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Autore: Aelle Amazon    15/02/2011    7 recensioni
Con gli occhi rossi, i canini lunghi lei potrebbe sembrare un vampiro.
E lo è.
Ma va a caccia del sangue della sua stessa specie.
"Sentii i canini del mio più acerrimo nemico penetrare nel mio collo.
Urlai e provai a divincolarmi.
Completamente inutile.
E fu tutto buio."
Leggete e commentate se vi ho incuriositi!^^
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La cacciatrice vampiro preludio
Preludio



U
scivo sempre la notte.
Ma non andavo a divertirmi in discoteca, non bevevo, non fumavo.
Non facevo nulla di quello che erano soliti fare i miei coetanei.
Io la notte uccidevo.
Persone?
Se volete chiamare così i vampiri, fate pure. A me non sembrano esseri umani, piuttosto li vedo come mostri assassini.
Lo so, anche io lo sono.
In un modo diverso, però.
Uccidevo per una buona causa. Uccidevo perché l’umanità, quella vera, potesse essere libera da quel pesante fardello.
Poi la tragedia.
 
Paletto contro denti affilati.
Muovevo la mia arma con grande destrezza. Sapevo a cosa stavo giocando, conoscevo tutti i rischi del mestiere e li avevo accettati.
I miei occhi saettavano rapidi alle mosse imprevedibili del mio instancabile avversario.
Non riuscivo a vederlo bene a causa della pioggia, ma i suoi assalti ero riuscita ad evitarli tutti, dal primo all’ultimo.
I capelli inzuppati si erano appiccicati al mio viso quasi fossero una maschera, così come i vestiti, ormai trasparenti.
Quando le zanne del vampiro mi ferirono di striscio sul braccio, gemetti per il torpore che cominciava ad invadermi la testa.
Strinsi i denti e continuai a schivare i suoi colpi, ma il sonno mi aveva rallentato i movimenti, quindi fu facile per il mio nemico abbattermi.
Caddi a terra e il paletto fu presto fuori dalla mia portata. Lo seguii con gli occhi mentre rotolava via da me.
Poi un’ombra coprì il mio corpo. Cercai di spostarmi, di allontanarmi, ma i muscoli delle braccia e delle gambe non mi rispondevano più.
Possibile che il suo veleno fosse così forte?
Non poteva essere un Anziano, il suo aspetto era troppo giovane e fresco, i suoi movimenti troppo fluidi, molto più sciolti di quelli di un Anziano, di solito un po’ rigidi.
Che fosse … oh, no. No, no, no.
Gli Eccellenti non scendevano mai in campo. Le prede da cui si cibavano venivano ipnotizzate in precedenza da altri vampiri.
Allora … cos’era?
Ritornai di colpo alla realtà.
E sentii i canini del mio più acerrimo nemico penetrare nel mio collo.
Urlai e provai a divincolarmi.
Completamente inutile.
E fu tutto buio.
 
Quando tre giorni dopo mi risvegliai, ero sola, esattamente dove mi trovavo quando il vampiro mi aveva morsa.
Mi aveva morsa.
Oh, cielo.
Ora anche io …?
Mi portai una mano al petto e cercai il cuore.
Ma non lo sentii. Non batteva.
Aprii la bocca e mi tastai la dentatura.
Eccoli lì.
Affilati e lunghi, i miei canini erano tutto fuorché normali.
 
Nemmeno il sonno eterno dei vampiri poté calmare la mia disperazione.
Il bastardo aveva portato via il paletto.
  
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