Questa è la prima
FanFiction di QueenOfNarnia, entrambe speriamo vi piaccia, buona lettura!
“Chio,
sei pronta?” domandò una ragazza, dal piano inferiore della casa.
“Non ancora!!” Urlò Chio in risposta “ E tu, Sayuri??” chiese poi.
“Non fare domande sciocche!” esclamò la sorella, entrando nella stanza
dell'altra, “Io sono sempre pronta: la mia valigia è gia di sotto; non
sono come te, piccola pasticciona!” disse Sayuri accennando un sorriso.
“ come fai ad essere
sempre pronta? Io sono così eccitata che non mi viene in mente niente da
mettere in valigia, ci ho ficcato così tante cose che non mi ricordi più quello
che c’è e quello che non c’è” disse chio “ questo è colpa tua sorellina! Perchè
sei sempre disordinata! Ti aspetto di sotto e cerca di muoverti se o partirò
senza di te!!”.
Quando Chio scese al pian terreno era già passata più di un’ora, è temeva che
la sorella se ne fosse andata senza di lei, ma per fortuna la stava ancora
aspettando.
Sayuri che era più grande di due anni rispetto a Chio, aiutò la sorella a
caricare le valigie sul taxi chiamato da lei e partirono verso la stazione
king’s cross a londra.
“ che treno dobbiamo prendere?” domandò chio “il binario 9/3” rispose la
sorella, guardando i biglietti.
“ io credo che hai letto, male non esiste il binario 9/3!” disse nervosa la
sorella minore” ti ricordo che sei tu la talpa! La mia vista è eccezionale, io
ho gli occhi di un’ aquila! E’ poi non pretenderai che i maghi inglesi siano
così schiocchi da mettere il treno per la scuola di magia insieme agli altri
treni!! Usa il cervello Chio!!” disse arrabbiata Sayuri.
“ecco ricordo!” urlò d’un tratto la piccola “Cosa!!”gridò Sayuri.
Chio si avvicinò alla sorella e le sussurrò all’orecchio “nella lettera di silente
c’era scritto che il binario 9/3 si trova fra due binari babbani!”.
“E’ tu me lo dici solo adesso??!!!” Gridò sayuri, così forte che alcune persone
si girarono a guardarla.
“Proviamo a passare attraverso il muro che sta fra il binario 3 e 4, ok?” balbettò
la sorella che si era spaventata dalle grida della sorella.
“ok, siccome è stata un’idea tua, perché non ci provi tu?” suggerì la sorella
con assoluta calma.
La piccola Chio si preparò a correre con il suo carrello carico di accessori alquanto stravaganti attraverso il muro che separava i due binari. Iniziò a correre piano, poi sempre più veloce, finché…SBAM!!
La poveretta si ritrovò
a terra con il naso sanguinante e con tutti i suoi oggetti tra cui la valigia
sparsi sul pavimento della stazione. L'altra che aveva assistito alla scena
disse pacata: ” Adesso sappiamo che non si trova tra il secondo ed il terzo
binario”.
Poi aiutò la sorella ad
alzarsi e insieme si recarono verso i binari 9 e 10. “Proviamo qui, ok
sorellina?” domandò dolcemente a Chio, che annuì debolmente con la borsa del
ghiaccio appoggiata al naso sanguinante e con le lacrime agli occhi.
Sayuri corse con davanti
il carrello tra i due binari, per non finire come la sorella corse molto
piano…sempre piano e poi…scomparve! Dall’altra parte alzò lo sguardo e notò una
targhetta con su scritto: “Binario 9/3”, si accorse di aver anche trovato
l’espresso per Hogwarts….
“Smettila di
affannarti!” disse Sayuri rivolta alla sorella, “Stai benissimo!”.
“Perchè non hanno fatto
una divisa con una gonna più lunga!? Questa assomiglia tanto ad una minigonna!”
esclamò esasperata Chio “Non ti lamentare sorellina, è perfetta!” ribattè
l'altra con un tono che non ammetteva repliche.
“Quest’anno” annunciò
Silente a gran voce, ”Avremo l’onore di ospitare due splendide studentesse
provenienti dal lontano Oriente!”.
“Queste ragazze hanno
già frequentato una scuola di magia, quindi dovranno essere smistate dal
Capello parlante anche se non hanno 11 anni, venite pure avanti signorine
Minayho” disse guardando verso il grande portone della Sala.
Le signorine Minayho
(cioè Sayuri e Chio) si fecero strada verso il tavolo dei professori.
