Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: marty_chan    05/01/2006    8 recensioni
durante una devastante guerra che dura da 100 anni fra nord e sud una principessa prescelta dal fato e un principe solitario potranno mai amarsi??scusate ma l'avevo postata male. leggete
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Buio. Un eterno buio regnava in quel luogo. Ovunque guardasse con le sue iride nocciola scorgeva il nulla, la completa oscurità, fuori e dentro. Così come le pareti della stanza anche il suo animo era buio. Sentiva come un grande vuoto e i pensieri confusi scorrere nella sua mente come un film. Pensieri riferiti ad una sola persona, a ciò che la aveva fatta svegliare, tremare, urlare e piangere. Il kimono, di leggera stoffa bianca, era bagnato all'altezza delle spalle. Bagnato di quel liquido salato che ormai non cessava di cadere dai suo bellissimi occhi. Occhi aperti, sbalancati come alla ricerca di una piccola percentuale di luce, di speranza...La speranza. Sussultando kagome scese dal letto. Non vedeva nulla solo la completa oscurità annebbiata dalle lacrime ma doveva sapere...doveva sperare. Tastando il vuoto con le mani tese davanti a se afferrò la maniglia e barcollando uscì da quella camera. Voleva lasciare quel luogo, quel letto e dimenticarsi di quel sogno. Sì. Un sogno e nulla più. Questo si ripeteva mentre camminava tra i corridoi del palazzo. Non aveva la minima idea di che ore fossero, vedeva solo a tratti piccoli spiragli di luce provenienti da varie stanze. Tutto quel buio di certo non la aiutava nel suo intento. Doveva raggiungere il re o... inuyasha. Fermandosi kagome ripensò al principe. Prima di svenire aveva visto i suoi occhi ambrati. Non sapeva spiegarsi come ma il suo sguardo le infondeva sicurezza. Sapeva che lui gli avrebbe dato una risposta, l'avrebbe aiutata non l'avrebbe lasciata sola...sola... Un'altra lacrima cadde, questa volta però kagome udì dei rumori...voci o meglio grida, provenienti da una stanza non molto distante da lei. Lo spiraglio della luce proveniente dalla porta socchiusa le raggiunse il volto. Ora era abbastanza vicina da udire chiaramenti quei discorsi e quelle voci. In particolare una voce che in quel momento voleva sentire più di ogni altra. inuyasha:"è passata un'intera giornata padre! è da ore ormai che dorme!" inu taisho:" Non c'è bisogno che me lo ricordi inuyasha. E sopratutto non c'è bisogno di urlare in questo modo, ci sento ,per ora, molto bene..." Improvvisamente un tonfo la fece scuotere. Avvicinandosi maggiormente alla porta osservò oltre la fessura appena aperta. La luce della stanza gli fece sbattere le palpebre più volte, ma dopo che si fu abituata a quel giorno improvviso vide i componenti di quella discussione. Il re sedeva composto nella poltrona dinnanzi ad una grande camino accesso e con il suo sguardo imperioso osservava il figlio minore che aveva appena sbattuto il pugno su un tavolino di legno. Quest'ultimo ,seppur così simile all'uomo, era tutto tranne che composto. Aveva lo sguardo infuriato, come fosse arrabbiato con l'intero universo e si trovava dritto in piedi, davanti al suo interlocutore. Riprese a parlare sempre urlando distintamente. inuyasha:"E allora "paparino" vorresti essere tanto gentile da spiegarmi il motivo per il quale non ti preoccupi di sapere se è almeno ancora viva!!" inutaisho scuotendo il capo rassegnato rispose:"Non essere stupido inuyasha certo che è ancora viva!Propabilmente sta solo riposando per il viaggio appena affrontato nel venire qui..." inuyasha:"Come no! Però, forse non sarebbe un ottima idea quella di assicurarsene di persona!?che ne dici?!!" Nell'ultima frase il re notò chiaramente la nota di scherno del figlio e ciò era davvero troppo. Sapeva quanto fosse immaturo ma aveva altro miglior modo di sprecar tempo che stare a parlare con un ragazzino che disprezzava tutto e tutti, quindi sospirando sonoramente il re si alzo dalla poltrona e lentamente si diresse verso la porta. Inuyasha intanto era rimasto in