto che i cibi preferiti di Temari sono le castagne e la zuppa di tofu, quindi non mi sono inventata nulla xD
Per il resto credo sia tutto chiaro. "Kunoichi" è il termine giapponese per indicare le ninja. (Per il titolo perdonatemi, ero alla frutta ç___ç) E ora credo davvero di aver detto tutto.
Commentate (anche negativamente, inglobo tutto) <3



  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: RBlaine