Davanti ad esso si
trovava uno sgabello, dove Silente fece sedere Sayuri, poi le mise in testa un
vecchio cappello che pronunciò queste parole: “Ragazza alquanto solitaria…mmm,
non saprei… dove ti potrei mettere?...sei molto intelligente, vedo che sei
protettiva nei confronti di chi vuoi bene… ci sono! GRIFONDORO!” esclamò il
cappello.
La ragazza si alzò,
diede il cappello al preside e con sguardo fiero guardò tutti i tavoli dove si
trovavano centinaia di studenti, con una mano sfiorò la sua divisa che era
completamente nera, quando la toccò apparve lo stemma di grifondoro; Sayuri
accennò un sorriso e si sedette al tavolo dove era stata assegnata.
Chio, che ovviamente
doveva essere smistata anche lei, era nel panico completo, soprattutto perché
avrebbe tanto voluto finire nella stessa casa della sorella, ma aveva sentito
dire che bisognava avere delle doti speciali per finirci.
Si sedette sullo
sgabello e Silente le mise il cappello in testa.
“Difficile!” esclamò,
“Ti prego fammi essere una grifondoro” pensò la giovane. “Se lo desideri così
tanto, ok!” sussurrò il cappello, e poi urlò a tutta la Sala: ” GRIFONDORO!”.
Chio si alzo di scatto e
corse al tavolo dove l'aspettava la sorella; un gruppo di studenti di
Serpeverde la stava osservando ridendo a
crepapelle. Poco dopo incominciarono a ridere anche gli alunni di
Tassorosso, poi quelli di Corvonero ed infine anche quelli di Grifondoro.
Chio era nel panico totale: “perché ridono?” si chiese sull’orlo delle lacrime,
“Forse perché mi tiene ancora in testa, signorina!” esclamò una voce dall’alto.
Chio diventò rossa dalla vergogna: aveva ancora il Cappello parlante in
testa.
“Perché devi sempre fare
di queste figure, metterai in ridicolo la nostra famiglia!” la rimproverò in
giapponese la sorella quando la piccola Chio fu finalmente seduta al tavolo di
Grifondoro.
Chio era con le lacrime agli occhi e non aveva molta voglia di mangiare quella
sera, non conosceva il cibo inglese: lei e sua sorella usavano mangiare in
ristoranti giapponesi quando erano a Londra.
“Assaggia: è buono, sai?” disse un ragazzo seduto davanti a lei, “ Mi chiamo
Ron Weasley e sono del quinto anno, e
tu come ti chiami?”
“Chio Minayho e sono del terzo anno, vengo da Kyoto una località vicino a
Tokyo, grazie per la sua offerta, ma non ho mai mangiato la vostra cucina,
signore” spiegò dolcemente Chio.
“Beh, puoi incominciare adesso, perché non provi? È tutto molto buono qui”
continuò Ron.
Chio, per far contento il ragazzo, assaggio delle patate arroste e un pezzo di
carne; scopri che il rosso aveva ragione: “E’ squisito!” disse prendendo altri
pezzi di carne e patate.
“Visto? Avevo ragione, ero sicuro che ti sarebbe piaciuto!” esclamò Ron
sorridendo.
“Non ingozzarti!” la ammonì Sayuri.
“Non sapevo che in Giappone ci fosse una scuola di magia” ammise una ragazza
accanto a Ron, “perché siete venute a Hogwarts? Perché non ci siete venute dal
primo anno?” chiese poi, sospettosa.
“Come mai ti interessa, miss Granger?” chiese Sayuri con una voce così
aggressiva che avrebbe messo paura a chiunque.
“Come fai a conoscere il mio nome?” domandò sbalordita la ragazza.
“Io sono Hermione Granger” puntualizzò la ragazza. “Siete i migliori amici di
Potter?” chiese eccitata Chio, “Si” risposero in coro i due ragazzi, “A voi
possiamo dirlo, allora…”, “Vedete, noi siamo qui per…” iniziò la piccola, “Sta
zitta!” la interruppe secca Sayuri, “Non sono affari vostri!” aggiunse
arrabbiata guardando Ron e Hermione che non ci capivano niente.
Quella sera Chio non riuscì a prender sonno, pensava continuamente al ragazzo-
dai-capelli-rossi, “Com’era dolce!” pensò giusto un secondo prima di
addormentarsi. La mattina dopo, essendosi addormentata tardi, non riusciva a
reggersi in piedi e si addormentava nei posti più impensati, come ad esempio
nel banco durante la lezione della professoressa McGranitt.