piedi, fermo con le braccia incrociate nella sua veste. Era tipico di suo padre troncare una discussione senza nemmeno aver finito o aver dato una risposta. Questa volta però non lo avrebbe lasciato andare, quindi fece per ribattere quando un'odore a lui ben noto lo colpì. Un'odore che gli piaceva tanto ma allo stesso tempo lo turbava. Quell'odore che apparteneva a... inutaisho:"Principessa kagome!" La ragazza aveva appena aperto la porta ed era entrata nella stanza sostenendosi sulla maniglia che non era decisa a mollare. Era in piedi, ancora tremante, con lo sguardo basso e addosso solo la veste di lino bianco. Sapeva perfettamente che i due uomini la stessero guardando ma quello che non sapeva era il modo con cui lo facevano. Il re la osservava meravigliato, con un'espressione stranita in volto ma allo stesso tempo seria. Mentre inuyasha...Lui intanto pensava a due cose, nettamente in contrasto tra loro. La prima che subito gli venne in mente e che tentò di reprime con tutta la sua forza era che kagome quella sera era davvero bellissima. Con il semplice abito bianco in contrasto con il corvino dei capelli che mossi le cadevano sulle spalle. Il volto chinato timidamente nascosto dalla frangia la facevano sembrare ai suoi occhi una dea. Molto più lieve l'altro pensiero, a cui inuyasha si concentrava per non pensare ad altro, era di incredulità mista alla rabbia che aveva avuto secondi prima. Non riuscendo a sopportare oltre quel silenzio, dato che nessuno si decideva a parlare, alzò lo sguardo dal pavimento posandolo sul re.Il cuore di inuyasha perse un battito. Quegli occhi... kagome: "Mia sorella...." La sua voce tremava così come il suo corpo. Aveva smesso di piangere ma le lacrime minacciavano di cadere nuovamente.Inuyasha la osservava in silenzio, la mano stretta a pugno. inutaisho: "Sua sorella?non-non capisco...è successo qualcosa principessa?" Il re fece un passo avanti sostenendo lo sguardo ambrato su quello impaurito della ragazza. Sembrava confuso, non capiva la sua preoccupazione ne tantomeno cosa voleva dalla principessa kikyo. Era svenuta stamane in seguito alla discussione su naraku, il demone che distruggeva i villaggi nelle sue terre ma il motivo per il quale durante la colazione aveva perso i sensi non gli era ancora chiaro. Con una mano afferrò il polso della ragazza, un gesto di coraggio per sostenere quella barcollante figura. Lei a quel gesto inaspettato sbarrò gli occhi. La tensione e paura presero il posto alla gratitudine, gratitudine per quella stretta. La cosa che in quel momento voleva era la verità e il sostegno. Così con sguardo di ringraziamento si decise a lasciare la presa della maniglia e a sedersi, ancora sorretta dal re, sulla poltrona davanti al fuoco. Osservava tutto in quella stanza: dalle pareti vermiglie tappezzate di pitture giapponesi all'immenso camino in legno. Solo una persona non si decideva a guardare. Non voleva incontrare i suoi occhi ambrati. Occhi che a tratti erano dolci mentre a tratti provavano solo disprezzo o ira. Quando aveva aperto la porta decidendo di entrare, prima che il re l'avesse scoperta a spiare dietro la porta, sapeva che avrebbe dovuto mostrarsi al principe, il problema ora era come avrebbe fatto a evitare i suoi occhi ancora a lungo. Dimenticandosi di quei pensieri si ricordo del sogno. L'immagine della sorella stesa a terra nella pozza di sangue gli fece girare la testa e nuovamente la tensione si fece sentire. Questa volta però era decisa a raccontare l'accaduto ai due uomini che attendevano con le orecchie tese le sue parole. Con un sospiro profondo la ragazza prese a raccontare fissando un punto impreciso nel pavimento. kagome: "Ho...avuto un incubo, credo..."ci fu un attimo di pausa poi riprese"mia sorella. Ho sognato mia sorella kikyo..." Questa volta la pausa fu più lunga. Il re fece un passo avanti avvicinandosi alla poltrona. Inginocchiandosi la fissò in volto costringendo la ragazza a posare, per la seconda volta,i suoi occhi su quelli ambrati e gentili del re. Il demone con voce rassicurante e calma parlò: "Come la avete sognata?..." La domanda che temeva gli era stata rivolta con tale semplicità. Le parole sembravano non voler uscire. Inuyasha attendeva con le orecchie canine tese e le braccia ancora incrociate al petto. Il re inginocchiato aspettava la risposta osservando ogni movimento della ragazza che aveva dinanzi. Poi kagome parlò e ciò che rivelò fece gelare il sangue di tutti i presenti... tranne uno: "Morta..." Poco più di un sussurro ,che senza dubbio ad orecchio umano sarebbe parso impercettibile ma che ai due demoni non sfuggì. Il re rimase immobile, inuyasha alzò un sopracciglio. "Tse!" Quel suono li fece voltare verso il mezzodemone, E dopo tanto che era giunta nella stanza kagome lo osservò. La sua solita aria spavalda con le braccia conserte e il sorrisetto divertito questa volta la fecero infuriare. Lei parlava di una cosa seria e lui si divertiva!! Inuyasha dal suo punto di vista non capiva la reazione spaventata della ragazza. Solo un sogno. Aveva sognato la sorella morta e adesso non si reggeva in piedi tremante e lacrimante. Per quanto si sforzasse di comprendere gli umani i loro comportamenti stupidi erano sempre più misteriosi. inuyasha: "Hai "solamente" sognato tua sorella morta?! tsk! ma che tragedia!" Sorridendo il mezzodemone assunse un'aria saccente e divertita che non sfuggi agli occhi dei due presenti. Inutaisho scosse il capo rassegnato passandosi una mano tra la frangia argentata. Kagome invece tremava dalla testa ai piedi. Tremava non di paura, sta volta era livida di rabbia. Si stava forse prendendo gioco di lei!? Alzandosì dalla poltrona con uno scatto la ragazza raggiunse il mezzodemone. L'indice puntato al suo petto e la voce carica d'ira. kagome: "Stammi a sentire mezzodemone! Prendimi in giro ancora una volta e ti uccido!" Inuyasha adesso stava letteralmente ridendo di gusto. Lo minacciava di morte...una umana! inuyasha: " Che paura! Cos'è... vuoi mandarmi nuovamente a..." kagome" CUCCIA" Un tonfo sordo seguito da una parolaccia si espanse per tutto il palazzo. La ragazza ,con i pugni serratti sui fianchi e lo sguardo di fuoco, si voltò di scatto lasciando il mezzodemone sul pavimento. Dirigendosi a passo spedito verso la poltrona dove vi prese posto incrociando le gambe. Assumendo un'aria scocciata riprese a parlare. La cosa certa era che adesso la paura era scomparsa. kagome: "Non era "soltanto" un sogno!"e rivolse uno sguardo fulminante al ragazzo che intanto si rimetteva impiedi spolverandosi la veste rossa e imprecando."Era come se io vedessi in prima persona quella scena...Dal pomeriggio al tramonto..."la voce stavolta si fece nuovamente un sussurro. Il re e inuyasha la fissarono. L'ultimo ancora ben arrabbiato."Potevo udire i discorsi osservare le scene...Era tutto così reale..."Il re rifletteva. Di certo la ragazza aveva doti di miko ben maggiori alle altre essendo la reincarnazione di midoriko però...possibile che mediante il sogno vedesse la realtà? inutaisho:"Dici che vedevi tutto come vissuto in prima persona eh? allora... non ci resta che fare una cosa!Assicurarsi che la principessa kikyo stia bene!" Inuyasha rimase sbalordito. Suo padre, il grande sovrano del nord, credeva ai sogni di una umana impazzita. Ma per che cosa l'aveva scambiata, una veggente?! inuyasha:" Spero tu stia scherzando padre! E chiaro che una persona non può sognare le morti, il futuro o altre scemenze del genere!" Kagome si era sentita più sollevata alle parole del re ma alle parole di inuyasha sentì nuovamente la collera montargli addosso. kagome: "Allora che lo rifaccia di nuovo?!" inuyasha:"Provaci!Grr..." I due ormai vicinissimi si guardavano come volessero uccidersi con lo sguardo quando inutaisho li interruppe separandoli, prima che un'altro "a cuccia" fosse gridato da kagome. inutaisho: "Smettetela!Andrò io stesso a chiedere a miroku di occuparsi delle sorti reali della principessa!Intanto...vedete di non litigare se vi lascio soli un'attimo!" Con lentezza il demone uscì dalla stanza lascando i due in silenzio. "Tse! Sarai contenta!" kagome:"Finiscila..." Sospirando sonoramente kagome si fermò davanti al caminetto osservando il fuoco accesso. Aveva lo sguardo assorto; ripensava alle parole del re. Sì; poteva definirsi soddisfatta, finalmente avrebbe saputo se ciò che aveva sognato corrispondeva a vero e se sua sorella fosse stata uccisa da... inuyasha:"E sentiamo!Chi avrebbe ucciso la principessa?" Inuyasha la osservava con la sua aria di superiorità attendendo una risposta. kagome: "Naraku..." Stavolta nessuna battuta di scherno, nessun sorriso e nussun divertimento comparve in inuyasha, rimase solo sbalordito. Non si aspettava questa risposta.Quel nome... Kagome intanto fissava le fiamme immaginandosi ancora quel volto, qugli occhi rossi e l'aspetto umano e la sua risata fredda priva di gioia. Se lo ricordava bene...come otto anni fa nello stesso bosco con sua madre... Una lacrima cadde solcando la guancia illuminata dal fuoco.Inuyasha indietreggiò. Non sopportava vederla piangere, gli ricordava incredibilmente sua madre e il motivo per cui piangeva.Kagome ormai non riusciava a non pensare a ciò che quel demone le aveva fatto, gli aveva rovinato la vita e lei adesso era sola... inuyasha: "K-Kagome..."voltandosi di scatto kagome abbracciò il ragazzo che rimase come pietrificato. La sentiva singhiozzare tra le sue braccia, davvero non sapeva che fare, già il fatto che l'avesse abbracciato lo aveva scosso figuriamoci ora che si stava praticamente sfogando con lui. Se qualcuno fosse entrato in quel momento nulla gli sarebbe importato, c'era solo kagome e il suo incantevole odore che lo stava facendo impazzire.Pose la mano sui lisci capelli corvini, a quel gesto la ragazza trattenne il respiro.Non sapeva che gli era passato in testa, il come aveva potuto abbracciarlo e piangergli addosso, si sentiva solo vuota, aveva bisogno di qualcuno con cui sfogarsi, con cui aprirsi e se bene quel rozzo hanyou spesso la deridesse finendo inevitabilmente col litigare lei si fidava, forse perchè anche lui era solo come lei... kagome:"I-Inuyasha..." Quasi in un sospiro la ragazza parlò poggiano il capo sul petto del ragazzo: "Naraku ha...ucciso mia madre...il motivo, propabilmente, era riferito alla sfera dei quattro spiriti. Non ho mai rivelato a nessuno ciò che successe, otto anni fa, nella foresta nei pressi del mio palazzo, il motivo per cui non lo feci forse era...paura o voglia di dimenticare"ci fu un attimo di silenzio durante il quale inuyasha la strinse più forte"nel bosco, quella volta, credevo di averlo ucciso...non abbiamo più avuto suo notizie fino a...oggi. Stamani quando il re ne aveva parlato io ho avuto dei ricordi, confusi, che da anni avevo cercato di rimuovere però , per quanto tento di scapppare o di negarli lui esiste e vuole me e la sfera dei quattro spiriti!tutto è così chiaro...i villaggi del nord distrutti, lui sa che sono qui e non tarderà ad attaccare il palazzo!Voi tutti siete in pericolo!"Alzando il volto inuyasha potè scorgervi tutta la preoccupazione.Mentre a lui Naraku non lo preoccupava, non desiderava altro che fargliela pagare e il fatto che avrebbe attaccato il palazzo prima o poi era un vantaggio dato che gli risparmiava la fatica di cercarlo. Con il solito sorrisetto guardò kagome, che lo fissava meravigliata, anche nelle situazioni serie quello era troppo sicuro di se e non dimostrava paura di niente.Però naraku non era da sottovalutare e kagome non voleva causare altri morti più di quanti ne avesse sulla coscienza. kagome:"Tu prendi tutto alla leggera. Non capisci, Naraku ha ucciso i migliori combattenti, monaci e sacerdotesse...mia madre è morta ed era la più valente miko del mio regno!e..." inuyasha:"Tse! Le miko non saranno mai dei demoni! e per sconfiggere un demone serve un demone!e poi nel nord assaggerà la potenza degli inu youkai!Tu lo temi troppo.."sorridendo inuyasha continuò"e non scordare che sono quasi a livello di mio padre!" A kagome non riuscì a evitare una risata, cosa che non sfuggì al mezzodemone, invece di arrabbiarsi però si sentì davvero soddisfatto:era riuscito a strappargli un sorriso fermando quelle lacrime.E adesso avrebbe dato tutto l'oro che aveva per poterla vedere ridere ancora un minuto... Staccandosi lievemente dal petto del ragazzo kagome parlò con gli occhi ancora pieni di felicità: "Sai inuyasha, sei stata la prima persona a cui ho detto queste cose, ora però devi farmi una promessa...promettimi che nn morirai...promettimi che non mi lascerai anche tu sola." Inuyasha rimase di sasso.Quelle parole mai in vita sua gli erano state rivolte e poi con quegli occhi che rispecchiavano sincerità...che avrebbe dovuto dire adesso?aveva la bocca improvissamente secca non riusciva a pensare ad una possibile risposta...eppure lei l'aspettava. Lei era lì vicinissima a lui, lo guardava come in attesa di un dono con desiderio e curiosità però lui...come poteva promettergli che nn sarebbe morto che non l'avrebbe lasciata sola. I due erano ancora nel centro della sala fermi uno di fronte all'altro quando la porta si aprì con un tonfo sordo quasi venendo in aiuto all'hanyou. Subito l'incanto si spezzò e allontanandosi come ustionati si voltarono rossi in volto. Miroku, il re e sesshomaru entrarono fermandosi appena visto il loro comportamento. miroku: "Mi sa che abbiamo interrotto qualcosa..." Inuyasha con il pugno tremante alzato pronto per colpire la testa del monaco:"Sta zitto bonzo pervertito!"anche non volendo però inuyasha gli era immensamente grato per il loro perfetto tempismo. inutaisho: "Silenzio! Dobbiamo riferirvi una cosa..." Il tono imperioso del re produsse un silenzio teso e lo sguardo di tutti si posò sulla figura reale del demone. Kagome si stringeva nervosamente le mani, inuyasha abbassato il pugno teneva le braccia incrociate al petto, miroku in silenzio lo guardava greve, sesshomaru invece,come sempre, mostrava tutta la sua freddezza e indifferenza. Inutaisho:"è arrivata a palazzo una lettera..." Kagome venne attraversata da un brivido, la solita sensazione sgradevole parve colpirla. inutaisho:"La lettera è arrivata insieme ad una ragazza che dice di essere la vostra dama di compagnia..." kagome fece un passo avanti e sbalordita disse:"Sango!" inutaisho:"Bè è propabile che questo sia il suo nome...il fatto è che non porta buone notizie..." Gli occhi di tutti indugiarono sul re, tutti sembravano sorpresi(tranne sesshomaru naturalmente)kagome era spaventata.Sapeva ciò che stava per dire, lo sentiva...quel sogno quelle scene lei sentiva che tutto non era un semplice sogno, ora più che mai capiva la realtà.E nella realtà la speranza non esiste.Era stata una scema solo a poter pensare di sperare di pregare. Tremando prese a avanzare verso la porta, gli occhi spenti e lo sguardo di una persona puntato addosso. Il re assumendo un tono greve la guardò e lei come era già successo potè leggervi tristezza o pena... Però ciò non la importava tutto in quella stanza non esisteva più la sua mente sembrò disconnettersi fino alle parole del sovrano. inutaisho:"Kikyo è...morta." Un'ultimo sguardo vuoto e kagome prese a correre uscendo da quella stanza allontanandosi da tutto e tutti.Ora lei poteva definirsi sola. CONSIDERAZIONI: Mi dispiace se nn ho potuto aggiornare ma non riesco ha trovare la ispirazione e le capacità di continuare e ciò mi dispiace davvero molto!Ci tengo a finire questa ff perchè è la mia prima in assoluto e poi i vostri commenti mi sostengono e incoraggiano ad andare avanti...vi prometto che aggiornerò e non la lascerò morire, solo vi chiedo la pazienza di aspettare e di seguirmi come prima o più di prima!NON ABBANDONATEMI RAGA!!in un brutto periodo solo voi siete la luce di uno scrittore! grazie per avermi ascoltato e spero che commentiate perchè questo capitolo(oltre ad essere di un tragico che porta via è anche un lavoro che scrivo dopo un periodo di inattivazione quindi spero mi capiate!)UN KISS A TUTTI I RECENSORI E BUONA BEFANA RAGA!!!!!!!
  
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